Turchia: un ponte fra oriente ed occidente

Siamo partiti il 6/5/08,approfittando di una offerta di Turchese viaggi a 617 euro in due , in crociando le dita :è stata un’esperienza bellissima.Avevamo Istanbul in B&B e il tour in PC ed è stata la soluzione migliore. MAR.6 Arrivati ad Istanbul alle 13 in perfetto orario,siamo andati all’albergo Kaya, vicino a Sultanhamet,l comodissimo e...
Scritto da: Grazia Pereno
turchia: un ponte fra oriente ed occidente
Partenza il: 06/05/2008
Ritorno il: 13/05/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Siamo partiti il 6/5/08,approfittando di una offerta di Turchese viaggi a 617 euro in due , in crociando le dita :è stata un’esperienza bellissima.Avevamo Istanbul in B&B e il tour in PC ed è stata la soluzione migliore.

MAR.6 Arrivati ad Istanbul alle 13 in perfetto orario,siamo andati all’albergo Kaya, vicino a Sultanhamet,l comodissimo e confortevole : davanti avevamo la fermata del TRANVAY (metropolitana leggera) che è il mezzo migliore per visitare la città: il ticket costa 0,75 euro , viaggia su binari in corsie riservate e permette di non imbottigliarsi nel traffico collegando tutti i punti di interesse della città. Siamo andati ad Eminonu, vicino al ponte di Galata e abbiamo fatto la gita di 2 ore sul Bosforo ( 15 euro in due): imperdibile e indimenticabile soprattutto al tramonto. Poi abbiamo visitato il pittoresco mercato del pesce di Karakoy e il mercato delle spezie ;abbiamo cenato in un ristorantino sotto il ponte di Galata ( 13 euro in due)davanti al sole rosso che scendeva dietro la moschea di Suleyman: semplicemente fantastico. Dopo cena abbiamo visitato la Yeni Camii di notte, molto suggestiva e poi a nanna.

MER 7-Di buon mattino subito al Topkapi(5 euro a testa): per vederlo bene bisogna starci almeno 3 ore .Questa residenza da mille e una notte non è un palazzo ma piuttosto una serie di edifici sparsi in un giardino , secondo lo stile di un antico accampamento ottomano: meritano le cucine, il tesoro e soprattutto l’Harem( 5 euro a testa) che ha delle sale e degli ambienti straordinari , in uno strano ed elegantissimo connubio fra stile orientale e barocco francese: non perdetelo! All’uscita nelle bancarelle si compra un ottimo simit ,un pane a ciambella con semi di sesamo.

Poi siamo andati alla chiesa di Haghia Sophya( 5euro a testa), maestosa e grandissima,poi alla Moschea Blù imponente ed elegantissima.Sempre nei paraggi abbiamo visitato la Yerevan cisterna basilica(5 euro a testa),certamente il luogo più originale di Istanbul: si tratta di una enorme sala sotterranea sorretta da centinaia di colonne, usata nel periodo bizantino come riserva d’acqua per la città: ora è illuminata con luci colorate , c’è musica diffusa e il tutto crea un’atmosfera indimenticabile.

Ci siamo spostati poi con la solito comodissimo tranvay oltre il ponte di Galata e siamo saliti al tramonto sulla Torre Genovese :un comodo ascensore porta fino al penultimo piano e di lì una comoda scala porta al ballatoio che gira intorno alla torre, a 60 m. Da terra.: è il miglior panorama a 360° della città e viene voglia di star lì per ore! Da li abbiamo riattraversato il ponte e abbiamo visitato una delle più belle moschee della città , anche se meno famosa:la RustemPasa Camii, arricchita da splendide e preziose piastrelle blù di Iznik.

Siamo tornati a Sultanhamet e abbiamo cenato in un ristorantino del centro(12 euro in due).

Poi abbiamo fatto una passeggiata intorno alle moschee illuminate e fiabesche.

GIO 8-Al mattino siamo andati a vedere la Suleyman Camii, la più grande di tutta Istanbul , ma purtroppo è in ristrutturazione ed è solo parzialmente visitabile, poi lì vicino abbiamo fatto una full immersion nello spettacolare Gran Bazar,impedibile: una città nella città. .Lì vicino sorge la bellissima Benazyt Camii, la grande moschea dell’università .A pranzo ci siamo fatti un buon kebab sulla terrazza di un ristorantino che dava sul Bazar e sulla moschea:un ricordo spettacolare di questa indimenticabile città, che da sola merita un viaggio.

Nel pomeriggio abbiamo cominciato il tour e ci siamo trasferiti ad Ankara: sono circa 450km, ma passano in fretta perché le strade sono ottime e il panorama bellissimo. Ad Ankara abbiamo sostato all’hotel Eisenboga, vicino all’aeroporto: sfarzoso,ma molto kitch.

VEN 9 Al mattino abbiamo visitato il Museo delle Antiche Civiltà Anatoliche : 5 anni fa è stato premiato come il miglior museo storico del mondo ed in effetti è molto ben allestito in un antico caravanserraglio, ha della splendide ricostruzioni multimediali di vita prinitiva con degli oggetti di valore inestimabile: sembra di essere negli States come modernità, altro che nella sperduta Anatolia centrale!.

Poi abbiamo proseguito per la Cappadocia che ci è apparsa come per magia all’improvviso: un paesaggio fatato che non dimenticheremo più. Abbiamo visitato il museo all’aperto di Goreme, con le sue incantevoli chiese rupestri e la rocca di Uchisar , con case ricavate nella roccia e monasteri inaccessibili. A sera abbiamo pernottato all’hotel Tassaray di Urgup, molto confortevole sia come stanze che come cibo. Dopo cena un bel giretto nel tranquillo paesino incassato sotto un bastione di tufo che di notte, illuminato , è fiabesco.

SAB 10- Dopo la visita del mercato di Urgup proprio davanti all’albergo (una meraviglia di fiori , verdura e frutta! ) tutto il giorno a zonzo per la Cappadocia : è una zona non vasta che si visita con tragitti brevi: prima la città sotterranea di Kaimakly: 8 piani sotto terra dove ci sono chiese, cucine e dormitori per migliaia di persone, con corridoi bassissimi e pozzi per acqua e ventilazione, un posto che vale la pena di vedere ma che non consigliamo a chi patisce di claustrofobia! Poi siamo andati a Zelve , dove ci sono i camini delle fate più alti della Cappadocia , nella valle della fantasia , nella valle di Ilhara, e nella valle di… dove ci sono altre chiese rupestri incantevoli.

Ci siamo fermati in molti belvedere dai quali vedi queste incredibili formazioni dall’alto ed è uno spettacolo! Dopo cena , un altro giretto per il circondario , avendo rifiutato di partecipare ad una cena folkloristica facoltativa ,fatta solo per spennare turisti.

DOM.11-Pensavamo fosse una giornata pesantissima perché sapevamo di dover fare almeno 650km dalla Cappadocia a Denizli, ma la sorpresa è stata che il paesaggio è così affascinante e vario che i chilometri non si sono sentiti: vulcani alti 4000m incappucciati di neve, altipiani desolati e aspri, vallate fiorite di margherite, frutteti di ciliegi e albicocchi a perdita d’occhio, sterminate praterie coltivate a grano punteggiate da graziosi paesini . Abbiamo fatto una sosta al Sultanhani, un caravanserraglio che ha un bazar interno a 5 navate colossali e abbiamo proseguito per Konya, meta di molti pellegrini musulmani : è la patri di Mevlana, una sorta di santo musulmano che nel 1200 fondò la setta dei Dervisci Rotanti, monaci che usano mettersi in contatto con Dio ruotando su se stessi per molto tempo.Si visita il monastero,il museo , il cimitero e il mausoleo dove è sepolto Mevlana con il padre e i suoi più fedeli seguaci:è splendida la cupola verde che sovrasta la tomba.Poi sabbiamo pranzato in un bellissimo caravanserraglio da mille e una notte!Proseguendo il viaggio verso Afyon, abbiamo attraversato le coltivazioni di papaveri da oppio che erano in fiore: un mare di rosa, bordeaux e biancoa perdita d’occhio: una meraviglia! Arrivati a Denizli , la prima cosa che ci ha colpiti è che tutte le fontane del paese fumano perché l’acqua sgorga a 40° :sembra di essere seduti su una pentola a pressione!.Abbiamo dormito nel confortevole hotel Heracles e la sera abbiamo fatto una bella passeggiata nel paesino molto tranquillo , pieno di negozietti in cui si possono fare acquisti in tranquillità , a prezzi bassi,senza che nessuno ti assilli.

LUN12-Di primo mattino, visita a Pamukkale(castello di cotone), a 3km dal paese: è veramente un sito unico al mondo : l’acqua che scorre dalle montagne a 40° nel corso dei secoli , evaporando , ha lasciato sul fondo di marmo travertino dei sedimenti di bicarbonato di calcio che hanno creato delle cascate pietrificate bianchissime: anni addietro era permesso fare il bagno nelle vasche , ora per fortuna no, ci sono passaggi obbligati nei punti più spettacolari e in parte si può camminare scalzi. Sopra c’è la città romana di Hierapolis che forma un sito unico con le cascate: è tutto molto diroccato , ma la posizione e la vista è una cosa incredibile: erano furbi ‘sti Romani! È molto curioso fare il bagno nelle vasche di Traiano : un tempo era una agorà , ma poi è stata invasa dall’acqua e ora si nuota fra colonne e capitelli sommersi.

Abbiamo ripreso il viaggio verso Antalya : il panorama è ancora diverso: superiamo i monti Tauri che dividono la Turchia centrale dalla zona egea: quasi tocchiamo la neve e nello stesso tempo vediamo il mare!Nel pomeriggio arriviamo a Perge, una città romana ben conservata, meno turistica di Efeso , ma forse più autentica.Passeggiamo al tramonto fra colonne, fori, antiche botteghe e vie lastricate , il tutto incorniciato da papaveri rossi che fioriscono un pò dappertutto.

Raggiungiamo la vicina e brutta Antalya, una città vittima di una crescita turistica selvaggia: basti pensare che il 60% delle strutture turistiche turche sono ad Antalya. Soggiorniamo all’hotel Ring, nel centro storico e la sera andiamo a fare una passeggiata : qui è molto carino ,col porticciolo,le case in legno ristrutturate adibite a negozietti di souvenir,il famoso minareto simbolo della città, l’unico al mondo ad avere una superficie scanalata anziché liscia ,ma tutto è troppo turistico e sentiamo la nostalgia della Turchia più vera che per 7 giorni ci ha accompagnato e affascinato.

MAR13 -All’alba volo per Istanbul e coincidenza per l’Italia : alla Turkish Airways sono gentilissimi : in un’ora di volo sono riusciti a darci cuffie,giornale , colazione : cosa vuoi di più?! I voli sono regolari e atterriamo in perfetto orario in Italia con il cuore pieno di nostalgia.

In conclusione: 1) ISTANBUL merita un viaggio a sé:gli hotel sono di standard elevato.Visitatela da soli utilizzando il tranvai, eviterete tempi morti: c’erano compagni di viaggio che avevano scelto la formula con visite guidate in pulman e hanno perso ore imbottigliati nel traffico!Si mangia benissimo , tutto è molto igienico e costa pochissimo.Oltre ai posti classici , infilatevi nei vicoli e nelle piccole moschee del centro storico, avrete un ricordo indelebile di questa città che unisce la civiltà europea( c’è una pulizia svizzera!) al fascino orientale di antichi splendori 2)IL TOUR La Turchia ci ha sorpreso per lo standard di civiltà che spesso è più avanti del nostro: basti pensare che anche nei paesetti più remoti , tutte le case hanno pannelli solari! La pulizia è rigorosa , e anche nell’interno non c’è miseria e degrado: è un mondo rurale e contadino con una assoluta dignità.

Con noi viaggiavano persone che avevano scelto una formula in 5* :lo sconsigliamo vivamente perché vi ritroverete sempre fuori dai paesi, impossibilitati a fare passeggiate e muovervi da soli la sera !Gli hotel 3* invece sono più vecchi e quindi più centrali e confortevolissimi.

3) ASPETTI NEGATIVI l’unica nota negativa è stata la guida del tour un certo ALI’ RESAT della TEN TOUR, l’agenzia turca su cui Turchese si affida, un perfetto idiota che non spiegava niente, voleva solo finire di lavorare in fretta e che tutto dovrebbe fare nella vita tranne che la guida turistica. Per fortuna noi non affrontiamo mai un viaggio senza documentarci prima su ciò che andiamo a vedere e non abbiamo avuto difficoltà , ma molti compagni di viaggio hanno perso veramente molto del tour , xchè in certi casi una buona guida fa la differenza! Quindi stati attenti ad un omino pelato su 40 anni , con occhiali tondi , occhi a palla e forte accento francese : è pericolosissimo!!! Per concludere è un viaggio che consigliamo a chiunque perché ad ogni curva c’è una sorpresa .

E consigliamo anche Turchese Viaggi perché è stato impeccabile come servizi , bus , alberghi e assistenza. Andate in Turchia , vi piacerà!!! Grazia e Giancarlo



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