A Tromsø in cerca dell’aurora boreale

Una vacanza artica con l’atmosfera natalizia per vivere al meglio le esperienze che il grande Nord ci offre
Scritto da: Elisa Micheli
a tromsø in cerca dell’aurora boreale
Partenza il: 14/12/2016
Ritorno il: 19/12/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Volo: Monaco di Baviera – Tromsø via Oslo a/r con Scandinavian Airlines: 327,00 € a testa

Hotel: Clarion The Edge, 5 notti in camera doppia, wi-fi e colazione inclusi: 525,00 € a camera. Splendido albergo centrale, camera con vista sulla cattedrale Artica e sul fiordo dove attracca l’Hurtigruten. Si trova a due passi dalla via principale (Størgata) e da varie attrazioni e ristoranti. Il servizio è ottimo e degna di nota e l’eccellente colazione, varia, abbondante e di qualità.

14 dicembre

Partiamo dalla Baviera dove viviamo con un comodo volo per Oslo all’ora di pranzo, il tempo di attesa per la coincidenza è molto breve e lo impieghiamo per un giretto nell’aeroporto della capitale norvegese che è davvero bello. Entrambi i voli sono estremamente tranquilli e puntuali e arriviamo a destinazione verso le 18.00. Ovviamente è completamente buio. Recuperiamo subito i bagagli e usciamo dall’aeroporto per raggiungere la fermata dell’autobus di linea che ci porterà in centro città in circa 20 minuti (costo della corsa singola circa 4,00€). La fermata si trova appena oltre il parcheggio, non fa eccessivamente freddo ma è tutto ghiacciato; scopriremo poi – anche a mie spese – che i marciapiedi non vengono puliti con molto zelo. C’è anche uno speciale Flybus che collega l’aeroporto al centro città, ma costa di più e impiega lo stesso tempo. Arriviamo all’hotel dopo una breve camminata incerta sul ghiaccio e ci sistemiamo subito nella bella camera. Per cena decidiamo di avventurarci nei dintorni visto il forte vento; raggiungiamo subito l’Huken Pub dove mangeremo degli ottimi hamburger accompagnati dalla birra locale Mack (2 hamburger e 2 birre 515 NOK, 57,00 € circa). Si sa, in Norvegia tutto è molto caro.

15 dicembre

La notte polare ci accoglie anche al nostro risveglio e ci accompagnerà fino alle 10.00 per poi lasciare spazio a un lieve chiarore, ma il sole non sale oltre le montagne che circondano il fiordo e il cielo è coperto da fitte nuvole, quindi rimane anche più buio. Dopo una golosa e abbondante colazione partiamo alla scoperta della città. Non è eccessivamente freddo (5 gradi) e se si è protetti dal vento che arriva dal mare e si hanno gli abiti adatti, è piacevole rimanere all’aperto. Percorriamo la via principale e poi imbocchiamo il lungo ponte che attraversa il fiordo per arrivare alla cattedrale Artica. Lungo la traversata il vento si fa sentire prepotente e ben presto ci sentiamo intirizziti. Raggiungiamo la cattedrale con la sua architettura futuristica che si ispira ai giochi di luce dell’aurora boreale, ma non possiamo visitarne l’interno perché di lì a poco si svolgerà purtroppo un funerale. Per tornare in centro decidiamo di prendere un autobus per evitare di rifare il ponte e io mi esibisco subito nella mia prima performance di scivolata sul ghiaccio atterrando sul sedere, niente di grave, le fotocamere sono salve e io sono tutta intera. Ripercorrendo la via principale troviamo l’ufficio della compagnia turistica Chasing Lights (n. 1 su Trip Advisor) ed entriamo per dare un’occhiata. Veniamo accolti con calore e una ragazza ci offre varie spiegazioni e consigli per la caccia alla Green Lady; decidiamo quindi di prenotare un’escursione con loro per la sera stessa. Con condizioni meteorologiche migliori probabilmente è possibile arrangiarsi per trovare l’aurora, ma le nuvole e il brutto tempo ci accompagneranno per tutto il soggiorno e senza l’esperienza e gli strumenti delle guide non avremmo avuto possibilità di ammirare lo spettacolo dell’aurora, non avremmo saputo come e dove muoverci e sarebbe stato veramente un peccato. Decidiamo di proseguire per il Polar Museet e davanti all’ingresso io decido di fare il bis e, scivolando rovinosamente, mi schianto di faccia sul ghiaccio del marciapiede… uno spavento tremendo! Mi rimetto in piedi con l’aiuto di mio marito ed entriamo nel museo; la ragazza alla biglietteria si offre di chiamare un’ambulanza che poi si rivelerà non necessaria e mi fornisce una busta di ghiaccio secco che mi eviterà gran parte dell’ematoma che sicuramente sarebbe comparso sull’occhio. Purtroppo sono caduta sulla fotocamera che avevo nascosto sotto la giacca a vento a causa della pioggia e di lì a poco cominceranno a farmi un male tremendo le costole. La macchina però non si è fatta un graffio! Siccome per fermarmi ci vuole ben altro, decidiamo di visitare il museo e l’ingresso ci viene gentilmente offerto a causa della mia disavventura. Il museo è davvero interessante, ricco e ben fatto, non è molto grande e dopo la breve visita decidiamo che è meglio tornare in hotel a riposarci e a prendere un antidolorifico vista la serata che ci attende. Prima di rientrare ci fermiamo in un negozio di scarpe a comprare gli appositi antiscivolo da applicare agli scarponi per evitare altri voli e io non li toglierò più fino alla fine della vacanza, neanche in hotel… (480 NOK per due paia, 53,00 € circa). L’escursione con Chasing Light si rivelerà molto bella e fortunata; il costo di 1800 NOK a testa (198,00 € circa) comprende pick-up alle 18.00 al nostro hotel con minivan Mercedes dotato di tutti i comfort compreso il wi-fi, tute e stivali termici, cavalletti Manfrotto per le fotocamere, uno snack con biscotti e cioccolata calda durante una prima sosta, la guida alla ricerca di uno scampolo di cielo pulito e l’allestimento del campo con fuoco e pelli di renna, nel quale consumare la cena a base di stufato e attendere di scrutare il bagliore verde. Il tempo è pessimo e questo costringerà la nostra guida a portarci per 160 km verso l’entroterra fino in Finlandia. La guida Marek è un ragazzo simpaticissimo e ci infonde un senso di eccitante attesa per tutto il tempo, contribuendo a creare un’atmosfera divertente e scherzosa all’interno del gruppo (siamo una decina). Rimane sempre in contatto con i colleghi che hanno preso altre direzioni scambiandosi informazioni e consigli. Dopo aver mangiato la sostanziosa cena (non certo gourmet ma apprezzabilissima) attorno al fuoco nella buca scavata nella soffice neve, all’improvviso Marek salta come una molla perché ha individuato nel cielo il formarsi dell’aurora. Noi rimaniamo un attimo confusi perché non riusciamo a distinguerla dalla nuvolaglia circostante, ma le macchine fotografiche più sensibili dell’occhio umano ci aiutano. La manifestazione non è molto intensa ma per me è ugualmente una gioia e, anche se dura solo 10 minuti, sono molto soddisfatta. Marek ci scatta bellissime foto con l’auora e con la luna piena e poi rimaniamo ancora un’ora in attesa, ma la Green Lady non si farà più vedere. Le condizioni meteo cambiano a velocità incredibile, passando dal cielo limpido alle neve, attraverso vento e pioggia. Si decide quindi di rientrare arrivando di nuovo all’hotel intorno alle 3.00. Il servizio offerto è molto preciso e l’indomani riceveremo un Drop Box con tutte le foto della serata e l’itinerario preciso.

16 dicembre

Dopo la consueta colazione luculliana oggi ci aspetta l’escursione per osservare le balene. Siamo un po’ stanchi, la notte polare invoglierebbe a rimanere al calduccio sotto le coperte ma alle 9.00 siamo pronti fuori dallo Scandic Ishavshotel per il pick-up. In realtà avevamo già prenotato dalla Germania un’escursione in slitta con i cani ma a causa della pioggia c’è carenza di neve e la compagnia Arctic Adventure ci offre in cambio un’uscita di whale watching (ci rimborseranno la differenza). Arriviamo al porto sul fiordo dopo circa 30 minuti e le guide ci accolgono in un container riscaldato ed allestito per offrirci una breve spiegazione sulle balene e la possibilità di indossare tute e stivali termici (oltre a calzettoni di lana aggiuntivi e giubbotti salvagente). Attraccati alla banchina ci aspettano due gommoni nuovi di zecca e attrezzati con tutta la strumentazione necessaria, così verso le 10.00, con un po’ di bagliore solare fra le nuvole, partiamo lentamente in direzione di Kvaløja, l’isola delle balene. Ben presto inizieremo a vedere le alte pinne dorsali delle orche spuntare dall’acqua in lontananza. Proseguendo arriviamo nel punto migliore per attendere le balene Humpback e di lì a poco cominciamo a individuare le colonne d’acqua che sbuffano verso il cielo: sono tantissime! Due di loro, enormi, si avvicinano così tanto al gommone che ci regalano anche una bella doccia al profumo di aringa con il loro sbuffo. Rimaniamo per quasi due ore lì intorno e osserviamo tantissimi cetacei che giocano, pescano, si immergono e saltano intorno a noi. Anche qui ci viene offerto uno spuntino con torta e cioccolata calda. Intorno alle 13.00 torniamo indietro, ci cambiamo e veniamo riaccompagnati all’albergo. Questa escursione è costata 1200 NOK a testa (132,00 € circa). Siamo molto provati dal freddo e dalle poche ore di sonno, io sono un po’ ammaccata e decidiamo di tornare in hotel a riposarci un po’. Usciamo in serata per una passeggiata e poi andiamo a cena; è venerdì e facciamo molta fatica a trovare un tavolo, alla fine mangiamo al ristorante Skirri sul porto. Una cena abbondante di buona qualità composta da zuppa di pesce e renna affumicata come antipasto, pescato del giorno con verdure e un piatto misto di specialità tipiche come piatto principale, due birre Mack e un dessert per 1010 NOK (111,00 € circa).

17 dicembre

Oggi ci aspetta la visita all’allevamento delle renne che abbiamo prenotato al nostro arrivo presso l’ufficio del turismo. Il pick-up è al Radisson Blu alle 10.00 e in 40 minuti siamo presso questa famiglia Sami che ci spiega tutto sulla propria cultura e sulle renne. Trascorriamo un’ora cercando di dare da mangiare agli animali con dei secchielli ma sono decisamente famelici e per evitare qualche cornata quasi tutti lasciano cadere i secchielli a terra. Mangiamo zuppa di renna intorno al fuoco in una bella costruzione in legno e poi ci spostiamo nella tipica tenda per i canti e i racconti. Questa escursione è costata 990 NOK a testa (109,00 € circa). Alle 15.00 torniamo in città e decidiamo di scrivere a Chasing Light per prenotare un’altra uscita alla ricerca dell’aurora. C’è posto e questa volta con un piccolo sconto paghiamo 1700 NOK a testa (187,00 € circa). Il programma è lo stesso ma questa volta ci sposteremo di nuovo verso Kvaløja, l’isola delle balene. L’atmosfera è sempre frizzante e la guida Ewelina è gentile e simpatica. Questa volta lo spettacolo è grandioso! Dopo un po’ di tempo osserviamo un’aura spettacolare che danza a lungo tra il verde e il rosa, regalandoci un intenso spettacolo che ci lascia a bocca aperta e soddisfattissimi. Le gigantesche spirali di luce si avvicendano proprio sopra le nostre teste e noi non sappiamo più dove guardare per riempirci gli occhi il più possibile del ricordo di questa meraviglia della natura. Stanchi e infreddoliti ma felicissimi rientriamo in hotel verso l’1.00. Anche questa volta ci vengono spediti i video, le foto e l’itinerario della serata.

18 dicembre

Dopo qualche ricerca abbiamo trovato un’escursione con i cani da slitta che parte da una struttura che si trova ad un paio di ore da Tromsø in direzione della Finlandia; la neve c’è e con un breve scambio di email prenotiamo per questa giornata. Il pick-up al nostro hotel è puntuale; il simpatico Bjorn ci porta insieme ad altre due persone nella struttura di accoglienza allestita vicino al campo dei cani. Come sempre ci vengono forniti tute e stivali termici e dopo una spiegazione su come manovrare la slitta da parte di Miriam, giovane collega di Bjorn, partiamo per l’escursione che durerà due ore. Mio marito è al “timone” e io sono la passeggera, dopo un inizio incerto, molta fatica e un ribaltamento, capiamo come fare e la corsa si rivelerà spettacolare. Attraversiamo laghi ghiacciati e radure coperte di neve, sentieri nei boschi e piccoli ostacoli come ruscelli e tronchi. I cani sono incontenibili, non possono stare fermi e sono dolcissimi. I paesaggi che ci godiamo correndo nella neve fresca sono eccezionali e, quando alla fine della corsa è ormai buio, veniamo avvolti da un’atmosfera misteriosa e molto suggestiva nel silenzio dei boschi. Al rientro diamo una mano a sistemare le slitte e i cani e gli serviamo un abbondante cena con molte coccole. Ci cambiamo e ci spostiamo quindi nella splendida e nuovissima casa messa a disposizione per gli ospiti, dove al caldo ci godiamo bevande bollenti, dolci e una cena a base di zuppa di verdure e carne di renna (qui si può prenotare anche un soggiorno più lungo). Dopo una piacevole chiacchierata ci rimettiamo in cammino e dopo un paio di ore Bjorn ci lascia di nuovo al nostro hotel. Io sono felicissima, l’esperienza è stata entusiasmante e insolita e l’organizzazione è stata perfetta. La compagnia si chiama Aurora Husky e questa escursione è costata 1695 NOK a testa (186,00 € circa). Concludiamo la giornata tornando all’Huken Pub per un hamburger.

19 dicembre

Il taxi prenotato per l’aeroporto si presenta puntuale e ripartiamo per Monaco di Baviera intorno alle 6.30 del mattino. Al mattino presto non ci sono autobus e la corsa dal centro all’aeroporto costerà 262 NOK (29,00 € circa).

In conclusione, un viaggio breve ed intenso in mezzo ad una natura insolita e intrigante, che ci ha lasciato uno splendido ricordo di colori contrastanti con il bianco della neve e di esperienze indimenticabili a contatto con gli animali.



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