Ustica: trekking e snorkeling, senza folla anche ad agosto

Pranzi al sacco, scarpe da trekking, maschera e pinne nello zaino… per chi ama il mare e visitare le calette più impervie
Scritto da: Krikriti
ustica: trekking e snorkeling, senza folla anche ad agosto
Partenza il: 12/08/2018
Ritorno il: 26/08/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’anno vacanze nelle 2 settimane in cui quasi tutti gli italiani fanno ferie… PANICO.

Dove andare per sfuggire alla pazza folla? La risposta emerge da alcune ricerche.

Ustica, perché?

1) mare limpido e profondo

2) accessi al mare solo scogli al massimo ciottoli, quindi scomoda se non ami il mare 3) poca vita notturna.

Abbiamo alloggiato su un residence di altri 3 appartamenti all’inizio di via Boschetto, monolocale con bagno e cucina, appena a ridosso del paese, vicino a sufficienza per fare gli acquisti alimentari velocemente, ma fuori dal rumore di auto, persone e bar, con una bella vista mare dalla terrazza, niente di meglio per le nostre esigenze.

Abbiamo iniziato subito il pomeriggio di arrivo ad esplorare il sentiero di tramontana, partendo dalla zona cimitero. Dopo vari tentativi di scendere verso il mare (la parte del cimitero verso il faro non ha discese fattibili se non in corda doppia…) siamo finalmente approdati a Gorgo salato, che si trova dopo il Villaggio Preistorico (vedi mappe che allego) tempo di percorrenza dal paese senza troppa fretta 30-40 minuti. Meglio passare per la strada del cimitero se si vuole una strada senza auto, alternativa prendere strada Tramontana e poi accedere o da un accesso in cui è stato costruito un muretto e lasciato un pertugio oppure prendendo l’unica strada in lastricato che si incontra a destra (piu’ avanti rispetto a quella con muretto), con queste 2 alternative si guadagna tempo ma si perde il panorama della costa.

Per scendere al mare a Gorgo Salato ci sono delle scalette in cemento adattate agli scogli esistenti, due delle discese sono vicine una terza in una mini caletta è 10 metri oltre, per altre alternative di mare procedere a piedi lungo lo sterrato in direzione ovest, dopo 100 mt si incrocia prima un canalone che porta ad una baia di ciottoloni e poi ulteriori scalette di cemento (vanno cercate) che si fermano a 1,5 mt da una cala di sassoni, con qualche caverna sulla scogliera che penso sia Corruggio, in questo caso l’accesso al mare è un po’ scivoloso. A Gorgo Salato siamo andati almeno 3 volte, se c’è mare mosso con onda da ovest si riesce ad entrare in mare solo dalla scaletta a destra ma sarà torbido.

Fondali lato nord interessanti con punti meno profondi ed avvallamenti possibilità di andare a nuoto al faraglione.

Nota generale In tutte le nuotate facendo snorkeling e un po’ di apnea è stato possibile vedere tra le altre almeno una stella marina, spirografi, cernie, madrepore arancioni… una goduria, benedetta l’area marina protetta per l’abbondanza.

Secondo giorno… il richiamo di via Boschetto, siamo curiosi e ci dirigiamo verso il sentiero del bosco (di pini d’Aleppo) destinazione passo della Madonna e scogli piatti.

Il percorso ben segnalato all’inizio rimane (se non si prendono le diramazioni che salgono alla cima) a mezza costa, vista mare. Il percorso inoltre è all’ombra dei grandi pini, fino a un certo punto è carrabile, oltre si fa sterrato e termina con un tratto in pendenza alla chiesetta dedicata alla Madonna. Da lì, su strada-contrada tramontana, abbiamo raggiunto la località Scogli Piatti, appena prima di cala Sidoti.

Una nota: consultando le mappe dell’Area Marina protetta, il posto è segnato col simbolo di balneabile, sebbene le indicazioni evidenzino che in zona A le uniche cale da dove fare il bagno sono cala Sidoti, Spalmatore e calletta Santoro. Vero è che si tratta dello stesso specchio di acqua di cala Sidoti.

Sia cala Sidoti che Scogli Piatti per lo snorkeling sono proprio belle. Vicino alla costa il fondale è basso quindi è necessario nuotare verso il largo per avere la profondità, in quella zona ho visto un bel esemplare di pesce pappagallo.

Terzo giorno

Imbocchiamo il sentiero di mezzogiorno, prendendo da contrada Oliastrello la prima strada che scende a destra e porta a torre Santa Maria dopo via Appennini (vedi mappa). Il sentiero di mezzogiorno, si può prendere anche dal centro paese, salendo le scale che portano a torre Santa Maria.

Sul sentiero di mezzogiorno ogni tanto si incontrano dei cartelli che indicano le località sia nel dialetto locale che in italiano, scendiamo quindi verso San Ferlicchio, la discesa è impegnativa l’accesso al mare pure, ma che mare… subito molto profondo e limpido, peccato che essendo vicino ed in mezzo alla grotta azzurra e della Pastizza (quella con dentro la Statua di San Bartolomeo) ci sia molto va e vieni di barche vicino alla costa.

Da dove alloggiavamo a San Ferlicchio 25min a piedi (scendendo e salendo con cautela), qui siamo tornati 2 volte.

Una nota per lo snorkeling. Abbiamo constatato che nella costa sud l’acqua era più limpida della nord, ma potrebbe essere stato un caso in quanto siamo andati a nord sempre dopo la pioggia, che trascina in mare terra rossa.

QUARTO GIORNO

Proseguendo sul sentiero abbiamo incrociato delle scale in metallo (un po’ sgangherate) da qui può scendere a cala San Paolo, un bel anfiteatro dove sguazzare. Se si decide di fare da contrada Oliastrello l’hotel Diana nega l’accesso anche a piedi, si può scendere però da una strada successiva, che ha una sbarra sempre aperta in quanto a servizio di 3-4 villette, la strada con fondo piu’ o meno in cemento diventa uno sterrato dopo l’ultima casa, da li arrivati sul sentiero di mezzogiorno andare a Sinistra per Cala San Paolo.

QUINTO GIORNO

Cala Galera attraverso contrada Oliastrello, strada con sbarra e sentiero di mezzogiorno, tempo di arrivo 1h circa, l’ultima parte della discesa è impegnativa (è il mio metro di misura ….non arrampico). Cala bellissima e interessante con una grotta e vari canaloni sottomarini e una bella profondità appena fuori dalla linea di costa degli scogli che si protendono in mare.

Purtroppo i motoscafi dei diving a volte ancorano a 5 metri dalla costa. Sia ben chiaro non potrebbero (ho controllato sul sito dell’AMP i documenti della regolamentazione dell’ormeggio).

A cala Galera siamo tornati almeno 3 volte, purtroppo ad agosto viene presto l’ombra. Posto dove stendersi poco e scomodo, ma tanto io sono sempre in acqua, cosa positiva, mai trovato nessun’altro da terra.

Quinto giorno

Bella camminata lungo il sentiero di mezzogiorno. In un’ora e mezza abbondante su e giù per la costa (sempre facendo soste e foto) si arriva a Scugghitti. La discesa è decisamente impegnativa, un po’ da scalatori e il percorso va un po’ cercato a vista su tracce di altri, ma è il posto top della vacanza.

Mare stupendo con fondale molto interessante grazie a numerosi scogli emergenti o appena sotto il filo dell’acqua. L’acqua è limpidissima, barche assenti e lontane dalla costa (grazie agli scogli sommersi…). Mai visto nessun’altro arrivare a piedi. Sole fino al tramonto in quanto vicinissimo al faro di punta Gavazzi. Infine, se si è stanchi si va al faro e si aspetta il pulmino pubblico per il ritorno. A Scugghitti siamo tornati 5-6 volte.

Nota sul trasporto pubblico. Servizio ottimo. In agosto partono ogni 15 min circa di distanza la Circolare destra e la Sinistra. Si può acquistare il biglietto a bordo a 1,50 € e vale 90 minuti. Alle rivendite (Tabacchi, Edicola, Negozio via 3 Mulini di giardinaggio) c’è il biglietto per una corsa a 1,20 € e quello giornaliero a 2,5€. Gli autisti sono gentilissimi e fanno turni mooolto impegnativi. Se non si è in una fermata ufficiale basta fare un gesto per fermarli. A volte sono pieni in quanto minibus, ma di lì a 15 minuti ne passa un altro…

Per il pranzo al sacco basta passare o dal Bar-Rosticeria Oasi (Arancine, Pasta al forno, Parmigiana insalata di Polpo, capponata e altri bendiddio), dal Panificio di Antonio Pecora o dai Supermarket di Patricolo per pizza, pane vari pani conditi, ripieni etc, e un po’ di frutta e verdura (servizio anche a domicilio). Al Crai per spese più consistenti, affettati, formaggi e acqua più economica con angolo frutta e verdura più fornito (servizio anche a domicilio). Noi, per la frutta e la verdura, spesso siamo andati da Rosy (dopo il municipio 100 mt), molto più fornita, o da qualche contadino. Facendo la spesa e mangiando un paio di volte fuori, i costi sono stati contenuti. Pur essendo un’isola non si spende molto a mio parere (ovviamente dipende dal ristorante e dalla pietanza).

Nota importante. Abbiamo sempre evitato le cale semplici da raggiungere, di cui alcune a pagamento, per evitare rumore e confusione, ma in caso di mare mosso da ovest controllate Cala Santa Maria (che è il porto) o meglio il villaggio dei pescatori. L’acqua è pulitissima e si può tranquillamente fare il bagno su uno specchio d’acqua liscio e fermo.

Noi non siamo andati alla piscina Naturale, perché in quel periodo era interdetta, ma sicuramente ne vale la pena.

Abbiamo visitato la grotta segreta che si trova vicino a Cala Santoro (quella a pagamento) in direzione scoglio del Medico (chiedete a quelli del bus che vi fermano di fronte), veramente bella, con percorso e discesa sugli scogli.

Consiglio l’isola a chi in vacanza ama nuotare e vedere fondali, camminare fare trekking.

Il ritmo è: sveglia colazione, camminata, mare nuoto, pranzo al sacco, mare, nuoto, camminata, doccia, cena e a letto. Il forte di questa isola è la natura, oltre alla comunità che trasmette serenità. Personalmente 15 giorni sono stati pochi, appena il tempo di farsi un’idea dei posti che ci piacevano di più e come muoversi.

Vale davvero la pena salire alla torre della Falconiera, per il panorama sui due lati dell’isola e sul centro di Ustica.



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