Verso terre dell’Est

Fine agosto dell'anno scorso. Con la mia compagna decidemmo di passare una settimana di vacanza in Ungheria. Partimmo il pomeriggio del giorno dopo in una splendida giornata e, profittando delle molte ore di luce che avevamo davanti, prendemmo l'autostrada per il confine con l'Austria, dove ci fermammo per una frugale cena. Viaggiammo per tutta la...
Scritto da: cagallio
verso terre dell'est
Partenza il: 01/09/2005
Ritorno il: 08/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Fine agosto dell’anno scorso.

Con la mia compagna decidemmo di passare una settimana di vacanza in Ungheria. Partimmo il pomeriggio del giorno dopo in una splendida giornata e, profittando delle molte ore di luce che avevamo davanti, prendemmo l’autostrada per il confine con l’Austria, dove ci fermammo per una frugale cena.

Viaggiammo per tutta la notte in direzione Syofok, sul lago Balaton, dove giungemmo alle prime luci dell’alba, fermandoci in un caffè ungherese; avevamo tutto il tempo per trovarci un alloggio.

In questa ridente cittadina, molti privati del posto affittano le stanze per i turisti. Noi avemmo la fortuna di imbatterci in una simpatica coppia in pensione che ci diede le chiavi di un’accogliente mansarda con cucina, doppio servizio e camere da letto. In fatto di lingua ci arrangiammo con qualche parola d’inglese che i figli della coppia riuscivano a comprendere.

Dopo aver dormito fino al tardo pomeriggio, passeggiando per le vie di Syofok, ci fermammo a cena in un tipico locale del luogo, per mangiare pesce del lago al suono della “zcharda”.

Il giorno dopo lo dedicammo alla visita della cittadina che si mostrava in tutte le sue bellezze architettoniche: la stazione dei treni in stile asburgico, una chiesa gotichezzante, il lungo lago con i suoi locali notturni, cui la sera stessa avremmo fatto visita.

Da non dimenticare uno splendido viaggio costa a costa, di notte, sul catamarano che fungeva anche da traghetto fra le due sponde del Balaton e dove si suonavano brani disco e la classica “zcharda”.

Un’altra curiosità di quei luoghi, era quella di veder transitare alcune coloratissime vecchie “Trabant” alimentate a miscela.

Arrivati a metà settimana di vacanza, non poteva mancare una visita alla capitale Budapest che dista dal lago 100 kilometri circa. Dopo la colazione a base di pasticcini fatti in casa dalla padrona che ci servì in camera, partimmo per la città asburgica bagnata dal Danubio. Verso metà mattina arrivammo a destinazione e, parcheggiata l’auto, c’incamminammo per le vie di Pest – la città nuova – per poi, attraversato il ponte delle catene e dei leoni, prendere il trenino a crmagliera che sale a Buda, la città vecchia, da cui si gode un magico panorama.

Altri incantevoli posti da visitare erano: il colonnato e la sua piazza adiacente al parco con il museo della storia; la notissima Cittadella, altro splendido esempio di architettura austro-ungarica sull’incantevole colle che domina la città.

Dobbiamo dire che l’Ungheria, come tanti altri luoghi da noi visitati, ci è rimasta nel cuore, per questo motivo decidemmo di ritornarci con nostri amici, quest’ultimo inverno, riscoprendo con loro posti mai priva visitati e trovando il lago Balaton ghiacciato ed osservando alcuni ragazzi che ci scorazzavano sopra con una vecchia “Trabant”.

Carlo e Franka.



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