Uzbekistan fai da te

Resoconto pratico per viaggiatori zaino in spalla con budget limitato.
Scritto da: danigili
uzbekistan fai da te
Partenza il: 21/09/2014
Ritorno il: 05/10/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Viaggio in Uzbekistan

Resoconto pratico per viaggiatori zaino in spalla con budget limitato.

(Itinerario – Moneta – Spostamenti – Hotels- Ristoranti e brevi considerazioni finali)

Voli Aeroflot euro 572,00 p.p. Roma-San Pietroburgo-Tashkent e ritorno

Volo Uzbekistan Airways euro 116,00 p.p. Tashkent-Nukus

Itinerario

1gg volo da Roma

2gg volo sosta in aeroporto e volo mattutino Tashkent-Nukus – visita al Savitsky Museum – pern. a Nukus

3 gg escursione in fuoristrada al Lago di Aral – pern. in tenda in riva al lago

4 gg Aral – ritorno a Nukus – pern a Nukus

5 gg Nukus – Khiva ( durante il percorso visita alle fortezze Ayaz Qala – Tiprak Qala – Torre del Silenzio)

6 gg Khiva

7 gg Khiva-Bukhara

8 gg Bukhara

9 gg Bukhara

10 gg Bukhara-Samarcanda

11 gg Samarcanda

12 gg Samarcanda ( escursione di mezza gg a Shakrisabz)

13 gg Samarcanda-Tashkent

14 Tashkent – volo notturno Tashkent/Roma

Moneta Cambio al mercato nero 1 euro = 3700 SOM (è facile e chiedete il taglio da 5mila altrimenti viaggerete con pacchi enormi di banconote)

Spostamenti ed escursioni Lago di Aral: l’escursione è obbligatoriamente organizzata poiché occorre un fuoristrada e si tratta di deserto, per cui serve anche l’autista. Nell’escursione sono compresi i pasti, l’acqua, la tenda ed il sacco a pelo. Noi abbiamo usufruito dell’organizzazione dell’hotel Jipek Joli e ci siamo trovati bene (meglio pagare questa escursione in dollari poiché hanno uno strano modo di cambiare dollari/euro e ci si perde abbastanza)

A Nukus la tappa obbligatoria è il Savitsky Museum – un gioiello.

– Da Nukus a Khiva euro 80

Essendo in 4 e volendo fermarci a visitare le qalas abbiamo preso un taxi ed accordato il prezzo:

Il viaggio dura all’incirca 5 ore comprese le soste (brevi) per la visita alle qalas.

– Da Khiva a Bukhara

Di nuovo in taxi al costo di 80 euro totali. Il viaggio dura all’incirca 6 ore.

Ci siamo informati e c’era anche un autobus al costo di euro 10 a persona, ma bisogna avere flessibilità di orario.

– Da Bukhara a Samarcanda

In treno (Sharq – 2° classe). Comodo. Il viaggio dura 3 ore e mezza. Costo: 7 euro a persona

Il biglietto lo abbiamo acquistato direttamente alla stazione 3 giorni prima (nelle agenzie costa il doppio)

– Da Samarcanda a Tashkent

In treno. (Sharq – 1° classe). Comodo, in scompartimenti senza il film. Il viaggio dura 3 ore. Costo 10 euro a persona

C’è anche un treno deluxe e veloce ( costo 25 euro) ma era fuori budget per noi.

Il biglietto lo abbiamo acquistato direttamente alla stazione 3 giorni prima. ( Nelle agenzie costa il doppio)

– Shakrisabz (la città di Tamerlano)

Ci siamo andati con un taxi per mezza giornata ed abbiamo pagato 35 euro. Ci siamo fermati a pranzare sul passo in montagna in una trattoria locale all’aperto (vietato ai vegetariani)

Costo medio taxi

– Tashkent – Aeroporto 5 euro

Tashkent città da 2 a 4 euro dipende dalle distanze

Metropolitana 30 centesimi a tratta

Samarcanda città 2 euro

Samarcanda hotel > Stazione ferroviaria 3 euro

Hotel

Tashkent – Gulnara Guest House – 34 euro a camera doppia con prima colazione essenziale. E’ pulito. Senza carattere. Ha un cortile interno per le chiacchiere e per un tè. Posizione comoda: dietro il Chorsu Bazar e la fermata della metropolitana

Nukus – Jipek Joli hotel. Sembra carino, ed il vecchio edificio ha un cortile molto grazioso con tavoli e diwan. Purtroppo era al completo ed abbiamo soggiornato in una casa privata suggerita dall’hotel (che ci ha fornito comunque la ricevuta di registrazione). 7Casa privata 12 euro a persona con discreta colazione in hotel

Khiva – Mirza Boshi guest house. Potrebbe essere migliore. Le stanze non sono pulitissime e sembra lasciato un po’ andare. Il Meros Guest House aveva un’aspetto migliore ma era al completo. Euro 26,00 a camera doppia con ricca colazione

Bukhara Qui ci siamo concessi un po’ di lusso: Hovli Poyon Guest House – un’antica dimora con meraviglioso cortile e diwan. Le camere sono ottime, pulite e con tutte le comodità. La posizione è ottima, nel centro storico di Bukhara ma in una parte più riservata. Euro 45 a camera doppia con ricca prima colazione

Samarcanda – Antica Guest House, proprio accanto al mausoleo Gur Amir. Una vecchia casa con un giardino un po’ troppo rigoglioso. Le camere sono discrete e pulite con bellissimi teli ricamati alle pareti. E’ gestito da una famiglia tagika di sole donne molto simpatiche ed intraprendenti.

Euro 38 a camera doppia con ricca prima colazione.

Ristoranti frequentati

Khiva – Mirza Boshi – il ristorante dello stesso proprietario della guest house funziona meglio. Si trova di fronte al Kalta Minor, nella Ichon Qala. Antipasto + pietanza principale euro 5 a persona

Bukhara: Minzifa Restaurant – ottimo ristorante gestito da ragazzi giovani con menu in inglese ma cucina tradizionale uzbeka. Ha una gradevole terrazza con i tavoli per chi vuole cenare all’aperto. (antipasto + piatto principale+1 birra 6 euro a persona)

Hovli Poyon – la guest house, su ordinazione, organizza cene nel bellissimo cortile. Pietanze tradizionali.(antipasto + piatto principale+1 birra 6 euro a persona)

Samarcanda

Lagman Centre ( di fronte al parco Navoi) – ristorante in stile sovietico. Impossibile comunicare se non in uzbeko. Abbiamo comunque mangiato discretamente poiché nel menu ci sono le foto delle pietanze. (antipasto+piatto principale 4 euro a persona)

Antica – la guest house organizza la cena nel cortile – è tutto buonissimo ma troppo caro (8 euro a persona bevande escluse) rispetto alla media

Tashkent

National Food (di fronte al circo – nei pressi di Chorsu bazar)

Tipico ristorante uzbeko – vietato ai vegetariani. Piatto principale + 1 birra costo 3 euro a persona.

Shopping

Suzani, suzani, suzani (tessuti ricamati su teli, quadri, borse, portafogli cuscini). No gioielli tradizionali ( stanno in Turlmenistan) poche ceramiche moderne di rilievo.

Considerazioni finali

Dimenticate l’atmosfera dei bazar e un certo tipo di vita intorno alle moschee che avete visto in medioriente, o in Iran o in Marocco etc.

L’Uzbekistan ha subìto la dominazione sovietica che ha cambiato e trasformato le tradizioni, l’artigianato, la cultura e la religione della gente. I musei visitati hanno delle bellissime collezioni di gioielli e ceramiche a testimonianza di ciò che doveva essere in passato.

Resta comunque un paese che vale la pena di essere visitato perché porta ancora i resti della sua magnificenza. E’ importante testimoniare ancora una volta il dramma ambientale che i sovietici hanno inflitto al lago di Aral.

Mangiate le ruote di pane, fermatevi sempre nei mercati ortofrutticoli, bevete lo yogurt, mangiate i ravioli con la zucca.

Khiva è costruita a misura del turista, un po’ finta ed un giorno di visita è più che sufficiente. Però alzatevi all’alba e salite sulle mura per ammirare il panorama del sole che nasce ed illumina la città fortificata. Nel silenzio e nella solitudine dell’alba Khiva assume un altro aspetto.

Bukhara è deliziosa e due giorni ci vogliono tutti. Visitate l’Ark nel pomeriggio. Alzatevi all’alba e girate per la città vecchia che si sveglia.

Samarcanda è un nome evocativo, tanta immaginazione, storie raccontate, studiate a scuola. E’ una delle mete desiderate dai viaggiatori.

Andarci è importante, mausolei e moschee imponenti, la tomba di Tamerlano, e come diceva Terzani: l’ho tanto sognata e ora che l’ho vista sono depresso perché non potrò più sognarla.

Diversamente da Bukhara la sua magnificenza è in mezzo alla città sovietica con alcuni orrori imposti da Karimov come quello dei muri innalzati per coprire e nascondere alla vista i quartieri popolari.

Ma dovete andarci e sentire da soli ciò che il luogo ha da dire ad ognuno di voi.

Il Registan andate a vederlo sia all’alba che al tramonto. La moschea Bibi Khanoum va vista all’alba o con la luce del mattino. Nello Shahr Zindah meditate e contate gli scalini a salire e a scendere.

Ed infine lo diciamo e non ci vergogniamo: abbiamo cantato a squarciagola Vecchioni, sul treno per Samarcanda.

Dani & Gae



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