Tre famiglie in un’avventura turca

Salve!!! Siamo tre famiglie napoletane di 4 persone ( coppia + 2 figli di circa 14 e 10 anni ognuno). E’ il secondo anno che facciamo delle vacanze estive un po’ avventurose: si parte in auto senza prenotare nulla a meno delle cose fondamentali. Quest’anno abbiamo deciso di andare in Turchia; abbiamo prenotato solo le navi per le auto e i...
Scritto da: gennaro66
tre famiglie in un’avventura turca
Partenza il: 11/08/2007
Ritorno il: 01/09/2002
Viaggiatori: in gruppo
Salve!!! Siamo tre famiglie napoletane di 4 persone ( coppia + 2 figli di circa 14 e 10 anni ognuno).

E’ il secondo anno che facciamo delle vacanze estive un po’ avventurose: si parte in auto senza prenotare nulla a meno delle cose fondamentali.

Quest’anno abbiamo deciso di andare in Turchia; abbiamo prenotato solo le navi per le auto e i passaggi ponte.

Il giro è presto detto: in 20 giorni Napoli-Bari, Bari- Igoumenitsa ( in nave), Igoumenitsa- Istanbul, Istanbul- sud turchia, sud turchia-Cesme, Cesme- Kios-Atene ( in nave), Atene –Patrasso, Patrasso-Bari ( in nave) ed infine Bari-Napoli per un totale di circa 4.000 km in auto e tre traversate in nave.

Partenza sabato 11 agosto, non prima di aver mangiato una gustosa pizza napoletana, ben coscienti che la avremmo di nuovo assaggiata al ritorno… tre auto, una Renault Scenic, una Fiat Multipla ed una Fiat Punto; le auto abbastanza cariche ma eravamo tutti relativamente comodi.

Si arriva nel pomeriggio inoltrato a Bari, ci si inbarca e si arriva in Grecia ad Igoumenitsa alle 4.30 del mattino del 12 agosto.

Inizia l’avventura , attraversiamo l’entroterra greco ( un freddo da pazzi..) superiamo Tessalonica e dopo circa 800 km ci fermiamo a pernottare ad Alexandropuli, praticamente al confine con la Turchia.

Volevamo fare un bagno, ma che delusione!!!… Il mare sporchissimo e pieno di alghe.

Troviamo una pensioncina e riusciamo a strappare 3 quadruple a 60 euro l’una… ma che fatica!! Senza colazione ma abbastanza pulita. La sera abbiamo cenato sul lungomare di questo grazioso paese con delle specialità greche ( insalata greca, pesce fresco..).

La mattina seguente, il 13 agosto di nuovo in auto verso la turchia; al confine si sente l’aria di un paese “diverso”, militari ovunque, sguardi sospettosi… si pensava… “ma dove stiamo andando???”… Sbrigate le formalità ci dirigiamo ad Istanbul, la strada è relativamente buona, circa 250 km di statale con fondo sconnesso… ma abbiamo visto scene da pazzi… persone che attraversano la strada a piedi rischiando la morte, visto le velocità…, carretti trainati da asinelli carichi all’inverosimile che perdevano pezzi per strada… e ve lo dice un napoletano che è abituato ad un certo tipo di guida… Appunto negativo: il costo del diesel; in grecia meno di 1 € ( 970 centesimi circa) , in Turchia 1,35 € circa… Il primo posto in assoluto dove ho provato il carburante più caro che in Italia.

Arriviamo ad Istanbul in mattinata. E’ risultato molto difficoltoso arrivare in centro città, non avevamo GPS e le indicazioni stradali erano in turco, una tragedia.

Comunque l’impatto è stato abbastanza buono, città viva, pulsante, intensa. Lasciamo mogli e prole di fronte alla moschea Blu ed andiamo alla ricerca di un albergo.

Riusciamo a trovare nella zona di sultanahmet un tre stelle vecchio, e riusciamo a strappare per tre notti 200€ a famiglia incluso prima colazione; di fatto meno di 70€ a famiglia a notte, ma si è rivelato un pessimo affare , l’albero era veramente molto sporco, unica nota positiva la posizione: centralissimo, era di fatto a fianco alla cisterna sotterranea.

Siamo stati ad Istanbul quattro giorni e tre notti dove di fatto abbiamo visto tutto; Moschea Blu, palazzo Topkapi, Santa Sofia, Cisterna sotterranea, giro sul Bosforo con traghetti di linea ( molto conveniente rispetto alla gite private), torre di Galata e bagno turco ( impedibile).

Alcune cose sono veramente belle; la visita alla cisterna sotterranea è molto particolare, il palazzo Topkapi è maestoso, il gran Bazar ed il Bazar delle spezie sono mitici… Ma nel complesso Istanbul non ci è piaciuta al momento, adesso magari la stiamo rivalutando.

E’ una città strana, piena di bellezze, ma anche molto sporca, la gente è approfittatrice, cerca in tutti i modi di fregarti, i turchi di Istanbul non li ricorderemo per la loro gentilezza, anzi.

La città da l’impressione di una potenzialità enorme, alcune cose ti restano dentro, come una sera, nell’isola pedonale zona Galata, in un vicoletto si è mischiata la musica assordante di una discoteca con il richiamo del Muezzin alla preghiera, vi assicuro che è stata una sensazione molto particolare.

Discorso a parte sulla sicurezza; siamo passati per posti equivoci, ma abbiamo sempre avuto la sensazione di un estremo controllo del territorio da parte della polizia.

Insomma ci siamo sempre sentiti al sicuro.

Comunque, la mattina del 16 agosto, di nuovo in auto con destinazione Troia, solita stradona dritta pericolosa, attraversiamo il golfo dei Dardanelli con il traghetto ed arriviamo a Troia.

Di particolare: poco, forse anche perché non siamo particolarmente amanti di archeologia, c’è un cavallo in legno alto una decina di metri stile giocattolo dove ci si può salire su e fare delle foto; il paese è praticamente inesistente e decidiamo di continuare con i primi sintomi di stanchezza e insofferenza; finora il tutto è stato abbastanza deludente.

Ci dirigiamo a sud e ci fermiamo in un paesino sul mare, Ayvalik; troviamo una buona pensione, 12 € a persona a notte e decidiamo di restare per 2 notti per farci un bagno.

Particolare fondamentale: in Turchia bisogna CONTRATTARE in tutto, loro chiedono 100 e tu proponi 20 per strappare 50, è una regola fondamentale.

La mattina dopo facciamo una gita su di un barcone che ci porta in giro per le isole limitrofe, pranzo e bibite incluso per 50€ per tutti e 12 ( avete capito bene… 50 euro e abbiamo mangiato hamburger e pesce fresco senza limiti).

E’ stata una esperienza stupenda, mare bellissimo, i ragazzi e le mogli finalmente contente, insomma il primo vero giorno di vacanza e da questo momento in poi sarà un crescendo.

Inoltre abbiamo conosciuto una signora turca che faceva la insegnante di Italiano ad Istanbul; ne abbiamo approfittato per chiedere lumi riguardo gli altri posti che volevamo visitare e lei ci ha sconsigliato Antalya perché avremmo trovato un caldo torrido.

Siamo rientrati in serata, abbiamo cenato ( bene) nella pensione e la mattina dopo, il 18 agosto sveglia alle 06:00 poiché ci accingevamo a fare un vero e proprio tappone; dovevamo arrivare a Pammukkale.

Il viaggio è stato meno duro del previsto, la strada è migliorata, un paesaggio straordinario, e, rinfrancati dalla bella giornata del giorno prima, arriviamo a Pammukkale intorno alle 11:00.

Impatto meraviglioso: quelle montagne di calcare con tutte le piscinette naturali; siamo entrati dall’ingresso in alto, avevo letto da qualche parte che era più conveniente.

Infatti dall’ingresso alto dal lato di Neapolis ( altro sito archeologico) si arriva direttamente alle cascate.

Non so se siamo stati fortunati: avevamo letto che non era possibile fare il bagno; niente di più falso, ci siamo bagnati in quelle piscine e cascate naturali, esperienza bellissima considerando il caldo feroce. Intorno alle 17:00 scendiamo a valle, troviamo una pensione con piscina termale a 7 € a testa ( irrisorio!) Cena nel paese e shopping; qui abbiamo trovato delle persone squisite, molto affabili, cordiali, dovunque ci offrivano il chai, il loro tè, bevanda ottima.

Insomma tutti iniziavamo a divertirci veramente.

La mattina dopo, il 19 agosto, di nuovo in macchina per la costa turchese, la costa mediterranea; avevamo deciso di non arrivare fino ad Antalya, ma di fermarci prima, a Kas.

Anche stavolta viaggio bellissimo, panorama mozzafiato, si incontravano per strada delle persone che con delle caldaie a legna riscaldavano qualcosa sul fuoco, con un grosso pentolone ed un uno sfiatatoio molto caratteristico… pensavamo che fosse chai, ma poi abbiamo scoperto che erano spighe di grano.

Arriviamo sul mare in tarda mattinata, decidiamo di fermarci in un paesino di nome Kalcan.

Solita storia, lasciamo mogli e prole sulla spiaggia ed andiamo alla ricerca di in albergo.

Siamo particolarmente fortunati poiché è domenica e gli alberghi erano praticamente tutti vuoti; abbiamo trovato un buonissimo tre stelle e dopo una feroce contrattazione siamo riusciti a strappare per tre giorni il prezzo di circa 11,5 euro a persona (!!). Il miglior albergo che abbiamo trovato, stile Novotel, tanto per intenderci.

Kalcan si è rivelato un posto bellissimo; mi ha ricordato Postano; parte dalla montagna e degrada sul mare, mare stupendo, bel centro storico, ristoranti divini ( per il cibo turco, ne parlerò a parte.. ) è un posto pieno di turismo inglese, la gente del posto è cordiale, e tutto è molto bello.

E’ veramente un posto caldamente consigliato; ci siamo trovati così bene che i tre giorni sono poi diventati quattro.

In questi quattro giorni abbiamo visto; – KAS: paesino a 50 km circa verso antalya, non male – PATARA: sito archeologico con la spiaggia più grande della turchia; niente di chè, sembra il litorale domizio, da non ritornarci – OLU DENIZ: una delle più belle spiagge della turchia; organizzatissima e bellissima, non per niente è chiamata laguna blu – FETIYE: paese a 80 km a nord di Kalcan; denominato paese dell’oro, molto bello – SAKLIKENT CANYON: una specie di gole di alcantara, ma molto meno caratteristico; molto particolare i ristoranti/bar sul fiume dove sulle “sedute” tipiche puoi fumare il narghilè; da non ritornarci – SPIAGGIA DI KAPUTAS: probabilmente il posto più bello che abbiamo visto Insomma dei posti veramente belli, con delle situazioni particolari, le strade piene di bar dove giochi al blackgammon oppure fumi il narghilè, ristoranti con del pesce freschissimo, le strade piene di negozi di orafi; insomma altro che paese musulmano… anche se poi si sentiva il muezzin che invitava alla preghiera determinando quella contaminazione di culture che probabilmente solo in Turchia è possibile vivere.

Unica nota negativa è che in albergo hanno fregato 50 euro dal portafogli di mia moglie e 40 euro da quello di mia sorella.

Quindi altra grossa raccomandazione: non lasciare mai in camera valori incustoditi.

Lasciamo Kalkan la mattina del 23 agosto, con un po’ di amaro in bocca, ma pienamente consapevoli di aver visitato un posto veramente bello.

Facciamo rotta verso Marmaris avvicinandoci a Cesme, dove abbiamo il traghetto per la grecia, quindi siamo sulla Turchia che affaccia sul mar Egeo; arriviamo in mattinata e come sistemazione troviamo tre apparhotel molto belli al prezzo di circa 40 euro a notte.

Decidiamo di restare tre giorni; ci si rende conto che è un posto molto turistico, in cui lo spirito turco è meno evidente, non ricordiamo neppure di aver visto una moschea; però il posto è altrettanto bello, decisamente.

Nei tre giorni abbiamo visto: – ICLEMER: paesino attaccato a Marmaris, bello e gradevole – GOCEK e d il suo golfo con panorama e isole mozzafiato, bello – GITA IN BARCA: forse anche più bella di Ayvalik anche se più cara ( 70 euro per tutti e 12…) – BAGNO TURCO: molto meno caro di Istanbul, ma altrettanto gradevole.

Che dire? Un gran bel posto con una organizzazione capillare, anch’esso pieno zeppo di turisti inglesi, i prezzi erano espressi in lire turche e Pounds, bei negozi di souvenir ed una vita notturna molto ma molto vivace!!!… Insomma un posto che merita.

La domenica 26 agosto si parte per Kusadasi, città sul mare Egeo dove attraccano le navi da crociera; carina ma anch’essa estremamente turistica; pernottiamo in un buon albergo al prezzo di meno di 15 euro a testa; decidiamo di restare per due notti e facciamo l’ennesima gita in barca anche perché in quella zona il mare non è facilmente accessibile e non bellissimo.

Che il mare non sia molto “comodo” è una caratterizzazione di tutta la turchia, ecco perché esistono questi barconi; la costa è molto frastagliata ed è difficoltoso raggiungere le spiagge ( salvo casi particolari).

Kusadasi non ci entusiasma particolarmente, ma non possiamo dire che sia brutta; sicuramente al di sopra della media, ma, dopo aver visto Kalcan e zone limitrofe è difficile che altri posti possono reggere il paragone.

Il 28 mattina si parte per Cesme dove abbiamo la nave per l’isola greca di Kios e poi per Atene.

Facciamo le cose con comodo, giro standard in paese ( come tanti altri..) e poi andiamo al porto per sbrigare le procedure di imbarco, di fatto dovevamo lasciare la Turchia ed rientrare in Europa.

Dopo aver sbrigato le formalità burocratiche, ci siamo resi conto che il traghetto che collegava la Turchia con la Grecia non era altro che un grosso barcone sul quale potevano inbarcarsi in tutto 4 vetture e ce ne era solo 1 al giorno.

Siamo rimasti allibiti… Comunque la traversata è durata un ora circa; siamo sbarcati a Kios nel tardo pomeriggio e la sera stessa ci siamo imbarcati per Atene.

Siamo giunti al Pireo la mattina seguente; abbiamo passato la giornata a visitare il Partenone, a vedere il cambio della guardia ed a fare un giro pel la città vecchia, Plaka.

Avevamo ancora due giorni e ci siamo spinti fino a capo Sounion per trovare una alloggio e fare un bel bagno in Grecia.

Abbiamo trovato un albergo con residence lungo la strada ed abbiamo preso dei residence a 80 euro a famiglia in un posto incantevole; eravamo su di una piccola penisola, la veranda affacciava direttamente sulla spiaggia ed il mare era anche dietro.

Abbiamo trascorso gli ultimi due giorni in completo relax, mangiando nel ristorante dell’albergo a base e di suvlaki e moussaca.

Infine il 31 siamo partiti verso Patrasso, ci siamo fermati all’istmo di Corinto, tappa obbligata, vista la sua particolarità e ci siamo imbarcati per Bari nel pomeriggio.

La mattina dopo, il 1 settembre siamo giunti a Bari, subito in auto per Napoli dove siamo arrivati all’ora di pranzo concludendo la vacanza dove la avevamo iniziata; cioè gustandoci tutti insieme una bella e succulenta pizza napoletana.

Che dire? Vacanza incantevole, con momenti bellissimi e , inevitabilmente, anche quale momento di insofferenza.

Di fatto, come già detto abbiamo percorso in auto più di 4000 km.

La turchia è un posto incantato, pieno di contraddizioni, di bellezze.

Abbiamo dormito per cifre irrisorie, pagando massimo 12 euro a testa in genere con stanze triple; tipicamente prendavamo 4 triple; marito+moglie+figlio piccolo ed nella quarta tripla dormivano i tre figli grandi.

Per mangiare non abbiamo mai speso più di 10/12 euro a testa; la cucina turca non si discosta molto da quella italiana ma più speziata.

Certo se cerchi la pastasciutta resti inevitabilmente deluso, ma a parte le innumerevoli varianti di Kebab, abbiamo mangiato del pesce freschissimo e la cucina turca prevede inoltre vari tipo di spezzatini di carne, funghi, melanzane… etc…; certo, c’è qualcosa che non ci è piaciuto, come della pasta ripiena con delle salsa di yogurt inacidito, ma non può andare tutto bene!!.

Il popolo turco è un popolo mediterraneo, caldo, ospitale; a parte Istanbul dove ci siamo trovati male, abbiamo trovato veramente delle brava gente.

Sono molto vicini a noi meridionali.

La spesa complessiva, per famiglia, considerando anche le navi è stata di circa 4000 euro.

Se avete bisogno potete contattarmi a: gidigennaro@libero.It Spero di non avervi annoiato Gennaro



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