Le città carovaniere della via della seta

Khiva: città carovaniera perfettamente restaurata. Si può dormire nelle cellette di una medersa del secolo scorso e mangiare in una moschea sconsacrata. E' un tripudio di maioliche. Comprate le ceramiche (vasi, ciotole, riproduzioni di piastrelle). Sono molto rustiche, ma così belle non le troverete più nel resto del paese. BUKARA: è una...
Scritto da: Silvana Dessi
le città carovaniere della via della seta
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 3500 €
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Khiva: città carovaniera perfettamente restaurata. Si può dormire nelle cellette di una medersa del secolo scorso e mangiare in una moschea sconsacrata. E’ un tripudio di maioliche. Comprate le ceramiche (vasi, ciotole, riproduzioni di piastrelle). Sono molto rustiche, ma così belle non le troverete più nel resto del paese.

BUKARA: è una città che induce alla meditazione. Vi sono luoghi nei quali è un piacere stare seduti a bere un tè e guardarsi intorno; sotto alberi secolari i vecchietti giocano a backgammon ed i bambini scorrazzano lungo le vasche per l’acqua. I suoi colori vanno da un beige delicato al solito azzurro. Anche se i tappeti omonimi non li fanno realmente qui, se trovate qualcosa che vi piace compratela.

Samarkanda: la città capitale del regno di Tamerlano. E’ un bel mix tra oriente ed occidente: in certi puntisembra una città russa dell’800, con viali alberati, parchi, palazzi e teatri. Poi, basta voltarsi ed appaiono gli imponenti edifici islamici: Non perdetevi, nell’ordine, il MERCATO, talmente affascinante da non poter quasi essere descritto, per la moltitudine di razze, colori, cibi che vi turbineranno intorno; lo Shah i zinda (sicuramente l’ho scritto in modo errato), che è la città dei morti.

Sicuramente uno dei luoghi più emozionanti mai visti nella mia vita! E’ sublime passeggiare in silenzio (i turisti sono ancora pochissimi) con il caldo sole del pomeriggio che scende verso il tramonto per le sue stradine fiancheggiate da tombe monumentali nelle quali la raffinatezza delle decorazioni in stucco e maioliche raggiunge livelli diraffinatezza elevatissimi, fondendo la tradizione artistica persiana con modelli di chiara provenienza mongola/cinese.

e.. Last but not least, la piazza del registan (il simbolo di samarkanda. Vi consiglio di arrivarci la sera, con il buio: ve la troverete di fronte all’improvviso, e sarà una sensazione da mozzare il fiato. Il guardiano, per una modica mancia accenderà per voi le luci e vi sembrerà di essere dentro una fiaba delle mille e una notte.

Nelle città che ho elencato ci sono moltissime altre cose, che potrete scoprire se vorrete andare a scoprire un paese così affascinante.

Buon viaggio!



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