Turchia fai da te 4

Vicina e lontana, esotica e accessibile, asiatica ed europea, la Turchia è un condensato di ossimori che stimola l’immaginazione
turchia fai da te 4
Partenza il: 13/09/2014
Ritorno il: 28/09/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ciao a tutti! È la prima volta che mi cimento nello scrivere un diario di viaggio e i motivi sono vari: innanzitutto mi piacerebbe essere utile ad altre persone come altri lo sono stati per me durante l’organizzazione di questo meraviglioso viaggio fatto nelle ultime due settimane di settembre e poi perché sarebbe un’emozione immensa poterlo rileggere sul magazine dei TPC che esce una volta al mese in edicola ed al quale sono ormai da anni abbonata!

Vicina e lontana, esotica ed accessibile, asiatica ed europea, la Turchia è un condensato di ossimori che stimola l’immaginazione. Entrano così nel caleidoscopio della grande città minareti e moschee, chiese bizantine, sinagoghe sefardite e hamam, palazzi moderni, grattacieli e case di legno colorato. Benché sia difficile prescindere dalla capitale, la Turchia non è solo Istanbul: anche un seguito di tesori storici ed archeologici frutto di sovrapposizioni millenarie di popoli. Così, l’archeologia ed i monumenti dell’arte greca, bizantina, ottomana, armena punteggiano molte possibili “rotte” di visita. Senza dimenticare il favoloso mare che la circonda.

Innanzitutto è bene fornire alcune informazioni generali del paese che andrete a visitare; passeremo poi a valutare come, quando e cosa fissare/prenotare e poi racconterò il nostro indimenticabile tour.

I mesi migliori per viaggiare in Turchia sono maggio giugno e settembre ottobre (in questi mesi segnalo 19/05 festa della gioventù e dello sport, 22-26/09 festa del sacrificio, 29/10 festa della repubblica).

L’assistenza sanitaria in Turchia non è garantita dalla TEAM: per questo conviene stipulare un’assicurazione privata che copra le spese mediche, i medicinali, l’eventuale ricovero e il rimpatrio.

Conviene cambiare il denaro appena giunti in aeroporto o ci si può rivolgere alle banche cittadine, in albergo o comunque prelevare denaro contante agli sportelli bancomat.

Per visitare le moschee e gli altri luoghi sacri musulmani bisogna togliere le scarpe prima di entrare e vestire in maniera adeguata, con gambe e braccia coperte (le donne devono coprirsi anche il capo). L’ingresso in genere è gratuito e vietato durante i momenti di preghiera.

L’ospitalità è un valore imposto dalla religione islamica: è una consuetudine essere invitati a prendere un tè.

Il nostro viaggio (i prezzi tra () saranno per 2):

1° GIORNO

Partenza in data 13/09 da Firenze SMN con Frecciarossa direzione Bologna (26€), navetta fino all’aeroporto di Bologna (12€) e aereo della Pegasus Airlines Bologna-Izmir (239,97€). Arriviamo in tarda serata ad Izmir dopo un volo tranquillo, stanchi, usciamo dall’aeroporto in cerca del nostro hotel prenotato su booking.com per quella sola notte e..il mondo!! Decine di persone tassisti parenti amici tutti ad aspettare qualcuno, sembrava di essere nel centro di un formicolaio, nonostante l’ora tarda. Ci attiviamo con le nostre guide cartacee ma soprattutto le nostre mappe offline su smartphone ma nonostante tutto non riusciamo a capire come arrivare alla nostra camera che, da quanto diceva il sito dell’albergo, si trovava a tre minuti a piedi dall’aeroporto. Esausti e confusi decidiamo di chiedere a qualcuno, ma in che lingua? L’italiano non lo conoscono, l’inglese lo arrangiano, i gesti!! I gesti ci hanno portati in dieci minuti ad essere distesi in una bellissima camera di un favoloso e comodo hotel a pochissimi passi dall’aeroporto.

Non starò a ripeterlo per tutto il diario, ma i turchi sono delle persone disponibilissime che cercano in qualsiasi modo di aiutare il turista. Andate tranquilli. Ovviamente sempre con il rispetto per una cultura ed una religione diverse dalle nostre.

Recensione e descrizione servizi (75€, pernottamento+colazione) su

2° GIORNO

L’indomani ci alziamo belli pimpanti e in un inglese arrangiato riusciamo a farci stampare dallo staff dell’hotel una cartina per arrivare, con la macchina presa a noleggio (200€ circa senza contare la benzina) su http://www.rentalcars.com/ e ritirata all’aeroporto tramite AVIS (ottimo servizio sia call-center in Italia che in loco), ad Efeso.

Efeso: visita a pagamento tutti i giorni 8:30-19. Si tratta di un sito di eccezionale bellezza, è uno dei centri romani più ricchi e meglio conservati del Mediterraneo. L’area di Efeso risulta scavata solo in parte ed è sempre possibile trovare aree o monumenti inaccessibili per i lavori in corso. Una mezza giornata è necessaria per la visita.

Da vedere: grotta dei sette dormienti; zona dello stadio; chiesa della vergine; area del porto; via arcadiana; teatro; via di marmo; agorà inferiore; biblioteca di celso; via dei cureti; tempio di adriano; terme di scolastica; case del monte coressos; cinta muraria; fontana di traiano; fontana di sestilio pollio; agorà superiore; pritaneo e bouleuterion.

A fine visita decidiamo di raggiungere il nostro hotel anch’esso prenotato su booking.com per una sola notte (70€, pernottamento+colazione). Recensione e descrizione servizi su .

Girellando per Selḉuk, cittadina a 3km da Efeso, che merita sicuramente una sosta, abbiamo optato per il Wallabies Restaurant. Si mangia bene e si sta tranquilli, godendosi la serata ad un tavolo che si affaccia su di una piscina.

Attenzione: la Turchia è piena di gatti randagi che verranno ad elemosinare cibo a tutti gli angoli. I cani, invece, soprattutto ad Istanbul, se ne stanno per i fatti loro.

3° GIORNO

La mattina dopo abbiamo cambiato il denaro ad uno sportello in centro grazie all’aiuto di un uomo che era seduto ad uno dei tanti negozietti molto carini della via principale e ci siamo avviati in direzione Aphrodisias.

Le strade, in Turchia, sono spettacolari, larghe dritte e tenute molto meglio che in Italia.

Aphrodisias: visita a pagamento, in estate, tutti i giorni 8-19. Arrivati al parcheggio chiedete la strada per visitarla e, pagando, vi porteranno con un trattore alla città antica, consacrata al culto di Afrodite: è un centro pieno di fascino, in grado di rievocare oggi gli splendori del tempo in cui fu un importante centro urbano. Da vedere: cinta muraria; teatro; terme; portico di tiberio; terme di adriano; odeon; tempio di afrodite; stadio; museo.

Sotto consiglio di un gruppo di persone italiane cerchiamo di sbrigarci e ripartire subito per la meravigliosa Pamukkale.

Pamukkale (castello di cotone): visita a pagamento, tutti i giorni 9-19. Si tratta di spettacolari formazioni calcaree, cristallizzate in cascate di calcio, che fanno del luogo un anfiteatro naturale di eccezionale bellezza che si riconoscono, con il loro abbagliante biancore, da chilometri di distanza. È la più importante stazione termale del paese, ma anche un sito archeologico di grande rilievo: l’antica Hierapolis, infatti, fu sede vescovile in epoca bizantina; rasa al suolo da un terremoto, non fu più ricostruita.

Da vedere: müzesi; tempio di apollo; teatro; pamukkale termal (visita a pagamento tutti i giorni 10-21); martyrium di s. filippo; via porticata; necropoli.

A fine visita decidiamo di raggiungere il nostro hotel anch’esso prenotato su booking.com per una sola notte (40€, pernottamento+colazione). Recensione e descrizione servizi su .

Per quanto riguarda la cena, girellando un po’ per il minuscolo paesino, abbiamo trovato Konaksade Restaurant: ci siamo trovati bene.

4° GIORNO

L’indomani partiamo per Fethiye, finalmente un po’ di mare! Affacciata su un golfo con 12 isole, è una cittadina piacevole, al centro di un’area di grandi bellezze naturalistiche ed archeologiche. Più che visitare essa è una città da vivere, con i ristorantini al mercato alimentare, i locali per l’aperitivo, la passeggiata sul lungomare.

Da vedere: centro; tomba di aminta; fethiye arkeoloji müzesi; giro delle dodici isole; kayaköy; ölü deniz; aya nikola adasi.

Arriviamo direttamente all’hotel anch’esso prenotato su booking.com per una sola notte (139€, pernottamento+colazione). Recensione e descrizione servizi su .

Fortuna ha voluto che l’ufficio AVIS fosse proprio sotto l’hotel, quindi, ultimo giretto nei dintorni per poi riconsegnare la macchina.

Decidiamo per Ölü Deniz: visita a pagamento. Il suo nome indica la laguna formata da una duna di sabbia, separata dal mare solo attraverso un canale. Le sue acque blu, con la spiaggia ed il verde della pineta, sono state fotografate da tutte le angolature e costituiscono il biglietto da visita per le spiagge della Turchia. L’accesso ad entrambe le spiagge (marina e su laguna) è regolamentato ed a pagamento.

Decidiamo di tornare verso Fethiye; lasciamo la macchina all’ufficio AVIS e prima di salire in camera a sistemarsi, bel bagnetto in piscina dell’hotel all’ultimo piano. CONGELATA! Doccia e via di cena sul lungomare: Carnival Restaurant che non ci ha per niente delusi, da provare!

5°-6°-7°-8° GIORNO

La mattina ci alziamo di buon ora e dopo colazione ci avviamo con i nostri bagagli al porto dove ci aspetta il nostro caicco prenotato tramite mail presa dal sito http://www.beforelunch.com/ (650€, compreso tutto eccetto le bevande). Recensione e descrizione servizi su https://www.tripadvisor.it/ShowTopic-g293969-i367-k8016176-Beforelunch_com_da_Fethiye-Turkey.html.

L’ottavo giorno della nostra vacanza siamo di nuovo al porto di Fethiye: saldiamo il conto con Ros (proprietaria del caicco) ed il nostro programma a quel punto sarebbe stato quello di raggiungere un hotel vicino al porto dove avevamo prenotato, ma non ancora pagato, il servizio navetta per l’aeroporto di Dalaman (40€ da pagare in loco). Sennonché ci facciamo convincere da due signore che erano sul caicco con noi a prendere un unico taxi per raggiungere la stazione dei bus lì vicina dove poi le nostre strade si sarebbero divise ed avremmo preso il bus per Dalaman risparmiando rispetto al servizio navetta personale (di cui parlavo prima e prenotata in Italia). Sfortuna ha voluto che fosse sabato e che il primo bus, dalla mattina alle 11, ci fosse nel tardo pomeriggio (16:30), facendoci perdere l’aereo. A quel punto non conveniva tornare al porto e prendere la “nostra” navetta, abbiamo dunque chiamato un taxi pagando la bellezza di 50€! Bella fregatura! Prossima volta dò retta a me stessa!

Partenza da Dalaman direzione Istanbul S. Gokcen con aereo della Pegasus Airlines (125€).

All’arrivo troviamo lo shuttle che ci aspetta fuori dall’aeroporto col nostro nome in una lavagnetta: prenotato su http://www.istanbulairportshuttle.com/ e pagato in loco (20€). La strada dall’aeroporto all’hotel è stata lunga e faticosa, le strade erano tutte strapiene di vetture di ogni grandezza che suonavano clacson in file chilometriche, l’odore di smog e la stanchezza hanno fatto il resto. Dopo un bel po’ arriviamo all’albergo, anch’esso prenotato su booking.com per cinque notti (475€, pernottamento+colazione). Recensione e descrizione servizi su .

9° GIORNO

Distrutti dal viaggio del giorno precedente cerchiamo di riprendere in mano la nostra avventura, in una delle città più grosse al mondo, Istanbul.

Visitiamo prima di tutto palazzo di topkapi e harem: visita a pagamento da mercoledì a lunedì 9-17; un ulteriore biglietto è richiesto per l’ingresso all’harem (bellissimo). Il complesso è costituito da una serie di bassi padiglioni, affacciati su quattro corti principali e su numerosi piccoli cortili e giardini interni. Quasi una versione in pietra delle tende nomadi degli ottomani. La relativa austerità degli esterni contrasta con la decorazione opulenta delle camere, tutte ceramiche e marmi pregiati. La struttura asimmetrica e complessa riflette la lunga storia del palazzo, al quale ogni sovrano ha apportato modifiche ed ampliamenti.

Pranzo in Green Corner Cafe and Restaurant. Delizioso.

Nel pomeriggio S. Sofia: visita a pagamento; da ottobre ad aprile, da martedì a domenica, 9-17; da maggio a settembre, da martedì a domenica, 9-19. Massimo monumento cittadino e simbolo dell’architettura bizantina, può sembrare a prima vista priva di armonia per la presenza dei massicci contrafforti, aggiunti alla costruzione originale per puntellare la cupola e le pareti danneggiate dai sismi. Ciononostante il complesso resta un mirabile esempio di armonia e bellezza, oltre che di straordinaria tecnica costruttiva.

Sogukcesme Sokagi: alla fine degli anni ’80 del XX secolo il Ttok acquistò gli edifici fatiscenti della via per ricostruire le case ottomane secondo lo stile tradizionale, trasformate oggi in boutique hotel di fascino.

Fontana del sultano Ahmet III: ai quattro angoli si trovano i sebil, fonti dove i passanti trovavano i bicchieri colmi d’acqua per dissetarsi.

Piazza di S. Sofia: dopo lunghi lavori di restauro la piazza è oggi un piacevole punto di sosta, sempre molto affollato, da dove partono gli autobus per i tour turistici della città.

Ippodromo: quella che a prima vista sembra solo una monumentale piazza alberata è invece il grande spiazzo rettangolare dell’antico ippodromo, fatto costruire per riconquistare il favore della popolazione dopo l’assedio e la distruzione della città. Era il cuore pulsante della città antica, dove il popolo assisteva alle corse dei cavalli e dei cocchi. Divenne poi una cava di marmo.

Per quanto riguarda la cena ci siamo trovati molto bene al Semazen Restaurant anche se, con tutto il “pane” che danno prima di cena, è stato difficile terminare i piatti che avevamo ordinato.

10° GIORNO

Abbiamo visitato la cisterna basilica: visita a pagamento, da mercoledì a lunedì, 9-17:30. È la più imponente e vasta cisterna bizantina sotterranea di Istanbul. Il suo aspetto è più simile ad un contenitore segreto di tesori architettonici che ad un semplice serbatoio per l’acqua. Con le sue acque alimentava le piccole cisterne degli edifici della zona.

Abbiamo passeggiato nel parco gülhane: è un parco storico sito nel distretto di eminönü ad Istanbul in Turchia, adiacente all’ingresso del palazzo topkapı; l’ingresso sud del parco sfoggia una delle porte più grandi del palazzo. Esso è il più antico ed uno dei più estesi parchi pubblici di Istanbul.

Per proseguire poi alla stazione di sirkeci progettata come capolinea dell’orient express. Ospita anche il museo della ferrovia: visita gratuita da martedì a sabato 10-17; con modelli, documenti, fotografie e oggetti del treno più famoso del mondo.

Pranzo veloce in uno dei tanti McDonald’s della città.

Proseguiamo poi per il ponte di galata: su due livelli, uno automobilistico ed uno solo pedonale, è uno dei luoghi più panoramici della città ed è per questo che i suoi ristoranti ed i suoi bar sono tra i preferiti per ammirare il tramonto e le luci delle moschee che la notte si riflettono nelle acque scure del corno d’oro. I suoi parapetti sono costantemente occupati da decine e decine di pescatori che lanciano le canne sperando in copiose raccolte di sgombri. I dintorni del ponte di galata sono pieni di banchetti di street food; i più caratteristici sono quelli sulle barche, trasformate in cucine con grandi griglie su cui vengono cotti gli sgombri, serviti in panini ripieni con la cipolla (che non abbiamo avuto il coraggio di provare).

Passiamo poi per la moschea di Solimano il magnifico: è da molti considerata una delle più belle e sontuose costruzioni della città, di cui costituisce, secondo i poeti turchi, lo splendore e la gioia. Alle spalle della moschea sorge il cimitero che racchiude la turbe di solimano (visita a pagamento da martedì a domenica 9:30-16:30); vicino a questo edificio si trova anche la tomba di rosselana, donna di origine russa dalla personalità forte e decisa molto amata da solimano il magnifico che ne fece sua moglie legittima.

Passiamo poi di fronte all’università di Istanbul al cui interno si trova la torre di bayazid costruita come punto di osservazione per vigilare sugli incendi. Purtroppo era chiusa.

La moschea di bayazid II era in ristrutturazione: è una delle più antiche moschee della città.

Siamo poi passati per la moschea di atik ali pascià, la colonna di costantino, la moschea nuruosmaniye, per terminare la serata in bellezza al Seven Hills Restaurant con un panorama mozzafiato!

11° GIORNO

Abbiamo iniziato la mattinata con il Gran Bazar: con oltre 4000 negozi e chilometri di vicoli è una città nella città. È il più famoso ed il più grande complesso commerciale coperto del mondo. Richiede tempo ed una buona predisposizione d’animo indispensabile per entrare in relazione con le centinaia di venditori che, per mestiere, cercano di attirare l’attenzione dei passanti, offrendo le loro merci ed il tradizionale bicchiere di tè (assaggiate e comprate quello alla mela, è strafavoloso!). Aperto dal lunedì al sabato 9-19. Contrattate!

Pranzo a Seos Cafe & Restaurant.

Ritorniamo nel pomeriggio nell’immenso gran bazar, passiamo per un’altra moschea e finiamo per prendere un kebab roll al Baran Ottoman Kitchen.

12° GIORNO

Oggi giornata alternativa. Finalmente proviamo questa tramvia a 0,71€ a tratta che gira un po’ per tutta la città ed è molto comoda perché salta completamente file e traffico della caotica Istanbul moderna. Si tratta di una specie di autobus su binari che va a corrente elettrica. Tramvia fino a kabataş poi autobus fino a levent, visitiamo lo zorlu center e con la metro arriviamo a taksim meydani: trafficato cuore della città moderna, snodo dei trasporti con ristorantini di strada che restano aperti quasi 24h su 24.

Proseguiamo per istiklal caddesi: percorsa da un tram storico ed affollata ad ogni ora del giorno e della notte, qui si concentrano le legazioni straniere presso la corte ottomana. Molti edifici storici sono stati ristrutturati da fondazioni appartenenti a banche private o a grandi gruppi industriali, che ad Istanbul hanno un ruolo fondamentale nella promozione della cultura.

Saliamo (in ascensore) poi sulla torre di galata: visita a pagamento da martedì a domenica 9-20. Era utilizzata per l’avvistamento delle navi, poi fu utilizzata come prigione, poi un osservatorio ed infine un posto di guardia contro gli incendi. In cima si trova un ristorante. Un balcone corre intorno all’ultimo piano e consente di godere di un panorama grandioso dal corno d’oro al bosforo.

Molto caratteristico è il mercato del pesce di karakoy proprio alla fine del ponte di galata con le bancarelle che vendono pesce fresco e piccoli ristoranti senza insegna che offrono pesce alla brace o frittura mista, da consumare in tavolini in legno sotto un pergolato.

Siamo passati pure dalla moschea nuova arrivando poi al bazar delle spezie: visita gratuita da lunedì a sabato 8-19; è affollato ed affascinante per la sua animazione ed il profumo delle spezie e degli oli aromatici. Al suo interno si trovano in vendita semi, frutta fresca e secca, spezie, yogurt, sottaceti, ciambelle ricoperte con semi di sesamo e i lokum (caratteristici dolci turchi).

Siamo arrivati poi alla moschea di rustem pascià, una delle moschee più belle della città.

Cena al Capadocia Restaurant: molto buono.

13° GIORNO

Sveglia ore 3 per farci prelevare dallo shuttle prenotato dall’hotel a 20€. Molto conveniente in confronto agli shuttle privati degli alberghi che non chiedono meno di 80€ a tratta (che siate in 1, 2, 3, …).

Arrivo in tempo all’aeroporto di Istanbul per il volo verso la Cappadocia. È un mondo magico che in un’area relativamente ristretta regala grandi panorami e tesori artistici.

Partenza da Istanbul direzione Nevsehir con aereo della Pegasus Airlines (45€). Approfittate dei voli interni: poco costosi e veloci rispetto ai bus notturni. Transfer dall’aeroporto all’hotel prenotato per mail con il proprietario dell’albergo, 20€. In prima mattinata eravamo già a girello per l’hotel ma la camera non era, ovviamente, ancora pronta. Prenotato su booking.com per tre notti (285€, pernottamento+colazione). Recensione e descrizione servizi su .

Sotto consiglio del proprietario abbiamo subito iniziato con il Red Tour http://www.harmancavehotel.com/activities/cappadocia-red-tour.html venuto a costare 71€ all-inclusive, peccato per la guida parlante solo l’inglese.

Cena in Old Cappadocia Cafe & Restaurant. Ottima la pizza!

14° GIORNO

Sveglia ore 4:30 per fare l’immancabile esperienza in Cappadocia sulla mongolfiera. Tutto prenotato e organizzato dall’hotel tramite la compagnia Rainbow Balloons (http://www.rainbowballoons.net/en) a 280€. Da fare! Nel prezzo sono incluse le due colazioni (prima e dopo il volo), l’attestato di partecipazione, il brindisi e il trasporto da/per l’hotel. Abbiamo passato tutto il pomeriggio a dormire (erano due giorni che ci alzavamo prima dell’alba) e poi abbiamo fatto un giretto per la piccola Göreme cenando al Cappadocia Pide House/Restaurant: buonissima la loro pizza! La sera spettacolo dei dervisci rotanti prenotato ed organizzato sempre dal proprietario dell’hotel ma non ne siamo rimasti per niente entusiasti, ci siamo quasi addormentati e non era niente di che; ci hanno vietato di fare foto e video per non togliere la concentrazione ai dervisci ma dobbiamo ancora capire se erano davvero concentrati o se, ad oggi, si è risolto in un mero spettacolo per turisti.

15° GIORNO

Questa volta siamo stati acchiappati dal Green Tour prenotato ed organizzato sempre dal proprietario dell’hotel http://www.harmancavehotel.com/activities/cappadocia-green-tour.html (prezzo simile al red tour) all-inclusive, peccato per la guida parlante solo l’inglese.

16° GIORNO

Purtroppo la vacanza in Turchia è finita.

Transfer dall’hotel all’aeroporto prenotato per mail con il proprietario dell’albergo, 20€.

Partenza da Nevsehir direzione Bologna con aereo della Pegasus Airlines (250,98€).

Navetta fino alla stazione 12€.

Bologna Centrale Firenze con Frecciarossa 26€.

Nota su assicurazione medica: abbiamo stipulato l’assicurazione medica con Allianz (http://www.allianz-assistance.it), fortunatamente non ne abbiamo avuto bisogno. Sono comunque pratiche non troppo costose, è venuta infatti 71€.

Ecco terminato il nostro diario di viaggio: spero di esser stata utile a qualcuno! Non ho potuto riportare proprio tutto ma tra i link postati troverete altre informazioni su hotel ed attrazioni.

Ciao alla prossima e grazie per la pazienza!



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