La terra del Çay

Il nostro viaggio comincia da Istanbul, città sospesa tra Europa e Asia. Un lungo viaggio che ci porterà fino al lontano confine con la Siria, durante il quale non è mai mancato l'indispensabile çay, perchè è sempre ora di un buon çay (the turco)!
Scritto da: Elisina021
Partenza il: 29/07/2014
Ritorno il: 20/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

29 LUGLIO

Quest’estate abbiamo deciso di andare in vacanza in Turchia e abbiamo prenotato i biglietti aerei in aprile con la Turkish Airlines al costo di 526 € per due persone.

Siamo partiti dall’Aeroporto Marconi di Bologna con circa 30 minuti di ritardo, dovevamo partire alle 18.45, e siamo atterrati all’ Ataturk Airport di Istanbul alle 22.45 ( ora locale, + 1 ora). Scesi dall’aereo ci ha accolto una lieve brezza di caldo afoso…

Abbiamo preso un taxi che ci ha portato al nostro hotel, Champs Elysses Apart Hotel ( 150 € per 4 notti). L’albergo non è nulla di che e oltre tutto abbiamo avuto anche l’inconveniente di pagare in contanti perché non disponeva del pos del bancomat, come invece scritto nella prenotazione. Siamo andati subito in stanza e abbiamo accesso l’aria condizionata per rinfrescarci! Dopo una breve doccia ci siamo addormentati dalla stanchezza.

30 LUGLIO

Di buon’ora ci siamo alzati e abbiamo fatto una colazione veloce con qualche biscotto. Siamo scesi per strada e ci siamo incamminati verso il centro della città.

Siamo arrivati davanti all’imponente Moschea Blu ed entrati dentro al cortile ci siamo dovuti mettere in fila insieme a tutti i turisti delle varie crociere. Prima di entrare vengono dati degli stracci da coprirsi sia le gambe che il capo per rispetto per la loro religione. All’interno la moschea è molto grande e con maioliche blu sui muri, però l’odore di piedi che viene dai tappeti è molto pungente!

Di fronte alla Moschea Blu si può visitare Aya Sofia ( ingresso 30 TRY ), ex cattedrale bizantina ed ex moschea ora convertita in museo. Al suo interno è arricchita da bellissimi mosaici che ritraggono Cristo e la Madonna. Ci sono anche degli enormi medaglioni dorati con simboli arabi attaccati alle pareti.

Vista l’ora di pranzo, ci siamo fermati per uno spuntino e per riposarci dal caldo all’ombra di un albero.

Abbiamo deciso di vedere la Cisterna Basilica ( ingresso 20 TRY ) che rimane a pochi passi da Aya Sofia. Non è altro che una cisterna sotterranea che nell’antichità serviva per conservare l’acqua che veniva usata nei palazzi circostanti. Ci sono 336 colonne e sono state costruite alcune passerelle per camminare sopra all’acqua che abbonda di pesci. Penso sia il posto migliore per rifugiarsi dall’afa che è all’esterno! Si possono ammirare anche due colonne che alla base hanno la testa di Medusa.

Risaliti nel caldo del primo pomeriggio siamo entrati nel Palazzo Topkapi ( ingresso 30 TRY ), che è circondato da un parco dove la gente si stende per rilassarsi e fare pic nic. Abbiamo fatto un breve giro nel palazzo fermandoci di tanto in tanto all’ombra di un albero perché il caldo era un po’ opprimente. Il palazzo di per se non ci ha entusiasmato molto.

Volevamo vedere il Bazar delle Spezie ma lo abbiamo trovato chiuso, così siamo arrivati fino al Ponte di Galata. Le strade erano gremite di gente! Sembravano tante formichine!

Sulla strada per l’albergo ci siamo fermati per vedere il Gran Bazar, ma anche questo era chiuso.

Allora ci siamo diretti in albergo per riposarci. Per la cena abbiamo optato in un locale di fronte all’albergo ( Bayaslan Internet Cafè ) dove con solo 7 TRY abbiamo cenato in due!

31 LUGLIO

Al mattino siamo usciti dall’albergo con l’intenzione di prendere la metro per Taksim Meidani, ma ci siamo poi accorti di avere una cartina poco dettagliata e quindi abbiamo faticato parecchio per trovare l’ingresso giusto della metropolitana! Per fortuna ci siamo riusciti e siamo arrivati così a piazza Taksim da dove parte İstiklâl Caddesi, una strada piena di negozi, caffè e ristoranti che è attraversata da un tram antico. La strada scende lungo la collina fino ad arrivare alla torre di Galata. Lungo la strada ci sono tanti negozi di strumenti musicali e alcuni che vendono prodotti artigianali.

Al pomeriggio volevamo andare al Gran Bazar, per l’ennesima volta la cartina ci ha fatto tribolare parecchio e, dopo varie arrabbiature, finalmente siamo riusciti ad entrare nel Gran Bazar. Dentro la vita è frenetica, gente da tutte le parti! Qui puoi trovare di tutto, dalle lampade ai tappeti, dai gioielli agli asciugamani. Ci siamo concessi anche una fermata in un locale dove ci siamo gustati un buon thè turco ( çay ). Non lontano dal Gran Bazar c’è il Bazar delle Spezie che ci ha accolto con i suoi mille colori e odori! I colori di tutte quelle spezie e della frutta essiccata è quasi ipnotico! Abbiamo assaggiato anche alcuni dolcetti tipici e ne abbiamo anche comprato uno, una sorta di torroncino fatto con miele e ricoperto di pistacchi! Buonissimo!

Stanchi e madidi di sudore abbiamo fatto rientro in albergo per una doccia! Per cena siamo andati nello stesso locale della sera prima.

1 AGOSTO

Al mattino ce la siamo presa con comodo e abbiamo fatto una passeggiata per il lungomare, dove una piacevole brezza ci ha accompagnati fino al parco Gülhane. Il parco è molto grazioso e tenuto benissimo, con aiuole di fiori e alberi. Ci siamo fermati su una panchina per prendere un po’ d’aria. Verso l’ora di pranzo ci siamo diretti verso Sultanahmet dove abbiamo pranzato con due hamburger presi nel chioschetto. Abbiamo deciso di prendere il traghetto che ti permette di fare il giro nello stretto del Bosforo ( 15 € per due). Alle 13.30 ci siamo riuniti con la guida e gli altri partecipanti e ci siamo diretti all’attracco dove c’era il nostro traghetto. Durante la navigazione riesci ad ammirare le maggiori attrattive della città, il Corno d’Oro e lo Stretto sul Bosforo, dove si possono vedere tutte le ville affacciate sul mare. Anche se la guida a bordo del traghetto era pressoché inutile visto che non parlava quasi mai. Verso le 15.40 abbiamo fatto ritorno sulla terra ferma e abbiamo deciso di fare un ultimo giro al Gran Bazar.

Siamo rientrati in albergo per una doccia. Per cena siamo andati al solito posto, ma stasera al posto dei rotolini di pollo, abbiamo preso kebab di pollo con verdure e pita!

2 AGOSTO

Ci siamo diretti in aeroporto perché alle 8.30 dovevamo ritirare la nostra auto presso la compagnia Enterprise ( 410 € ). Ci hanno consegnato una Fiat Linea, una berlina che in Italia non producono.

Ci siamo messi alla guida alla volta del Parco Nazionale di Gallipoli. Dopo circa 100 km ci siamo accorti che la spia rossa del carica batterie del navigatore era spenta, l’accendisigari non funzionava! Non sapevamo cosa fare! Eravamo molto incerti ma abbiamo deciso di proseguire lo stesso utilizzando la mappa cartacea. All’ora di pranzo ci siamo fermati in un’area di servizio per mangiare qualcosa. Arrivata l’ora di pagare i conti non tornavano! Così è arrivato il titolare che ha risolto tutto. Ci ha chiesto poi di accomodarci per fare quattro chiacchiere e ci ha anche offerto un caffè turco. Valerio, un po’ titubante, gli ha voluto spiegare il nostro problema riguardante l’accendisigari. Lui ha chiamato subito un’officina Fiat e dopo cinque minuti ci ha fatto accompagnare in questa officina dove il meccanico in un minuto a cambiato il fusibile e il problema era risolto! Siamo poi ritornati all’area di servizio a ringraziare il nostro angelo salvatore! Senza di lui non so come avremmo fatto!

Ci siamo rimessi in auto e siamo arrivati alla Penisola di Gallipoli verso metà pomeriggio sotto una debole pioggia. Abbiamo girato lungo le vie del parco, fermandoci per vedere i cimiteri e i monumenti dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Siamo arrivati fino alla punta della penisola.

Verso sera ci siamo diretti verso Eceabat dove abbiamo cercato il nostro albergo, Lone Pine Pension ( 24 € ). L’albergo si trova in una strada sterrata piena di galline e galli che zampettano da tutte le parti.

Per cena siamo andati in un locale sul lungomare e abbiamo fatto una passeggiata prima di andare a dormire.

3 AGOSTO

Al mattino abbiamo fatto colazione presso il nostro albergo e poi abbiamo preso il traghetto per Çanakkale. Già di prima mattina il caldo si faceva sentire!

Dopo Çanakkale abbiamo preso la deviazione per visitare il sito archeologico di Troia ( ingresso 20 TRY ). All’ingresso del parco c’è una ricostruzione in legno del cavallo di Troia. All’interno del sito si possono vedere alcuni resti delle varie città di Troia succedutesi nei secoli. C’è anche un piccolo odeon ancora intatto.

Nel primo pomeriggio siamo arrivati a Bergama, dove abbiamo visitato l’Acropolis di Pergamon che rimane in cima alla montagna e per arrivarci bisogna prendere la teleferica (12 TRY). L’ingresso all’acropolis costa 25 TRY. Sulla sommità della collina si possono ammirare le rovine di alcuni templi, di cui uno sono ancora ben visibili le colonne, e anche un bellissimo teatro da cui si gode la vista del paese sottostante. Dopo aver visitato il sito ci siamo riposati all’ombra di un grande albero.

Abbiamo cercato poi il nostro albergo, Pergamon Pension ( 36 € ), dove il proprietario ci ha accolto molto gentilmente e ci ha offerto anche un çay con una fetta di torta!

A cena siamo andati in un ristorante non lontano dall’albergo dove ho provato la pide! L’impasto è simile a quello della pizza e ha una forma come di grande occhio che loro farciscono con verdure e carne macinata! Buonissima!

4 AGOSTO

Al mattino il proprietario della pensione ci ha deliziato con una buonissima colazione! Ci è dispiaciuto tanto lasciare quel posto!

Verso le 9 siamo partiti e circa due ore dopo ci siamo fermati per una breve visita a Izmir. E’ una grande città che si affaccia sul mar Egeo e ha una lunga via pedonale molto curata con fiori e alberi che costeggia il mare. Per fortuna che soffiava una piacevole brezza, perché il caldo si sentiva!

Ci siamo spostati verso Çeşme, dove abbiamo iniziato a vedere le prime spiagge. Ci siamo fermati in una spiaggia semideserta e ne abbiamo approfittato per un tuffo in mare! L’acqua era di un bel azzurro! Abbiamo proseguito la strada e ci siamo fermati alla spiaggia di Pirlanta. Questa era molto affollata di turisti turchi e anche poco pulita, ma il mare era di un bel color turchese! Ci siamo fatti un lungo bagno e ci siamo riposati all’ombra di un albero.

Verso sera ci siamo diretti ad Alaçati, dove abbiamo cercato il nostro hotel, l’ Alaçati Golden Resort, che di resort aveva ben poco! ( 130 TRY ).

Ci siamo concessi un tuffo in piscina, e dopo una doccia abbiamo cercato un ristorante in centro dove cenare. Ci siamo fermati al Beğendik Abi, dove abbiamo mangiato davvero bene e speso una cifra ragionevole! ( 28 TRY )

5 AGOSTO

Ci siamo diretti verso le rovine di Efeso. Il parcheggio costa 8 TRY, mentre l’entrata al sito 30 TRY.

Ci siamo muniti di cappello, occhiali da sole, abbronzante, ma soprattutto acqua! Il sole si sentiva parecchio! La parte più interessante e più famosa del sito è la biblioteca, che è infatti l’immagine simbolo, ma anche il resto merita la visita! Abbiamo anche intravisto la Iena Enrico Lucci, in vacanza con la famiglia! Abbiamo cercato di accelerare i tempi di visita perché il caldo era un po’ opprimente e non ci sono molti alberi sotto cui riposarsi dalla calura!

Al pomeriggio ci siamo spostati nel Parco Nazionale di Dilek ( ingresso 15 TRY ). All’interno del parco c’è una strada che attraversa la pineta e ti porta a 4 magnifiche baie dove ci si può fermare per prendere il sole e fare un tuffo in mare. La prima è la più affollata, e man mano che si prosegue c’è meno gente. Le spiagge sono tutte di ciottoli e in una abbiamo fatto un incontro con una famiglia di cinghiali che era intenta a cercare cibo! La spiaggia più bella secondo noi è l’ultima perché è la più tranquilla e l’acqua è cristallina!

Ci siamo rimessi in auto per raggiungere Didime, dove abbiamo fatto un po’ fatica a trovare il nostro hotel, Delta Hotel ( 29 € ). La stanza che ci è stata data era nell’hotel di fianco, che non era molto pulito e accogliente. Stanchi dalla lunga giornata ci siamo rinfrescati e siamo usciti per cena. Ci siamo fermati in ristorante dove abbiamo mangiato una pide e un piatto di pollo. Abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare pieno di negozi, ristoranti e locali da ballare.

6 AGOSTO

La colazione del mattino non ci è piaciuta molto, oltretutto abbiamo visto il cameriere che sciacquava le tazze con lo spinello e le rimetteva nel vassoio per i clienti….

Siamo partiti alla volta di Pamukkale. Siamo arrivati che era circa mezzogiorno. Il biglietto di ingresso costa 25 TRY e ti permette di vedere anche le rovine di Hierapolis. Dall’ingresso si vedeva questa montagna tutta bianca! Appena entri bisogna togliersi le scarpe e girare scalzi per non rovinare queste formazioni di travertino. Man mano che si sale si iniziano a vedere le terrazze dove al suo interno c’è un’acqua azzurrissima in contrasto con il bianco delle montagne! Siamo arrivati fino in cima alla montagna e ci siamo fermati al bar per riprendere le forze!

Anche se il caldo era opprimente, abbiamo visitato le rovine di Hierapolis e poi ci siamo riposati su una panchina sotto gli alberi. Verso metà pomeriggio siamo scesi di nuovo verso le terrazze e ci siamo fermati in una di queste per fare un bagno. Il fondale di queste vasche è viscido e c’è una poltiglia che sa di zolfo che le persone si spalmano addosso come per fare i fanghi. Ci siamo rilassati un po’ con la vista sulle verdi montagne tutt’attorno.

Il cielo si stava rannuvolando, così siamo andati in albergo, Kale Hotel ( 20 € ). In questo albergo c’erano solo clienti giapponesi! Ci siamo fatti un tuffo in piscina per rinfrescarci e poi siamo usciti per cena. Abbiamo scelto un ristorante vicino all’albergo dove ho provato i gozleme, una sorta di piadina sottilissima con ripieno di formaggio e spinaci!

Siamo corsi poi in hotel perché stava incominciando un forte temporale con fulmini e tuoni!

7 AGOSTO

Al mattino ci siamo svegliati e fuori splendeva un bel sole che sembrava non avesse neanche piovuto! Ci siamo messi in marcia visto che i kilometri per arrivare a Bodrum sono tanti.

Appena siamo arrivati, circa a mezzogiorno, abbiamo cercato il porto per prenotare il traghetto per Datça per l’indomani mattina ( 110 TRY ).

Bodrum è una tipica città di mare piena di vita e le case sono tutte bianche! Abbiamo seguito la costa per cercare una spiaggia dove fermarci. Parcheggiata l’auto, siamo scesi in spiaggia. Qui gli ombrelloni e i lettini non si pagano, l’importante è che consumi qualcosa al bar, così abbiamo fatto uno spuntino e poi un bel bagno nell’acqua trasparente! Anche questa spiaggia è di sassolini. Ci siamo rilassati sui nostri lettini per tutta la giornata. Verso sera ci siamo immessi nel traffico caotico di Bodrum per arrivare a Torba, che dista pochi kilometri, dove ci siamo fermati al nostro hotel, Armagan Hotel ( 30 € ). L’hotel è molto bello, ci sono tutte casette bianche con rifiniture blu che danno sulla piscina!

Per cena abbiamo mangiato un gozleme in un locale un po’ spartano e poi ci siamo fatti un giro nel centro di Bodrum. Il centro pullulava di turisti, sembrava di essere nella nostra riviera romagnola!

8 AGOSTO

Alle 9.30 abbiamo preso il traghetto in direzione Datça. Durante la traversata abbiamo visto alcune isole della Grecia che rimangono vicino alla costa turca. Abbiamo attraccato alla penisola di Datça verso le 11.15. Di primo impatto sembra semideserta con uliveti ovunque e una stradina che si inerpica su per le montagne. Abbiamo imboccato una strada che ci ha portato verso il mare e ci siamo fermati in una spiaggia semideserta. Per fortuna c’era una piccola pensione che faceva anche da ristorante così abbiamo pranzato. La ragazza che ci ha servito è stata gentilissima e abbiamo mangiato benissimo!

Abbiamo sistemato il nostro ombrellone sulla spiaggia e ci siamo fatti un bel bagno! Verso circa metà pomeriggio abbiamo proseguito con l’esplorazione della penisola e siamo arrivati fino alla punta. Ritornando indietro sulla strada ci siamo fermati in una spiaggia deserta dove siamo rimasti fino a sera. Questa zona della Turchia ci è piaciuta particolarmente perché regna la pace e la tranquillità e non c’è ancora turismo a disturbare queste bellissime spiagge e le montagne tutt’intorno.

Siamo arrivati al nostro hotel, Datça Antik Apart Hotel ( 45 € ) verso sera, e siamo rimasti piacevolmente colpiti perché è proprio un bel albergo e la stanza, anche se un po’ bassa, era molto grande!

Abbiamo cercato un posto per cena e abbiamo trovato il Caferin Yeri, un ristorante con un bellissimo giardino dove i camerieri correvano avanti e indietro senza sosta! Ma non abbiamo capito il perché! Abbiamo preso due gustosi kebab davvero ottimi!

Per smaltire la cena abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare fino ad arrivare nel centro del paese.

9 AGOSTO

Abbiamo deciso di fare colazione in albergo, che non era compresa, e con 3 € a testa abbiamo mangiato benissimo!

Siamo saliti in auto in direzione della spiaggia di Patara, dove siamo arrivato circa alle 13. A circa 1 km dalla spiaggia c’è una sbarra dove bisogna pagare l’ingresso di 5 TRY per il sito archeologico di Patara antica e poi si può proseguire per il parcheggio della spiaggia. Patara è la spiaggia più lunga della Turchia, ben 18 km, ed essendo così estesa non è mai affollata! Abbiamo scelto il nostro punto un po’ isolato dove piantare l’ombrellone e ci siamo tuffati tra le onde del mare!

Verso metà pomeriggio il vento ha iniziato a crescere e a sollevare tutta la sabbia, così ci siamo rifugiati nelle dune dietro la spiaggia. Abbiamo sistemato le nostre cose sotto un albero e ci siamo goduti il silenzio.

Verso sera siamo andati a Kalkan, alla Gul Pension ( 35 € ) che si trova proprio nel centro del paesino. Avevamo un immenso balcone con vista sul mare!

Siamo usciti per andare a cena e ci siamo fermati da Ali Baba Restaurant, visti i prezzi alti degli altri ristoranti, ci sembrava il meno caro. Io ho provato la mussaka, melanzane con carne macinata e Valerio del petto di pollo con purè ricoperto con formaggio ( 40 TRY ). Abbiamo fatto una passeggiata per le vie ripide del paese e siamo rientrati in stanza.

10 AGOSTO

Fatta colazione, ci siamo diretti alla spiaggia di Kaputas che dista circa 7 km da Kalkan. Una piccola insenatura nasconde questa spiaggia meravigliosa con un mare di un azzurro intensissimo che sembrava quasi dipinto. Purtroppo essendo una piccola spiaggia è sempre molto affollata. Già di primo mattino si sentiva il sole caldo sulla pelle, così abbiamo passato quasi tutta la mattina a fare il bagno nel mare blu!

Verso le 13 l’aria era irrespirabile così abbiamo deciso di andare via. Salite le scale per andare all’auto ci siamo accorti che in alcuni punti della strada l’asfalto si stava sciogliendo e si attaccava alle scarpe! Il termometro dell’auto segnava 44°! Così accalorati ci siamo messi in viaggio per Antalya, dove siamo arrivati nel tardo pomeriggio. Abbiamo dovuto lasciare l’auto in un parcheggio a pagamento perché l’albergo era nella zona pedonale della città vecchia.

Siamo arrivati al Kale’s Homestay2 ( 18 € ), dove la proprietaria Katja, una signora tedesca, ci ha accolto calorosamente! Ci ha mostrato la nostra stanza con bagno in comune non molto pulito…

Il caldo ad Antalya era molto fastidioso! Siamo usciti per vedere un po’ la città e per cenare con due panini al kebab di agnello ( 40 TRY ) e un tipico gelato turco, che come gusto è uguale al nostro ma sembra quasi gommoso e appiccicoso!

Rientrati nell’ostello abbiamo scoperto che la nostra camera era un forno! E non c’era neanche l’aria condizionata, ma solo un misero ventilatore!!

11 AGOSTO

Visto che non siamo riusciti a dormire per il troppo caldo, alle 7 di mattina abbiamo preso i nostri bagagli, ci siamo fermati nel forno di fianco per comprare qualche pasta dolce e salata e siamo andati alla nostra auto. Ci siamo addentrati nelle montagne lasciando alle nostre spalle il mare. Il clima era sempre più fresco, addirittura 24°! A un certo punto lungo la strada abbiamo visto un gran assembramento di gente e ci siamo accorti che c’era una macchina capottata, sul ciglio della strada c’era un ragazzo che urlava e di fianco una donna insanguinata che tenevano stretta, ma non aveva una bella cera….è stata una scena davvero orribile! Questo è ciò che succede a guidare come pazzi!

Siamo arrivati a Konya nel primo pomeriggio e ci siamo diretti al Bey Hotel ( 31 € ), dove ci siamo riposati per qualche ora prima di uscire per fare un giro nella città. Volevamo vedere i Dervisci Rotanti, ma purtroppo abbiamo scoperto che si esibiscono solo il sabato sera…

In giro non ci sono molti turisti e si nota negli abitanti di questa città un legame verso la religione molto più accentuato rispetto ad altre zone della Turchia viste fin’ora, come ad esempio Istanbul che è invece più occidentalizzata.

Per cena siamo andati al Deren Restaurant ma non siamo rimasti soddisfatti perché il cibo non sembrava fresco ma riscaldato! Appena rientrati in albergo siamo corsi subito in bagno!

12 AGOSTO

Dopo una misera colazione siamo partiti alla volta di Goreme. Durante il tragitto le montagne attorno a noi era desertiche, senza neanche un alberello.

Verso le 11 abbiamo iniziato a vedere le prime formazioni di tufo, i camini delle fate!Dopo poco siamo arrivati a Goreme. Per prima cosa siamo andati al Museo a Cielo Aperto (ingresso 20 TRY), dove all’interno di questi pinnacoli alcuni monaci costruirono delle chiese bizantine. Sono ancora ben tenute e in una di queste, chiamata Chiesa Buia (supplemento di 10 TRY), si possono ammirare dei bellissimi affreschi ancora intatti che ritraggono la vita di Gesù!

Usciti dal museo abbiamo preso un sentiero che porta alla Valle delle Rose e alla Valle Rossa, dove si possono visitare delle chiese rupestri e anche molte piccionaie. Il sentiero si addentra tra le montagne ed è molto lungo ma poco frequentato. Siamo ritornati in auto e siamo andati al Sunset Point ( ingresso 2 TRY) dove parte il Sentiero dell’Amore. E’ molto bello perché affianca le montagne ed è ancora più bello fatto al tramonto perché le rocce cambiano colore e diventano di varie tonalità di rosa e giallo! Davvero romantico! Abbiamo aspettato fino al calare del sole e poi siamo andati al nostro albergo, Peri Cave Hotel ( 35 € ), dove la nostra stanza era scavata nel tufo! Durante l’estate è molto fresca e bisogna dormire con la coperta pesante!

Siamo andati al Nazar Borek per cenare, un ristorante molto apprezzato dalla Lonely Planet, dove abbiamo mangiato benissimo!

13 AGOSTO

Ci siamo dovuti svegliare prima dell’alba perché Valerio aveva prenotato il giro in mongolfiera, regalo per il mio compleanno! Alle 4,30 un addetto della Voyagers Ballons è venuto a prenderci al nostro hotel e ci ha accompagnato nel loro ufficio dove abbiamo fatto colazione insieme agli altri partecipanti. Dopo circa un’ora un minibus ci ha portato nello spiazzo dove stavano gonfiando le mongolfiere. Nel nostro cesto eravamo in 15 più il guidatore. Abbiamo aspettato che anche le altre mongolfiere fossero pronte e poi ci siamo sollevati da terra! Pian piano il cielo si è riempito di mongolfiere, circa 90! Un’immagine bellissima! Dietro la montagna ha iniziato a sorgere il sole e a illuminare a poco a poco tutta la vallata! Ogni tanto il pilota scendeva di quota per farci ammirare da più vicino le formazioni rocciose. A un certo punto, Valerio, il mio ragazzo, mi ha dato un piccolo pacchetto in mano e mi ha invitato ad aprirlo, non so perché ma il mio cuore batteva all’impazzata, aperto la scatolina c’era un anello! Lui si è girato verso di me e mi ha chiesto di sposarlo! Io sono rimasta esterrefatta e la mia risposta non poteva che essere SI!! Con questa gioia nel cuore mi sono goduta la fine del volo che è durato circa un’ora. Dopo l’atterraggio ci è stato offerto un brindisi con champagne e un attestato di partecipazione. Risaliti nel minibus siamo ritornati in hotel dove abbiamo fatto una seconda colazione! Prima di partire abbiamo fatto un’ultima passeggiata in mezzo ai falli giganti!

Il viaggio verso Gaziantep è stato lungo, 450 km e arrivati in città il navigatore non riusciva a farci arrivare all’albergo perché erano tutte stradine strette a senso unico! Presi dalla disperazione abbiamo chiesto aiuto ad un bambino che ci ha portato fino all’hotel, Anadolu Evleri ( 30 € ), che abbiamo scoperto poi essere un boutique hotel! Ci hanno dato una stanza più spaziosa di quella prenotata, davvero bella e curata nei particolari.

Abbiamo fatto un giro per la città, abbiamo visitato il bazar e ci siamo fermati da Güllüoğlu per assaggiare i miglior baklava di tutta la Turchia! Sono dei tipici dolci turchi fatti con tantissimi strati di pasta fillo con ripieno di miele e pistacchi. Ce ne siamo innamorati!

Per cena siamo andati da Imam Cagdas dove abbiamo mangiato bene!

14 AGOSTO

Dopo una buona e sostanziosa colazione, ci siamo diretti verso Sanliurfa per visitare il sito archeologico di Gobekli Tepe ( ingresso 5 TRY ). Abbiamo faticato un po’ a trovarlo per le scarse indicazioni, ma alla fine siamo riusciti ad arrivare al sito. E’ da pochi anni che l’hanno scoperto e quindi è visibile solo il 5 %. Si possono ammirare dei megaliti neolitici disposti in cerchio che risalgono al 9500 a.C. e si crede che sia il luogo di culto più antico del mondo. Purtroppo questi blocchi di pietre incisi con animali sono coperti da un gazebo in legno, perché gli archeologi ci stanno ancora lavorando, quindi non sono molto visibili. La cosa bella invece è che c’è ancora pochissimo turismo e in cima alla collina si può godere del panorama circostante.

Ci siamo spostati ad Harran per vedere le case alveare. Scesi dall’auto ci siamo fatti un bagno di sudore! C’erano quasi 50°! Abbiamo visitato alcune rovine appartenenti ad una moschea e poi, scesa la collina, ci siamo fermati a visitare un gruppo di case alveare. Queste case fatte di fango e terra hanno questo particolare tetto in mattone che ricorda un alveare. All’interno sono tutte arredate con tappeti e vari oggetti. Valerio è voluto andare fino al confine con la Siria, e mentre ci avvicinavamo al confine abbiamo visto un immenso campo profughi dove abiteranno circa 100000 siriani. Il confine è chiuso e non è possibile entrare in Siria. La zona tutt’intorno è sporca e i profughi vivono in delle case semidistrutte… si vedono le conseguenze della guerra…

Ritornati a Sanliurfa abbiamo cercato Lizbon Guesthouse ( 30€ ), e abbiamo faticato parecchio a trovarla perché non ha nessun tipo di insegna! Siamo stati accolti molto calorosamente dal proprietario della casa Aziz e da sua moglie Ferida. Ci hanno offerto un piatto di cocomero fresco e ne siamo stati felicissimi visto il caldo! Aziz ha insistito per portarci a fare un giro per la città così ci siamo incamminati e abbiamo visto una moschea dove al suo interno c’è una grotta dove si dice che sia nato il profeta Abramo. Abbiamo visitato anche un bellissimo giardino con varie vasche piene di pesci che le persone del posto considerano sacri. Siamo rientrati a casa di Aziz e, dopo una doccia fredda, abbiamo cenato con Aziz così abbiamo potuto assaggiare l’ayran, bevanda a base di yogurt, non male! Dopo una breve passeggiata per il centro siamo andati a dormire.

15 AGOSTO

Ci siamo svegliati nel cuore della notte perché abbiamo sentito dei movimenti in cortile e dopo poco l’elettricità è saltata e addio condizionatore! Verso le 4.30, dopo una notte insonne, la luce è tornata, ma noi ormai eravamo sudati e stanchi così ci siamo fatti una doccia e abbiamo preparato le nostre cose (secondo noi è stato Aziz a togliere la luce). Verso le 6 siamo scesi per andarcene Aziz e sua moglie hanno insistito perché restassimo per la colazione, ma noi abbiamo pagato e ce ne siamo andati! Lasciatici alle spalle Sanliurfa, ci siamo addentrati nelle montagne per andare al Nemrut Dağı. Siamo arrivati al Nemrut Keravansaray Hotel verso le 10 ( 69 € ,ezza pensione e bevande). Ci hanno preparato la stanza così ci siamo potuti riposare un po’. Nel primo pomeriggio siamo andati a vedere alcune rovine che fanno parte del Parco Nazionale del Nemrut Dağı. Abbiamo visto il ponte sul Cendere, un antico ponte a schiena d’asino di età romana. A pochi kilometri c’è la Yeni Kale, una fortezza non visitabile perché in via di restauro. Per visitare le rovine di Arsameia bisogna pagare l’ingresso di 11 TRY per entrare nel parco. In cima alla montagna si possono ammirare alcune stele ancora ben conservate e resti di un’antica città. Nel tardo pomeriggio siamo saliti in cima al monte Nemrut, arrivati nel parcheggio si possono scegliere due percorsi per vedere le terrazze est e ovest. Noi abbiamo scelto di vedere prima la terrazza est, dove immensi corpi di pietra sedevano con a fianco le loro colossali teste. Ci siamo spostati nella terrazza ovest per vedere le altre teste di pietra e aspettare il tramonto che è stato spettacolare! Sceso il sole si è alzata una brezza davvero fresca! Siamo rientrati in albergo per gustare un’ottima cena compresa nel prezzo.

16 AGOSTO

Dopo aver fatto colazione, siamo partiti per Kayseri, considerando che c’erano 450 km da percorrere. Abbiamo attraversato alcune montagne e siamo arrivati dopo circa 7 ore. Arrivati al Kayzer Hotel ( 35 € ), ci siamo riposati in stanza per il resto del pomeriggio. Per cena siamo usciti e ci siamo diretti verso il centro della città che è molto moderna e pulita, sembra di essere in una città europea. Ci siamo fermati al ristorante Haci Baba dove abbiamo voluto provare i manti, una specie di piccoli tortellini ripieni di carne serviti con sugo di pomodoro abbinati a uno yogurt all’aglio e menta secca, un gusto un po’ particolare! Siamo rientrati in albergo per una bella dormita!

17 AGOSTO

Era il compleanno di Valerio e guardando il tg a colazione abbiamo scoperto che erano passati 15 anni da un tremendo terremoto avvenuto in Turchia.

Siamo partiti per Ankara e siamo arrivati per l’ora di pranzo. Abbiamo parcheggiato l’auto davanti al Yavuz Hotel ( 25 € ). Gli interni dell’hotel sono un po’ fatiscenti e gli arredi della stanza erano tutti storti! Siamo usciti per un giro nella capitale e siamo saliti su alla cittadella dove all’interno della mura si possono vedere delle case tipiche e ci siamo imbattuti anche in alcuni bambini fastidiosi e impertinenti! Ci siamo spostati in una zona nuova in via di costruzione dove ci sono negozi e caffè. La città di per se non sembra offrire molto e non da l’idea di essere una capitale. Siamo andati in un parco, Genelik Parki, per sederci sotto le fronde degli alberi, anche se non si muoveva una foglia!

Per cena abbiamo preso due rotolini con carne e verdure e acqua al prezzo di solo 7,5 TRY!

18 AGOSTO

Quando ci siamo svegliati al mattino l’aria si era rinfrescata, così ci siamo avviati verso Amasra, nel Mar Nero. Durante tutto il tragitto delle nuvole dense e scure ci hanno accompagnato. Siamo arrivati ad Amasra verso le 12 e abbiamo parcheggiato l’auto vicino al Balkaya Pension ( 40 € ), dove la proprietaria è stata molto carina e accogliente e ci ha consigliato alcune spiagge da vedere! Abbiamo visto la spiaggia a pochi passi dal paese ma non ci ha entusiasmati molto così abbiamo preso l’auto e dopo pochi kilometri siamo arrivati a Bozköy plaji, una spiaggia sabbiosa dove le onde del mare si infrangono. La spiaggia era piena di gente e c’era sporcizia ovunque, un vero peccato! Ci siamo fermati qui tutto il giorno e ci siamo divertiti a fare il bagno perché la forza delle onde ti travolgeva e ti portava a riva! Il cielo a iniziato a rannuvolarsi così siamo rientrati in albergo mentre iniziava a piovere. Siamo usciti più tardi per cenare e per fare un giro tra i vicoli del paesino.

19 AGOSTO

Al mattino abbiamo fatto una passeggiata per Amasra così l’abbiamo vista anche di giorno. Caricate le valigie in auto siamo ritornati alla Bozköy plaji. Il mare era sempre agitato! Verso metà mattina a fatto capolino anche il sole da dietro la montagna, così abbiamo potuto fare un tuffo in mare! Ci siamo rilassati e abbiamo mangiato alcune buonissime paste salate per pranzo. Mentre eravamo intenti a gustarci il pranzo abbiamo assistito al salvataggio di due persone che erano finite al largo in mare. Due coraggiosi ragazzi hanno preso i gommoni e si sono tuffati subito in soccorso! Tutto è finito bene!

Siamo ripartiti per tornare a Istanbul e abbiamo incontrato nebbia e pioggia lungo la strada. Arrivati in prossimità di Istanbul, abbiamo impiegato 3 ore per attraversarla per il gran traffico che c’era in autostrada! Un vero incubo! Siamo arrivati all’Educa Hostel Airport ( 35 € ) che erano le 21.30! Ci siamo fatti una doccia e abbiamo mangiato qualche snack prima di dormire.

20 AGOSTO

Alle 5.30 del mattino abbiamo dovuto riconsegnare l’auto all’aeroporto e così abbiamo atteso il nostro volo di rientro che è partito alle 8.40. Siamo atterrati all’Aeroporto di Bologna alle 10.30 e ci ha accolto un cielo grigio che sembrava quasi novembre! Abbiamo preso il treno per fare ritorno a casa nostra!!

Il nostro viaggio è stato intenso e un po’ stancante, abbiamo percorso 5825 km in tre settimane! Non potrò dimenticare la cordialità e la voglia di aiutare il prossimo che caratterizza i turchi! Questo è uno di quei viaggi che mi rimarrà nel cuore perché ho visti dei posti incantevoli e ho provato delle emozioni davvero intense!

Non credevo che la Turchia avesse così tanto da offrire, e sono felice di essermi sbagliata!



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