Vacanze valtellinesi

Alla scoperta dei sapori e dei luoghi che contraddistinguono la Valtellina
Scritto da: cristina romagnoli
vacanze valtellinesi
Partenza il: 06/07/2018
Ritorno il: 09/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Se vi dicessi pizzoccheri cosa vi verrebbe in mente? Ovviamente la Valtellina! Anche quest’anno abbiamo deciso di trascorrervi qualche giorno di puro relax.

Partiamo alle 7:00 da Rimini in modo da raggiungere Sondrio per l’ora di pranzo. Dobbiamo percorrere circa 500 km ma quello che troveremo al nostro arrivo sicuramente ripagherà tutta la strada fatta. Pranziamo alla trattoria “Da Olmo” dove abbiamo la certezza di gustare ottimi piatti della tradizione valtellinese (essendo il cuoco il padre del mio compagno). Affamati per il lungo viaggio gustiamo un antipasto di sciatt e bresaola. Per chi non lo sapesse gli sciatt sono simili a delle frittelline croccanti di forma tondeggiante con cuore di formaggio fuso: una vera delizia per il palato. Mentre come primo proviamo gnocchi ai mirtilli e i malfatti con bitto e speck, tutti e due molto buoni. Dopo aver pranzato ci dirigiamo verso la piazza centrale di Sondrio per berci un caffè e rilassarci. Poco distante scorre il fiume Mallero, un affluente dell’Adda.

Facciamo una passeggiata lungo il torrente per rinfrescarci un po’ visto le temperature elevate in città: pensavamo di andare al fresco e invece abbiamo trovato la stessa afa della Riviera. Fortunatamente qualche goccia di pioggia rinfresca l’aria e noi ne approfittiamo per lasciare le valige nell’appartamento del padre del mio compagno (che ci ospiterà per l’intero soggiorno) e per farci una doccia. Prima di cena facciamo una passeggiata nel quartiere di San Giovanni di Teglio, comune conosciuto come la patria del pizzocchero. Ceniamo presso il ristorante “La botte” a Tirano, paesino al confine con la Svizzera, noto per la partenza del trenino rosso del Bernina. Optiamo per due pizze che hanno soddisfatto le nostre aspettative.

Il giorno successivo sveglia presto per una colazione nel centro di Sondrio e poi visita al mercato settimanale ricco di tanti prodotti enogastronomici tipici della Valtellina. Dopo il pranzo in famiglia decidiamo di fare una passeggiata costeggiando il fiume Adda. Attraversiamo il passaggio a livello e ci incamminiamo lungo i campi coltivati a granoturco. Alle nostre spalle enormi distese di vigneti rendono il paesaggio montano davvero particolare, potremmo dire quasi insolito. Non avendo altro luogo dove coltivare la vite l’uomo da tempo disbosca versanti montani antropizzando queste aree non sempre senza conseguenze.

Arrivati agli argini del fiume immergiamo i piedi nell’acqua per avere un po’ di sollievo non immaginando che fosse congelata! Dopo un’oretta riprendiamo il sentiero che ci conduce alla macchina per raggiungere la vicina Tirano, capolinea del Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO dal 2008. In centro, a fianco al Museo Etnografico, sorge il Santuario rinascimentale della Beata Vergine che custodisce al suo interno un bellissimo organo. Passeggiamo lungo la via principale della città colma di negozietti, bar e ristoranti. Per via del caldo decidiamo di mangiare il gelato nella gelateria da Toldo: veramente molto buono, è l’unica gelateria che vi consiglio visto le pregresse esperienze in altri locali. La giornata sta per concludersi ma non prima di aver fatto un salto alla Sagra della bresaola a Chiuro. Ceniamo con sciatt, bresaola e carpaccio di bresaola gustando un ottimo vino rosso: il Grumello. Non c’è niente di meglio che conoscere la cultura di un luogo attraverso il cibo!

Tappa obbligata del nostro terzo giorno di viaggio è Livigno, città rinomata non solo come località sciistica ma anche come territorio “tax free”. Ricordo che la prima volta che ci andai rimasi sorpresa dal prezzo della benzina che superava soltanto di qualche centesimo l’euro. Per raggiungerla attraversiamo il confine svizzero, dirigendoci verso il Passo Forcola che abbiamo la fortuna di trovare aperto (normalmente nel periodo invernale/primaverile rimane chiuso per via dell’elevata quantità di neve). Durante il tragitto ci imbattiamo spesso nel trenino rosso del Bernina, colmo di turisti che ammirano sbalorditi il bellissimo panorama. Ci fermiamo per una breve sosta sul lago di Poschiavo, una vera perla nella valle grigionese. Un percorso pedonale permette di fare il giro dell’intero bacino d’acqua che purtroppo noi non abbiamo avuto il tempo di effettuare: sicuramente ci ritorneremo!

Non mancano molti chilometri a Livigno ma il nostro arrivo viene rallentato dalle numerose soste che effettuiamo per scattare qualche fotografia: impossibile non farlo, è tutto talmente bello da non sembrar vero. Versanti rocciosi si alternano a zone prative, mucche al pascolo, qualche rimasuglio di neve (e siamo a Luglio!): insomma una bellissima cartolina ricordo! Arrivati a Livigno proviamo a trovare un parcheggio gratuito ma inutilmente. Preparate molte monetine perché ne avrete bisogno! Ci incamminiamo così lungo il centro colmo di negozi di ogni genere, ristoranti e bar. Anche noi ci facciamo contagiare dalla smania dello shopping: sì ma quello genuino, legato ai prodotti enogastronomici. Pranziamo al ristorante pizzeria Cànoa ma non ve lo consiglio, molto turistico e i piatti non erano niente di speciale. Dopo pranzo facciamo un altro giro per la città per poi dirigerci al lago di Livigno o lago del Gallo: una vera gemma tra le Alpi, a confine tra Italia e Svizzera. È un lago artificiale che da trent’anni occupa la parte nord della Valle dello Spöl, posto all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Luogo adatto per il relax e soprattutto per gli amanti degli sport acquatici: difatti è disponibile il noleggio sul lungolago di kayak, barche e pedalò.

Soddisfatti per la bellissima giornata ci dirigiamo verso casa. Ricordate che alla dogana potrebbero fermarvi chiedendovi cosa avete acquistato (sono presenti dei limiti riguardanti le merci in franchigia). Per maggiori informazioni consultate questo sito: https://www.lagallerialivigno.com/it/lo-shopping-a-livigno/franchigia-livigno-ecco-tutte-le-informazioni-da-sapere. Terminiamo in bellezza la nostra giornata cenando in una pizzeria nei pressi di Chiuro.

Purtroppo il viaggio è finito ma il nostro non è un addio a questa meravigliosa valle ma piuttosto un arrivederci!

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Treno Bernina davanti al lago di Poschiavo

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Vista della valle

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Lago di Livigno

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Lago di Poschiavo

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Davanti al lago di Livigno



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