Rio: Cidade Maravilhosa
L’arrivo in aereoporto, dopo un viaggio Alitalia direi buono, è stato nell’insieme traumatico e spettacolare: il trauma dovuto all’attesa di due ore e mezza dei bagagli; lo spettacolo è stato l’accoglienza, siamo stati praticamente avvolti da una gigantesca bandiera italiana e tutti ci guardavano cercando di capire quale calciatore (!?) fosse arrivato. Riporto questa esperienza, solo per sottolineare quanto i nostri connazionali all’estero amino l’Italia e tutto ciò che la rappresenta (in quel caso noi). Con Rio è stato amore a prima vista è una città sicuramente piena di contraddizioni, ma bellissima. Per goderla pienamente suggeriamo una visita al Corcovado, dove con poco più di 15.000 lire godrete di una stupenda vista della città, è preferibile che la giornata sia tersa, diversamente … È ugualmente bella! Un altro punto panoramico è il Pan di Zucchero, sul quale potrete salire con la teleferica (costruita da italiani) o a piedi, in questo caso la passeggiata inizia dalla “spiaggia rossa”, inutile dire che noi abbiamo preferito la teleferica! Da quassù potrete ammirare i maestosi grattacieli, il Maracanà, il Cristo, che potrete vedere da ogni punto della città, le favelas, l’oceano e le meravigliose spiagge. Ma il Brasile è anche o soprattutto, il paese della musica e vi suggeriamo di lasciar perdere le discoteche e di preferire le scuole di samba o, meglio ancora, un pò di musica “Pagode”, si tratta di musica molto ritmata, che ricorda il samba, suonata e cantata da musicisti di strada in prossimità di piccoli chioschi lungo la Barra da Tijuca (una delle spiagge più belle di Rio), qui ci siamo divertiti a ballare il samba e a mangiare pesce appena cucinato insieme ai veri cariocas.
Ma di sera non potete perdervi una passeggiata lungo le numerose spiaggie di Rio: Copacabana, Leme, Leblon, Ipanema, Flamengo, dove fino a tarda notte sembra giorno , in quanto sono tutte illuminate a giorno e tutti si divertono a giocare a pallone e fare ginnastica usando gli attrezzi messi a disposizione per tutti. Potete sedervi ad un chioschino e gustare un cocco fresco tagliato a colpi di machete!! Bellissima anche la Lagoa “Rodrigo de Freitas”, anche se pare che oggi abbia seri problemi di inquinamento. La domenica ad Ipanema si tiene la fiera Hippie, dove l’artigianato locale esplode in migliaia di colori. Vi consigliamo di preferire gli acquisti qui piuttosto che altrove (in particolare in luoghi turistici, come il Corcovado), infatti i prezzi sono più accessibili e potete contrattare. Il giorno più bello per mio marito è stato quando, grazie ai nostri parenti, è riuscito a giocare una partita al Maracanà (tutti dilettanti naturalmente!), anche se ciò non dovesse essere possibile da attuare, vi consigliamo comunque di andare a vedere una partita nel mitico stadio , il cui nome ufficiale è “Mario Filho” e che può ospitare fino a 180.000 persone! Il nostro viaggio lo abbiamo fatto a dicembre, solitamente con temperature alte, ma sopportabili, se proprio non riuscite a sopportare quel caldo tutto il giorno oltre a un tuffo nell’oceano vi consigliamo una gita nella “Foresta da Tijuca”, la più grande foresta urbana del mondo, un pezzo di Amazzonia in città e dove troverete un bel fresco oltre ad una natura stupenda. In genere quando viaggiamo optiamo per i ristoranti locali, quindi, vi prego, evitate le pizzerie, a volte molto care e dove la pizza(??) lascia molto a desiderare, preferite, invece, le tipiche Churrascarias. Si tratta di ristoranti molto grandi dove si paga una tassa fissa, solitamente dalle 15.000 lire in su, e potrete mangiare a volontà, soprattutto carne alla griglia di tutti i tipi che vi verrà servita in continuazione se non vi deciderete a fermare tassativamente i camerieri! Vi è poi un ricco buffet, con ogni ben di Dio dal quale potrete attingere in continuazione… E ancora patatine, pastelle, polentine, pane di formaggio e banane fritte a volontà, naturalmente le bevande ed i dolci vanno pagati a parte. Un’altra soluzione economica è data dai ristoranti al Kilo, tutto quello che metterete nel piatto è pagato a peso, molto economico e molta varietà di cibo. A dire il vero anche i normali ristoranti sono interessanti e comunque calcolate che le portate sono più che abbondanti!!! E’ possibile persino prendere il gelato al Kilo: prendete la vostra coppetta e osservate le coloratissime vaschette per scegliere tra le decine di gusti e decorazioni, alla fine pagherete il solo peso del gelato. Mi raccomando di non perdere il giardino botanico e lo zoo, dove abbiamo ammirato stupendi arare e tucani, così belli da sembrare finti!! Un altro luogo da non perdere è lo Show al Plataforma, dove bellissime ballerine (e ballerini) danzano la samba, la capoeira e, se non avete la fortuna di trovarvi a Rio nel periodo del carnevale, potrete ammirare gli splendidi costumi delle varie scuole di samba di Rio!! A pochi kilometri da Rio si trova Niteroy, qui ci potrete arrivare via mare o attraversando il ponte Rio-Niteroy: 14 KM sull’oceano! Ci è piaciuto molto il quartiere di Santa Teresa dove vi abitavano e vi abitano molti italiani, vi si arriva con un caratteristico bondino, un tram che passa su un acquedotto molto panoramico, anche qui forti contrasti…Attenti solo alle macchine fotografiche e videocamere, anche se oggi la città è molto migliorata rispetto al passato e un pò i problemi sono diminuiti, la prudenza non è mai troppa, come in ogni parte del mondo. A rigor di cronaca: durante la nostra permanenza non ci è successo nulla.
Ci si può facilmente muovere con gli autobus, ma sono preferibili la metro e i taxi. Mi raccomando non fate mai il segno dell’Ok, a Rio corrisponde al nostro…Ehm…Vai a quel paese (più o meno), ok si dice alzando il pollice della mano destra a mò di 1!! Che dire di più? Ci vorrebbe tanto tempo solo per raccontare Rio e vederla tutta 1 mese non ci è bastato, ma è stato sufficiente per ammalarci…Di saudade! Adesso capiamo Zico, Edmundo e tanti altri (gli stessi miei zii). E’ impossibile andare in Brasile e non farsi contagiare da questa malattia… Dovrebbero brevettare un vaccino!! Certo Rio è una città meravigliosa, non si dimenticano facilmente i suoi colori, gli odori, i suoni, i meninos da rua che giocano a calcio scalzi e ovunque… Insomma c’è povertà, ma è una povertà dignitosa e di gente allegra e piena di gioia di vivere, ci si trova in mezzo a persone felici di quel poco che posseggono, felici per il solo gusto di ballare un samba, cantare, giocare al calcio o passeggiare lungo l’oceano… Una povertà che ti fa vergognare di volere sempre di più e di non accontentarti mai di quello che hai.
Questo viaggio a Rio lo consiglio a chiunque stia attraversando un periodo di tristezza pura, per poter guarire! Un saluto Riki e Gabriella Ps. Cari Syusy e Patrizio, quando farete un viaggio alla “turisti per caso” a Rio? Noi aspettiamo