Il paese dai cappelli a cono

Il primo approccio con il Sud – Est asiatico risale a circa diciotto anni fa, da allora abbiamo viaggiato in molti paesi del mondo, accantonando ingiustamente l’Asia. Quest’anno invece, pronti a sfidare il monsone, decidiamo di andare alla scoperta di un paese che nel corso della sua storia, ha purtroppo perso la sua identità: questo paese...
Scritto da: supermary58
il paese dai cappelli a cono
Partenza il: 07/08/2007
Ritorno il: 27/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Il primo approccio con il Sud – Est asiatico risale a circa diciotto anni fa, da allora abbiamo viaggiato in molti paesi del mondo, accantonando ingiustamente l’Asia. Quest’anno invece, pronti a sfidare il monsone, decidiamo di andare alla scoperta di un paese che nel corso della sua storia, ha purtroppo perso la sua identità: questo paese è il Vietnam. La dominazione francese prima e la guerra vinta con gli USA poi, l’hanno svuotato di abitanti, cultura e storia e l’immagine che abbiamo oggi è quella di un popolo che sta cercando di dimenticare il passato proiettandosi verso il futuro.

Ma partiamo con ordine.

8/8/2007 E’ pomeriggio inoltrato quando il volo della KLM atterra all’aeroporto di HO CHI MINH, dopo 14 ore di volo la stanchezza si fa sentire, raggiungiamo con un taxi la nostra Guesthouse nel quartiere di PHAM NGU LAO e ci concediamo una bella dormita.

9/8/2007 La prima cosa che bisogna imparare appena si arriva in Vietnam è attraversare la strada. Centinaia di scooter scorazzano in modo disordinato e anarchico per le vie della città. Fortunatamente la velocità è bassissima e questo ci protegge dai gravi incidenti, bisogna attraversare lentamente, saranno loro ad evitarti! Iniziamo la visita della città partendo dal Mercato di Ben Thanh, con le sue bancarelle dai colori variopinti e dai profumi un po’ meno inebrianti, che espongono i più svariati oggetti. Naturalmente la contrattazione è d’obbligo.

Girare per il Vietnam significa anche imbattersi nei ricordi della guerra, soprattutto quando visitiamo il Museo dei Residuati Bellici. Nel cortile si trovano un carro armato, un aereo B52, un elicottero e una bomba al napalm. All’interno del Museo decine di foto ci riportano indietro nel tempo e ci si chiede sempre a cosa possa servire una guerra.

In un grande parco si trova il Palazzo della Riunificazione nel quale si susseguirono le trattative per porre fine alla guerra. Si possono visitare tutte le sale nelle quali i vari rappresentanti dei governi interessati si riunirono.

Concludiamo la serata al Ristorante Lac Thien gustando l’ottima cucina di Hue.

10/8/2007 Questa mattina abbiamo completato l’itinerario a piedi proposto dalla LP arrivando fino alla Pagoda dell’Imperatore di Giada. Nel pomeriggio visitiamo il quartiere cinese di Cholon. Ci impressiona il Mercato di Tay Ninh con una miriade di cinesi al lavoro letteralmente sommersi da una quantità incredibile di merce di ogni tipo. Di sicuro effetto è anche la via delle Erboristerie, dove vendono, oltre alle solite erbe medicinali, anche enormi serpenti e cavallucci marini sotto spirito.

Ci ritroviamo poi, nella mistica tranquillità delle tante pagode presenti nel quartiere. Visitiamo la Pagoda di Thien Hau, il più grande tempio religioso del Vietnam del sud, la Pagoda Tam Son Hoi , dedicata al culto della fertilità e il Tempio della Pace.

11/8/2007 Oggi con un’escursione organizzata dalla HAPPY TOUR – Bui Vien st. 139 – visitiamo Cu Chi, oltre 200 Km, di tunnel sotterranei usati dai Vietcong durante la guerra americana. La guida ci porta a vedere le trappole utilizzate per fare le imboscate agli americani e ci fa entrare nei tunnel (portatevi una torcia). Visitiamo anche il Tempio caodaista di Tay Ninh. La Chiesa è un po’ la San Pietro del caodaismo, una religione che vuole raccogliere in un unico credo buddismo, cristianesimo, taoismo, islam, cogliendo gli aspetti più importanti di queste religioni.

Il simbolo è un grande occhio circondato da raggi e i medium fanno da tramite tra Dio e i fedeli. Sabato mattina a mezzogiorno si può assistere alla cerimonia dal balcone del primo piano. I primi ad entrare sono i clerici caodaisti vestiti di rosso, giallo e azzurro, poi i fedeli vestiti di bianco.

12/8/2007 Con un Volo interno della Vietnam Airlines raggiungiamo Danang , e con un taxi la cittadina di Hoi An. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità, è stata per secoli un punto di riferimento di mercanti e marinai provenienti da tutto il mondo (Cina, Giappone, Europa). La visitiamo ammirando i vari stili architettonici e gli interni delle case ben restaurate e arredate con mobili antichi. Fra le tante, non dovete perdervi la Casa del Sig. Dong dove la sua famiglia abita da ben 4 generazioni.

Con una passeggiata raggiungiamo il Ponte coperto giapponese costruito nel 1593 per collegare il quartiere giapponese con quello cinese. Come in tutte le città vietnamite non può mancare un affollato mercato, nel quale curiosiamo, cercando…Tanto per cambiare…Qualche souvenir! Consigliamo anche una cena al Ristorante Cafè des Amis (52 rue Bach Dang) lungo il fiume, uno dei primi ristoranti nati nella città. Non c’è un menu scritto, ma il padrone, il Sig. Kim, vi preparerà e servirà diverse portate gustosissime e abbondanti a base di pesce. Ottimo anche per vegetariani.

13/8/2007 Stamattina alle 5.00 partiamo per My Son, capitale politica del Regno Campa, scoperta alla fine del XIX secolo. Nei vari monumenti eretti venivano conservate le ceneri degli Imperatori dopo la loro cremazione. Purtroppo la maggior parte del sito è stato bombardato durante la guerra americana, in quanto rifugio dei Vietcong, e oggi poco si sta facendo per il restauro dei templi.

Il pomeriggio lo trascorriamo sulla spiaggia di Cua Dai che dista qualche chilometro dal centro di Hoi An. La spiaggia è bella e pulita, e per pochi dong si possono affittare lettini e ombrelloni e gustare dell’ottimo pesce nelle diverse taverne che si trovano a pochi metri dalla riva.

14/8/2007 Con un bus locale raggiungiamo Hue, versione vietnamita della Città Proibita di Pechino. La cittadella imperiale, cinta dalle mura, racchiude palazzi, templi e residenze reali.

Visitiamo il Palazzo del trono con la grande sala nella quale si trovano 80 colonne decorate in lacca rossa e oro, e la Sala di lettura che è quel che resta della Residenza dell’Imperatore (su 67 edifici importanti, 42 furono distrutti durante l’offensiva del Tet nel 1968). Conclusa la visita della Cittadella, ci rechiamo al molo per concordare con i barcaioli l’escursione lungo il Fiume dei Profumi e la visita alle Tombe Imperiali.

15/8/2007 Puntuali ci imbarchiamo sui caratteristici battellini a forma di drago per la visita alle Tombe Imperiali. Il nostro “equipaggio” è composto da madre e figlia che si occuperanno della preparazione del pranzo, e dal nipote che avrà mansioni di timoniere.

Visitiamo la Pagoda di Thien Mu, da qui partì il bonzo che si diede fuoco nel 1963 per protestare contro il regime dittatoriale. Di fianco alla Pagoda è ancora visibile l’Austin blu a lui appartenuta.

La Pagoda di Tu Duc che impegnò per la sua costruzione, durata circa 3 anni, circa 3000 persone.

La Tomba di Khai Dinh, penultimo Imperatore, poco amato dal suo popolo perché uomo megalomane che per finanziare i lavori di costruzione della sua tomba aumentò le tasse del 30%.

Infine la Tomba di Minh Mang costruita dopo la sua morte, ma da lui personalmente progettata.

Rientriamo a Hue e ci prepariamo per il Volo che ci porterà ad Hanoi.

16/8/2007 Siamo ad Hanoi , fa molto caldo e il tasso di umidità è elevatissimo, ci rinfreschiamo prendendo un taxi e raggiungiamo il Museo Etnografico, un po’ fuori dal centro.

Qui si possono vedere le ricostruzioni dei tipici villaggi delle diverse etnie presenti nel paese, gli oggetti di uso comune, i costumi, gli strumenti musicali e tutto ciò a loro appartenuto. Nel pomeriggio visitiamo la zona fuori dal centro storico. Una delle Pagode più belle e antiche è quella di Tran Quoc, molto venerata dagli abitanti di Hanoi. Poco distante troviamo il Tempio di Quan Thon, nel quale regna un’atmosfera tranquilla e rilassata. Passiamo davanti al Mausoleo di Ho Chi Minh, alla sua casa e al Palazzo del Governatore Generale dell’Indocina dove un tempo Ho Chi Minh riceveva i visitatori e riuniva il Consiglio di Stato.

Originale è la Pagoda ad una sola colonna, circondata da una vasca con tanti fiori di loto.

Con un taxi ci facciamo portare al Tempio della Letteratura costruito durante la dominazione cinese e sede dell’Università più antica del Paese.

Alla sera assistiamo allo Spettacolo delle Marionette sull’acqua, una forma d’arte nata più di mille anni fa. I marionettisti sono nascosti nell’acqua dietro ad un palco, la musica che accompagna le scenette è dal vivo e vengono utilizzati strumenti vietnamiti antichi e particolari.

17/8/2007 Ciò che distingue Hanoi da Ho Chi Minh è il fascino coloniale del Vecchio quartiere che si trova a Nord del Lago Hoan Kiem. Se vi capita di passare verso le 6-7 di mattina lungo le rive di questo lago, avrete modo di vedere centinaia di persone che fanno ginnastica e giocano a volano. Ci viene da pensare che forse in città esistono poche palestre, e questo è l’unico modo di curare il proprio fisico, prima che la calura prenda il sopravvento.

Gironzolare per Hanoi è un’esperienza esaltante. Furono 36 le corporazioni che nel tempo si trasferirono nel Vecchio quartiere e ad ognuna è dedicata una strada:Via della seta, del cotone, del riso, dell’argento e così via. Camminando in queste vie notiamo che la vita dei suoi abitanti si svolge principalmente sulla strada. Qui, a partire dalle prime ore della mattina, l’attività è frenetica, le donne espongono i loro prodotti sui marciapiedi e sempre sui marciapiedi lavano le stoviglie con acqua non proprio pulita, cucinano il cibo che venderanno durante la giornata ai passanti e che consumeranno seduti su seggiolini alti 20 cm. Molto particolari sono anche le case: alte e molto strette, notiamo che l’ingresso è quasi sempre destinato al “posteggio” della motocicletta, un muretto separa il “garage” dalla stanza da letto/soggiorno, arredata con pochissimi mobili e con a terra qualche materasso. Ogni casa ha un angolo dedicato all’altarino di famiglia con le offerte a Budda e gli incensi profumati che bruciano lentamente. Verso sera rientriamo in Hotel e ci prepariamo per partire verso Lao Cai.

18/8/2007 Il treno partito ieri sera, arriva a Lao Cai. La giornata non è delle migliori, scende una leggera pioggerellina che ci accompagnerà per tutta la giornata. Prendiamo un bus locale che molto lentamente ci portererà fino a Bac Ha. Questa zona, al confine con il Laos e la Cina, è abitata da circa 50 gruppi etnici. Con una Jeep raggiungiamo in circa mezz’ora il Mercato di Can Cau che si svolge ogni sabato mattina. Qui incontriamo gli h’mong fioriti famosi per i loro costumi dai mille colori e ricami, vistosi sono anche le loro collane, orecchini e braccialetti in argento. Le bancarelle del mercato abbondano di frutta e verdura, i tavoli di legno sono pieni di ciotole contenenti cibo locale e l’onnipresente Pho Bo, una zuppa che si mangia ad ogni ora del giorno. Per queste popolazioni il denaro ha poco valore, esiste ancora la forma del baratto.

Nel pomeriggio, nonostante il brutto tempo, decidiamo di visitare il Villaggio di Ban Pho. Il percorso è di 7 Km. Tra andata e ritorno. La strada, dapprima asfaltata, diventa sterrata e poi sempre più fangosa. Ma noi proseguiamo senza remore. Siamo circondati da risaie dove i contadini lavorano aiutati da aratri trainati da bufali, ogni tanto incontriamo qualche piccola casa e alcuni bambini che giocano nei piccoli cortili nei quali scorazzano anatre e galline. L’atmosfera che regna in questi luoghi, così lontani dalla confusione delle città, è di grande tranquillità e con stupore notiamo che in queste capanne semplici, mancanti di qualsiasi moderna comodità, spicca sempre un televisore a colori perennemente acceso.

19/8/2007 Ci svegliamo molto presto con la Voce del Vietnam che diffonde le notizie dagli altoparlanti sparsi in tutta la cittadina. Stamattina a Bac Ha è giorno di festa ed è una bellissima giornata. Ogni domenica si svolge un coloratissimo mercato che visitiamo in condizioni più agevoli rispetto a quelle di ieri. Gli h’mong fioriti giungono dai villaggi vicini con i loro carrettini carichi di merci, con ceste piene di polli, con cuccioli di cane ai quali spetterà una sorte non troppo fortunata. Sui tavoli delle mense all’aperto, oltre che ai soliti cibi, ci sono anche alcune bottiglie di alcol di riso che gentilmente ci fanno assaggiare.

Nella tarda mattinata, un bus stracarico di persone ed ogni tipo di merce, ci riporta a Lao Cai. Spuntiamo un prezzo conveniente per un minibus diretto a Sapa, dove arriviamo nel primo pomeriggio.

Una ragazzina di 15 anni dell’etnia dei Red Zdao ci accompagna a visitare il Villaggio di Cat Cat. La passeggiata è piacevole, si segue un sentiero che giunge fino ad una cascata con una centrale idroelettrica. Tutt’attorno campi di riso coltivati a terrazza e poi cotone, canapa e alberi da frutta che hanno sostituito, in parte, la coltivazione dell’oppio.

Rientriamo in Hotel, e dopo esserci dissetati con un buon succo di frutta, passeggiamo per le vie di Sapa. Situata a 1600 m. Di altitudine, ha un clima piacevole e l’aspetto un po’ turistico, nella piazza si trova una Chiesa cattolica, ricordo di un passato coloniale.

Alla sera andiamo a cena al Ristorante Gerbera dal quale si può ammirare un bel panorama.

20/8/2007 Anche oggi è una bella giornata di sole, cosa abbastanza rara in queste zone! Ci aspetta un faticoso trekking, faticoso perché a parte mia figlia 25enne, noi non siamo più giovanissimi e tanto meno allenati! I Villaggi che andremo a visitare sono: Lao Chai (etnia h’mong) – Tavan (etnia zay) e Gian Ta Chai (etnia Red Zdao). Il percorso è di circa 11 Km. Ed è necessario avere una guida. Iniziamo il trekking partendo da un sentiero poco lontano da Sapa, insieme a noi si uniscono tre donne h’mong, di cui una con un bimbo piccolo sulle spalle. Cercano di venderci le solite borsine o i tanti braccialetti, ci riparano dal sole con un ombrello, ci chiedono in continuazione da dove veniamo e come ci chiamiamo. Dapprima ci appaiono noiose, in seguito la loro presenza diventerà preziosa, in quanto dopo i primi due villaggi, il trekking si fa più impegnativo, i sentieri sono spesso in salita e altre volte scoscesi, il caldo e la fatica cominciamo a farsi sentire. Così, queste donnine piccole ma agili, ci offrono il loro aiuto (soprattutto a me che sono la più imbranata) tenendoci per mano nei punti più difficili e indicandoci la strada più semplice. I paesaggi che ci circondano sono stupendi, visitiamo alcune case, ci accolgono con disponibilità e ci fanno vedere i pochi oggetti utili per la loro sopravvivenza, la piccola cucina, il fuoco, i letti che sono semplicemente delle assi di legno con poca paglia di riso come materassi. In caso di malattia c’è un medico che dovrebbe venire un paio di volte a settimana, ma questo accade raramente. Per curarsi ripiegano sulle erbe medicinali che trovano attorno alle loro abitazioni. In queste comunità le donne si occupano della tessitura e gli uomini lavorano nei campi. Le donne, nella società h’mong, non hanno diritti, anche se in caso di morte del marito diventano capofamiglia. Proseguiamo la nostra camminata e raggiungiamo finalmente uno splendido torrente nel quale è possibile anche fare il bagno.

Dopo una breve e meritata sosta, ci tocca l’ultima salita che sembra non finisca mai. Raggiungiamo l’auto che ci riporterà a Sapa e quindi di nuovo a Lao Cai per prendere il treno notturno che arriva ad Hanoi il mattino successivo.

21/8/207 E’ l’alba quando arriviamo alla stazione di Hanoi. Un taxi ci porta in Hotel, lasciamo i bagagli e, non avendo a disposizione una camera per riposarci, decidiamo di andare a fare colazione in una delle caffetterie situate sulla sponda del Lago Hoan Kiem. Oggi non sarà una giornata particolarmente impegnativa e quindi consumiamo lentamente il nostro cappuccio con croissant osservando, sempre con molto stupore, il traffico disordinato di questa città. Passeggiamo lungo il viale alberato fino a raggiungere il Tempio di Ngoc Son che si trova su un’isoletta collegata alla terraferma da un ponte dipinto di rosso. Diamo un’occhiata al Monumento dei Martiri, costruito in onore di coloro che combatterono per rendere il Vietnam indipendente. Per l’ultima volta ripercorriamo le strade del vecchio quartiere per fare un po’ di shopping. Incredibile quante cose “taroccate” ci siano! Dalle videocassette ai DVD, dagli orologi alle Lacoste, persino le guide Lonely identiche a quelle originali.

Dopo pranzo raggiungiamo la stazione degli Autobus, la prossima meta è la cittadina di Ninh Binh a circa 2 ore di strada da Hanoi.

22/8/2007 Ninh Binh, insignificante cittadina, è il punto di partenza per esplorare i suoi dintorni. Presso il Mini – Hotel nel quale alloggiamo, affittiamo per due giorni un auto con autista. La prima sosta la facciamo al Villaggio Galleggiante di Kenh Ga sul fiume Hoang Long.

Con una barchetta è possibile osservare la vita tranquilla che i pochi abitanti di questa zona conducono. Tutto ruota attorno al fiume, ci sono allevamenti di pesci, gli uomini estraggono dalle cave blocchi di pietra che poi rivendono ai vari cementifici, la vendita dei prodotti alimentari avviene tra una barca e l’altra. Queste sono le principali attività di cui vivono le poche persone che abitano nelle case galleggianti sparse lungo il fiume. La sosta successiva è Hoa Lu, antica capitale vietnamita, dove visitiamo il Tempio di Dinh Thien Hoang. Percorriamo ancora qualche km. E raggiungiamo Hang Mùa. Questo sito non è citato né dalla LP né dalla Routard. A noi l’ha indicato il nostro autista, che gesticolando (non parlava inglese) l’ha descritto come un luogo da non perdere! Affrontiamo una salita di ben 450 scalini scolpiti nella roccia e ammiriamo dall’alto un panorama stupendo sulle risaie e sul fiume.

Ultima tappa della giornata, l’imbarcadero di Van Lam, dove con un sampan visitiamo Tam Coc. La caratteristica di questo paesaggio sono le enormi rocce che emergono dalle acque del fiume. Le vette sono coperte da una folta vegetazione e ogni tanto si scorgono gruppi di capretti che saltellano sulle rocce. Facciamo questa escursione verso la fine della giornata, quando i gruppi dei tour organizzati se ne sono andati, e ci godiamo questa piacevole solitudine immersi in un paesaggio naturale di grande bellezza.

23/8/2007 Questa mattina visitiamo il Parco Nazionale di Cuc Phuong inaugurato nel 1963 da Ho Chi Minh in persona. L’obbiettivo di questo parco, gestito da biologi tedeschi e da autorità vietnamite, è quello di trarre in salvo animali come gibboni e scimmie, curarli e poi inserirli di nuovo nella giungla. Con un trekking di circa 8 Km. Ci inoltriamo in una bella foresta tropicale e raggiungiamo un enorme albero che ha più di 1000 anni. Come al solito stremati, ma contenti, ci concediamo un veloce pasto all’interno del parco e facciamo ritorno a Ninh Binh. Alle 16 un bus locale ci riporta ad Hanoi.

24/8/2007 Ormai il nostro viaggio sta terminando e in questi ultimi due giorni non poteva mancare l’escursione ad Halong Bay. Più di 30 anni fa, nel Golfo del Tonchino si combatteva una guerra, oggi è una delle mete da non perdere se si fa un viaggio in Vietnam. Una barca in legno tutta per noi ci aspetta al Porto e un gruppetto di tre ragazzi sarà il nostro “equipaggio”. Dopo aver sistemato i bagagli nelle graziose cabine, iniziamo la navigazione nella baia. In questa parte del paese la natura ha dato vita a migliaia di pinnacoli calcarei che emergono dalle acque, e le numerose isole presenti sono costellate da grotte di ogni forma e dimensione. Dopo aver gettato l’ancora raggiungiamo in Kayak l’isola Titop dove è possibile prendere il sole e fare il bagno.

Nel tardo pomeriggio rientriamo a bordo e ci rilassiamo sui lettini che abbiamo a disposizione.

Lentamente si fa sera e le tante luci accese delle barche presenti nella baia, creano un’atmosfera magica.

25/8/2007 Nuvoloni minacciosi non promettono una bella giornata, tant’è che poco dopo l’alba la pioggia comincia a scendere. Riprendiamo la navigazione e sostiamo alla Grotta della sorpresa. E’ formata da tre sale facilmente raggiungibili da passerelle in legno. Le pareti sono scolpite da tante rocce solidificate, nella seconda sala ne vediamo una dalla curiosa forma fallica, considerata simbolo di fertilità. La passeggiata termina in un piccolo belvedere in legno dal quale ammiriamo uno stupendo panorama della baia e dei tanti battelli ormeggiati. La seconda grotta è Hang Trong, (Grotta dei Tamburi), così chiamata perché i venti che soffiano attraverso le numerose stalagmiti provocano un rumore simile a quello dei tamburi. La pioggia continua a cadere, ritorniamo sulla nostra barca e lentamente facciamo ritorno al porto, ammirando per l’ultima volta questo romantico paesaggio.

26/8/2007 Finisce qui il nostro viaggio, in aeroporto, mentre aspettiamo l’imbarco per Kuala Lumpur, ci chiediamo che cosa ci ha attirato di più di questo paese. A parte la cittadella di Hue, non ci sono in Vietnam grandi meraviglie architettoniche, ma atmosfere, colori, mercati, contadini, botteghe, villaggi e pagode dall’aspetto semplicemente vero.

Abbiamo vissuto nuove esperienze, abbiamo scoperto una civiltà arcaica come i “Montagnard” del Nord, abbiamo trascorso giornate frenetiche e solo ora ci accorgiamo che sono volate in un attimo.

Marina e i suoi Compagni di Viaggio CONSIGLI PRATICI Clima La nostra estate non è il periodo migliore per visitare il Vietnam. Ciò nonostante, la pioggia caduta pochissime volte non ha ostacolato il nostro viaggio. Fastidiose sono state invece le alte temperature e soprattutto l’altissimo tasso di umidità.

Trasporti Cyclo e motobike si trovano ad ogni angolo della strada. Contattate partendo dalla metà della cifra richiesta. I Taxi sono un po’ più cari, ma se siete in 3 si possono ammortizzare i costi. I Bus sono abbastanza frequenti, ma lentissimi! Non superano i 40 Km. All’ora anche quando le strade sono libere! I Voli interni sono economici se prenotati sul posto (es.: HCM – Danang e Hue – HN 53 $). Si possono prenotare anche dall’Italia contattando le agenzie vietnamite che danno questo servizio.

Così come è prenotabile il Treno HN – LAO CAI – HN. Con una tariffa media si hanno cuccette a 4 posti con a.C.. Portarsi un sacco a pelo leggero. Si possono acquistare in tutte le località quelli in seta al prezzo di 2 – 3 $ l’uno.

Cibo Simile alla cucina cinese è vario e ricco di verdure ed erbe aromatiche. Naturalmente lungo la costa pesce a volontà. I vegetariani non avranno nessun problema. Ottimi i succhi con frutta tropicale. Il costo di un pasto con bevande comprese va dai 3 ai 5 $ USA. Da provare il caffè.

Pernottamenti Abbiamo dormito nelle seguenti Guesthouse: HO CHI MINH Rent for 96 – 96 Bui Vien – e mail: hanhbtx@yahoo.Com Tripla con bagno privato e aria condizionata 15 $ a notte HOI AN Huy Hoang I Hotel – 73 Phan Boi Chau St. E mail : kshuyhoang@dng.Vnn.Vn Tripla con bagno privato , aria condizionata e prima colazione 25 $ a notte HUE Dong Loi Hotel – 19 Pham Ngù Lao – e mail: interser@dng.Vnn.Vn Tripla con bagno privato e aria condizionata 20 $ a notte SAPA Royal Hotel – Cau May St. E mail : royal@royalsapa.Com www.Royalsapa.Com Tripla con aria condizionata bagno privato e colazione 30 $ a notte BAC HA Hoang Vu Hotel – Tripla con bagno privato e aria condizionata 15 $ a notte NINH BINH Queen Mini Hotel – 21 Hoang Hoa Tham St. E mail : luongvn2001@yahoo.Com Tripla con aria condizionata e bagno privato 15 $ a notte HANOI Van Xuan Hotel – 15 Luong Ngoc Quyen – quartiere vecchio E mail : vanxuan.Hotel@yahoo.Com Tripla con bagno privato e aria condizionata 20 $ a notte ESCURSIONI Nonostante in Vietnam sia possibile prenotare tutto sul posto, noi abbiamo preferito organizzare alcune escursioni direttamente dall’Italia, evitando in questo modo perdite di tempo. Oltre ai sopraelencati Hotel, abbiamo prenotato: – Voli interni e treno notturno per Lao Cai – Escursione privata alla Baia di Halong 2 giorni con notte in barca – Guida per trekking nei villaggi intorno a Sapa Per queste prenotazioni abbiamo contattato una piccola agenzia di Hanoi segnalataci da un nostro amico. Diem, la titolare, è una ragazza di 28 anni che dopo aver lavorato con grosse agenzie si è messa in proprio. Noi ci siamo trovati bene. Dopo aver definito il programma ci ha inviato con una mail i vaucher degli Hotel e le fotocopie dei voli interni prenotati. E’ possibile richiedere qualsiasi tipo di servizio a seconda delle proprie esigenze e del proprio budget. Basta farlo presente.

Il suo web site è: www.Hongdiemtravel.Com e mail : hongdiem1979@gmail.Com oppure hongdiem1227@yahoo.Com BUON VIAGGIO A TUTTI!!



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