Polinesia 10

PRIMO GIORNO Partenza dall'Italia per Parigi/Los Angeles/Papeete Ricordate che il viaggio dura, tra cambi aereo e volo, circa 25 ore e quando arriverete sarete veramente 'ubriachi' di stanchezza (a meno che non abbiate viaggiato in Prima Classe o in Business class, decisamente più riposanti però, se non siete astemi,...
Scritto da: Redazione TPC
polinesia 10
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PRIMO GIORNO Partenza dall’Italia per Parigi/Los Angeles/Papeete Ricordate che il viaggio dura, tra cambi aereo e volo, circa 25 ore e quando arriverete sarete veramente ‘ubriachi’ di stanchezza (a meno che non abbiate viaggiato in Prima Classe o in Business class, decisamente più riposanti però, se non siete astemi, difficilmente avrete potuto resistere allo champagne per cui sarete ugualmente ‘alticci’) e, oltretutto, troverete un fuso orario quasi completamente invertito (mediamente di circa 11 ore).


SECONDO GIORNO In genere i voli dall’Europa arrivano sull’isola di Tahiti di prima mattina (verso le 5 o le 6, cioè le 19 italiane).

All’aeroporto sarete accolti da ballerine e ballerini di ‘Tamurè’ (la sensualissima danza polinesiana che affascinò i primi navigatori occidentali che, guarda caso, non volevano più tornarsene a casa.

L’aeroporto dista alcuni chilometri dalla città di Papeete, la capitale e la città più grande (e caotica) di tutta la Polinesia Francese. Troverete taxi e minibus per il trasferimento al vostro albergo ma, se potete e non avete troppi bagagli, non perdetevi il primo viaggio in ‘Truck’ il coloratissimo camioncino coperto che funge da autobus ed è spesso guidato da corpulente e sorridenti signore. Pare che presto verranno sostituiti da asettici bus; Papeete non sarà più la stessa! A proposito, non dimenticate che questo sarà uno dei ‘ tormentoni’ del vostro viaggio. Tutti, autoctoni e turisti vi diranno che la Polinesia non è più la stessa raccontandovi le loro esperienze passate; in fondo anche l’ammiraglio Cook, che fu tra i europei a sbarcare, al ritorno dal suo secondo viaggio raccontò che era già peggiorata.

Arrivando in albergo avrete due possibilità: mangiare e andarvene a dormire (in fondo è già venuta l’ora di andare a letto, se vi fate guidare dal vostro bioritmo europeo); resistere e cercare di conquistare il fuso orario locale. Scegliete l’opzione che più vi aggrada.

Per coloro che decidono di vincere la sonno è consigliabile andare, il prima possibile, al mercato (soprattutto la domenica) che vive le ore migliori dalle 5 alle 8 di mattina. Poi potreste passeggiare sul lungomare e sui viali, nei quartieri commerciali.

Andate a mangiare vicino al porto, sul Boulevard Pomaré, nei camion e nelle roulotte che costituiscono il più affollato ristorante all’aperto e in cui potrete gustare un mix di cucina polinesiana, cinese, francese e persino, quasi, italiana; potrete poi fare (o rifare) un tour su di un ” truck” o cercare di incontrare occidentali che sono riusciti a trasferirsi nelle isole polinesiane e che gestiscono pensioni, ristoranti o negozi ma troverete soprattutto coloro che sperano di vivere in questo paradiso i quali vi racconteranno le vicissitudini di chi cerca di ottenere permessi di residenza o di lavoro.

Nella serata potrete visitare i locali da ballo polinesiani (ancora nella zona del porto) oppure rilassarvi in albergo.

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TERZO GIORNO Prima mattina: Potete visitare il mercato (se non lo avete già fatto il giorno precedente) poi partire per una escursione all’isola di Tahiti da soli o con una guida locale. Molte agenzie in città organizzano tour dell’isola con piccole escursioni all’interno: da Pointe Venus alla baia di Matavai, il villaggio di Papenoo e Tiarei, le cascate Faarumai (è necessaria una breve passeggiata) in cui è possibile fare un meraviglioso bagno nel piccolo laghetto formato dalla cascata (attenti ai sassi che cadono dalla sommità).

Non perdetevi un tour sull’isola di Tahiti Iti (la parte più selvaggia dell’isola) poi al villaggio di Maiatea dove abitò Gauguin. Lungo il percorso troverete alcune (non tante!) spiaggette dalle quali è possibile entrare in acqua senza pericoli. Ricordate però che Tahiti non è il posto migliore per un bagno esotico. Serata: potete fare un altro tour dei bar e dei dancing.

NB: se è domenica da non perdere la visita ad una chiesa per la messa festiva


QUARTO GIORNO Mattinata : partenza da Papeete per Rangiroa in aereo.

Rangiroa, isola dell’arcipelago delle Tuamotu, è il terzo atollo più grande al mondo ed è famoso per la bellezza naturalistica dei suoi fondali.

Pomeriggio: concedetevi un giorno di relax sulla spiaggia oppure, se proprio non potete restare senza fare nulla, noleggiate una bicicletta e pedalate per l’unica strada dell’isola.

All’imbrunire godetevi il tramonto sul mare e la sera il magnifico cielo stellato.


QUINTO GIORNO Rangiroa Mattinata: concedetevi una escursione alla Laguna Blu oppure ai ‘motu’ (gli isolotti sabbiosi) dei dintorni o ancora alla spiaggia di sabbia rosa.

Trascorrerete una giornata di mare e sole che non dimenticherete.

Sera: al ritorno, se non siete troppo stanchi, sostate a cena villaggio di Tiputa da Lucien , il cinese, o dagli studenti del locale Istituto Alberghiero che la sera si esercitano preparando e servendo un tipico pasto polinesiano.

Ricordate che Tiputa è il vecchio villaggio diviso da Avatoru, il nuovo, dalla ‘pass’ (il canale che mette in comunicazione la laguna con il mare aperto) per cui non dimenticate di procurarvi un passaggio barca per andare e soprattutto tornare dal momento che non esistono traghetti.


SESTO GIORNO Rangiroa Mattinata: cercate (chiedendo al vostro albergo) una barca da cui farvi accompagnare ad una escursione nel mare aperto per la pesca al tonno ammirando l’abilità dei pescatori che pescano con la fiocina. Noi non siamo riusciti a prendere nulla ma probabilmente siamo stati molto sfortunati.

Al ritorno andate alla ‘Six passengers’ (scuola di immersione gestita da Ugo, un ex farmacista di Comacchio, nei pressi del Kia Ora Village) per provare il ‘Battesimo del mare’, per chi non ha mai fatto immersioni, ma interessantissima anche per sub esperti che potranno provare l’emozione di immergersi nella giustamente mitica laguna di Rangiroa.

Pomeriggio: andate in visita alla fattoria delle perle nere ma state attenti: le perle sono bellissime ma costano care.

Però meno che in tanti altri posti della Polinesia. ^


SETTIMO GIORNO Mattinata: partenza in aereo per Moorea. Arriverete nel pomeriggio, non perdete tempo e godetevi da subito il mare.

Moorea è una delle isole più amate, è verdeggiante con belle spiagge ed è vicinissima a Tahiti che si raggiunge in 40 minuti di traghetto. Anche in questo caso se non amate la pace della spiaggia esotica potete noleggiare una bicicletta ( o meglio ancora uno scooter) per un breve tour dell’isola.

Sera: relax presso il vostro albergo o al Club Mediterranee in cui c’è quasi sempre festa con ballo e musica.


OTTAVO GIORNO Mattinata: prenotate una escursione con una barca dal fondo di vetro poi organizzatevi un tour dell’isola (con o senza guida) noleggiando un’auto o uno scooter per la valle sacra di Opunohu, la baia di Cook e il fantastico Belvedere. Girovagate per le strade interne, tra le coltivazioni di ananas, e lungo la strada costiera cercando spiagge e baie da sogno.

Sera: andate alla festa del Tiki Village in cui potrete assistere ad uno spettacolo di danze, musiche e fuochi realizzati da un gruppo di giovani artisti locali che vivono nell’annesso villaggio sotto la guida di Olivier Briac, un coreografo parigino che ha a lungo lavorato nel music-hall. E’ anche possibile cenare. Ricordate però che domenica e lunedi il villaggio è chiuso al pubblico.


NONO GIORNO Mattina: partenza in aereo per Bora Bora l’atollo più famoso della terra. Preparatevi già dall’aereo a vedere uno spettacolo mozzafiato. Ricordate però che le spiagge più belle si trovano nella corona di ‘motu’ che circondano l’isola e che si possono raggiungere solo per mezzo di barche o piroghe. Il primo giorno potrete, sempre in scooter, compiere un giro dell’isola anche se, forse, sarà un po’ deludente: le spiagge sono piccole, sporche e il mare ha ben poco di esotico. Per nuotare andate a punta Matira o meglio alla Baia di Taimoo. Andate a cercare i cannoni montati dagli americani durante la seconda guerra mondiale e puntati sulla pass; ci si arriva a piedi dalla strada costiera , per mezzo di una passeggiata a piedi di circa mezzora proverete un briciolo della fatica che sopportarono i militari addetti al trasporto dei pezzi di cannone che, per inciso, non hanno mai sparato ( i giapponesi non si fecero vedere da queste parti). In compenso i soldati, non avendo nulla da fare, si consolarono con le bellezze locali (spinte dalle famiglie per evitare i rapporti consanguinei che, ancora oggi, provocano tare ben visibili) per cui non faticherete a trovare polinesiani dalla pelle bruna o con occhi azzurri e i capelli biondissimi.

Se volete potrete anche esercitarvi negli sport acquatici: parasailing, windsurf e naturalmente diving.

Sera: andate a cena in un locale tipico: ne troverete parecchi lungo la strada costiera che propongono una buona cucina dell’isola.

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DECIMO GIORNO Bora Bora Mattina: tutti gli alberghi organizzano escursioni di una giornata ai motu della laguna con pranzo a base di pesce, frutta e verdura e, purtroppo, con accompagnamento musicale che dopo un po’ diventa assai faticoso.

La giornata sarà stupenda e farete bagni meravigliosi tra pesci e mante. Vedrete, dal mare, una isola completamente diversa da quella osservata il giorno precedente finalmente all’altezza della fama di ‘Isola più bella del mondo’. Sera: la stanchezza difficilmente vi concederà alternative per cui andrete, con piacere, a riposare .


UNDICESIMO GIORNO Mattina: partenza per Raiatea in aereo.

Raiatea è la seconda isola, per estensione, dell’arcipelago.

E’ l’isola del ‘marae’ (il sito sacro delle cerimonie religiose e dei sacrifici) più importante, Taputapuatea, e della marina più affollata di barche e catamarani. E’ uno dei porti più utilizzati dai ‘giramondo del mare’ che sostano qui prima di proseguire verso l’Australia.

Tarda mattinata: inizia la crociera in barca nella laguna di Raiatea.

La navigazione è molto tranquilla e ricca di fascino soprattutto verso i motu orientali, quasi completamente deserti.

Notte: sosta in rada.


DODICESIMO GIORNO Mattina e pomeriggio: crociera nella laguna e arrivo in serata a Tahaa.


TREDICESIMO GIORNO Mattina : Tahaa Si scende a terra per il ‘Vanilla tour’ una escursione in jeep tra le coltivazioni di cocco, di vaniglia e di piante tropicali tipiche dell’isola.

Tahaa è una delle isole meno frequentate dai turisti. E’ ricca di vegetazione e di bellissime baie dal mare azzurro.

Sera: sosta in rada, ancora nella baia di Tahaa.


QUATTORDICESIMO GIORNO Mattina ritorno a Raiatea. Si lascia la barca e si prosegue in aereo per Papeete.

La giornata trascorre quasi interamente in viaggio e si arriva a Tahiti nel pomeriggio giusto in tempo per gli ultimi acquisti.

L’ultima sera è doveroso trascorrerla in città camminando lungo le strade del porto…


QUINDICESIMO GIORNO L’aereo parte solitamente di prima mattina. Volendo c’è il tempo per una breve visita al mercato poi all’aeroporto per il lungo viaggio che riporta in Italia con relativo sfasamento della durata di alcuni giorni. Ricordate che si arriva la sera successiva, in pratica il sedicesimo giorno, a causa del fuso orario.



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