Le splendide isole di los roques

LE SPLENDIDE ISOLE DI LOS ROQUES Scritto da Silvia il 21 Febbraio 2009 Volo Milano - Parigi - Caracas 1 notte a Caracas Volo Caracas - Los Roques 6 notti in posada pensione completa Volo Los Roques - Caracas - Parigi - Milano --> 1500 euro 7 notti in posada pensione completa + trasferimento isole --> 320 euro Los Roques e' un arcipelago...
Scritto da: stepini
le splendide isole di los roques
Partenza il: 04/03/2007
Ritorno il: 19/03/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
LE SPLENDIDE ISOLE DI LOS ROQUES Scritto da Silvia il 21 Febbraio 2009 Volo Milano – Parigi – Caracas 1 notte a Caracas Volo Caracas – Los Roques 6 notti in posada pensione completa Volo Los Roques – Caracas – Parigi – Milano –> 1500 euro 7 notti in posada pensione completa + trasferimento isole –> 320 euro Los Roques e’ un arcipelago corallino del Venezuela situato nel mar dei Caraibi a 160 chilometri dal porto di Caracas formato da circa 50 isole coralline e circa 200 banchi di sabbia, l’isola principale e’ El Gran Roque, composta solo da roccia, e’ l’unica isola abitata, altre isole sono raggiungibili in barca, ma non sono edificabili. Non tutte le isole sono raggiungibili. Molte sono a ‘protezione integrale’, quindi e’ vietato raggiungerle per salvaguardare l’ambiente.

4/3/2007 Partenza da Linate, cambio a Parigi e arrivo a Caracas.

All’ingresso in Venezuela abbiamo trovato una grande coda all’immigrazione perche’ sono arrivati contemporaneamente 4/5 voli internazionali. Dopo 1 ora e 1/2 di coda passiamo il controllo passaporti e dopo aver ritirato i bagagli e aver fatto un’altra fila per il controllo bagaglio (anche in uscita!) cerchiamo fra i tanti cartelli all’uscita quello dell’agenzia con cui abbiamo viaggiato perche’ un incaricato ci accompagnera’ in albergo.

L’albergo e’ molto vicino all’aereoporto, contrariamente a quanto ci aspettavamo per un omonimia di alberghi. Infatti pensavamo di avere l’albergo a Caracas e anche se la cosa poteva avere dei lati positivi, non nego che avevo una certa preoccupazione visto che a detta di tutti, anche dello stesso accompagnatore a cui avevamo chiesto come poter raggiungere la citta, Caracas non si puo’ certo definire una citta’ tranquilla. Inoltre essendo a 20 chilometri dall’aereoporto e la strada molto trafficata, anche i trasferimenti da/per l’aereoporto avrebbero richiesto un paio d’ore… Meglio cosi’…

L’albergo e’ carino, ha anche una piscina, connessione internet gratuita e un ristorante dove facciamo i primi assaggi della cucina venezuelana (130000 BV cena + aperitivo).

5/3/2007 L’incaricato dell’agenzia che ci accompagna all’aereoporto il giorno seguente ci cambia i dollari in Bolivares al cambio 1 dollaro = 3000 bolivares.

All’aereoporto paghiamo le tasse aereoportuali (19000 BV a testa) e paghiamo anche le sovrattasse per peso (1 dollaro al kg oltre 10 kg a testa).

Dopo 3/4 d’ora di ritardo finalmente ci imbarchiamo sul piccolo aereoplano che ci porta a destinazione.

Dopo 40 minuti di volo vediamo dal cielo lo spettacolo finora visto solo in fotografia. Un arcipelago di isolette con colori strabilianti: siamo a Los Roques! Scendendo con lí aereo sembra veramente di atterrare sulla spiaggia. D’altra parte la pista si trova proprio di fianco alla spiaggia col suo porticciolo da dove partono le barche per le altre isole.

Scesi dall’aereoplano arriva Vanita a prenderci con un carrello sul quale carica le valigie e paghiamo la tassa per l’entrata al parco (38000 BV a testa).

Vanita ci accompagna alla posada dove lavora: Acuario. Ci accoglie e ci spiega brevemente l’essenziale e dopo esserci sistemati ci chiama una barca ‘taxi’ (45000 BV x taxi, sdraio e ombrellone) per portarci subito ad ammirare le meraviglie del posto.

Il taxi ci porta a Madrisqui. Rimaniamo incantati dai colori del mare, del cielo, della sabbia, dai tuffi dei numerosi pellicani. Il pomeriggio passa cosi’ tra bagni, foto spettacolari e all’ombra per non rimanere scottati da questo sole, come tutti ci hanno raccomandato.

Tornano a prenderci per le 5. Prima di cena facciamo una passeggiata per il paese costruito sulla sabbia. Qui non ci sono strade di asfalto, non ci sono macchine, nessun rumore eccetto quello del vento, delle onde e degli innumerevoli pellicani. Le abitazioni sono solo di un piano e coloratissime. Non esistono grandi alberghi qui, le uniche sistemazioni che possono ospitare i turisti sono le posade e parecchie sono di proprieta’ di italiani che si sono innamorati di questo posto, proprio come quella in cui risiediamo noi. Una piccola piazzetta, chiaramente sempre di sabbia, ci fa capire che siamo nel centro. Centro per modo di dire, in dieci minuti a piedi si gira tutto il paese. Ci immergiamo completamente nellíatmosfera rilassante di questo incredibile paradiso e ci godiamo il tramonto. La sera in posada ceniamo insieme agli altri ospiti della posada. Il clima e’ molto famigliare e passiamo piacevolmente la serata a chiaccherare. Qui non ci sono molti divertimenti, a parte una piccola discoteca. Ma e’ proprio questa la bellezza del posto: in questo modo si riescono ad apprezzare di piu’ i rapporti umani che il clima di pace e tranquillita’ che si respira in quest’isola rende cosi’ piacevoli.

6/3/2007 Insieme agli altri ospiti della posada ci organizziamo per andare a ‘Cayo de Agua’, a dire di tanti la piu’ bella isola di Los Roques. E’ molto lontana (1h e 1/2 di barca) ed il mare e’ agitato quindi prendiamo + acqua del solito (pare sia normale uscire dalla barca bagnati fradici!) Il posto e’ veramente da cartolina: lingua di sabbia bianchissima circontata da acque turchesi, il faro in lontananza, insomma impossibile non fotografare!!! Io e Ste prendiamo subito la nostra macchina e passeggiamo in direzione faro facendo una miriade di foto. Ci avviciniamo al faro dal lato destro, meno battuto, e qui osserviamo uccelli che ci curano dall’alto perche’ a poca distanza notiamo i loro nidi. Per non disturbarli ci allontaniamo. Il tempo passa in fretta e per le 3 e 1/2 dobbiamo lasciare questo paradiso. Il ritorno e’ duro per il mare agitato e ci fermiamo su un’isola (Espenqui) a riposarci. Qui ogni isola e’ un piccolo pezzo di paradiso, ognuna con delle caratteristiche diverse! Alla sera siamo distrutti dal mare, il sole, il vento (forte e costante) e dalle botte del viaggio in barca! Dopo una chiaccherata andiamo a letto stanchi ma soddisfatti: 60000 BV a testa spesi bene! 7/3/2007 Oggi il programma prevede la visita di 2 isole (40000 BV a testa). La prima, Noronquieses, dovrebbe essere un posto frequentato da tartarughe. L’acqua e’ molto fresca ed il vento costante non ci invita a bagnarci. Solo un breve giro con le pinne per vedere il fondale. C’e’ poco e il freddo ci fa tornare subito a riva. Saliamo in barca per trasferirci alla seconda isola. Ma prima il capitano Gerardo fa un giro di ispezione per cercare le tartarughe e ne avvista una. Ci avviciniamo lentamente. Subito ci vien voglia di tuffarci. Ma appena mi tuffo la tartaruga scompare. Ne arriva subito un’altra che e’ incuriosita dalla barca e dalle persone che allungano le mani verso l’acqua. Che bella! Resta un po’ con noi e poi scompare nel mare.

Ci trasferiamo ad Augustin dove c’e un ‘ristorante’ di pescatori che prepara il pesce. I nostri compagni della posada hanno prenotato per mangiare l’aragosta (100000 BV a testa senza bere). Io e Ste preferiamo goderci un po’ il mare. Troviamo un sentiero dietro il ristorante che porta alla laguna dall’altra parte dell’isola. Molto carino.

8/3/2007 Il programma oggi prevede il viaggio a Sebastopol, posto ideale per lo snorkeling, ma il vento e’ forte e il mare e’ mosso e il capitano sconsiglia il viaggio. Optiamo quindi per Carenero, anche questo sembra essere un piccolo paradiso. E’ l’unica isola con 3 palme (di numero). Sull’isola c’e’ una bella baia dove si puo’ fare snorkeling. Molto bello. Se il mare non fosse cosi’ agitato si potrebbe andare anche all’esterno della barriera, ma le condizioni non ce lo hanno permesso. Comunque, anche se il viaggio e’ stato ancora duro e piuttosto lungo, ne e’ valsa la pena.

Al rientro facciamo una breve pausa a Sarqui’. Qui la spiaggia e’ molto bella, riparata dal vento e poco frequentata. Davvero notevole! Vicino a Carenero c’e’ anche una piccola isola dove si possono vedere i fenicotteri, solo che viste le condizioni del mare abbiamo preferito rientrare. Costo 50000 BV a testa.

Rum 55000 BV per il Santa Teresa 1796 9/3/2007 Anche oggi salta il giro a Sebastopol per le condizioni di mare e vento forte. Decidiamo quindi di andare in un’isola vicino per rilassarci un po’.

Scegliamo Madrisqui’ perche’ vicino, bella, e meno frequentata di Franzisqui’. (20000 BV a testa) Al rientro cambiamo altri dollari nella posada “El recuerdo” a 3200 BV = 1 dollaro. Nel frattempo chiediamo conferma alla posada Gremary per sapere se hanno ricevuto la prenotazione. Inizialmente sembra di no, ma poi il nostro contatto email dice di non preoccuparsi che ci pensa lui. Cosi’ e’ e ci fa pernottare in un’altra posada. L’importante e’ che tutto sia come contrattato.

10/3/2007 Finalmente riusciamo ad andare a Sebastopol (60000 BV a testa). Prima di arrivare facciamo un giro con la barca a Cayo Cuchillo dove c’e’ la ‘boca dei bobos’: mangrovie dove risiedono numerosi bobos, che sono tipici uccelli della zona.

A Sebastopol ci buttiamo subito in acqua per fare snorkeling: carino vediamo un barracuda gigante e riusciamo a vedere anche una piccola razza, peccato che la profondita’ e’ al massimo 1 metro e 1/2.

Dopo un paio di ore di snorkeling torniamo in barca. Prossima destinazione ‘Cayo Muerto’: una striscia di sabbia lunga 200 metri e larga 20 metri in mezzo al mare: stupendo! Altro che cartolina! Il banco di sabbia e’ tutto per noi… Ci sembra di essere sperduti in un paradiso di mare. Il mondo ci sembra cosi’ lontano. Questa e’ davvero evasione dalla quotidianita’! Il pomeriggio passa in fretta e le nostre ombre iniziano ad allungarsi, il sole inizia a calare all’orizzonte e la marea inizia a salire… La striscia di sabbia verra’ sommersa dall’acqua? La barca tarda ad arrivare e noi iniziamo a pensare al peggio, inizialmente giocandoci sopra e man mano con piu preoccupazione. Si sentono di racconti di gente dimenticata in questi isolotti che ha trascorso brutti momenti… Per fortuna alla fine sono sempre stati recuperati o almeno cosi’ dicono… Comunque dopo aver temuto che la barca si fosse dimenticata di noi, eccola che compare all’orizzonte e tiriamo un sospiro di sollievo. Torniamo alla posada dove ci aspetta la solita rincuorante pizza di merenda! Bello tornare al mondo reale! A cena succede anche un piccolo black out del paese e rimaniamo per una decina di munuti al buio completo! Questo ci permette di osservare il cielo pieno di stelle sopra di noi. Fantastico! 11/3/2007 Oggi giorno di trasloco. Dopo colazione facciamo le valige per trasferirci nella posada Albacore. Proprio bella, di gran gusto , si vede che e’ un’altra categoria! Il proprietario e’ un bresciano ed e’ un tipo davvero particolare, simpatico, estroverso ed entriamo subito in sintonia! In questa posada sono comprese nel prezzo le gite alle isole vicine.

Oggi scegliamo di andare a Madrisqui’. Mentre ci godiamo la giornata al mare facendo una passeggiata fino a Cayo Pirata vediamo arrivare una barca verso di noi. E’ il nostro taxi che ci e’ venuto a prendere per pranzo… Ma noi abbiamo la ‘cava’ (cestino del picnic)!!! Boh, la cosa ci sembra un po’ strana, proviamo a chiedere spiegazioni, ma non capiamo bene cosa intende fare il barcaiolo… Magari questo e’ il trattamento nella nuova posada (Paolo non e’ che ci aveva spiegato molto). Recuperate le nostre cose la barca ci porta a Francisqui’ dove ci accompagnano ad una tavolata apparecchiata…Boh! Ma che ci facciamo qui?!? Il trattamento e’ da re. Il pranzo prevede tonno fritto, insalata, riso, dolce e bere. Fantastico, ma abbiamo la strana sensazione di aver rubato il pranzo a qualcuno. E’ troppo strano che ci spetti anche questo, noi abbiamo il pranzo al sacco! Bah, il proverbio dice ‘a caval donato non si guarda in bocca’!!! Rimaniamo il resto della giornata a Francisqui’ abajo. In spiaggia conosciamo i nostri nuovi compagni di posada, a cui probabilmente abbiamo ‘rubato’ il pranzo per incomprensione del barcaiolo.

La sera andiamo a trovare i nostri ‘amici’ della posada Acuario giusto per fare 4 chiacchere 12/3/2007 Insistiamo con Madrisqui’ visto che il giorno prima ci hanno portato via prima del previsto. La giornata passa piacevolmente. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata al faro di Gran Roque. Ci si arriva con una camminata di 15 minuti ed e’ il punto piu’ alto dell’isola da cui si puo’ ammirare un bellissimo panorama sull’arcipelago fino al tramonto! 13/3/2007 Oggi vorremmo andare a fare snorkeling a Boca de Cote, ma il tempo non e’ proprio dei migliori. Nuvoloni neri all’orizzonte minacciano pioggia, anche se qui piove pochissimo. Rinunciamo allo snorkeling visto che la visibilita’ in acqua non e’ buona e decidiamo di non allontanarci troppo fermandoci a Crasqui’. Dopo poco inizia a piovere: abbiamo fatto la scelta giusta. Ci ripariamo in un ristorante dell’isola (una delle poche con dei servizi!!!) Il tempo migliora in una mezz’ora. L’isola e’ molto bella! 14/3/2007 Oggi torniamo a Madrisqui’ perche’ vorremmo mangiare un’aragosta al ristorantino di Cayo Pirata. All’ora di pranzo ci incamminiamo verso Cayo Pirata e in fondo alla baia c’e’ un ristorante dove chiediamo di mangiare. Ci fanno scegliere l’aragosta dalla cesta, la raccoglie ancora viva, facciamo una foto e poi il destino dell’aragosta e’ segnato. L’aspetta la ‘plancha’! Il costo e’ di 85000 BV per kg ed il piatto e’ accompagnato da verdure, pure, dolce e caffe! Noi spendiamo 105000 BV (aragosta da 1kg e 200g) e il bere (2 birre = 5000 BV). Prezzo davvero OK! 15/3/2007 Finalmente riusciamo ad andare a Boca de Cote. E’ un po’ nuvoloso ma il fondale merita proprio. Restiamo un’oretta e al ritorno ci fermiamo a vedere una casa di pescatori costruita su palafitte. Molto spartana, ma viene realmente utilizzata. Certo il paesaggio e’ sicuramente affascinante! Successivamente veniamo lasciati a Crasqui’, dove e’ anche possibile fare snorkeling.

Crasqui’ e’ davvero una delle piu’ belle isole viste: mare spettacolare, lingue di sabbia, si puo’ camminare, fare snorkeling, ci sono un paio di ristorantini carini… Insomma c’e’ tutto! 16/3/2007 Oggi andiamo a Francisqui’.Il posto e’ davvero carino. A piedi andiamo a cercare la piscina di acque naturali (proprio dietro la spiaggia). Il sentiero porta poi dall’altra parte dell’isola dove c’e’ una piccola baia dove e’ possibile fare snorkeling.

A Francisqui’ troviamo anche una stella marina in acqua e delle minuscole stelle sulla battigia.

La sera come sempre la cena e’ spettacolare all’Albacore: carpaccio di barracuda e tonno alla griglia accompagnati da pure e pomodori.

17/3/2007 Ultimo giorno di mare, scegliamo di andare all’isola preferita: Madrisqui’, bella, traquilla , vicina…

18/3/2007 Alle 12 abbiamo il volo di rientro a Caracas. Giusto il tempo per fare una buona colazione, salutare i nuovi ‘amici’ delle posade e fare le ultime foto di addio a questo paradiso, a questo posto incantevole.



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