Sarà amore?

Sono ritornato in Ungheria anche quest'estate. Sarò abitudinario, sarà per un incontro stile cinematografico vissuto lo scorso anno...Di fatto ho mollato le isole britanniche per Budapest e la sensazione è che la storia si possa ripetere anche il prossimo anno. Partito il 6 da Bari, ho potuto sostenere abilmente le critiche dei miei compagni di...
Scritto da: Fabio66
sarà amore?
Partenza il: 06/08/2007
Ritorno il: 16/08/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Sono ritornato in Ungheria anche quest’estate. Sarò abitudinario, sarà per un incontro stile cinematografico vissuto lo scorso anno…Di fatto ho mollato le isole britanniche per Budapest e la sensazione è che la storia si possa ripetere anche il prossimo anno.

Partito il 6 da Bari, ho potuto sostenere abilmente le critiche dei miei compagni di viaggio, che mi rimproveravano di essere in viaggio solitario…”Troverò lì” ho ribattuto, ed è anche vero che molto del viaggio era già stato pensato, con bei margini di alea.

Budapest accoglie placida con le sue vie tranquille e il traffico ordinato sul Lungo Danubio: sto già dimenticando i clakson della mia circonvallazione mentre mi avvio verso l’isola di Obuda, dove è fissato il mio campo-base.

Gastronomicamente parlando sono un tipo semplice, che apprezza la buona cucina (da italiano vero): eppure, a fronte dei grandi convivi dello scorso anno, mi sono divertito a gustare subito le langos, questa sorta di pizzetta allo yogurt che rappresentano il mio portafortuna.

Con il cambio ancora favorevole penso ad un giro in centro, una doccia e via verso Vàci. Mi direte che non è il caso di passare subito agli acquisti, ma il mio gusto è passeggiare in metro. Stanco delle città con dozzine di linee, mi rassicura il piastrellato di Vorosmarty e della BKV. Prima tappa dunque Vàci utca, dove ritrovo l’elegante caffé Gerbeaud. Un caffè costa 3 euro, fate un po’ voi: vi consiglio però di guardare qualche foto in rete per capire che si può trattare di un’esperienza unica.

Vàci utca (=via) accoglie turisti e cittadini del luogo con la consueta gentilezza: piace notare la commistione tra locali tipici e grandi negozi esteri. Decido di seguire l’istinto e scelgo entrambe le opzioni: è periodo di saldi, la famigghia a casa sarà contenta.

Rientro alla base pronto all’evento della serata: il concerto dei Chemical Brothers nell’area dell’isola di Obuda. Ed è lì che la incontro, lei, bionda, tedesca, per giunta coetanea, con i piedi sugli scannetti in legno per scorgere un po’ di palco. Una Arany Aszok, un saluto, un cenno d’intesa quando parte QUEL brano. Mica poco, per una 40enne.

Ma Budapest city mi chiama sotto le spoglie di una coppia di catanesi che hanno deciso di provare le Terme. Tutti dicono Gellert, ma mi bastano poche fermate della linea che va a est per capire che con le Szechenyi ho fatto la scelta giusta: immersa nel parco, assai rilassante dati i 40 gradi diurni.

Costa circa 2.600 forint , un po’ più di 10 euro, ma non è superaffollata e soprattutto permette un percorso semplice dalle piscine esterne alle saune.

Ci resto tutto il pomeriggio, finchè mi rendo conto che la mia vacanza prosegue e prosegue.

A Batthyiany stazione mi ritempro in foto che mentalmente presento allo screensaver dell’ufficio. Il LungoDanubio non ha nulla da invidiare al Tamigi anche nella “location” della casa del Parlamento. Una ragazzina mi porge una rosa gialla da una cesta in prossimità della stazione. Ho nello zaino una sacca piena di biancheria da lavare , cosa ci faccio con una rosa? Ma lei mi guarda fiduciosa e io le consegno 100 fiorini, un niente, 50 centesimi.

Di ritorno alla base, mi chiedo se è proprio opportuno cenare come ho fatto finora, tra cucina ebraica a soli 7000 fiorini o… I rigatoni di miei nuovi amici campani. Decido di fare un giro e affronto étterem (=ristoranti) di ogni tipo, fino a che mi ritrovo davanti al sùtemeny che vende le langos.

La tedeschina del concerto sta facendo la stessa cosa, si volta e…Io le sorrido offrendole un ottimo rosè del Balaton (300 fiorini al bicchiere). In realtà penso alla ragazzina della stazione e alle sue rose. Ora sono di nuovo nellu Salentu , scusatemi, mi squilla il telefono…Ja?



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