Sole mare e paradiso

Dopo ventiquattro ore di viaggio a causa di ritardi nei voli in Italia per la neve e in Venezuela per la pioggia, mia moglie Maria Clara, la nostra amica Giovanna ed io Alessio, giungiamo all’aeroporto internazionale del Caribe dell’isla Margarita e quindi raggiungiamo il nostro albergo. Il giorno dopo vediamo per la prima volta quella che...
Scritto da: Alessio Sebastio
sole mare e paradiso
Partenza il: 26/12/2000
Ritorno il: 05/01/2001
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Dopo ventiquattro ore di viaggio a causa di ritardi nei voli in Italia per la neve e in Venezuela per la pioggia, mia moglie Maria Clara, la nostra amica Giovanna ed io Alessio, giungiamo all’aeroporto internazionale del Caribe dell’isla Margarita e quindi raggiungiamo il nostro albergo.

Il giorno dopo vediamo per la prima volta quella che sarà la nostra spiaggia (playa el agua) per una settimana: è la tipica spiaggia caraibica con palme, sabbia bianca e finissima, mare trasparente e tanto sole. Nei giorni a venire abbiamo visitato l’isola in lungo e largo e abbiamo riportato le seguenti impressioni: l’isola è sicuramente bella per il clima ma dal punto di vista naturalistico, eccettuata la restinga, un parco naturale con una grande laguna piena di mangrovie e uccelli, non è proprio il massimo; ai caraibi, ce ne saremmo accorti di lì a poco, esistono luoghi molto più belli; anche la gente non rispecchia quelli che sono i tipici canoni che in europa abbiamo della gente latino-americana; infatti sono piuttosto ritrosi e riservati, senza quella particolare allegria di cui i caraibi sono il simbolo. Anche la tanto famigerata vita notturna dell’isola, non è così esaltante: i locali non sono eccezionali e, eccettuati alcuni luoghi circoscritti dell’isola non c’è neanche troppa gente; ad ogni modo già il fatto di essere al mare in pieno inverno è una cosa che ti ripaga anche di quelle che possono essere le piccole mancanze dei luoghi.

Tutt’altro è stato a Los Roques; Los Roques è un atollo corallino a circa 150 chilometri dalla costa Venezuelana; qui il panorama cambia totalmente; dall’aereo, si distingue nettamente la barriera corallina che cinge l’atollo all’interno della cui laguna vi sono centinaia tra isole, secche e banchi di sabbia.

L’unica isola abitata è Gran Roque che non conta più di mille e cinquecento abitanti residenti; praticamente tutti loro vivono con il turismo: chi gestisce le posadas (spartani, ma puliti, tipici ed unici alloggiamenti locali ricavati da case di vecchi pescatori) chi si occupa dell’approvvigionamento della piccola cumunità, chi fa una sorta di servizio di taxi del mare per accompagnare i turisti sulle varie isolette dato che sull’isola principale non esistono spiagge. In questo posto che non esito a definire paradiso terrestre, le sistemazioni sono piuttosto spartane e anche costose data la peculiarità del luogo ove, quando c’è il pienone di turisti, essi non raggiungono che le seicento persone. Quindi se siete appassionati di escursioni subacquee, di nuotate in acque cristalline e calmissime, di sole senza contare la meravigliosa atmosfera che si respira dopo il tramonto, Los Roques è proprio il posto che fa per voi: isolato dal resto del mondo (solo in questi giorni cominciano ad installare la rete telefonica fissa) e a pieno contatto con la natura.



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