Costa Blanca

Inizio col dire che, come mi avevano detto in molti, la Spagna è bellissima. Per ora ho visto solo la Costa Blanca, ma spero di tornarci presto per vedere di più. Quando siamo andati in agenzia, avevamo già intenzione di andare in Spagna, ma non sapevamo esattamente dove ed eravamo alla ricerca di un posto che fosse sia interessante da...
Scritto da: Simona Dall''ara
costa blanca
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Inizio col dire che, come mi avevano detto in molti, la Spagna è bellissima. Per ora ho visto solo la Costa Blanca, ma spero di tornarci presto per vedere di più.

Quando siamo andati in agenzia, avevamo già intenzione di andare in Spagna, ma non sapevamo esattamente dove ed eravamo alla ricerca di un posto che fosse sia interessante da visitare, ma che avesse anche il mare e la spiaggia sulla quale riposare le fatiche di un intero duro anno di lavoro. Così ci hanno proposto la Costa Blanca, destinazione Alicante. Il tour operator in questione (Alpitour che per vari motivi che andrete a leggere vi sconsiglierò di scegliere) ha riservato per noi un Hotel a 4 stelle, il Pueblo Acantilado, un bellissimo albergo arroccato su di una scogliera (infatti Pueblo Acantilado significa proprio Villaggio arroccato). Bellissimo perchè era strutturato come un piccolo paesino, con casine, piazze, teatro, ristoranti, piscine, palestre, fontane…

Splendido quindi, ma fuori dal mondo! Infatti non eravamo in centro di Alicante, ma bensì a 20 Km dalla città e la spiaggia non era a 3 Km, ma a 12. Certo c’era una splendida vista sul mare, ma non ti potevi certo buttare giù dalla scogliera! Le stanze, come l’albergo, erano tutte molto caratteristiche e cosa che mi ha fatto molto piacere trovare, erano provviste di bidet, cosa che si trova raramente negli alberghi fuori dall’Italia. I letti però erano separati, pur essendo ad una piazza e 1/2.

Cosa negativa è che si mangiava male, a detta di tutti. Noi però avevamo il B.&B, quindi siamo riusciti ad evitarlo (quasi, ma di questo ve ne parlo più avanti).

Devo dire anche che non era proprio da 4 stelle l’albergo, infatti alcune cose non funzionavano e la pulizia lasciava un po’ a desiderare… Ma si sa che le categorie all’estero sono circa ad una stella in meno dai nostri (un 4 stelle diventa spesso un 3 stelle).

Essendo così fuori dal mondo abbiamo preso a noleggio un’auto (i primi 3 giorni erano compresi nel prezzo, secondo me proprio perchè eravamo così sperduti) che per fortuna non è molto costoso (47.000 al giorno per una Ibiza 1,900 diesel con aria condizionata. Questa era un’auto di categoria C, quelle di categoria B e A costano ancora meno).

Ci dirigiamo così a Benidorm poco distante da lì. Per raggiungerla abbiamo attraversato Villajoiosa dove nell’arco di 1 km e 1/2 abbiamo contato ben 12 semafori.

Benidorm è una città molto bella. A livello estetico è molto simile alle grandi città americane, piena di grattacieli e grandi strade sempre affollate. A livello di “vita” è molto simile a Rimini. Quindi immaginatevi una New York con la vita notturna di Rimini, piena di discoteche e disco pub. Da 1/2 notte circa fino alle 4 mattino si ballava in una delle tante discoteche della Playa de Ponente, poi ci si spostava tutti alla Playa de Levante a fare l’alba o anche di più.

La vita non è molto cara e si possono trovare vari souvenir a prezzi molto bassi. Io per esempio ho riempito la valigia di magliette (6.000 – 7.000 l’una).

Il cibo (Paella a parte) non mi è piaciuto. La cucina spagnola è strana a mio avviso, o magari in una sola settimana è un po’ difficile abituarsi alla cucina locale. Comunque forse non è un caso, ma non si è mai sentito parlare in Italia di ristoranti Spagnoli.

Cinesi, Giapponesi, Messicani, Francesi, Greci, Coreani … Ma Spagnoli no (anzi, se ne trovate uno fatemelo sapere). A parte la Paella o il Gaspacho che si trovano facilmente.

Come in tutte le grandi città ci sono i grandi fast food, Mc. Donald’s e Burger King. Ho apprezzato molto invece un fast food che da noi non si trova e che vi consiglio. Si chiama Bocatta e non sforna i soliti hamburger, ma bensì sfilatini di pane (tipo francese) con dentro ingredienti freschi. Il mio preferito era il panino con il pollo (pollo arrosto, pomodoro fresco, insalata e maionese). Ma ce ne sono di tutti i tipi, ce n’è uno anche con la tortilla (una specie di frittata con le patate).

La spiaggia di Benidorm è molto bella, acqua pulita e sabbia molto fine. A differenza di quella di Villajoiosa che è ciottolosa e se non sei fornito di ciabatte è quasi impossibile fare il bagno.

Sempre in auto nei giorni successivi abbiamo raggiunto Alicante.

Nel pomeriggio abbiamo visitato il Castillo di S. Barbara che sovrasta la città. E’ un castello molto imponente dalla quale è possibile vedere tutta la città dall’alto. L’interno non è un gran che, mi ha lasciato un po’ delusa (se ci siete mai stati è molto meglio la Rocca di Cesena). Alle porte della città c’è un giardino molto bello, il giardino delle palme che vi consiglio di visitare. E’, come dice il nome, pieno di palme e di verde (dimenticavo di dirvi che la Costa Blanca è piuttosto arida ed è bello trovare una zona così verde), di laghetti, cascate, fontane … Un bel posto tranquillo dove rilassarsi.

Di notte Alicante diventa molto romantica, specialmente la zona del porto, piena di ristoranti a lume di candela. Un po’ più cari forse, almeno visti da fuori sembrano molto “tirati”. Noi abbiamo cenato in un piccolo ristorantino della quale non ricordo il nome ma che aveva a che fare con “il pescatore”, dove per la modica cifra di 30.000 in due ci hanno portato una frittura di pesce enorme.

Ad Alicante c’è una fabbrica di cioccolato molto famosa in tutta la Spagna, si chiama Valor. Potete trovare una cioccolateria Valor in tutte le più grandi città spagnole e devo dire che da vera appassionata del cioccolato come sono, è davvero buonissimo. Nonostante fossimo in pieno agosto non ho resistito alla cioccolata in tazza con panna, che ho trovato a dir poco squisita.

Vi consiglio il Profitterol (sempre preso nelle cioccolaterie Valor) che è totalmente diverso dal nostro. E’ fatto con le focacce (quelle che da noi si trovano nelle gelaterie), all’interno c’è il gelato alla vaniglia e a parte vi servono un bricco con del cioccolato fuso caldo da versarvi sopra subito prima di mangiarli.

Ovviamente il cioccolato si trova anche in stecche ovunque, della quale ho fatto buona scorta.

Ci sono state proposte varie escursioni, come la visita alla città di Valencia, una cena in un ristorante con spettacolo tipico … E altre cose, ma noi abbiamo scelto il safari notturno.

E’ stata un’esperienza indimenticabile, a bordo di una jeep per le stradine sterrate di montagna. La notte poi ha reso il tutto ancora più bello.

Eravamo una decina di jeep tutte in fila (noi per fortuna eravamo davanti e ci siamo presi poca polvere), il percorso ci veniva indicato da Mark, una guida davvero molto simpatica e bizzarra.

Dopo alcuni kilometri si raggiungeva una bellissima cascata fra le montagne dove tutti (o quasi) hanno fatto il bagno con l’acqua gelida (circa 3 o 4 gradi). Dopo il bagno siamo risaliti in jeep ed abbiamo raggiunto una baracca dove ci aspettava una grigliata a base di pollo, salsiccia e patate. La baracca era sperduta tra le montagne e abbiamo cenato con la luce di alcune candele sparse un po’ ovunque. E’ stato veramente bello.

Il fatto di essere sperduti ci ha fatto un po’ annoiare. Dopo che hai visitato le città vicine, non rimane molto da fare e devo dire che siamo partiti con la voglia di tornare a casa (cosa che almeno a me, capita raramente).

Sempre Alpitour ci aveva promesso un buffet di benvenuto all’arrivo, ma siccome siamo arrivati all’1,30 di notte hanno detto che ci avrebbero offerto un pasto l’ultimo giorno.

Così abbiamo provato per l’unica volta il famelico ristorante dell’albergo, tanto criticato, e devo dire che avevano ragione (ad esempio ti spacciano per filetto del semplice prosciutto, la paella era scotta e le cozze poco pulite…). Oltretutto abbiamo scoperto che il pasto non era offerto da Alpitour e abbiamo sborsato più di 50.000, quando potevamo andare in un qualsiasi altro posto, spendere moooolto meno e mangiare meglio.

E con questo mi sembra tutto…

Il tutto ci è costato circa 2 milioni (1.500.000 il viaggio più l’albergo e circa 500.000 di extra, che se non era per l’auto che abbiamo dovuto prendere a noleggio e per “l’ultima cena” avremmo riportato a casa in buona parte!).

Mi fermo qui, non vorrei dilungarmi troppo, comunque se avete domande da fare, l’indirizzo l’avete.

Ciao e buon viaggio!!

Simona



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