Viaggi da sogno

Partire per cambiare vita o semplicemente per vedere tutto da un’altra prospettiva?
Patrizio Roversi, 28 Ago 2012
viaggi da sogno
Va bene, il momento sarà anche difficile e abbiamo tutti pochi soldi in tasca, ma qual è l’esorcismo più efficace contro ogni tipo di crisi (morale e materiale)? La risposta è semplice: un bel viaggio. Paradossalmente un viaggio potrebbe anche rappresentare un antidoto alla crisi economica perché esplorando altre realtà magari si decide di mollare tutto e cambiare vita. Noi abbiamo incontrato in giro per il mondo moltissimi italiani che sono andati via e si sono costruiti un futuro (e soprattutto un’altra vita) dall’altra parte del mondo: Ugo che ha aperto un diving in Polinesia, Stefano è diventato la guida più famosa delle Svalbard al Polo Nord, Roberto va sempre in Nepal e ha pure adottato una famiglia, oppure Giacomo che ha deciso di passare due anni in Australia. Ma lasciamo stare chi parte per restare: anche realizzare il sogno del viaggio-di-una-vita può servire ad avere un obiettivo, a sciogliere un “voto”, a sentirsi appagati e quindi a diradare quel senso di oppressione (psicologica prima che materiale) che si respira in questo periodo. E non è detto che l’impresa sia così impossibile. Si può cercare tra le offerte turistiche organizzate o semi-organizzate dei tour operator oppure si può pazientemente provare a fare tutto da soli con l’aiuto di Internet. Probabilmente il metodo giusto è quello misto e flessibile: un tour organizzato magari modificato in base alle nostre esigenze oppure un “viaggino” auto-costruito con alcuni punti fermi predefiniti.

Spesso il problema più importante è quello del viaggio aereo e del suo costo. Naturalmente si può provare a volare “controcorrente”, cioè fuori stagione. Ma attenzione: se il problema è soltanto socio-economico (cioè viaggiare quando gli altri stanno fermi) va bene, se invece si arriva in una destinazione quando il clima è inclemente, è tutta un’altra storia. Attenzione ai monsoni, alle piogge, alle malarie ecc ecc. I “viaggioni” sono in parte al sicuro da questi inconvenienti, ma mai del tutto. Resta il fatto che il viaggio-da-sogno bisogna appunto prima averlo sognato: ci vuole un detonatore emotivo e motivazionale. Può essere un libro, un film o un personaggio, ma qualche cosa che ci spinga a risparmiare denaro e ferie per impiegarli in un viaggio, ci vuole. Un viaggio in Australia, o in oriente, o in Venezuela è pieno di suggestioni. Anche noi abbiamo in testa un altro viaggione e ci stiamo adoperando per realizzarlo: vogliamo rifare un altro giro del mondo con Adriatica, sulle tracce dell’esploratore vicentino Antonio Pigafetta, che nel 1519 è partito con la spedizione di Magellano. Quest’ultimo è morto alle Filippine, assassinato da alcuni indigeni che proprio non avevano nessuna intenzione di essere “convertiti” a suon di stragi, ma Pigafetta è tornato e (assieme ad altri 17 compagni superstiti) è stato il primo occidentale a fare un intero giro del mondo. È un sogno molto difficile da realizzare, ma ci proviamo. Intanto progettiamo, strolichiamo, calcoliamo budget e rotte varie. E questo non costa nulla…