Venezuela da sogno

Un tour per vedere tutte le bellezze del Paese, dal delta dell'Orinoco alla cascata più alta del mondo, chiudendo in bellezza con il divertimento di Isla Margarita e il mare spettacolare di Los Roques
Scritto da: rossifrancesco668
venezuela da sogno
Partenza il: 10/02/2012
Ritorno il: 26/02/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €

1° GIORNO

Finalmente dopo mesi di preparazione per questo viaggio da tempo tanto atteso tutti pronti e si parte! Sveglia alle 5 a.m. e partenza per l’aeroporto di Bologna e alle 7 a.m. imbarco per il volo Bologna-Caracas. Un po’ di ore di attesa a Roma e connessione per il volo a Caracas. Per me già pratico del sud America le 10 ore di volo passeranno velocemente ma per i miei amici che per la prima volta volavano da queste parti sarà un viaggio molto lungo. Arrivo all’aeroporto internazionale di Caracas un signore di nome Hector dell’agenzia M&M Tours Services ci riceve e ci da’ i primi consigli utili. Innanzitutto cambiare un po’ di contanti per il viaggio direttamente con lui approfittando del cambio al mercato nero 1 euro circa 11 bolivares mentre ci spiega che se si preleva dal bancomat o all’ufficio cambio ufficiale il cambio è esattamente la metà per 1 euro 5.3 bolivares. Al cambio ufficiale della banca il Venezuela costerebbe più di Montecarlo hahaha. Un altro suggerimento è comprare nel negozio Digitel in aeroporto un chip per il telefono così potremo chiamare a Italia spendendo davvero pochissimo e anche per poter parlare ed essere raggiunti telefonicamente con i nostri assistenti con cui abbiamo organizzato questo tour. Hector incomincia un po’ a raccontarci la situazione di questo paese pieno di contrasti mentre ci accompagna con la sua macchina all’aeroporto nazionale dove appena arrivati incominciamo il check-in alla compagnia Aserca che ci porterà in 1 ora di volo fino a Maturin. Arriviamo circa alle 8 di sera e siamo ricevuti da Raul che sarà la nostra guida locale per questi giorni nel Delta dell’Orinoco. Dopo un’ora di macchina arriviamo al campamento Rancho San Andres proprietà di un francese, molto bello e curato. Il personale gentilissimo di offe una cena tipica ma il primo pensiero va al letto ormai dopo tante ore di volo siamo tutti morti dal sonno.

2° GIORNO

Dopo la colazione partiamo in Jeep con Raul verso le sponde del Rio Orinoco. Ci montano in una tipica imbarcazione locale a motore e proseguiamo sul delta del Rio Orinoco. Visitiamo una comunità indigena (Warao) dove acquistiamo artigianato tipico di queste comunità. Qui la gente vive ancora in palafitte sul fiume e vivono di quello che la foresta da loro dopo una giornata di caccia. I bambini liberi senza neanche vestiti giocano nel fiume lontani dalla realtà dei nostri fatta di Play Station 3, IPhone e IPad. Raul si lancia in una passeggiata di circa 1 ora all’interno della Selva stile Rambo, davvero moto Carina! Dopo pranzo ci mettiamo a pescare i piranha ma con scarsi risultati mentre gli indios locali ci umiliano riempendo la barca hahaha. Al ritorno al Rancho San Andres durante il tramonto ci portano a cavallo all’interno della tenuta del Rancho. Non avevo mai spostato 400 mucche a cavallo e mi sono sentito davvero un nativo del posto. Un’altra ottima cena e ci spiegano il lungo viaggio che ci aspetterà il terzo giorno per arrivare fino all’altipiano della Gran Sabana.

3° GIORNO

Colazione presto e partiamo in Jeep verso la Gran Sabana. Durante il tragitto passiamo tra diversi paesini quali Upata, El Cintillo e Guasipati, tutti localizzati nella zona delle miniere d’oro. Qui si respira un’aria di paesino abbandonato fuori da qualsiasi realtà come Caracas. Arrivati a El Callao visiteremo una vecchia miniera d’oro. Arrivati a Tumeremo facciamo una piccola sosta per il pranzo. Proseguiamo verso El Dorado, luogo dove è stato prigioniero il celebre Papillon. Si continua verso il villaggio di minatori Las Claritas, dove incominciamo la risalita per raggiungere la Gran Sabana attraverso la Sierra de Lema, costituita da un folto bosco pluviale. Finalmente abbandoniamo il caldo afoso e incominciamo a sentire un venticello fresco. Prima di entrare nel “Lost World” di Sir Arthur Conan Doyle: la Gran Sabana, ci fermiamo alla Piedra de La Virgen e proseguiamo verso il Campamento Chivaton. Arriviamo stanchissimi i km sono stati davvero tanti quasi 500. Il Campamento è molto carino e stile rustico tutto in pietra in un silenzio unico che ci avvolge. Ceniamo e tutti a letto.

4° GIORNO

Colazione e si parte verso la comunità indigena di Iboribo, dove ci imbarcheremo su una “curiara” (tipica canoa indigena) per attraversare il fiume Aponwao. All’arrivo camminiamo fino alla cascata Chinak Merú. Siamo fortunati perché’ dopo giorni di pioggia la portata d’acqua della cascata era davvero impressionante. Al ritorno verso le 2 p.m. Raul ci stava già aspettando con un bel pranzetto semplice ma che pollo divinooo! Nel pomeriggio si riparte in jeep per arrivare quasi fino al confine con il Brasile nella cittadina di Santa Elena de Uairen. Qui sarà il Campamento Yakoo a ospitarci per le due prossime notti. Cena sempre tipica e a dormire.

5° GIORNO

Dopo la prima colazione, proseguiamo lungo la “ruta de la Gran Sabana”, durante il tragitto visiteremo: le Cascate Kaüi Meru, la cascata del Kama Meru e il belvedere Nak´Piapo da dove abbiamo potuto osservare una meravigliosa vista del massiccio Roraima in un silenzio e tranquillità assoluta. Dopo la visita delle cascate Arapan Meru ci fermiamo per il pranzo a Suroape. Proseguiamo verso la Cascata Arapena Meru e visitiamo la comunità indigena di San Francisco de Yuruaní. Come ultima sosta e forse la più bella la famosa Quebrada de Jaspe. Un fiume rosso sangue dato da questa pietra unica che rende questo posto surreale. Una giornata finalmente di vero relax tra sole e tuffi in questi cascate ci siamo divertiti come bambini al parco giochi. Ritorniamo al Campamento e l’effetto sole e su e giù dall’acqua si fa sentire. cenetta e a letto.

6° GIORNO

Colazione in campamento e verso le 9 a.m. visitiamo la cittadina della linea di confine tra Venezuela e Brasile. Verso le 11 a.m. andiamo in aeroporto e voliamo per Canaima (1 ora circa). Non parliamo del piccolo aereo da 5 posti su cui ci dobbiamo imbarcare davvero spaventoso ma dell’ora meravigliosa che abbiamo fatto sorvolando i Tapuy nel suo splendore. Pagando una piccola mancia al pilota lo convinciamo a farci sorvolare il Salto Angel con i suoi 980 m di altezza. Arrivati a Canaima ci riceve il personale del campamento Tapuy Lodge dove trascorreremo il nostro soggiorno. Prima di tutto però dobbiamo pagare i 180 bolivares della tassa per entrare al parco nazionale di canaima. Il campamento è davvero bellissimo con una vista stupenda della laguna di canaima e le sue cascate. Pranziamo e nel pomeriggio partiamo in curiara, (tipica imbarcazione indio), alla spettacolare Laguna di Canaima con le sue acque di color rosso (dovuto all’abbondante presenza di quarzo) e al Salto Sapo. Dopo un’indimenticabile risalita alle spalle della cascata, ritorniamo in campamento e dopo una bella doccia calda ci aspetta un incantevole cena.

7° GIORNO

Dopo la colazione verso le 8 a.m. si parte in barca per il Salto Angel (la cascata più alta del mondo 980 m), il viaggio è lungo quasi 4 ore di barca con alcuni passaggi obbligati camminando perché’ la barca è troppo pesante per risalire le rapide del fiume. Piccolo stop a Isla Orquidea con pranzo e proseguimento al Caño Moroco. Arrivati al campamento dove dormiremo in amaca la notte le nostre guide incominciano a preparare la cena e sistemare il campamento alla base del salto Angel. In gruppo si parte per una camminata di circa 1 ora non troppo impegnativa per arrivare al Mirador del Salto Angel. la poca preparazione fisica si fa sentire ma lentamente tutti raggiungiamo questo spettacolare punto di avvistamento. La cascata è unica nella sua imponenza e la sua altezza. E’ talmente alta che l’acqua nell’ultima parte della caduta libera si evaporizza formando arcobaleni spettacolari. Ci sdraiamo e contempliamo per mezz’ora questo spettacolo. Ci tocca rientrare alla base. Arrivati bagnetto nel fiume e a scaldarci nel falò già allestito dalle guide. Una cena a base di pollo allo spiedo e yucca fritta praticamente una patata italiana, davvero tutto ottimo! La vista di sera del Salto Angel con le stelle in lontananza ci lascia senza respiro. Le amache ci aspettano e ricordate dormite di lato per non svegliarvi con la scogliosi hahahahaha. Durante la notte si sente il fiume a pochi passi e qualche rumore chissà di qualche uccello locale.

8° GIORNO

Alla mattina una sostanziosa colazione e si ritorna alla Laguna verso le 12 giusto giusto per pranzetto prima della partenza. il ritorno sarà più veloce circa 3 ore per4che’ avremo la corrente a favore. Un po’ di shopping in qualche capannina di indigeni e alle 2 p.m. trasferimento alla pista di atterraggio di Canaima e voleremo da Canaima a Puerto Ordaz o Canaima. Purtroppo non essendoci voli fino alle 7 p.m. per Porlamar ci tocca aspettare 4 ore in aeroporto, l’attesa si fa sentire ma quello che viene è spiaggia e relax quindi portiamo pazienza. Finalmente il volo verso Porlamar (1 ora). All’arrivo ci aspetta Moises un ragazzone che ci porterà in macchina fino all’Hotel Flamboyant a Playa el agua. L’hotel è carino un 3* semplice ma con la gestione italiana del proprietario e un’ottima cucina passeremo 4 giorni da favola.

9° GIORNO

Alla mattina dopo la colazione ci viene a visitare Julio assistente di M&M Tours Services a Isla Margarita. Avendo vissuto anni in Italia parla benissimo italiano e ci spiega cosa visitare a Margarita. Decidiamo di acquistare con lui il tour in jeep dell’isola e il fullday all’Isola di Coche in catamarano. Come primo giorno però ci precipitiamo in spiaggia coccolati da un sole che spacca le pietre, 30 gradi e un bel cuba Libre in mano. Il mare è bello acqua chiara, 3 km di palme da cocco e spiaggia bianca. Di sera sotto suggerimento di Julio prendiamo un taxi costo circa 10 euro e dopo 30 minuti arriviamo a Porlamar. E’ il centro dell’isola dove ci sono centri commerciali immensi, ristoranti e discoteche per divertirsi a tempo di salsa e merengue. Mangiamo in un ristorante italiano nel centro commercial Sambil dopo aver fatto un po’ di shopping, è il più grande dell’isola! con il cambio al mercato nero è davvero tutto vantaggioso. Di sera In taxi ci facciamo portare alla discoteca Bora Bora, bellissimo locale stile europeo al lato della marina principale dell’isola. Da qui purtroppo quello che succede a Margarita rimane a Margarita…

10° GIORNO

Alzarsi alla mattina non è facile ma alle 9 a.m. esatte c’è già la jeep che ci aspetta per fare il tour dell’isola. E’ davvero immensa l’isola non pensavamo e il tour ci porterà a conoscere ogni angolo di questo paradiso. Il ragazzo alla guida molto professionale e attento a non farci mancare niente. Macanao questa penisola deserta mi lascia un ricordo unico con un paesaggio totalmente distinto dal resto dell’isola. Tra bagni a playa punta arenas, un pranzetto sul mare a base di pesce arriva l’ora di ritornare in hotel. Verso le 6 p.m. arriviamo e dopo una doccia si cena a buffet. Questa sera le energie sono esaurite e andiamo a dormire presto.

11° GIORNO

Altra giornata in assoluto relax ma questa volta andiamo in taxi a playa caribe a 10 minuti da playa el agua. Il posto è stupendo e molto tranquillo. decidiamo non tornare in Hotel ma pranziamo in un ristorantino sulla spiaggia, circa 15 euro con anche ombrellone tutta la giornata! Cena in hotel e si riparte per una gran serata al Vip un localino al centro commerciale la Vela a Porlamar. Verso le 2 a.m. ritorniamo in Hotel perché’ ci aspetta l’isola di coche il giorno dopo.

12° GIORNO

Colazione e alle 8 a.m. la navetta del fullday a Coche ci passa a prendere in hotel, dopo 40 minuti di macchina arriviamo alla stessa marina della famosa discoteca Bora Bora e da li imbarchiamo sul catamarano che dopo 2 ore di navigazione ci porterà all’isola di Coche. L’escursione è carina e molto rilassante con un servizio ottimo di cibo e bibite. La spiaggia è bianchissima e immensa quindi decidiamo di rilassarci e prendere un paio d’ore di sole. Al ritorno facciamo snorkeling in un piccolo relitto al largo di Coche, davvero suggestivo! Ritorniamo in Hotel verso le 6 p.m. e prepariamo le valige per partire il giorno dopo per los Roques. Cena in Hotel e a letto presto.

13° GIORNO

Alla mattina presto trasferimento in aeroporto dove ci imbarcheranno per un volo da Porlamar a Los Roques (1 ora di volo). Arrivando paghiamo le tasse del parco nazionale di los Roques 180 bolivares a persona pari circa a 16 euro. Lì ci aspetta Ely la ragazza incaricata della Posada Va Pensiero da noi scelta per il nostro soggiorno in questo paradiso e Jesus il ragazzo che con la carretta ci porterà le valige in posada. La posada è molto intima con solamente 3 stanze ma con bagno privato e aria condizionata. Il cibo davvero stupendo con le ottime ricette di Roxy la cuoca. Non avendo molti giorni a disposizione Ely ci fa un bel programma per poter visitare più isole possibili e le più belle. Oggi incominciamo con Francisqui e Madrisqui che sono le più vicine ma non per questo le più brutte. Il mare di un azzurro mai visto e la spiaggia bianca come la neve. E’ vero quello che dicono è davvero un paradiso e forse il mare più bello che abbia mai visto. Di sera dopo una splendida cena e la gentilezza dello staff andiamo a bere un Mojito al bar lounge Acuarena sulla spiaggia a pochi passi della posada.

14° GIORNO

Colazione ci imbarcano alle 9:30 a.m. per il tour da molti considerato il top a Los Roques: Cayo de Agua! Durante il viaggio facciamo sosta a Carenero per poi proseguire e arrivare finalmente a Cayo de Agua. Lì due isole si uniscono da un limbo di sabbia creando un paesaggio incredibile e si possono vedere sfumature di azzurro incredibili. Dopo il pranzo navighiamo fino a Dos Mosquises l’isola dove c’è il parco per la riproduzione di tartarughe. Per ultima visitiamo al ritorno Espenqui per una foto al tramonto e rientriamo per le 6 p.m. in posada. Cena e a letto perché la giornata è stata lunga.

15° GIORNO

Oggi visiteremo Cayo Sebastopol ai confini della grande barriera corallina che racchiude questo arcipelago. Lo snorkeling qui sarà stupendo e di ritorno ci fermeremo in varie isolette pure e semplici strisce di sabbia bianca davvero minuscole con un diametro massimo di 30 metri. La più bella Bajo Fabian!!!! La giornata passa rapida ed essendo l’ultimo giorno non neghiamo già una certa malinconia. Torneremo Sicuramente ma per più tempo. A malincuore arriva l’ultima cena del viaggio. Ely ci prepara su richiesta una cena a base d’aragosta con la modica cifra di 16 euro, che spettacolo! ci beviamo un rum in terrazza ed è già ora di dormire.

16° GIORNO

La mattina presto alle 8:30 a.m. abbiamo il volo per Caracas. All’arrivo dopo 16 giorni di tour ritroviamo il famoso Hector che ci convince a visitare Caracas città dandoci un tour di 4 ore nell’attesa del volo di Alitalia alle 3:30 p.m. la cui attesa in aeroporto sarebbe troppo lunga. Caracas questo nome al solo pronunciarlo ci faceva terrore ma alla fine non troviamo una realtà tanto più lontana che ormai qualsiasi città nel mondo: gente molto povera e gente estremamente ricca divisi da linee invisibili di edifici! Alla fine scopriamo una città molto moderna, caotica ma con i suoi luoghi coloniali molto caratteristici. Ritorniamo per l’1 p.m. e incominciamo il check-in. tutto quello che incomincia finisce e Hector come primo amico in Venezuela sarà anche l’ultimo che saluteremo.



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