To Venice with love

Una lunga passeggiata romantica
Scritto da: Maria Giulia G
to venice with love
Partenza il: 19/02/2016
Ritorno il: 21/02/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

3… 2… 1… Buon Compleanno a me!

Quest’anno è arrivato un regalo speciale. Il mio ragazzo ha pensato benissimo di regalarmi un soggiorno di 2 notti e 3 giorni presso Venezia, la rinomata città dell’amore.

I GIORNO: 19.02.16

Si parte a Termini con Italo alle ore 10:15, ore 14:15 circa arrivo alla Stazione di Venezia Santa Lucia. L’effetto di trovare subito un canale davanti a sé, ci fa subito capire quanto fosse particolare questa città! Ci addentriamo con le valigie in spalla in queste case a misura d’uomo perdendoci nello spirito carnascialesco di un carnevale appena passato. Ci sono ponti ovunque. Grazie al supporto dell’applicazione su smartphone “Google maps”, arriviamo all’Hotel Diana, da poco presieduto dall’hotel Panada che si trova a meno di un metro dal primo, in un canale strettissimo 110m distante da Piazza San Marco. Dopo pranzo decidiamo di esplorare la zona e ci dirigiamo verso il “Teatro la Fenice”, sede di numerose prime assolute di opere di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Poiché entrambi studenti, visitiamo tutta la struttura con tanto di audio-guida con soli 7 euro a persona. Usciamo soddisfatti e proseguiamo fino al ponte di Rialto, raggiungendo la galleria dell’Accademia dove non abbiamo fatto in tempo ad entrare (chiusura biglietteria ore 18:15). Scopriamo l’esistenza del “Peggy Guggenheim Collection”, museo che si affaccia sul Canal Grande che ospita alcune opere d’arte di Peggy Guggenheim, ma che in quel momento era chiuso. Ore 19, ormai i veneziani sono tutti a cena a casa o nei locali o (“bacari”) a gustare mitici aperitivi tra “cicchetti”, spritz e vin brule’. Anche noi, affamati e amanti di pizza, ci rifugiamo presso “Rosso pomodoro”, catena di ristoranti diffusa in tutta Italia, dove gustiamo due pizzelle, una pizza per uno e mezzo litro d’acqua. Tutto buonissimo, serata piacevole, forse il conto leggermente salato per le portate (29,40 euro compresi servizio e coperti) ma usciamo pieni e soddisfatti! Dopo aver scattato qualche foto alla Piazza S. Marco illuminata e al campanile (uno dei più alti d’Italia), costeggiamo il Palazzo Ducale, che avremmo visitato il giorno successivo.

II GIORNO: 20.02.16

Splende il sole a Venezia, siamo proprio fortunati! Dopo una ricca colazione, depositiamo i nostri zaini nell’apposito guardaroba e visitiamo la Chiesa compresa di “Pala d’oro”, pagando soli 2 euro. Acquistando un biglietto a soli 12 euro, oltre al Palazzo Ducale, possiamo accedere al Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale e alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana. Eccoci al Palazzo Ducale, anticamente anche Palazzo Dogale in quanto sede del doge, uno dei simboli della città di Venezia e capolavoro del gotico veneziano; gli interni, oggi parzialmente privati delle opere che un tempo li decoravano, conservano ancora un’ampia pinacoteca, che comprende opere realizzate dai più famosi maestri veneziani tra i quali Jacopo e Domenico Tintoretto, Tiziano Vecellio e Paolo Veronese. Rimaniamo sorpresi dall’integrità delle prigioni che succedono all’interno del Ponte dei Sospiri. Il termine sospiri sta ad indicare gli ultimi respiri che i condannati emettevano nel mondo libero, perché una volta condannati nella Repubblica dei Dogi non si poteva tornare indietro. Una volta usciti, passeggiamo sul “lungocanale” ammirando i giochi di luce del sole che riflette sull’acqua e le gondole che andavano e venivano piano, quasi che anche loro volessero godersi il paesaggio. A soli 15 euro acquistiamo due stampe in stile impressionista di un pittore di strada. Raffiguravano entrambi la quiete notturna di una Venezia tutta da scoprire. Andiamo verso il quartiere Castello e scopriamo l’esistenza del “Fresh pasta to go- Dal Moro’s”, dove abbiamo deliziato i nostri palati con soli 6 euro a persona gustando una magnifica pasta take away fatta al momento; tra i condimenti si poteva scegliere sugo alla bolognese, frutti di mare, cacio e pepe e tanti altri… Una tappa assolutamente consigliata! Dopo una piacevole passeggiata, eccoci arrivati alla “Galleria dell’Accademia”, che decidiamo subito di visitare. Le sale custodiscono alcuni dei massimi capolavori provenienti da chiese o scuole o magistrature pubbliche. Basti pensare al ciclo proveniente dalla sala dell’Albergo della Scuola di San Giovanni Evangelista, e in particolare ai teleri di Gentile Bellini e Carpaccio con la “Processione in Piazza San Marco” e il “Miracolo della reliquia della Croce al Ponte di Rialto, dove l’immagine pittorica della città assume davvero il valore di un’immersione totale nella Venezia del Rinascimento. Dopo una magnifica “full immertion” decidiamo di proseguire per il sestiere “San Polo” vedendo l’Università “Ca’ Foscari” e la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, la più grande delle chiese di Venezia che ha ricevuto nel 1926 da papa Pio XI il titolo di basilica minore.

Breve sosta ricreativa, scattiamo qualche foto e decidiamo di incamminarci verso l’albergo fermandoci però in piccole botteghe, boutique e tanti negozi interessanti ed insoliti nascosti in queste strade strette. Ammiriamo splendidi capolavori con vetro di Murano, merletti e biancheria caratteristici di Burano e anche artigiani specializzati in antiquariato o carta molto pregiata di gran qualità. Dopo una rapida rinfrescata, usciamo per mangiare qualcosa di tipico ma nessuna offerta sembra soddisfarci. Voltando tra un vicolo e l’altro ci troviamo di fronte ad un pub chiamato “Planet”, che sembra offrire buoni prezzi. Il locale ci intriga, è pieno di ragazzi, molto movimentato e i camerieri sembrano essere disponibili e gentili. Ci sediamo e ordiniamo un menù turistico in due poiché non avevamo troppa fame; il menù comprendeva una calda e saporita pasta e fagioli, fegatini alla veneta e patatine fritte. Le porzioni erano abbondanti e ci siamo saziati. Avendo preso da bere un litro d’acqua e avendo speso solo 18,15 euro, entrare ci è sembrata davvero un’ottima scelta. Nonostante il vento e l’umidità facciamo una passeggiata in tranquillità, gustandoci quei momenti indimenticabili.

III GIORNO: 21.02.16

Pronti per una nuova giornata di sole, stavolta più con calma, ci dirigiamo verso il “Museo Correr”, da visitare assolutamente per chi è amante delle sculture di Canova (vi troviamo Dedalo e Icaro). Il primo ambiente del museo è la Galleria o Loggia Napoleonica, dove sono esposti diversi quadri raffiguranti vedute e piante di Venezia che vanno dal XV al XIX secolo. Segue la Sala del Trono con una fitta decorazione in stile neoclassico del Borsato. La sala 2, pure con decorazioni neoclassiche, ha nel soffitto un affresco del Bevilacqua raffigurante l’Olimpo. Gli arredamenti sono in stile impero. Nella sala successiva sono custodite delle riproduzioni in marmo del Leone di San Marco ed un rilievo quattrocentesco. Nelle sale 5, 6 e 7 sono esposti reperti artistici inerenti alla figura del Doge come pure la sala n. 8, con costumi dei magistrati dell’epoca, e la sala 9 con sette ritratti di Dogi. Nella sala 10 è la raccolta numismatica e dei simboli della Serenissima. La sala 13 è dedicata alla Battaglia di Lepanto e conserva il busto in terracotta bronzata del capitano Francesco Duodo ed il ritratto del comandante Sebastiano Venier. Le sale successive sono dedicate al commercio ed alla navigazione con altri scorci della città. Nelle sale 17 e 18, invece, è sita una raccolta di armi mentre alle pareti sono degli arazzi di scuola fiamminga.

Assorti nell’arte, camminando quasi inconsapevolmente, ci ritroviamo nel Museo archeologico nazionale di Venezia e ammiriamo esempi di sculture greche del V-IV secolo a.C., i Galati Grimani, ritratti di epoca romana, rilievi, iscrizioni, ceramiche, avori, gemme e una raccolta numismatica. Usciamo veramente soddisfatti, 2 minuti e siamo in hotel, sistemiamo le pratiche e ci incamminiamo di nuovo con le valige perdendoci tra le calli veneziani che ormai abbiamo imparato a memoria! Mangiamo un pezzo di pizza e una bibita a metà tragitto e, poco dopo, eccoci alla stazione. Salutiamo Venezia lasciandoci un pezzo di cuore, un ricordo che difficilmente potrà essere cancellato. Partenza Venezia S. Lucia con Italo 1° classe ore 16, arrivo ore 19:45 Roma Termini.

Due giorni volati, torno a casa diversa, perché è proprio così che ci si sente dopo un viaggio, più VIVA.

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