Varsavia a puntate

La capitale polacca mi ha conquistata!
Scritto da: donna.v
varsavia a puntate
Partenza il: 25/03/2012
Ritorno il: 28/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
La nostra terza volta Varsavia, nostra perchè siamo io e Giulia, mia figlia di quasi due anni. Veniamo ogni tanto per motivi di famiglia, la prima volta è stata a ottobre 2011, la seconda a dicembre 2011 e ora, in questo inizio di primavera.

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Nei primi due viaggi abbiamo viaggiato con Alitalia, che ha quasi sempre prezzi convenienti anche rispetto a Wizz Air, considerando che con la nostra compagnia di bandiera è compreso il bagaglio in stiva; abbiamo scelto la compagnia degli aerei rosa per il terzo viaggio ma non sono entusiasta del trattamento: i bambini fino a due anni pagano comunque € 25,00 euro, c’è, come già detto il limite del bagaglio a mano e poi gli aerei sono decisamente scomodi.

Come già detto la prima visita è a ottobre, e trovo una Varsavia autunnale e affascinante; non fa tanto freddo ma il sole fa fatica a spuntare. Tra passeggiate in centro e centri commerciali di questa prima tappa ricorderò senz’altro la visita al quartiere Praga, un’altra Varsavia, decisamente poco turistica, le facciate sporche e scrostate, le insegne chiassose al neon, edifici fatiscenti e un’atmosfera non proprio rassicurante. Però non mi faccio scoraggiare e percorro tutta la via Zabkovska, nei dintorni della quale Roman Polanski ha girato parte del suo capolavoro “Il Pianista”, qui si vedono ancora i fori dei colpi di mortaio sui muri, e c’è un grande mercato di quartiere con bancarelle povere e altrettanto povera merce in esposizione. Triste. E comunque credo sia questa la vera Varsavia, il vero volto che non si percepisce certo guardando le centinaia di grattacieli di vetro e cristallo, ipermoderni e iperlussuosi e nemmeno il moderno Stadio bianco e rosso a pochi passi da qui. Ritorno in centro in autobus con Giulia che intanto fa un pisolino, per la sua…e la mia merenda la porto da Vedel, cioccolateria storica, tutta specchi e velluti e cioccolato per tutti i gusti.

Seconda tappa ai primi di dicembre, e ci accoglie una Varsavia decisamente invernale e straordinariamente natalizia. Le luminarie sono bellissime, molto sobrie ma davvero belle, e rendono tutta la città come fosse un cofanetto di gioielli scintillanti. Non può mancare la passeggiata ai mercatini natalizi, il primo davanti al Palazzo della Cultura, poche bancarelle anche se molto carine e gli immancabili stand gastronomici che offrono pierogi, salsicce e altre bontà. Peccato che ci accompagni una pioggerellina piuttosto fastidiosa durante tutta la visita al mercatino della Piazza della Città Vecchia, comunque data la varietà degli articoli riesco a scovare parecchie cosette per i regali di Natale. E in ogni caso il centro storico è delizioso, praticamente tutto ricostruito dopo la devastazione della seconda guerra mondiale, è oggi Patrimonio Unesco.

E veniamo ad oggi, alla lettera, visto che sono rientrata due ore fa. Siamo partite domenica 25 e stavolta ci ha accolto il sole, anche se è piuttosto ventilato.

Lunedì

La mattina visita al Parco Lazienski, grande polmone verde a Sud della città ma non troppo lontano dal centro. Peccato non sia piena primavera perché il posto è davvero bello e certo sarà il massimo con le aiuole fiorite e le fontane funzionanti. Si possono comunque apprezzare i vialetti e i prati, grandi alberi secolari e monumenti e statue sparsi ovunque. Tra le tante opere il gigantesco monumento a Chopin. Ci sono poi un bellissimo teatro e il Palazzo sull’Acqua. Suggestivi. Dopo pranzo, lungo la strada per tornare a casa, facciamo tappa in Ulica Prozna, unica via dell’ex quartiere ebraico sopravvissuta alla distruzione. Gli edifici sono tutti in fase di restauro, alle finestre, privi di infissi, poster giganti di foto d’epoca, un po’ come sfogliare un album di ricordi. Poco più in là la Sinagoga, anche questa unica superstite della furia tedesca. Nei dintorni uno stupendo parco pubblico con aree recintate dedicate ai bambini.

Martedì

Oggi vorrei dedicare la giornata alla visita dei luoghi della memoria, ma iniziamo male: il Museo dell’insurrezione di Varsavia è chiuso, il Monumento agli insorti del Ghetto è in restauro. Ci rimane solo il Monumento dell’Insurrezione, esteticamente non mi fa impazzire ma queste statue scure ed enormi fanno un certo effetto. Subito di fronte il Palazzo e il Parco Kraswinski con tanti altri spazi a misura di bambino in cui godersi un po’ di gioco. Dopo pranzo ci vuole una bella passeggiata nella città vecchia, la luce di questa primavera appena incominciata esalta i colori vivaci delle facciate degli edifici e rende ancora più belli gli scorci tra i vicoletti. Per terminare il pomeriggio ci facciamo un giro classicamente turistico su un autobus a due piani, c’è sempre qualcosa da imparare anche da queste guide sintetiche.

Qualche suggerimento sui ristoranti: se vi capita di passare per l’Arcadia o lo Zlote Tarasy, i due centri commerciali più importanti, e volete provare un pasto da fast food ma ottimo vi consiglio il Viking, catena nordica che propone oltre a carne e ottime verdure anche del pesce, in prima fila salmone, cucinato ottimamente. Prezzi modicissimi. A proposito di centri commerciali dati i servizi che offrono sono sempre una buona base d’appoggio per chi come me viaggia con bimbi piccoli, molto utili per la merenda e per il cambio visto che sono dotati di ambienti appositi con fasciatoi, zone gioco e allattamento. E questi sono al centro della città e quindi comodissimi. E a proposito di bambini ho notato che quasi in ogni ristorante hanno menù ad hoc e tovagliette da colorare per passare con allegria il tempo a tavola…con matite colorate incluse naturalmente!

Per mangiare italiano consiglio “Mela Verde” nei dintorni di Novy Swiat, bell’ambiente e ottima cucina italiana, prezzi buoni, e il San Lorenzo, su Aleja Jana Paula, ambiente un po’ retrò leggermente polveroso, sembra piuttosto di stare in un museo, ma si mangia ottimamente. Fanno una fantastica focaccia ripiena e degli ottimi primi, cantina fornitissima, anche qui prezzi modici.

Al centro storico, vicinissima al Barbakan c’è Pierogeria, un grosso portone di ferro vi introduce in un minuscolo locale con poco più di dieci tavoli, ambiente caldo e accogliente. Sono specializzati in pierogi, piatto tipico polacco, sorta di ravioli ripieni prevalentemente bolliti, a volte ripassati sulla piastra; qua li servono anche fatti al forno, giganteschi e con ripieni vari e gustosi, consigliato il mix vegetale specialmente quelli con spinaci e gorgonzola. Ottima selezione di birre e anche qui prezzi ottimi.

In ogni caso Varsavia è una città economica, si fa spesa nei supermercati e si mangia veramente con poco, se poi si scelgono le latterie storiche si spende veramente pochissimo. Per i souvenir anche prezzi buoni, ma per ciò che è tipico come i giocattoli in legno e l’ambra; prezzi come da noi invece nelle catene commerciali presenti.

Varsavia è tutta un fermento, cantieri ovunque, quelli per la metro e tanti edifici in costruzione. Un bel mix tra passato e futuro. Il centro storico una vera delizia. Questa città mi piace veramente molto, l’ho messa nella mia personale selezione di quelle che ho nel cuore.

Donatella

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