Dall’adriatico al mar nero

UNGHERIA - ROMANIA AGOSTO 1999  ROMANIA: DALL'ADRIATICO AL MAR NERO Per chi possiede un certo spirito di avventura e ama viaggiare in camper o caravan alla scoperta di "nuovi posti" ed in Paesi in cui il turismo organizzato è ancora agli inizi, ritengo che scegliendo di visitare i Paesi dell'Est Europeo possa riuscire a soddisfare molte delle...
Scritto da: squalo
dall'adriatico al mar nero
Partenza il: 02/08/1999
Ritorno il: 26/08/1999
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
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UNGHERIA – ROMANIA AGOSTO 1999  ROMANIA: DALL’ADRIATICO AL MAR NERO Per chi possiede un certo spirito di avventura e ama viaggiare in camper o caravan alla scoperta di “nuovi posti” ed in Paesi in cui il turismo organizzato è ancora agli inizi, ritengo che scegliendo di visitare i Paesi dell’Est Europeo possa riuscire a soddisfare molte delle proprie aspirazioni e curiosità. Dopo diversi viaggi effettuati nel Centro e Nord Europa, nell’agosto 1999 abbiamo deciso anche noi di provare l’avventura verso Est, visitando la Romania, Paese con bellezze sia naturali che artistiche poco conosciute e di notevole interesse e che dopo gli ultimi eventi politici, terminati circa una decina di anni fa, si sta lentamente incamminando verso l’Europa.  Per noi “navigatori di terra” è confortante rilevare come da alcuni anni siano stati avviati lavori di ammodernamento delle principali strade ed un certo numero di strutture turistiche quali motel, camping, agriturismi siano già razionalmente gestite da privati. Tutto ciò fa ben sperare per il futuro con vantaggi soprattutto per i caravanisti che hanno la necessità di trovare punti di sosta e strutture organizzate dove fermarsi e lasciare la roulotte durante le escursioni nei dintorni. Il viaggio è stato effettuato da quattro equipaggi in auto + caravan, per un totale di 12 persone, via Slovenia e Croazia, con sosta sul lago Balaton all’andata mentre al ritomo abbiamo toccato Budapest, con rientro in Italia passando dall’Austria.  Partiti da Bologna il 31 luglio, percorrendo l’A13 poi l’A4 verso Trieste, dopo una breve sosta nell’area di servizio Gonars e l’acquisto di tellari, per pagare l’autostrada slovena, giunti alla frontiera di Fernetti-Sezana ci siamo diretti verso Ljubliana, poi Maribor in un paesaggio molto suggestivo tra boschi, verdi colline, campi di luppolo e granoturco. Usciti dall’Aio a Slovenska Bistrica, abbiamo toccato i paesi di Ptuj, Ormoz entrando in Croazia a Sredisce ob Dravi poi Cakovec e seguendo sempre Budapest, siamo giunti in Ungheria, trovando all’inizio qualche rallentamento a causa di lavori per l’ampliamento dello strada 7 (E71) che corre in leggero saliscendi tra boschi e terre coltivate.  Arrivati al lago Balaton ci siamo fermati un paio di giorni al camping Zaiatour di Keszthely, dove abbiamo potuto ammirare l’imponente e spettacolare castello di Festetic, con sale accuratamente arredate, ed il relativo parco che lo circonda con giardini ed alberi monumentali; abbiamo poi visitato il paesino di Thiany, vero gioiellino del Balaton, posto in posizione panoramica su una penisoletta al centro del lago, e nell’interno verso ovest il caratteristico castello di Sumeg, costruito in cima ad un cocuzzolo e dominante tutta la valle sottostante.  Ripreso il viaggio verso la Romania, abbiamo percorso la strada 7 (E71) fmo a Siófok, poi percorrendo strade secondarie, peraltro molto buone e poco trafficate, dopo aver attraversato Tamasi, Szekszàrd, Baja, Szeged, siamo giunti nel tardo pomeriggio del 4 agosto alla frontiera rumena di Nadiac, e tra controllo documenti, pagamento visti e cambio valuta, dopo circa un’ora abbiamo continuato il viaggio in territorio rumeno fermandoci verso sera al camping Sub-Cetate di Arad. Il mattino seguente ripresa la E64, abbiamo raggiunto Sibiu, sistemandoci presso il camping Dumbrava. Da qui abbiamo iniziato l’esplorazione della Transilvania, regione prevalentemente collinare e montuosa, con tanti paesini caratteristici formati da case basse ed allineate una vicina all’altra, lungo entrambi i lati delle strade, e tutt’intomo campi coltivati, prati ed animali al pascolo. Tra le più interessanti attrattive turistiche di questa regione c’è sicuramente la cittadina medievale di Sighisoara, adagiata su una collinetta in cui domina la torre dell’orologio, dalla cui sommità si ha una visione stupenda sull’antico borgo e Finterà vallata. Molto suggestivo è il centro storico di Sibiu con le piazze Piata Mare e Piata Mica contornate da case colorate, edifìci caratteristici, torri, chiese, bei negozi e tanta gente che passeggia sia di giorno che di sera fino a tardi. Veramente interessante è stata la visita che abbiamo effettuato al Muzeul Tehnicii Populare, museo all’aperto che si trova a due passi dal camping, all’interno della foresta in riva ad un lago, in cui sono state ricostruite casette, fienili, chiese, laboratori artigianali, mulini a vento ed altre strutture provenienti dall’intera Romania, tutto ben curato e disposto con grande gusto e razionalità.  L’8 agosto abbiamo raggiunto Brasov, nei Carpazi meridionali, fermandoci nell’ottimo camping Darste, base ideale per fare escursioni nelle vicine e principali zone turistiche montane della Romania come Poiana Brasov, ad appena 14 km, che sorge tra boschi di conlfere, laghetti e dotata di attrezzature turistico-alberghiere di prim’ordine. Con una delle funivie in funzione anche d’estate siamo saliti fino ad oltre 1700 m per una passeggiata in alta quota con vedute stupende delle cime e valli circostanti. Altra località montana dei Carpazi romeni e della quale ne consigliamo la visita è Sinaia, detta da molti, e non a caso, “la perla dei Carpazi”. Oltre allo stupendo panorama che la circonda c’è anche la possibilità di salire in funivia fino a 2100 m per meglio ammirarlo; di S inaia ricordiamo lo stupendo e fiabesco castello di Peles, immerso in una natura grandiosa, residenza estiva dei reali di Romania, con sale lussuosamente arredate ed affrescate di grande valore artistico, ed il monastero di Sinaia, attorniato da una alta cinta muraria con al centro la chiesa a tré cupole. Tutti noi ricorderemo poi questa ridente località per aver assistito all’eclissi totale di sole dello scorso 11 agosto 1999, evento astronomico raro e di straordinario fascino. Non poteva mancare la visita al mitico castello di Bran, dove sembra abitasse il principe Vlad Tepes, il leggendario Dracula. Il castello, costruito in cima ad una collinetta ed in posizione dominante, è oggi in gran parte visitabile attraverso un interessante percorso fra scalette e cunicoli che collegano le diverse sale non tanto alte e poste su diversi piani, ben arredate con mobili rinascimentali e barocchi, tappeti, quadri ed oggetti vari. Con la visita del caraneristico centro storico di Brasov e della particolare chiesa fortificata di Prejmer, abbiamo così concluso il nostro soggiorno in Transilvania.  Lasciate le alte cime dei Carpazi ci siamo diretti verso la capitale rumena, fermandoci, circa 30 km prima, al camping Snagov Sat, che si trova in mezzo ad una grande foresta sul lago di Snagov. Su un’isoletta nella parte nord del lago si erge il piccolo monastero di Snagov, all’interno del quale si trova la tomba di Vlad Tepes, l’ispiratore della leggenda di Dracula (il principe vampiro), che noi abbiamo raggiunto fra .Canneti e ninfee, in poco meno di mezz’ora, con delle barchette a remi. Il 14 agosto ci siamo dedicati alla visita di Bucarest, città che sta riprendendo lentamente la sua giusta immagine e dimensione di capitale europea, dove è ancora ben visibile il netto contrasto fra i quartieri ottocenteschi, più ricchi, con belle costruzioni in stile, musei, grandi magazzini, negozi, uffici, ed il primo centro storico, più povero, ma anche il più caratteristico e variopinto, con negozietti artigianali, mercatini ubicati nelle tante viuzze di questa parte della città, in cui sorge l’antica chiesa Curtea Veche. Non lontano vi sono poi i nuovi quartieri voluti e costruiti dal precedente regime, formati da imponenti ed enormi costruzioni chiare, in uno stile moderno di non sempre facile apprezzamento; noi abbiamo percorso il larghissimo viale Unirli fmo alla monumentale Casa Poporului in posizione sopraelevata e che oggi costituisce una nuova attrazione per i turisti. Molto belli sono i grandi viali alberati nella parte nord della città, dove si incontra un arco di trionfo, e lungo i quali ci sono case e ville con giardini, ed il Muzeul Satului (museo all’aperto dei villaggi), che sorge al margine di un laghetto, in un’ampia area verde.  Dopo ferragosto ci siamo trasferiti sempre con auto + caravan sul Mar Nero, percorrendo l’ampia ed ottima E60, in una regione quasi completamente pianeggiante, dove scorre il Danubio, tra estese coltivazioni di girasole, passando per Urziceni, Hirsova, Costanza e raggiungendo l’interessante località balneare di Neptun, sistemandoci nell’omonimo camping per qualche giorno in modo da poter riprendere un po’ di fiato dopo circa 2000 km di traino. Neptun possiede una bella spiaggia sabbiosa che continua verso i vicini Olimp, Jupiter, Venus e strutture turistiche e di divertimento sullo stile delle nostre, con discoteche e spettacoli all’aperto anche sulla spiaggia per rallegrare le notti dei turisti, soprattutto rumeni e dell’Est in quanto di occidentali ne abbiamo visti pochi. Nell’unica escursione fatta nei dintorni, dopo una breve sosta a Marnala, graziosa e moderna località costiera a nord di Costanza, con una lunghissima spiaggia e strutture ricreative e di tempo libero ben organizzate, ci siamo poi diretti verso il delta del Danubio, attraversando un territorio caratterizzato da ampie distese fra stagni e laghi costieri con specie palustri ed arbustive e qualche terra coltivata, per raggiungere Histria, la più antica zona archeologica del litorale rumeno, dove oltre al museo abbiamo visitato l’interessante ed ampia area degli scavi, con resti greco-ellenistici e romani.  Il 19 agosto inizia il viaggio di ritomo; ripercorriamo la stessa strada fino ad Urziceni poi, sulla scorrevole e pianeggiante E85, ci dirigiamo verso nord, con i Carpazi sempre in lontananza che ci accompagnano dando un po’ più varietà e colore ad un paesaggio altrimenti monotono, fra coltivazioni orticole e arboree oltre alle immancabili distese di mais e girasole. A Bacau entriamo tra le colline, dirigendoci verso Piatra Neamt, che raggiungiamo verso sera, dopo circa 570 km, fermandoci un paio di notti al camping Bitca Daomnei, per visitare nelle vicinanze le interessanti Cheile Bicazului (gole di Bicaz). All’indomani partiamo per raggiungere le gole; la strada scorre in una valle sempre più stretta e ad un certo punto entra fra due alte pareti rocciose, quasi come inghiottita dalla montagna, e per alcuni km ad ogni curva lo spettacolo è veramente notevole con rocce sporgenti, alberi aggrappati e sospesi fra le ripide pareti, con squarci di cielo azzurro che appaiono in cima alle gole, il tutto completato dal dolce e gradevole rumore dell’acqua che scende lungo il vicino torrente. Superata la parte più stretta del canyon, la strada sale decisamente, con splendide vedute sulle verdissime montagne vicine, per raggiungere in pochi chilometri Lacul Rosu, laghetto molto bello e caratteristico, in quanto dalle sue acque emergono dei tronchi pietrificati di pino tra i quali è possibile “avventurarsi” con delle barchette a remi.  Abbiamo poi ripreso il viaggio, arrivando in poco tempo al camping di Suceava, scelto come punto di partenza per la visita degli splendidi Monasteri Ortodossi della Bucovina, una delle più importanti attrazioni artistiche della Romania. Ciò che maggiormente colpisce ed affascina di questi monasteri sono i bellissimi e vivaci affreschi di personaggi e scene bibliche, dipinti sulle pareti delle chiese. Molto evidente da queste parti è anche la grande religiosità della gente rumena che, nelle giornate di festa, partecipa con molta compostezza e devozione ai riti religiosi che si tengono all’interno di essi. Tra i monasteri bizantini più belli vorremmo ricordare quello di Sucevita, sito nella tranquilla armonia di un paesaggio incantevole tra verdi colline, boschi, ruscelli e piccoli paesini.  Il viaggio è poi continuato verso ovest, in uno spettacolare percorso panoramico di alta montagna, con diversi saliscendi, compresi i 1200 m del passo di Tihuta, percorrendo la E571 a fondo stradale in parte deteriorato fmo a Bistrita, quindi Cluj Napoca e Giiau, dove ci siamo fermati nel nuovissimo camping Eldorado, ultima tappa del nostro “tour della Romania”, per riposarci un po’ ma effettuando tuttavia una breve visita alla vicina Cluj Napoca e fare due passi nel grazioso centro storico.

  Il 25 agosto abbiamo ripreso la E60 in direzione Oradea, e dopo aver speso gli ultimi “Lei” rumeni, abbiamo passato, in circa mezz’ora e senza problemi, la frontiera di Bors, continuando il viaggio in territorio ungherese sulla strada 4, per giungere nel pomeriggio al camping Romai di Budapest. Visitata la città sempre molto bella ed attraente, il viaggio è proseguito sull’autostrada M7 (gratis), poi sulla statale 8 (E66), fmo al confme con l’Austria, e quindi il rientro in Italia dopo 4 settimane, un po’ stanchi ma soddisfatti per tutto ciò che abbiamo visto ed incontrato in una parte d’Europa ancora turisticamente agli inizi e poco conosciuta, diversa nel tenore di vita, abitudini e tradizioni. Ed è proprio su questi ultimi aspetti che vorremmo aggiungere qualche notizia in più, per meglio informare e preparare chi si appresta a visitare questo Paese.  Appena si varca la frontiera rumena appare subito evidente lo stato di minor benessere che qui troviamo, ad iniziare dai mezzi di trasporto, quali auto, bus, autocarri, molti dei quali vecchi ed in precarie condizioni, dalle strade cittadine e secondarie spesso dissestate, per continuare con le abitazioni, più povere ed alcune ormai bisognose di restauri. Viaggiando in Romania, soprattutto in certe zone, si vedono, lungo le strade, persone di tutte le età che singolarmente o raggruppate in pittoreschi mercatini improvvisati, vendono ogni genere di cose, dai formaggi, miele, funghi, frutta e verdura ai vestiti tipici locali, stoffe, tovaglie dipinte e ricamate, poi ancora oggetti in legno e ceramiche, ecc.. Il popolo rumeno ha generalmente scarse possibilità economiche, ma possiede grande umanità, è disposto ad aiutarti quando sei in difficoltà, è allegro in ogni momento, ed ha ritmi di vita molto più tranquilli dei nostri. Soprattutto nelle campagne e nei paesi, si ha l’impressione di essere ritornati indietro nel tempo, più o meno come da noi negli anni ’50: lungo le strade carretti trainati da cavalli ma anche da somarelli e buoi, uomini che sfalciano ancora a mano, donne che rivoltano i fieno con forche di legno, ragazzi che seguono pecore e bovini, e vicino alle case tanti animali da cortile in libertà. La domenica poi, tutti ben vestiti con gli abiti belli della festa, vanno in direzione del paese, molti a piedi o sul carretto trainato dal cavallo. Direi che questa atmosfera agreste, di colori, costumi e tradizioni molto spontanea, è sicuramente una delle cose più belle e che colpisce maggiormente chi si reca in Romania per la prima volta. Aspetto positivo per noi turisti occidentali è il basso costo della vita (mediamente di due terzi inferiore rispetto al nostro) ad iniziare dai generi alimentari, ristoranti, bus, taxi, benzina, gasolio, campeggi, ingresso castelli, monasteri, ecc.. Questo è in sintesi un po’ il resoconto del nostro viaggio in Romania. Concludendo diciamo che la nostra intenzione è stata quella di raccontare nel modo più chiaro e preciso possibile ciò che abbiamo fatto e visto, con la speranza di aver dato notizie e suggerimenti utili ed interessanti per tutti coloro che volessero avventurarsi verso quella parte dell’Est europeo.  NOTIZIE FLASH GUIDE E CARTE – Molto utile è la guida verde “Bulgaria Romania” del T.C.I. E quelle in inglese “Romania, thè rough guide” e .'”Romania e Moldavia, lonely planet”. Tra le carte stradali vorrei segnalare l’atlante stradale europeo “centro” del T.C.I., uscito nel luglio 1999, e “Romania-Moldavia” dell’Euro-Cart studio F.M.B.. Informazioni e depliant illustrativi si possono richiedere all’Ente Nazionale per il Turismo Rumeno, via Torino 100, 00184 Roma, tei. 06.4880267. Qualche interessante articolo è stato anche pubblicato recentemente da PleinAir, sui numeri 305-318-323.  DOCUMENTI – È necessario il passaporto, il cui visto (L. 63.000) si può fare tranquillamente in frontiera. Carta verde per auto e caravan, bollino autostradale per l’Austria. VIABILITA’ – Oggi le più importanti strade di grande comunicazione sono abbastanza buone, anche se a tratti possono presentare il fondo stradale un po’ sconnesso, o ci sono lavori in corso; in precarie condizioni sono invece molte delle strade urbane e secondarie. Traffico normale, spesso anche molto scarso; buona la segnaletica stradale. Fare attenzione ai numerosi e lenti carretti trainati da cavalli, soprattutto di sera, perché procedono al buio senza luci e catarifrangenti.  CARBURANTI – Frequenti sono i distributori. Il prezzo della benzina verde (manca solo nei paesini più piccoli) era di 1.027 L./l, un po’ di più per la super (1.050 L./l), mentre quello del gasolio era di appena 660 L./l. Non c’è possibilità di pagare con la carta di credito. CLIMA – Buono per quasi tutto il periodo, con sole e temperature gradevoli. Non è mai stato troppo caldo; più fresco in Transilvania e Bucovina, tempo splendido sul Mar Nero.  CAMPEGGI – In Romania, a parte qualcuno ben organizzato e funzionale, sono per la maggior parte di un livello alquanto scadente e poco curati soprattutto quelli statali, anche se molti di essi sorgono in belle zone verdi; poche sono le indicazioni per raggiungerli. In tutti quelli visitati abbiamo sempre trovato posto (qualcuno era addirittura quasi vuoto), corrente elettrica per le caravan ed acqua calda, ad eccezione di quello di Piatra Neamt; per i servizi in qualche campeggio abbiamo dovuto adattarci. Il costo a notte per due persone con auto + caravan ed elettricità nell’estate ’99 è variato dalle L. 8.000 di quelli più scadenti alle L. 21.000 dei migliori, per raggiungere le L. 30.000 in quelli ungheresi “Camping Zaiatour”, Keszthely (H). Situato all’estremità sud-ovest del lago Balaton ad 1,5 km dal centro. Ottimo, in riva al lago, molto ampio ed ombreggiato, ben organizzato, con piscina e noleggio bici; frequentato soprattutto da turisti stranieri. ‘,’ “Camping Sub-Cetate”, Arad (RO). E il primo campeggio rumeno in cui ci siamo fermati; si trova nella periferia sud-est della città a circa 2 km dal centro, poco distante dalla “cetatea” (cittadella fortificata) ed al fiume Mures, vicino ad un campo sportivo; non ci sono indicazioni per raggiungerlo. A conduzione statale, un tempo molto bello, ma oggi in condizioni di semiabbandono, con servizi vecchi ed obsoleti. “Camping Dumbrava”, Sibiu (RO). Sito a circa 4 km dal centro cittadino, all’interno della bella foresta Dumbrava, vicino ad un motel e a due ristoranti; è da poco stato privatizzato ed attualmente è in fase di ampliamento e ristrutturazione; ben indicato, è collegato con bus e tram alla città; presenti turisti stranieri. “Camping Darste”, Brasov (RO). Lo troviamo 3 km dopo Brasov, verso Bucarest, lungo la strada 1, in bella posizione, vicino al fiume. Ottimo ed ampio campeggio privato, con servizi nuovi e ben funzionanti e tanti bungalow e casette in legno. Frequentato da molti turisti stranieri. “Camping Snagov Sat”, Snagov (Bucarest, RO). Si trova circa 35 km a nord di Bucarest. Dalla superstrada 1 (E60) si gira per Snagov, poi si segue “Complex Astoria” dove in questo complesso turistico oltre a motel, ristorante e lido sul lago, c’è anche una vicina area fittamente alberata, adibita a campeggio, oggi però in uno stato di grande abbandono, con servizi vecchi e fatiscenti; presenti qualche tenda ed un paio di camper. “Camping Neptun”, Neptun (Costanza, RO). Dalla superstrada 39 (E87) Costanza-MangaHa si segue l’indicazione Neptun-Olimp e dopo circa un paio di km si arriva al camping posto in centro al paese, vicino al mare. Al limite della sufficienza, è privato, con servizi però troppo vecchi anche se abbastanza funzionanti. Frequentato soprattutto da rumeni in tenda; pochi gli stranieri; migliore è il camping Olimp ad Olimp. “Camping Bitca Daomnei”, Piatra Neamt (RO). Situato all’interno di una bella area sportiva e ricreazionale, sulle rive del fiume Bistrica, ad un km dal centro città. È statale, ed anche se nel complesso sembra ben tenuto, i servizi lasciano alquanto a desiderare come funzionalità; camping di passaggio. Solo qualche turista rumeno nei bungalow. “Camping Suceava”, Suceava (RO). Posto nella parte nord della città, sulla strada 2 (E85) per Siret, in un’ampia area sportiva “Aleea Strand”. Poco curato, con servizi vecchi ed in precarie condizioni, mentre sono perfèttamente funzionanti quelli dei bungalow grandi. Consiglio quindi di affittarne uno (L. 7.000 al giorno), utilizzandone i servizi. “Camping Eldorado”, Giiau (Cluj Napoca, RO). Si trova lungo l’E60, per Oradea a circa 10 km da Cluj Napoca; ottimo campeggio privato e gestito da un gruppo olandese, di recentissima costruzione, con servizi moderni e ben funzionanti. Presenti turisti stranieri, generalmente di passaggio. “Camping Romai”, Budapest (H). Situato circa 5 km a nord della città, lungo la strada 11, verso Szentendrei subito dopo l’area archeologica di Aquincum. Molto ampio, ombreggiato, con piscina e ben collegato al centro con frequenti e veloci trenini verdi. Provenendo da est (Szolnok, Debrecen) seguire il centro città e poi le strade 10 e Ile appena attraversato il Danubio (ponte Arpàd Hid) seguire la 11 verso nord. Durante il nostro viaggio, soltanto in Transilvania abbiamo trovato un certo numero di turisti stranieri in camper, molti dei quali erano italiani, e qualcuno in caravan; assenti invece sul Mar Nero e rari in Bucovina nella zona dei monasteri. Pochi sono i rumeni che frequentano i campeggi soprattutto nell’interno mentre sono presenti in buon numero lungo la costa, quasi esclusivamente in tenda e bungalow.  GIUSEPPE PRITONI San Giovanni in Persiceto (BO) (ORGANIZZAZIONE VIAGGIO) BACCILIERI PAOLO SEI VUOI VEDERE ALTRI VIAGGI VAI AL SITO



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