Il trullo, un’esperienza “alternativa”
E perchè no? Ma chissà quanto costa, dato che la cosa sembrava un pò stravagante e le stravaganze in genere costano, comunque telefono e…Sorpresa ! Un’intera settimanaalla fine d’agosto costa sulle 700mila per un bilocale, tutto compreso (cambio, pulizia, acqua, luce, gas) Ma ci sono anche le “formule week end”: tre notti nel bilocale 400mila.
D’accordo, ci sto, anche perchè la fotografia del trullo sul depliant sembra invitante e poi credo sia divertente abitare in un trullo. Così partiamo io e la mia famiglia(mio marito e i miei tre bambini) e ci rechiamo sul posto, passando prima per Locorotondo dove un’incaricata ci accompagna al nostro trullo. Lì tra una intricata, almeno di primo acchitto, serie di stradinenella bellissima campagna pugliese, si trova il gruppo di trulli tra i quali c’è anche il nostro ed è… Proprio quello della foto, con un piccolo giardinetto davanti dove c’è una bella pianta di fichi tavolo e sedie a sdraio per prendere il sole; entriamo e restiamo affascinati dalla struttura di quella casetta, rimessa a nuovo con un arredamento semplice ma che rispecchia l’atmosfera del trullo di una volta e con tutti i comfort.
Di fianco alla porta c’è una scaletta in pietra ed incuriosita la salgo e mi trovo sul tetto, dove fanno capolino altri tetti a forma di trullo mi giro e mi accorgo di essere immersa nella campagna splendida della valle d’Itria, con gli ulivi, i peschi ed i fichi e i piccoli trulli con la punta dei tetti imbiancata e quegli strani simboli sul cocuzzolo e sulla facciata (che poi mi spiegheranno essere simboli magici, risalenti all’astrologia). Il resto è una scoperta piacevole di sapori, di odori e di tradizioni che affascinano. Peccato che il tempo è stato un pò dispettoso con noi, non ci ha permesso di fare il bagno in piscina, ma siamo riusciti ad andare allo zoo/safari, dove i bambini si sono entusiasmati a toccare e dar da mangiare agli animali liberi (che come vedevano una macchina l’assediavano per avere del cibo).
Il giorno dopo siamo andati alle Grotte di Castellana, spettacolo stupendo della natura sotto terra, con grotte di stalattiti e stalagmiti che a descriverle a parole mie non le renderei giustizia, bisogna visitarle; e poi, se non se ne ha abbastanza dei trulli si può visitare Alberobello, che ha una struttura a pianta centrale dalla quale si diramano viuzze caratteristiche, con centinaia di piccole botteghe, tutte rigorosamente trulli, dalle quali si può acquistare di tutto, dal vino, all’olio, ai ricami, all’oro ed argento, ai piccoli presepi a forma di trullo che in alcuni casi sono vere opere artistiche.
Se si ha tempo (sia in senso cronologico che metereologico) si possono visitare Locorotondo e Martinafranca (noi eravamo nelle campagne a metà strada tra le due), che affascinano con il loro centro storico fatto di viuzze caratteristiche e casette con portoncini in legno lavorato e finestrelle abbellite da piante e pizzi e scalettine che quasi noi stavamo per entrare nelle case delle persone, abituate ormai all’invadenza dei turisti e anzi molto disponibili.
Che dirvi di più: assaggiate le specialità che tutti i ristoranti vi propongono, fermatevi a gustare la carne cotta nella griglia a legna delle macellerie (alcune si sono attrezzate e hanno una saletta attigua con tavoli apparecchiati per la degustazione) e non dimenticate di comprare un pò di vino “Locorotondo” e l’olio che è davvero ottimo e che la cooperativa che ci ha affittato il trullo ci ha offerto come benvenuto al nostro arrivo.