In bus tra Portogallo e Spagna

Quattro tappe tra l'affascinante Portogallo e la vivace Spagna
Scritto da: lioness1976
in bus tra portogallo e spagna
Partenza il: 22/06/2014
Ritorno il: 02/07/2014
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
In questo diario di viaggio non vorrei soffermarmi su ciò che ho fatto giorno per giorno e sulla descrizione del monumenti visti, queste sono informazioni che si trovano tranquillamente su internet o in qualsiasi guida turistica. Preferisco darvi dei suggerimenti sugli hotel, i mezzi pubblici e le caratteristiche di ogni luogo visitato. Ho prenotato da casa su Internet bus e alloggi, per i voli mi sono rivolta ad una agenzia di viaggi.

22-24 GIUGNO 2014

Partenza per Lisbona da Milano Malpensa con volo TAP, nonostante ci siano solo due ore e mezza di volo hanno servito uno snack a bordo. Arrivo puntuale all’aeroporto di Lisbona (in Portogallo abbiamo un ora in meno rispetto all’Italia), per raggiungere l’hotel che dista circa 15 km ho preso un taxi e ho speso € 14,50,direi economico essendo anche giorno festivo. L’Hotel è l’Happy@Chiado in pieno centro storico in Rua do Loreto, prenotato tramite Booking , ho speso € 90 per tre notti solo pernottamento, però c’è una cucina a disposizione degli ospiti per prepararsi eventuali pasti. La posizione è ottima , la stanza con letto singolo è di medie dimensioni e ha un piccolo balcone , c’è il wi-fi in tutta la struttura, unico neo la mancanza di ascensore e siccome le stanze si trovano al terzo e al quarto piano di un edificio diventa un problema il trasporto valige e l’accessibilità per persone con problemi motori, il proprietario però mi ha assicurato che stavano per dotare il palazzo di ascensore, in effetti i muratori c’erano. Lisbona mi ha piacevolmente impressionata, è una città vivace, leggermente malinconica, antica e caratteristica, con le sue viuzze strette, i vecchi tram, famosi locali come il Cafè Nicola e il Cafè A Brasileira, i quartieri diversi e tutti da visitare. Sono rimasta in città per tre notti e a piedi ho raggiunto Rua Garrett passando davanti all’Igreja Do Loreto e l’Elevador de Santa Justa, un enorme ascensore in ferro battuto che permette di coprire un dislivello di 32 metri, trasportando le persone dalla città bassa a quella alta e viceversa, la biglietteria si trova all’ingresso/uscita nella parte inferiore e il biglietto costa 5 € per 2 corse, ma sinceramente non ne vale la pena se non si dispone della Lisboa Card (nel qual caso penso non si paghi nulla). Dopo essere salita mi sono diretta al Belvedere São Pedro de Alcantara, dove si gode di una bella vista sulla città bassa, da qua volendo si può ridiscendere con l’Elevador da Glòria, una funicolare che collega il belvedere con Praça dos Restauradores e Palacio Foz. Arrivati qua si può approfittare per fare un giro in Avenida da Liberdade, una delle vie principali piena di negozi e di cafè. Consiglio vivamente una corsa fino al capolinea sull’Elèctrico 28, il tram dal percorso più impegnativo e divertente, personalmente sono salita in Rua da Conceição nella città bassa e sono scesa nei pressi del Miradouro de S.Luzia per poi incamminarmi verso il Castello de São Jorge che merita sicuramente una visita. Da qui si può ritornare verso il centro a piedi passando davanti alla Catedral del Sé oppure si può riprendere il tram 28 e proseguire fino al capolinea Martin Moniz e ritornare a piedi verso Praça de Figueira e Praça Dom Pedro IV (quartiere Baixa/Rossio), nei pressi di queste piazze si trova la Igreja de Sao Domingo.Un altra zona da tenere in considerazione è il Barrio Alto, l’animata città vecchia, dove è possibile ascoltare il fado, genere di musica dal sapore malinconico tipicamente portoghese, anche se i locali da queste parti sono abbastanza cari. Altro quartiere che non ho voluto perdermi è Belèm, per raggiungerlo è possibile usufruire del treno oppure come ho fatto io, del tram 15, moderno e veloce (poco più di mezz’ora). Qua meritano una visita il Padrão dos Descobrimentos (monumento alle scoperte ), la Torre de Belèm (dove però non sono entrata) e sicuramente il Mosteiro dos Jerònimos, un imponente complesso monastico che vale i 10 € dell’ingresso.Per i più golosi , quale io sono, consiglio di non perdere i famosi pasteis de nata della Antiga Confeitaria de Belèm , dei dolcetti di pasta sfoglia ripieni di una deliziosa crema realizzata con panna e uova che durante la cottura crea un goloso strato caramellato.Prima di lasciare Lisbona è d’obbligo uno sguardo sul Tago da Praça do Comèrcio, il cui lato sud è noto come Cais das Colunas, un ampia scalinata , alla cui base si ergono due alte colonne, conduce fino alle acque del fiume.Per quanto riguarda i pasti ho fatto quasi sempre colazione in una panaderìa di cui purtroppo non ricordo il nome situata vicino alla Igreja do Loreto , per le cene invece mi sono rivolta sempre a locali nel quartiera Baixa, spendendo 20€ la prima volta (baccalao alla griglia con insalata e bottiglia di vino da 33 cl ) e 15€ la seconda( insalata mista di pollo e una birra).

25-26 GIUGNO

Seconda tappa del viaggio è Albufeira, vivace località turistica nell’Algarve, piena di turisti nonostante sia solo fine giugno.Per raggiungerla prendo il bus della compagnìa Eva Transporter alla stazione Sete Rios di Lisbona (prezzo del biglietto € 20) e dopo un paio d’ore giungo a destinazione.L’hotel scelto su booking è la Pensiòn Albufeirense nel pieno centro della movida , una notte solo pernottamento € 29.La cosa che mi ha colpita è stato il colore della sabbia…rossiccia e poi le abitazioni dalle tipiche caratteristiche mediterranee e il ricco servizio notturno, bar e discoteche aperte fino al mattino. Per i pasti ho trovato un bar vicino alla stazione centrale dei bus (ce ne è una anche in periferia), panino, coca cola e caffè a 3,45€ e colazione con brioche “gigante” e cappuccino (stranamente buono) a pochi euro. Ho deciso di passare una notte qua per riposarmi e prepararmi alla terza tappa, Siviglia.

27-29 GIUGNO

Ho preso un taxi che con 4€ mi ha accompagnata alla stazione periferica di Albufeira a qualche kilometro dal centro, la compagnìa dei bus che ho utilizzato per questo percorso è la Alsa, costo del biglietto € 27 , ore di viaggio 4 e sono arrivata a Plaza de Armas, Siviglia.Ho pernottato per tre notti all’Hostal Museo per € 79,80, consigliatissimo! In una via laterale, ma comunque in pieno centro storico, i proprietari gentilissimi mi hanno fornito di cartina della città e mi hanno suggerito ottimi locali in cui cenare. Per visitare tutto quello che mi sono riproposta ho scelto di utilizzare i classici bus turistici che effettuano lo stesso giro per tutto il giorno e da cui si può scendere e salire a piacimento,ci sono due compagnìe differenti che svolgono questo servizio, personalmente ho acquistato il biglietto da Sevirama, anche se forse l’altra disponeva di mezzi più moderni, il costo per 48 ore è di € 17 e comprende anche un tour in notturna che però non sono riuscita a fare perché il bus non è passato a prendermi! Purtroppo non ho avuto tempo di chiarire questo disguido con chi mi ha venduto il ticket, alcuni turisti italiani che aspettavano con me sostenevano che essendo la festa del patrono molte strade fossero chiuse e quindi il bus impossibilitato a raggiungerci, consiglio comunque di assicurarsi bene che il servizio venga effettuato. A parte questo inconveniente la scelta del bus turistico si è rivelata azzeccata, in due giorni sono riuscita a vedere tutto ciò che volevo e ho conservato anche un po’ di tempo per lo shopping.Siccome sono arrivata verso sera, dopo aver sistemato la valigia, ho fatto giusto due passi per esplorare i dintorni. Sono arrivata al Metropol Parasol, una struttura costruita in base ai principi della bioedilizia con l’obiettivo di riqualificare la vecchia Plaza de la Encarnacion, alla Casa de Pilatos, palazzo in stile Mudejar e alla Iglesia de San Ildefonso, in cui però non sono entrata.

Il giorno dopo invece con il bus partendo da Plaza Duque ho visitato Plaza de España, Triana e La Macarena, lasciando per la seconda giornata la Cartuja e la Cattedrale.

Plaza de España è favolosa, ne sono rimasta affascinata, è situata all’interno del Parque de Maria Luisa, di forma circolare e decorata in mattoni a vista, marmo e ceramica ed è attraversata da un canale su cui è possibile effettuare un giro in barca.Vale la pena anche un giro nel Parco, uno dei polmoni verdi più famosi della città (ingresso gratuito). Usciti dal Parco si può dare un occhiata al Teatro Lope de Vega e imboccare Calle Palos de la Frontera per raggiungere la Torre dell’Oro, un antica torre di controllo militare e oggi sede del Museo Navale.

Triana… un quartiere che consiglio di visitare, anche e soprattutto di sera, al di là dell’aspetto culturale è interessante per la movida notturna, i tantissimi locali sulle sponde del Guadalquivir sono ritrovo per giovani e non, turisti e locali, inoltre non fatevi mancare una passeggiata sulle sponde del fiume, resa suggestiva dai battelli ancorati a riva che di sera si trasformano in ristoranti con musica, luci e balli. Da non perdere il Mercado nei pressi del Puente de Isabel per gustare frutta fresca o succhi spremuti al momento e per accedere al Castillo San Jorge passando per il callejon de la Inquisiciòn e il Paseo de Nuestra Señora de la O. Interessante anche una visita alla Parroquia de Señora Santa Ana e a Plaza de Cuba nei pressi del Puente de Sant’Elmo. Altro quartiere in cui sono scesa è La Macarena, la fermata del bus si trova davanti all’Hospital Las 5 llagas, nei dintorni non c’è nulla di interessante, tranne la Basilica de La Macarena, ma proseguendo a piedi fino al Puente de la Barqueta e quindi al Guadalquivir si raggiunge in poco tempo Plaza Alameda de Hercules, una delle zone più frequentate sia di giorno che di sera per la presenza di molti bar e ristoranti.

Il secondo giorno ho utilizzato il bus turistico per visitare La Cartuja dove si è svolta l’Expo 92, la zona era deserta, ma mi incuriosivano i Jardines del Guadalquivir, anche qui però a parte una caratteristica passerella in mezzo al fiume e alcune piante esotiche, non vi è nulla di particolare. Immancabile invece la visita alla Cattedrale e al e al Real Alcazar. L’ingresso per la Cattedrale e la Giralda (il campanile adiacente) è di 8€, ma ne vale veramente la pena, è qualcosa di maestoso, anche la salita sul campanile non è troppo difficoltosa, i gradini sono abbastanza larghi e soprattutto non a chiocciola! Il biglietto per il Real Alcazar (palazzo reale e bellissimo esempio di architettura mudejar) è di 9,50€, anche in questo caso non si può andarsene da Siviglia senza averlo visitato!

Di sera i luoghi più affollati che ho frequentato sono stati il centro storico, i dintorni della Cattedrale e Triana dove si trova un localino carino chiamato Puerto de Cuba sotto al Puente de Sant’Elmo. Per colazione ho provato la famosa pasticceria La Campana, in centro storico, prezzi elevati (4,50€ per cappuccino e brioche) e qualità deludente, idem nel quartiere Alfalfa, sempre nei pressi del centro; per cena invece la prima sera sono finita in un locale stile Mc Donald’s nella Galleria Puerta del Sol sotto al Metropol Parasol, patatas bravas, piatto di jamon e un bicchiere di vino a 10€, ottimo in qualità e quantità, la seconda sera ho chiesto consiglio al gestore dell’hostal che mi ha indirizzato da Amarillo Albero, un locale di tapas dove ho gustato un insalata russa , un piatto di Jamon (ebbene si lo adoro!), grana e due bicchieri di vino a 25€, preciso che la cucina apre tardi , verso le 20.30 , ragion per cui non ho potuto assaggiare le tapas, non avevo tempo di aspettare, i camerieri sono gentilissimi e simpatici, consigliatissimo!

30 GIUGNO- 2 LUGLIO

Anche i tre giorni a Siviglia sono volati ed è ora di partire per Malaga con il bus Alsa al prezzo di 25€, volendo c’è anche il diretto per Torremolinos, costa poco di più, ma io contavo di arrivare in città e prendere un altro pullman per la località turistica, invece stanca del viaggio ho optato per il taxi spendendo € 23, consiglio quindi di prenotare il bus fino a Torremolinos, sicuramente si risparmia.

L’Hotel scelto per questa destinazione è Kosher NCH, tre notti con colazione (fatta una sola volta perché penosa) € 129, per i rimanenti due giorni ho preferito spendere € 2,50 per cappuccino e brioche alla pastelaria Granier in calle San Miguel, ottimo! Per cenare consiglio vivamente El Bodegòn del Marquès sempre in calle San Miguel vicino alla gradinata, pollo alla griglia con contorno di insalata e patatine fritte e un bicchiere di vino rosso € 13,60, mentre la seconda sera ho ordinato salmone alla griglia con lo stesso contorno della volta precedente e un bicchiere di sangria a € 16, tutto buono e abbondante.

Torremolinos è una vivace località turistica sulla Costa del Sol, scendendo la famosa gradinata si possono percorrere il Paseo del Bajondillo oppure quello de la Carihuela, per me migliore, tantissimi i bar, locali , ristoranti e pub dove poter tirar tardi e ovviamente non mancano negozi e bancarelle di ogni genere, alcuni con prezzi veramente stracciati.Il mare non è dei migliori ma le spiagge sono tranquille e pulite (almeno nel periodo in cui sono stata io), gli abitanti sono cordiali e disponibili, un posto di puro relax.Purtroppo anche questi tre giorni volano ed è ora di prendere un taxi per l’aeroporto di Malaga (20€ ) e attendere il volo Easyjet prenotato tramite agenzia dall’Italia.

Questa la mia avventura, spero possa servire ad altri viaggiatori, chiunque abbia bisogno può contattarmi in privato e sarò ben felice di soddisfare, per quanto possibile, ogni curiosità.

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