Venezia… anche in inverno

Fuga di quattro giorni nell'inimitabile laguna dove, nel periodo invernale, l'atmosfera è ancora più suggestiva
Scritto da: martiaround
venezia... anche in inverno
Partenza il: 05/12/2015
Ritorno il: 08/12/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Non mi stancherò mai di visitare Venezia e in inverno è ancora più bella. Ho approfittato del ponte dell’immacolata per una fuga di 4 giorni nell’inimitabile laguna e ne sono rimasta come sempre affascinata. Ho già visitato Venezia altre volte, ma mai in inverno vi assicuro che l’atmosfera è ancora più suggestiva. Vorrei quindi raccontarvi la mia esperienza e magari darvi anche qualche idea per la vostra prossima mini vacanza.

Premesse

Per il viaggio ho prenotato il treno frecciarossa Milano – Venezia con circa un mese di anticipo, spendendo 35 euro a/r. Questo ci ha permesso di muoverci agevolmente evitandodi mettere la macchina in un parcheggio limitrofo.

Per quanto riguarda l’alloggio, io e il mio ragazzo ci siamo affidati al sito airbnb dove ho prenotato un appartamentino per due persone dietro Piazza San Marco spendendo in totale 270 euro. Ho apprezzato l’idea di avere un piccolo appartamento in posizione centrale, perché ci ha permesso di essere più autonomi con gli orari dei pasti e soprattutto abbiamo avuto la possibilità di cucinare qualcosa da soli.

Traghetti a venezia: assolutamente conveniente fare l’abbonamento al trasporto pubblico per più giorni. Quello che dura 3 giorni costa circa 40 euro (intero, senza riduzioni). Considerate che una sola tratta costa 7 euro e l’abbonamento vi consente di risparmiare e girare ovunque a qualsiasi orario. N.B: se prenotate abbonamenti / biglietti on line…dovrete comunque farvi la coda per convertire la vostra prenotazione online nella versione cartacea 🙁

1° giorno

Arrivo alla stazione di Venezia per l’ora di pranzo. Immediatamente fuori dalla stazione trovate le fermate dei traghetti e quindi abbiamo preso la linea 2 (direzione piazza San Marco). Una volta arrivati, ci sistemiamo nell’appartamento dove il proprietario di casa ci ha accolti consigliandoci anche qualche posto carino dove mangiare. Quindi, cartina alla mano… e via! Iniziamo a perderci tra le calli. Una tappa sicuramente voluta, è stata la Libreria Acqua Alta: un posto davvero suggestivo! Si tratta di una libreria stra colma (e un po’ disordinata) di libri con dei gattini che gironzolano. La sorpresa, oltre all’ambiente molto caratteristico, è una porticina che si affaccia direttamente sul canale!

Per cena, ci siamo fermati in un ristorantino carino e frequentato principalmente da veneziani in zona San Lorenzo.

2° giorno

E’ la volta di Burano. I traghetti per le isole si prendono nella zona dell’ospedale (nello specifico per Burano linee 9 e 12). Per raggiungere Burano ci si impiega all’incirca 45 minuti. I colori delle case che spiccano tra la nebbiolina, le barche, le calli strette e i panni stesi creano un’atmosfera magica ed insolita. Immancabile fare tantissime foto!

N.B: per questa gita vi consiglio (purtroppo per esperienza personale) di recarvi al traghetto un bel po’ prima rispetto all’ora in cui vorreste lasciare l’isola. I traghetti passano ogni mezz’ora e di solito ci sono molti turisti. Insomma, potreste evitare di aspettare un’ora in piedi… al freddo!

Alla sera, dopo cena siamo andati al casinò. Il casinò è un’esperienza da fare. Prendendo il traghetto da San Marco e sedendomi all’esterno, ho potuto ammirare Venezia di notte. Un vero spettacolo. Le grandi finestre delle case sono illuminate e fanno vivere il Canal Grande, i palazzi storici, le gondole ormeggiate di fronte ai portoni delle case, tutto è magico. Scendete alla fermata S.Marcuola e godetevi lo spettacolo dell’ambiente e della serata.

3° giorno

La mattina decidiamo di fare una bella passeggiata da San Marco alla zona di Rialto ed il Mercato di Rialto. E’ sempre bello perdersi e passeggiare tra le calli fino a che, per pranzo, abbiamo voluto provare a mangiare presso uno dei Bacari i così detti “cicchetti”. Sono dei pezzi di pane con sopra gustosissime cose come alici, affettati, salsine, formaggi, marmellata… insomma, tanti cicchetti da guastare!

Il nostro pomeriggio prosegue con un giro guidato. Ci siamo affidati alla guida Slow Venice (che avevo scoperto per caso su internet), che si è rivelata davvero una piacevole sorpresa. La guida Martina, ci ha portati per una bella passeggiata per tutto il Sestiere di Castello spiegandoci non solo la storia del quartiere, che comprende l’arsenale, ma ci ha mostrato veramente come vivono i veneziani. Come sono fatte le case, quanto è bello ma allo stesso tempo complicato vivere in una laguna con centinaia di turisti al giorno. Tutto ciò è stato davvero interessante, perché ho potuto vedere una Venezia più insolita con un raffronto passato -presente.

4° giorno

Con sola mezza giornata a disposizione, causa rientro a casa, non potevamo certo perdere la Basilica dei Frari (fermata San Tomà). Una basilica bellissima, con tante opere scultoree famose tra le quali il monumento funebre dedicato a Canova che noi tutti abbiamo visto nei libri d’arte.

Il nostro giro finisce qui. Spero di avervi dato qualche idea per la vostra prossima gita a Venezia! Ah dimenticavo, di seguito giusto due posticini carini dove mangiare:

Osteria al Portego

Al giardinetto da Saverino

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Burano

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Rialto

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Romantic Venice

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gondole

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Colori tra la nebbia

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Sestriere Castello



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