Istanbul Ankara e Cappadocia

TOUR ISTANBUL, ANKARA E CAPPADOCIA Io e il mio ragazzo (Gio) siamo partiti per Istanbul il 28 Luglio 2006 da Malpensa, con volo Alitalia. Per arrivare dall’aeroporto al centro (Sultanhamet) conviene prendere la metropolitana da Havalaani (fermata dell’aeroporto, capolinea) per Zeytinburnu (4 fermate). Zeytinburnu è il capolinea della...
Scritto da: Magzape
istanbul ankara e cappadocia
Partenza il: 28/07/2006
Ritorno il: 10/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
TOUR ISTANBUL, ANKARA E CAPPADOCIA Io e il mio ragazzo (Gio) siamo partiti per Istanbul il 28 Luglio 2006 da Malpensa, con volo Alitalia. Per arrivare dall’aeroporto al centro (Sultanhamet) conviene prendere la metropolitana da Havalaani (fermata dell’aeroporto, capolinea) per Zeytinburnu (4 fermate). Zeytinburnu è il capolinea della metropolitana leggera, n°38, che passa da Sultanhamet (18 fermate).

Una corsa su qualsiasi mezzo pubblico a Istanbul (metro, traghetto, tram, metro leggera, treno…) costa 1,30 lire turche, quindi arrivare dall’aeroporto in città vi costerà 2.60 lire turche a persona.

Il cambio lira-euro “volteggiava” intorno a 1.90.

Importante: se potete, cambiate in aeroporo pochi soldi, giusto quanto vi basta ad arrivare in città e a sopravvivere nelle prime ore. I cambi sono sempre peggiori che in città, e prelevano una commissione del 4%. Stessa cosa per il ritorno in Italia: cambiate le grosse cifre in città, perché il cambio in aeroporto (il migliore è ai gates delle partenze, poco prima dell’imbarco) non è ottimo e preleva commissione.

I cambi a Sultanhamet erano senza commissione (ce ne sono un paio sulla Divan Yolu, la via percorsa dalla metro leggera); quelli nel quartiere di Beyoglu erano molto più vantaggiosi, sia nei change per turisti che nelle banche turche, e senza commissione. Quindi vi consigliamo, se fate un giro in quella zona, di cambiare lì le grosse cifre.

Abbiamo prenotato via e-mail tutti gli alloggi in Turchia, senza inviare anticipi.

A Istanbul siamo stati all’Istanbul Paris Hostel, che ha il vantaggio di una posizione centralissima (fermata del 38 Cemberlitas) ma che non consigliamo perché ha camere piccole, bagni non tenuti benissimo; è poco ventilato d’estate, oltre che parecchio rumoroso (ma tutta Istanbul lo è!) se si tengono le finestre aperte. Il sito comunque è http://www.Istanbulparishostel.Com/ In Turchia alcune cose costano molto meno che in Italia: in primis, mangiare fuori. Secondo, i trasporti pubblici urbani e interurbani (ma anche i taxi costano molto meno!). E poi ancora: i cd (ma non troverete facilmente qualcosa che vi piace…), le bevande (non alcoliche), i libri tascabili (ma non penso che sappiate il turco…)…

Piccola indicazione sui prezzi degli ingressi ai principali luoghi turistici: Il palazzo Topkapi, l’harem del palazzo, Aya Sofia e la Cisterna Basilica costano 10 lire l’uno. Non dico nulla sulle cose da vedere, meglio consultare una buona guida (la Lonely Planet Turchia è fatta molto bene).

Il nostro tour della Turchia ha avuto un obiettivo costante: provare più kebab e piatti turchi possibili… Non siamo ovviamente riusciti a provarli tutti. Ci siamo dedicati anche ad altro, però! Dove mangiare a Istanbul? Consigliamo (li trovate sulla guida Lonely) il Rumeli -molto romantico-, il Cennet -stile trattoria-, il Doy Doy (un po’ troppo affollato da turisti anglosassoni).

I migliori sono sicuramente Yeni Yildiz (tutto buonissimo), Havuzlu Restaurant (l’iskender kebab migliore), Sofyali 9 (prenotate nel pomeriggio, fatevi un giretto per Beyoglu e tornate per cena! Soprattutto gli antipasti sono spettacolari… Vaschetta di homos svuotata in 5 secondi. Attenti perché mangiandone troppi non riuscirete a finire gli abbondantissimi secondi di carne).

Quotidianamente ci siamo infilati dentro la pasticceria Cigdem Pastanesi, sulla Divan Yolu, per regalarci una sosta a base di dolci e te turco dopo le faticose giornate in giro per la città.

Tendenzialmente spenderete 20 lire a pranzo e 50 lire a cena (in 2), non facendovi mancare nulla (antipasti, carne o pesce, dolce, té, acqua) e con porzioni sempre abbondanti.

Per un pranzetto veloce potete andare a Sirkeci, dove numerose bancarelle offrono a prezzi stracciati (2.50 lire turche) panini con il pesce e l’insalata.

Non dimenticate di fare una sosta all’hammam: noi siamo stati (e ci siamo trovati molto bene) nel Cemberlitas hamami, che però è + tur-isti-co che turco…

Dopo aver passato quasi una settimana a Istanbul (non ci si stanca mai…) abbiamo preso l’autobus per Ankara: dopo 6 ore di bus -60 lire per 2 persone- scopriamo una città bruttissima, un ammasso di cemento e sporcizia che avremmo volentieri evitato di visitare se non fosse stato per il bellissimo (ma piccolo) Museo delle civiltà anatoliche. Devo dire che una visita ai Musei Archeologici di Istanbul, meglio tenuti, è forse più apprezzabile.

Nemmeno la città alta lascia qualche soddisfazione (alle 4 del pomeriggio era già deserta); l’Anit Kabir (mausoleo di Ataturk) è sicuramente da visitare se vi trovate ad Ankara, ma potete sopravvivere anche senza questo bell’esempio di un’architettura che troppo assomiglia a quella del nostro fascismo.

Ad Ankara abbiamo alloggiato all’Otel Mithat (prenotato via web senza anticipi), non ricordo il prezzo ma ve lo diranno via e-mail. Camera accogliente con bagno.

Per mangiare: Bosna Iskembe, buono il pesce invece al ristorante Kosk (ma porzioni non enormi come nel resto della Turchia).

Prima di ripartire, il 4 Agosto, mangiamo all’ASTI di Ankara al ristorante Funda… Due piatti abbondanti di kebab per sole 12.50 lire turche bevande comprese.

46 lire turche in 2 e, in serata, arriviamo a Goreme (autobus+furgoncini per i vari paesi della cappadocia).

La visita al museo all’aperto, le passeggiate e i tramonti non vi lasceranno indifferenti. Portatevi dietro sempre molta acqua, in agosto fa parecchio caldo e i luoghi d’ombra sono pochi.

Per l’alloggio consigliamo caldamente la Kose Pension, un ostello in cui ci siamo sentiti coccolati soprattutto dai plum cakes sfornati la mattina. Il cane di casa sarà felice di farvi da guida per i sentieri vicini.

L’ostello non è centrale, ma Goreme è veramente piccolissima quindi non ha senso scegliere un’altra sistemazione solo perché vicina alla stazione dei bus! Dove mangiare: sicuramente Alaturca (troverete dei manti -ravioli turchi- buonissimi), SOS Restaurant e Café (soprattutto il kuzu testi), kale terrasse (sotto il “castello”), mercan (l’imam bayildi è da provare!).

Consigliamo una gita organizzata (la Kose pension ne fa una tutti i giorni a un prezzo ragionevole) per vedere più cose in un giorno: valle di Ilhara, Uchisar, valle di Devrent, Ortahisar, una città sotterranea (derinkuyu), monastero.

Durante le altre giornate noi abbiamo fatto passeggiate nei dintorni di Goreme, una gita a Mustafapasa, a Urgup e una giornata in giro per i mercati e le strade di Kayseri (consigliatissima! eppure i turisti in genere non ci mettono piede, c’eravamo solo noi!). Se passate a Kayseri (mi permetto di fare pubblicità) cercate la bottega di tappeti di Salih Kaplan (Vezirhani ust. Kat. N°112, Kayseri è l’indirizzo- www.Kaplanccarpets.Com), un simpaticissimo ragazzo che parla anche un po’ di italiano perché ha lavorato in FIAT e vi mostrerà i vari tipi di produzioni… Forse vi farà anche un buon prezzo, dopo estenuanti contrattazioni davanti a bicchierini di té! Sicuramente sarà felice di conoscervi anche se non comprerete niente (come noi), volentieri vi farà da guida nella città e nella visita al mercato e alla moschea principale.

Siamo tornati a Istanbul con un bus di notte da Goreme, per un’ultima giornata in giro per i negozi di strumenti musicali di Beyoglu (la “Corso Buenos Aires” di Istanbul, volendo confrontare con Milano) e per un’ultima veduta di Aya Sofya e della Moschea Blu.

Ultime considerazioni pratiche: per tutta la vacanza, due settimane in coppia, abbiamo speso in tutto circa 1900 euro. In tutto ovvero voli, alloggi, souvenirs, cibo e bevande, ingressi ai musei, spostamenti interni.

Non ci siamo fatti mancare nulla (forse l’alloggio a Istanbul poteva essere un poco più accogliente…Però era centralissimo) eppure abbiamo speso molto poco, dati i costi contenuti della Turchia soprattutto per spostamenti e pasti.

Consigliatissimo l’autobus come mezzo di trasporto in tutta la Turchia: collegamenti frequenti, otogar delle grandi città simili a aeroporti, tariffe competitive, servizio come in aereo (pasti-merende-acqua e hostess del bus), soste frequenti nei lunghi tragitti, velocità nei collegamenti… Insomma non si può chiedere di più. Anche i collegamenti con bus tra paesini funzionano benissimo e costano poco.

Oltre a questo, a sconsigliare l’uso di una macchina a noleggio c’è l’abitudine turca ad una guida assolutamente spericolata. L’esperienza di un taxi ad Ankara vi farà capire cosa intendo.

Sicuramente consigliamo di visitare questo paese stupendo, un buon itinerario in 15 giorni potrebbe essere: Istanbul-Cappadocia-Monte Nemrut (come ho detto taglierei fuori Ankara).

Nel 2007 torniamo in Turchia (abbiamo già prenotato il volo con 7 mesi di anticipo!), con le seguenti tappe: -Istanbul -Amasya -Tokat -Sivas -Malatya -Monte Nemrut -Divrigi -Erzurum -Monastero di Sumela -Trabzon (Trebisonda) -Samsun e poi di nuovo Istanbul (con una scappata forse a Safranbolu o a Bursa, oppure a Edirne).

Se qualcuno ha già visto questi posti sarei felice di ricevere qualche consiglio! Valeria (e Gio)



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