Paje & Kendawa

Quindici giorni di relax tra i colori meravigliosi di Zanzibar
Scritto da: LARANGELI
paje & kendawa
Partenza il: 04/01/2011
Ritorno il: 19/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Salve a tutti! Questo è il racconto di una rilassante vacanza a Zanzibar nel gennaio 2011, riporta le nostre impressioni e consigli sperando che possano essere utili a chi volesse visitare questa meta così interessante.

Iniziamo dall’organizzazione del viaggio: siamo soliti gestire autonomamente la prenotazione del volo e degli alloggi ma per questa meta siamo usciti eccezionalmente dai ns schemi, questo per il semplice motivo che, da Bologna, il volo più comodo per raggiungere Zanzibar è risultato essere quello della Neos, acquistabile sia “singolarmente” che sotto forma di pacchetto abbinato alle strutture. Abbiamo constatato che potevamo optare per il pacchetto senza rinunciare a una delle cose per noi fondamentali: evitare il classico villaggio turistico all inclusive.

Abbiamo quindi optato per suddividere il viaggio nel seguente modo: 1a settimana a Paje – struttura Paje by night pernottamento e colazione.

2° settimana a Kendwa – Sunset Bungalows pernottamento e colazione

Il prezzo del pacchetto: volo da bologna + 2 settimane b&b è stato di circa 1300 euro a testa (a cui abbiamo aggiunto assicurazione annullamento e adeguamento carburante).

Nel pacchetto erano inclusi ovviamente i trasferimenti da e per l’aeroporto, unico escluso il trasf tra Paje e Kendwa che abbiamo preferito gestire autonomamente in loco.

Indicativamente il prezzo al giorno per pernottamento e colazione, nel periodo dal 5 al 19 gennaio, è di 29/30 euro a testa mentre il solo volo si aggira attorno agli 860 euro.

Partendo da Roma l’Ethiopian airline può sicuramente offrire in certi periodi offerte più vantaggiose, ma nel nostro caso la partenza da Bologna si è rivelata la più vantaggiosa anche in termini di “comodità”.

P.S: preparatevi psicologicamente all’aeroporto di Stone Town, si scende dall’aereo e si è catapultati in un caos incredibile dove, tra folla e afa, l’attesa per le valigie sembra interminabile!

Prima settimana

Il Paje by night ci ha conquistato, la ns sistemazione era la più semplice, per cui bungalow senza aria condizionata, ammetto che con il senno di poi e considerato il periodo (gennaio corrisponde all’estate e le temperature sono piuttosto alte) l’aria condizionata sarebbe stata apprezzata! Tra l’altro ci aspettavamo meno umidità, al ritorno dalla spiaggia entrare nel bungalow era un po’ come entrare in una piccola sauna! Per il resto il bungalow è semplice ma carino e funzionale, zanzariere alle finestre e sopra il letto, acqua calda e ventilatore (ogni sera il personale del Paje passa a spruzzare un repellente). Lo “zampino” italiano si sente, il bar è sempre aperto così come la cucina per cui in ogni momento della giornata si può fare un buon spuntino o godersi un buonissimo frullato di frutta.

La cucina è buona e l’ambiente molto accogliente, la struttura non è direttamente sulla spiaggia ma sinceramente non è stato assolutamente un problema anche perché si tratta davvero di fare 2 passi!

Noi abbiamo cenato qualche volta al Paje e qualche volta nel ristorante appena fuori, sulla sinistra.

Pesce ottimo e i prezzi sono un po’ inferiori, così come generalmente nei ristoranti gestiti dalle persone del luogo. Una volta ci siamo incamminati lungo la spiaggia e ci siamo fermati in un romanticissimo ristorantino in riva al mare, atmosfera davvero intima a lume di candela e pesce molto buono.

Cmq la sera la spiaggia è effettivamente molto buia, non mi ha dato l’idea di pericolo, ma noi eravamo in due e sinceramente non mi sarei impegnata in lunghe passeggiate notturne considerando appunto l’assenza di illuminazione e il fatto che sulla spiaggia si incontrano pochissime persone. Diverso dev’essere ovviamente in occasione di feste ecc, ma noi non siamo mai stati molto “mondani” e abbiamo sempre preferito trascorrere le serate al massimo bevendo qualcosa al Paje by night.

Per le escursioni ci siamo affidati per lo più ai beach boys:

– BLU SAFARI euro 30 a persona. In due settimane di tempo splendido ovviamente becchiamo l’unica giornata di maltempo proprio il giorno del blu safari! Partiamo con il cielo nuvoloso che non promette nulla di buono, arrivati nel luogo di imbarco per l’inizio del tour in barca inizia a spiovviginare e ci troviamo nel bel mezzo del temporale quando siamo già in piena navigazione!

Così sì è deciso di “rimandare” la sosta alla lingua di sabbia e siamo andati direttamente sull’isola dove sarebbe poi stato allestito il pranzo. Intanto il tempo ha iniziato un po’ a ristabilirsi e alla fine il sole ce l’ha fatta ed ha avuto la meglio sulle nuvole grigie. Peccato però per il mare che ovviamente, essendo stato mosso tutta la mattina, non era limpido come suo solito. Ci siamo consolati con un pranzo davvero, all’arrivo abbiamo fatto uno spuntino con della frutta squisita poi i “cuochi” si sono messi ai fornelli e per pranzo ci sono stati serviti: gamberi, tonno, riso, patate, pane, e aragosta! Solo il pranzo valeva il prezzo dell’intero tour! Dopo pranzo abbiamo raggiunto la lingua di sabbia per una piccola sosta ma l’alta marea stava già iniziando a ricoprila ma soprattutto, il mare non era il massimo. Poi ci siamo fermati per un po’ di snorkeling ma non è stato davvero nulla di memorabile. Ultima visita: le mangrovie in una piccola isola e poi ritorno.

Che dire, il tempo non ci ha aiutato, in ogni caso il “pezzo forte” del tour è stato il pranzo!

– FORESTA DI JOZANI: organizzata autonomamente, nel senso che siamo andati nel villaggio di Paje al “centro info turistiche”, abbiamo ingaggiato un tassista che per 30.000 scellini ci ha accompagnato, atteso e riportato a Paje. Arrivati alla foresta il biglietto è costato 10.000 scellini a testa, una guida ci ha portato prima a vedere le scimmie: FANTASTICO! I colobi rossi sono carinissimi e sono ovunque, avevo timore di non vederli e invece è praticamente impossibile, ci si ritrova circondati da queste scimmiette che non fanno altro che passare da un albero all’altro con i loro musini davvero buffi! Poi il taxi ha portato noi e la guida in un’altra zona dove poter ammirare le mangrovie, si cammina per un breve tratto su questa passerella di legno e intanto la guida illustra i vari tipi di mangrovie e gli usi che vi si fanno. Ritorno in taxi al centro forestale e da lì 15 minuti di passeggiata nella foresta, bellissima ma 15 minuti sono davvero pochi e servono più che altro ad avere qualche info sugli abitanti della foresta (ci vivono serpenti velenosissimi come il mamba nero o il mamba verde..forse è per questo che non ci si addentra troppo tra la vegetazione e il tour dura così poco?!).

– STONE TOWN: 20 euro a testa, il prezzo comprende il trasferimento per e da Stone Town e la guida. Il tour è durato mezza giornata, è a discrezione del gruppo il tempo da trascorrere, dipende ovviamente da cosa si vuole vedere, se ci si vuole tenere un po’ di tempo per lo shopping ecc. Noi abbiamo fatto un semplice tour tra i punti di maggior interesse, abbiamo evitato lo shopping nonostante i numerosi negozi locali piuttosto interessanti ma era così caldo che non avevamo le forze per perderci in contrattazioni!

Il resto delle giornate a Paje le abbiamo trascorse in completo relax sulla meravigliosa spiaggia, è soggetta alle maree per cui per un tot di ore al giorno il mare si ritira per centinaia di metri e se per alcuni questo potrebbe essere un “lato negativo” per noi invece ha rappresentato un’affascinante caratteristica di questo luogo, bellissimi i colori del mare e meraviglioso fare lunghe camminate in pochi centimetri d’acqua, il paesaggio è fantastico e il tutto è arricchito dalla vita del luogo che rende ancora più suggestivo il panorama. Ci sono le donne che con la bassa marea raggiungono i loro veri e propri “orti” di alghe, donne on abiti lunghi e coloratissimi che passeggiano con un’eleganza unica verso il loro “luogo di lavoro”, poi ci sono i pescatori che con l’alta marea giungono a riva carichi di pesce, i bambini che dopo la scuola giocano sulla spiaggia e le mucche…sì proprio le mucche che ogni tanto pascolano sulla riva!

La magia di Paje è racchiusa in questa spiaggia lunga e meravigliosa, incorniciata da una vegetazione ricca di palme, questo luogo è anche il fulcro della vita degli abitanti, il mare ha colori da togliere il fiato, bellissimo fare un giro sul dhow, la tipica barca locale, ci si ritrova in mezzo a colori che spaziano tra tutte le tonalità dell’azzurro e del verde, capita anche di trovarsi in zone in cui il fondale marino è ricoperto da stelle marine, grandi…piccole, gialle, arancioni, rosse, si scende dalla barca e ci si ritrova a destreggiarsi tra un pavimento stellato!!!

Seconda settimana

Kendwa si trova nella parte nord orientale dell’isola, vicinissima a Nungwy e non soggetta al fenomeno delle maree. Volevamo diversificare il viaggio e così abbiamo scelto di spostarci in questa zona che effettivamente è molto diversa da Paje.

Abbiamo inserito nello spostamento il tour delle spezie. Il tutto ci è costato 75 euro in due. Il tour delle spezie è stato molto interessante, si visita una “fattoria locale” dove una guida illustra spezie e piante del luogo, il tutto molto accuratamente. Nel tour è compreso il pranzo a base ovviamente di spezie. Consiglio di acquistare qui i prodotti locali in quanto sono “freschi” e si contribuisce al sostentamento di queste comunità.

A Kendwa abbiamo alloggiato al Sunset Bungalow, si tratta di un complesso di bungalow di varie tipologie, noi avevamo la “sistemazione rialzata”, quindi non direttamente sul mare ma sulla zona rocciosa sopraelevata rispetto alla spiaggia.

La sistemazione era piuttosto comoda, molto spaziosa e con aria condizionata. La spiaggia è raggiungibile da una scalinata e a disp degli ospiti ci sono lettini e ovviamente bar e ristorante.

Rispetto a Paje è davvero un altro mondo e per noi non c’è paragone…Paje è sicuramente quella che più ci ha colpito, Kendwa è più turistica e lo si avverte da ogni cosa, dal tipo di alloggi, dalla spiaggia attrezzata, dai beach boys più insistenti e da tutti gli altri “venditori” di frutta…collanine….quadri….ecc ecc…..

Dovrebbe avere il vantaggio dell’assenza di maree ma noi personalmente non lo abbiamo considerato tale, l’acqua è subito piuttosto alta per cui può essere l’ideale per lunghe nuotate ma io preferisco avere la possibilità di fare lunghe camminate con la bassa marea o crogiolarmi al sole sdraiata in pochi cmq d’acqua….tutto è ovviamente soggettivo.

Anche i colori del mare sono diversi, dai toni del verde di Paje all’azzurro intenso di Kendwa.

Cmq, nonostante la ns preferenza non abbiamo certo disdegnato il soggiorno al nord.

Una settimana di completo relax visto che le escursioni per noi più interessanti le avevamo già fatte.

L’unico tour è stato quello all’atollo di Mnemba, l’isola è privata per cui ci si limita a fare snorkeling attorno all’isola per poi pranzare in una spiaggia sulla costa di Zanzibar piuttosto selvaggia. Il viaggio in barca è piuttosto lungo e qualcuno si è anche sentito male, lo snorkeling all’atollo non è niente di eccezionale così come il pranzo servito sulla spiaggia.

Ovviamente il tragitto in barca consente di ammirare un mare e un paesaggio splendidi.

Per il resto, a Kendwa si fanno passeggiate sulla lunga spiaggia e ci si crogiola al sole.

Un giorno ho avuto la brillante idea di “avventurarmi”sola verso la parte nord della spiaggia, in pratica dopo aver superato i resort e locali si arriva ad una parte più “incontaminata” per poi giungere in una baia soggetta alle maree, per cui è interessante fermarsi ad ammirare la vita dei pescatori e delle donne del posto. Macchina fotografica alla mano ho prestato attenzione nel fotografare solo il paesaggio in quanto durante il viaggio ho constatato che non tutti amano farsi fotografare…cmq la mia attenzione non è bastata perché all’improvviso un pescatore ha iniziato ad inveire contro di me, non ho capito una parola ma era chiaro facesse riferimento alla macchina fotografica, in modo tutt’altro che carino mi indicava di andarmene dal di lì e mentre urlava a più non posso iniziava a venirmi incontro, a quel punto mi sono volatilizzata incamminandomi molto velocemente verso la zona “turistica”…Insomma prestate davvero attenzione alle persone del luogo, io credo di agire sempre nel massimo del rispetto ma a volte non basta…

Cmq tornando alle esperienze positive, consiglio davvero una cenetta romantica sulla spiaggia, non sarà difficile farvela organizzare in quanto è una delle proposte dei beach boys, noi abbiamo avuto la fortuna di essere, nella serata scelta, gli unici clienti. Per cui immaginatevi un tavolino sulla spiaggia, una lanterna e la luna come protagonista. Il cibo era davvero ottimo, il prezzo per essere a Zanzibar ci è sembrato subito un po’ eccessivo (euro 30 a testa) e abbiamo tentato di abbassarlo un po’ ma…alla fine della cena, sazi in quantità e qualità, ci siamo convinti che quanto chiesto sicuramente per un Zanzibarino rappresentava una cifra più che dignitosa ma la cena li valeva davvero tutti!

Questa è stata la ns vacanza, cercavamo mare e relax in un contesto vero e non contaminato dal turismo, non disdegnando Kendwa sicuramente il miglior riscontro alle ns aspettative l’abbiamo trovato in Paje di cui abbiamo sicuramente i ricordi più belli.

Durante una vacanza a Zanzibar è impossibile non avere a che fare con i beach boys, noi con loro ci siamo trovati bene nell’intraprendere i vari tour, soprattutto a Paje.

Sinceramente dopo un po’ le continue richieste un po’ stancano, durante il soggiorno a Kendwa riuscivamo a “smontare un po’ l’insistenza” in quanto eravamo già alla seconda metà della vacanza e avevamo già avuto modo di fare i tour più interessanti nella prima parte del viaggio, ma a Kendwa oltre ai promotori di tour ci sono i venditori di frutta…di collanine….di conchiglie…ecc….ecc.( in misura decisamente maggiore rispetto a Paje) per cui ammetto un po’ di pazienza ci vuole!

(Per quanto riguarda la frutta in spiaggia, è buonissima, spesso e volentieri abbiamo pranzato con questa!)

Per qualsiasi info non esitate a scrivermi!

Lara.angeli@alice.it



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