Honeymoon in terra Maya e tra i grattacieli di Miami

Relax a Playa del Carmen e poi quattro giorni American Style
Scritto da: dhali16
honeymoon in terra maya e tra i grattacieli di miami
Partenza il: 27/05/2013
Ritorno il: 14/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Per il nostro viaggio di nozze scegliamo come mete il Messico e Miami. Prima un tour di 7 giorni, che ci porterà a visitare la Riviera Maya, facendo anche una tappa in Guatemala e Belize. Poi un’altra settimana a Playa del Carmen, di riposo assoluto, e infine 4 giorni in quel di Miami.

Partiamo il 27 maggio con la Air Berlin, scalo a Dusseldorf e volo per Cancun. La Air Berlin è un’ottima compagnia, hostess cordialissime, cibo non male, intrattenimento a bordo per ogni viaggiatore (ci sono gli schermini video sul sedile di fronte). A Cancun arriviamo alle 20, fa veramente molto caldo, giusto il tempo di lasciare i bagagli in hotel (il Flamingo, nella zona Hotelera, senza infamia e senza lode), e andiamo alla ricerca di un posto dove poter mangiare qualcosa… Proprio di fronte all’hotel ci sono alcuni ristoranti, tra cui un Bubba Gump (ispirato a Forrest Gump), e il Margaritaville, dove finiamo noi. È pieno di turisti americani urlanti e casinisti, ma per mangiare un hamburger va più che bene.

L’indomani viene a recuperarci la nostra guida che ci accompagnerà per tutto il tour. Ogni giorno percorriamo centinaia e centinaia di km in macchina, infatti il consiglio che posso dare è quello di fare il pieno prima di affrontare gli spostamenti, perché i benzinai sono come un miraggio nel deserto… nell’autostrada tra Cancun e Mérida la prima uscita si trova dopo quasi 150km, e non ci sono aree di sosta o “autogrill”.

Durante il tour vediamo alcune delle piramidi Maya più affascinanti, ogni sera cambiamo albergo e città. Qui vi elenco ciò che abbiamo visto noi, sperando di risultarvi utile con i miei commenti:

– Chichén Itzà: praticamente la tappa obbligata per chiunque visiti la Riviera Maya. Troverete, all’interno del sito, tantissimi venditori di souvenir, e abbiamo notati che i prezzi proposti qui sono migliori che in altri siti archeologici. Per fotografare El Castillo, la piramide più famosa, potete fare il giro sul lato ovest, così eviterete la ressa di persone che si accalcano davanti alla facciata principale. Se vi trovate ad osservare guide e turisti che battono le mani davanti al Castillo, non vi preoccupate: stanno sfruttando l’eco delle mura, che riproduce il verso di un pappagallo! Per pranzare, noi avevamo compreso il buffet dell’hotel Mayaland, che si trova a un ingresso secondario. Comunque con circa 10 euro si ha il buffet illimitato (bevande escluse), tra l’altro con delle tortillas fatte al momento e molto buone

– Mérida: l’hotel era il “Presidente Intercontinental”, veramente bello, camera spaziosa e pulita. Il centro della città è carino, un po’ meno la gente che lo frequenta. Portatevi sempre appresso un ombrellino se uscite alla sera (e se capitate, come noi, durante la stagione delle piogge): gli acquazzoni, di solito verso tardo pomeriggio, sono brevi ma veramente intensi. Per mangiare, attorno allo Zocalo (la piazza principale) si trovano tanti baretti e ristorantini, con i camerieri che faranno di tutto per attirarvi all’interno. Bella la passeggiata lungo Paseo Montejo, ricco di ville coloniali. Merita una visita anche la Cattedrale, con una statua enorme di Cristo in croce

– Uxmal: a mio avviso, una delle piramidi Maya più belle. Si può salire sulla Gran Piramide (a 30mt d’altezza), e il panorama che si gode dall’alto è spettacolare…

– Campeche: graziosa cittadina nello stato omonimo, con case colarate, una bella piazza, e un fantastico ristorante (Marganzo), dove abbiamo mangiato gamberi al cocco serviti nella noce di cocco, e il “Pan de cazòn”, ovvero una tortilla di squalo, oltre a un margarita al tamarindo omaggio della casa

– Palenque: ci arriviamo dopo 5 ore di macchina da Campeche, l’hotel (Villa Merced) è stupendo, immerso nella natura, davanti alla stanza ci sono le amache per riposarsi, il pranzo che ci viene servito è squisito… e la visita al sito archeologico merita la fatica fatta per non svenire a causa dell’umidità… anche sulle piramidi di questo sito si può salire, bellissimo il complesso delle Croci, e alcune parti del sito non sono ancora state scoperte e si trovano immerse nella giungla… Tra le centinaia di piante presenti, ci ha affascinato la “mimosa pudica”, le cui foglie si richiudono su se stesse non appena vengono sfiorate… E si sentono continuamente le urla del mono aullador (le scimmie urlatrici), le prime volte fa davvero impressione visto che sembra il richiamo del giaguaro! Fuori dal sito di Palenque troverete tante bancarelle di prodotti artigianali, oltre alla presenza dei Lacandones, che fanno parte di una tribù del Chiapas: uomini con capelli lunghi, vesti bianche, occhi chiari e denti d’oro. Saranno felicissimi di raccontarvi le loro storie (anche se è meglio avere accanto la guida che parla il loro dialetto, perché molti di loro non parlano nemmeno lo spagnolo)

– Yaxchilàn: sito raggiungibile solo via motolancia, con un percorso di circa 30 minuti. Bellissimo viaggio, molto emozionante, con un po’ di fortuna si riescono a vedere coccodrilli e uccelli vari… Il sito è piccolino, ma ricchissimo di animali: scimmie urlatrici, tucani, serpentelli, pipistrelli… Si può salire sul tempio principale, con una scalinata fatta di gradini sconnessi e molto ripidi, tutto molto in stile Indiana Jones… Il pranzo al ristorante “Escudo Jaguar”, che si trova alla partenza delle motolance, è veramente molto buono

– Flores: ci arriviamo dopo aver passato il fiume Usamacinta sulle “solite” motolance, arrivando in Guatemala. La strada che dalla città di confine (Betel) porta a Flores è, per i primi 50km, sconnessa e sterrata: non a caso viene soprannominata “la strada delle cavallette”… Però ai bordi della strada si vedono tantissime piantagioni di mango, papaya, alberi di filigrana… E si passano anche villaggi dove le persone vivono in condizioni di estrema povertà, in baracche senza corrente, ma con gli immancabili maiali e galline che scorrazzano liberamente per strada… L’hotel (Peten Esplendido) dovrebbe essere il migliore della città, anche se lascia un po’ a desiderare… Per arrivare all’Isola di Flores c’è un ponticello, ma piove, non è illuminato, e il parapetto è basso e incute timore. Lasciamo perdere la visita della città. In Guatemala non stiamo a cambiare i soldi nella moneta locale, tanto ci accettano anche i dollari americani (nonostante al supermercato, ad esempio, facciamo un po’ di storie perché le banconote sono stropicciate)

– Tikal: a mio avviso, il sito archeologico più bello. Grandissimo, immerso nella natura selvaggia, già all’ingresso si trova un laghetto con un coccodrillo, e poi sereque, coatì, scimmie urlatrici, farfalle, tarantole, tucani, quetzal… e tante, tantissme piante, tra cui quella da cui si ricava una specie di vinavil. A Tikal hanno girato la scena iniziale di Star Wars, le piramidi sono qualcosa che lascia senza fiato, bisogna assolutamente salire sul Tempio IV (a 70mt di altezza, si arriva alla sommità tramite scalinate di legno, così non si sente troppo l’altezza né si rovinano i gradini della piramide), perché il panorama della giungla verde e immensa che si gode dall’alto è impagabile…

– Belize City: tappa “obbligata” sulla via del ritorno verso il Messico, di cui si potrebbe volentieri fare a meno. Le uniche cose particolari sono i granchi che attraversano la superstrada, e un cimitero che attraversa la strada. Per il resto, dall’hotel a Belize City la guida ci sconsiglia di uscire, la città non è ben frequentata – e noi seguiamo il consiglio

– Lamanai: un sito archeologico carino, anche qui raggiungibile solo via motolancia, nel percorso ammiriamo coccodrilli, aironi, fiori di loto, ninfee… Oltre a passare davanti a un villaggio Amish.

– Kohunlich: ci fermiamo solo una notte in questo hotel in mezzo alla giungla, che si può descrivere con una sola parola: SPETTACOLARE! Bungalow con la veranda attrezzata con divanetti e amache, una doccia spettacolare con vetrata trasparente che si affaccia sul giardinetto privato, appena cala il sole si scatena il concerto di uccelli e rane e animali…

– Laguna di Bacalar: tappa prima di arrivare a Playa del Carmen, questa laguna ha dei colori stupendi, varie gradazioni di azzurro… Consigliatissimo pranzare al ristorante Cenote Azul, dove abbiamo mangiato una grigliata di pesce fenomenale!

Il tour “Mondo Maya” è finito, ora ci aspetta una settimana di relax a Playa del Carmen, all’hotel “Playacar Palace”, consigliatissimo per la posizione direttamente sul mare, per la vicinanza alla Quinta Avenida e al centro di Playa del Carmen, per l’all inclusive fenomenale… Durante la settimana abbiamo anche fatto due gite:

– Tulum: abiamo rpeso i bus ADO direttamente dalla stazione dei pullman a Playa del Carmen. Un consiglio: accertatevi che il bus si fermi alle rovine maya, altrimenti vi porterà al Terminal degli autobus di Tulum, e da lì dovrete o riprendere un altro autobus ADO oppure farvi portare in taxi… comunque Tulum è spettacolare, non si trova da nessuna parte un sito Maya con un castello a picco sul mare, acqua color turchese, le nostre amiche iguane ovunque… Per la spiaggia, un consiglio: non fermatevi a quella che si trova dentro il sito, che viene presa d’assalto da tutti i turisti con le visite organizzate. Se uscite dal sito archeologico e proseguite per circa 1 km, alla vs sinistra troverete le indicazioni per Playa Santa Fe: tranquilla, sabbia bianchissima, immensa, con anche un piccolo baretto dove poter pranzare

– Xplor: bellissimo parco divertimenti a 6km da Playa del Carmen. Un po’ caro l’ingresso, improponibile comprare le foto della giornata (quasi 80 dollari per una decina di foto!), ma divertente passarci una giornata. L’attrazione più bella sono senza dubbio le tirolesi: due percorsi di una quindicina di tirolesi, alcune che terminano in acqua, e quella più alta che arriva a 45mt d’altezza, con un panorama mozzafiato (e un po’ da vertigine!)

Dopo Playa del Carmen, ci aspettano 4 giorni a Miami, che raggiungiamo con il volo da Cancun con l’American Airlines: compagnia scarsissima, ci hanno servito solo un bicchiere d’acqua…

L’hotel a Miami, il Loews, su Collins Avenue, è veramente bello, poi è su una delle vie principali di Miami Beach, insomma perfetto! Da vedere:

– Little Havana: noi l’abbiamo raggiunta in pullman, con 2 cambi e un po’ di confusione coi nomi delle vie. È stata un po’ deludente, molti negozi erano già chiusi (erano le 17), ma cmq merita una visita per i memoriali cubani e l’aria generale che si respira…

– American Airlines Arena: erano i giorni dei playoff dell’NBA, anche se non siamo riusciti a prender ei biglietti per vedere i Miami Heat, una tappa al loro palazzetto andava fatta!

– Ocean Drive: hotel moderni, che sono stati set di tanti film, la villa dove fu assassinato Gianni Versace, persone che fanno jogging o vanno sui roller a qualsiasi ora del giorno, locali dove i cocktail sono solo ed esclusivamente “a litro”…

– Isole Keys: abbiamo comprato l’escursione direttamente in hotel, ma in qualsiasi negozio di souvenir o anche supermercato la vendono… Già la strada per arrivare a Key West è veramente caratteristica, si percorrono tantissimi ponti tra cui il famoso e spettacolare Seven Mile Bridge. Key West è deliziosa, sembra quasi Gardaland, con tutte queste case coloniali bianche o dai toni pastello, i galli in giro per strada, il monumento “90 miles to Cuba” (ci si trova nel punto più a sud degli Stati Uniti)… consigliatissimo prendere uno dei “tram” che portano a fare in un paio d’ore il giro della città, così potrete ammirare tutti i monumenti principali (tra cui anche la casa di Hemingway)

– Española Way: via di Miami con tanti ristoranti, prezzi decisamente sopra la media (una pasta in un ristorante italiano, in media, 30 dollari)… meglio optare per Lennox Avenue o Washington Avenue

– La spiaggia: grattacieli di 20 piani e oltre, torrette dei bagnini, sabbia infinita, sportivi a ogni angolo…

– Monumento all’Olocausto: molto toccante

Insomma, un viaggio di nozze all’insegna della doppia M (Messico e Miami). Se avete bisogno di info, non esitate a contattarmi! Al prossimo viaggio…



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