Vacanza al maso, in Alto Adige

Trascorrere una vacanza in un maso significa vivere al meglio la bellezza della natura e della vita agreste in un angolo di paradiso. Nel maso è possibile occuparsi delle mucche e degli altri animali, partecipare alla raccolta delle mele, mungere, ...
Scritto da: bea_1973
vacanza al maso, in alto adige
Partenza il: 28/06/2013
Ritorno il: 05/07/2013
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
Trascorrere una vacanza in un maso significa vivere la meglio la bellezza della natura e della vita agreste in un angolo di paradiso, qual è l’Alto Adige. Il maso è la tipica abitazione contadina del SudTirol, costruita interamente in legno oppure in muratura e legno e decorata dagli splendidi terrazzi colmi di gerani. Accanto al maso c’è quasi sempre uno splendido fienile in legno e si possono trovare animali, frutteti e vigne.

Nel maso è possibile vivere un pezzetto della vita dei contadini altoatesini di oggi: occuparsi delle mucche e degli altri animali, partecipare alla raccolta delle mele, mungere, cavalcare ecc… Per farsi un’idea è possibile consultare il sito del “Gallo Rosso” (http://www.gallorosso.it/it/), un’associazione che raggruppa 1600 masi altoatesini.

La nostra scelta è caduta su un delizioso maso nella zona dello Sciliar, dove è stato possibile far fare a nostra figlia esperienze bellissime come la mungitura, foraggiare le mucche, strigliare e cavalcare il pony, saltare in un fienile, fare il pane e il pandolce con la contadina, raccogliere le uova nel pollaio, prendersi cura dei coniglietti: http://www.wieserhof.it/it/

Ma ecco, in breve, tutto quello che di bello abbiamo visto e fatto in sei giorni di vacanza.

1° GIORNO: APPRODO IN PARADISO

Circa 500 km ci separano dal caldo umido di casa all’aria fresca e cristallina di questa parte del Trentino. Siamo nella provincia di Bolzano, pochi km da Fiè allo Sciliar. Per la precisione siamo in un maso a 900 mt di altitudine, immerso nel verde, pochi km dal piccolo abitato di Aica di Fiè.

I masi in genere sono composti da pochi appartamentini (talvolta anche camere). Il Wiesehof ha tre appartamentini al pianterreno, con un bellissimo prato verde davanti. In una parte del prato vivono i coniglietti e ci sono giochi per bambini; dietro casa c’è il pollaio e accanto c’è un piccolo orto con tante erbe aromatiche (melissa, timo ed erba cipollina in primis) e un bellissimo fienile abitato, al pianterreno da placide mucche e un pony. – Davanti al prato si estende una bellissima vallata verde con vista panoramica sul monte Latemar. A nostra disposizione ci sono sdraio, panche e tavolo che invitano al riposo e alla lettura. Tanti i cespugli di ribes, lamponi, uvaspina, fragoline che possiamo tranquillamente assaggiare.

Dedichiamo il primo pomeriggio al relax, anche perché il tempo non è dei migliori e fa fresco. L’appartamentino ha una bella stanza con divano, letto matrimoniale per il nonno, zona pranzo e una cucinetta separata molto pulita e col necessario. La ns camera da letto ha letto matrimoniale e lettino per la bimba. Il bagno è ampio. Dal corridoio si passa ad un corridoio con una piccola e fornita libreria in comune con gli altri appartamenti. Il posto è silenziosissimo e con una vista splendida.

Ogni sera, alle 18, iniziano le attività in stalla: si può dar da mangiare alle mucche, provare a mungere e strigliare il pony, oltre a cavalcarlo. Le mucche vengono munte due volte al giorno e il latte appena munto è qualcosa di squisito. Nel maso è possibile acquistare prodotti tipici, come il succo di mela, formaggio, latte, miele, mele, noci, speck, confettura, uova.

Ci allunghiamo a pochi km, al piccolo borgo di Aica di Fiè. Questa zona è bellissima, con masi sparsi, campi dedicati al fieno, boschi, vigneti, castagneti e meleti. Il paesino (circa 400 abitanti) si è sviluppato attorno alla piccola e deliziosa chiesetta dedicata a San Giovanni, che sorge sulla piazzetta dove si trova anche una fontanella, elemento tipico delle piazze di tutti i paesini. . Non ci sono negozi, per cenare c’è una bella pizzeria con una vista panoramica da sogno (e pizza buona!). In questa zona è possibile percorrere un bellissimo sentiero noto col nome di “Sentiero dei masi”, lungo circa 12 km.

La provincia di Bolzano ospita cantine di rilievo e i vini prodotti in questa zona sono ormai tutti notissimi: cito giusto i rossi Schiava, Lagrein, Pinot Nero; i bianchi Muller Thurgau, Gewürztraminer, Pinot Grigio, il dolce rosè Moscato Rosa, il Moscato Giallo. Per gli appassionati c’è anche una Strada del vino (www.suedtiroler-weinstrasse.it/italiano/localita/) che permette di conoscere e degustare questo patrimonio culturale!

La sera sprofondiamo in un sonno ristoratore, avvolti dal tepore dei piumini d’oca che ci terranno compagnia per tutto il soggiorno.

2° GIORNO: ALLA SCOPERTA DEI DINTORNI

LAGHETTO DI FIÉ E FIE’ ALLO SCILIAR, SENZA TRALASCIARE IL LAVORO IN STALLA

Per la spesa le opzioni in zona sono due: il Despar di Fiè allo Sciliar (che purtroppo fa orario spezzato ed è chiuso la domenica), oppure Despar e Coop di Castelrotto (con orario continuato; il Despar è di sicuro aperto anche la domenica). Fatto provviste, e approfittando del tempo in miglioramento, ci spostiamo per scoprire una località molto amata: il laghetto di Fiè. Per raggiungerlo si prende la via che da Fiè va verso Siusi e si lascia l’auto in un parcheggio segnalato (3 euro al giorno) dove si trova il centro visitatori, con bagni, piccolo ufficio informazioni e mappe; da lì, in pochi minuti, si raggiunge il laghetto, che da anni si vanta di essere uno dei laghi più puliti d’Italia.

Il laghetto fu creato all’inizio del XVI secolo come vivaio di pesci. Oggi il lago è balneabile, con una parte protetta e caratterizzata da canneti e ninfee e un’altra, molto ampia, dove prendere il sole, tuffarsi e fare un giro in barca a remi. . Qui siamo a 1.036 mt e il paesaggio intorno è bellissimo, con abeti, larici, mucche al pascolo. Per un caffè o un pranzetto veloce, c’è un piccolo ristorante sul lago. Da questo lago, con una breve passeggiata, si raggiunge il laghetto Huber e, da lì, partono i sentieri che portano alle malghe di montagna. Anche il laghetto Huber è artificiale, ma ciò non toglie la sua bellezza. Intorno pascolano mucche, vitelli, cavalli e puledri. Gli animali si lasciano avvicinare e accarezzare, con grande felicità di nostra figlia.

Nel pomeriggio visitiamo il paesino di Fiè, veramente grazioso, con l’immancabile chiesetta con a fianco il cimiterino e la fontana sulla piazza principale. Segnalo i fantastici bagni pubblici che si trovano sotto la piazza del Municipio, di una pulizia e decoro sorprendenti! Da sapere: i sabati d’estate a Fiè c’è un piccolo, ma rinomato mercato contadino che si tiene nella piazzá parrocchiale e offre i prodotti tipici delle aziende agricole della zona.

Verso sera, dopo il lavoro in stalla, salti nel fienile e rotolamento nel fieno profumato. Bellissimo!

3° GIORNO: PESCA (NON PROPRIO MIRACOLOSA) AL LAGHETTO HUBER E MALGA TUFF

Torniamo al laghetto di Fiè, ma proseguiamo dritti per il laghetto Huber, dove si può pescare, previo acquisto di permesso (circa 20euro per max 4 trote) all’ufficio del parcheggio vicino al lago di Fiè. Lasciamo il nonno alle prese con trote per nulla desiderose di finire in padella e partiamo per la Malga Tuff (http://www.pitschlmann.it/tuffalm/it/). Due sono i sentieri che portano alla malga: uno più scosceso e ripido e uno più lungo e ampio, ma adatto ai passeggini. Noi ci prendiamo una bella carrozza trainata da due bellissimi cavalli e per 30 euro ci facciamo portare direttamente in cima, a 1.280 mt- Le carrozze partono davanti al parcheggio del lago, ogni mezz’oretta circa. La Malga Tuff si trova su un grande altopiano verde, ai piedi del monte Sciliar. E’ un vero paradiso per i bambini, perché mucche, vitelli, caprette, cavalli, puledrini, asinelli, lama si fanno avvicinare e coccolare dai bimbi! Inoltre la malga dispone di un parco giochi con sabbiera, scivoli, altalene! Per chi ama camminare, da qui partono sentieri bellissimi che portano alla grotta “Migghöhle” e alla malga Hoferalpl. Noi restiamo a carezzare tutti gli animali, poi pranziamo alla malga, un piatto di speck/formaggio/rafano e cetriolini, pasta del pastore, patatine fritte e pasta al pomodoro, acqua e birra (circa 40 euro). Nel pomeriggio percorriamo il sentiero del ritorno a piedi, con una bellissima passeggiata di circa 45 minuti che si snoda nel bosco. Abbiamo visto anche uno scoiattolino, per la gioia della nostra bimba! Meno felice il nonno, che non è riuscito a pescare neppure una trota!

4° GIORNO: OH CHE BEL CASTELLO (Prösels)!

Una bellissima passeggiata ci porta a Castel Prösels, l’antica dimora dei signori di Fié, Il bel castello sorge nell’omonima frazione, lungo la via che da Aica porta a Fiè allo Sciliar. Il castello sembra uscito da una fiaba, ha torri, porte e merli bellissimi! E’ chiuso al pubblico di sabato, negli altri giorni è visitabile con visite guidate della durata di circa un’ora (nei mesi di luglio tre al mattino e tre al pomeriggio). Il castello risale a XIII secolo, ma l’aspetto odierno risale in gran parte all’ampliamento e restauro del XVI secolo. Dopo decenni di incuria e abbandono, il castello è tornato all’antico splendore grazie all’associazione di privati “Kuratorium Schloss Prösels srl”, che ne ha fatto un luogo di incontro per manifestazioni culturali (mostre pittoriche, concerti, teatro …) e matrimoni! Il castello offre scorci bellissimi, come il cortile interno tutto affrescato, o la Sala dei Cavalieri, interamente intarsiata nel legno, e un terrazzo panoramico che nelle giornate di bel tempo regala una vista impagabile sulle vallate e i monti circostanti. Molto interessante è la collezione di armi antiche!

5° GIORNO: ALPE DI SIUSI, ANDATA&RITORNO

Il sole splende e la giornata si presta benissimo alla scoperta dell’Alpe di Siusi (http://www.alpedisiusi.info/it/info/benvenuti-all-alpe-di-siusi.html), la principale attrazione naturalistica della zona. Si tratta dell’’altopiano più grande d’Europa, considerato una delle principali meraviglie paesaggistiche delle Dolomiti. Siamo in alto, a 1800 metri, tra pascoli verdi, sentieri di ogni tipo di difficoltà, strutture turistiche per tutti i gusti, qualcosa come 365 tra rifugi, malghe e baite! Un paesaggio di rara bellezza, dove trascorrere ore a passeggiare, andare in bici, prendere il sole. Per preservare questo luogo incantevole, la strada per l’Alpe è chiusa al traffico dalle ore 9 alle 17. Per arrivarci si può prendere la cabinovia Alpe di Siusi o il pullman. Noi abbiamo optato per la cabinovia, la cui stazione a valle è situata a Siusi e offre un grandissimo parcheggio gratuito. L’ovovia è modernissima, costa 14 euro l’a/r e in circa 20 minuti percorre gli oltre 4km che portano in alto, con un dislivello di oltre 800 metri. Il panorama è splendido, pare di volare su masi, pascoli e boschi. Dopo una bella passeggiata lungo i pascoli dove placide mucche ruminano e cavalli pascolano, ci fermiamo per una bella merenda al sole. Un posto molto carino dove gustare fette di torta e caffè all’aperto è il Nordic Ski Center, vicino alla stazione dell’ovovia. Questo luogo, in inverno, deve essere veramente il paradiso degli amanti dello sci di fondo! Dopo la merenda troviamo un piccolo pascolo con tante caprette e ci fermiamo a coccolarle. Non siamo camminatori, il nonno con noi ha anche problemi ad un ginocchio, così decidiamo di rientrare: l’Alpe di Siusi è ovviamente famosa quanto frequentata dai turisti e tornare al nostro maso, dove i soli rumori sono il chiocciare delle galline e il canto dei grilli, è davvero piacevole!

Nel pomeriggio andiamo a raccogliere le uova nel pollaio e a portare un po’ di avanzi di cibo alle galline: sono ghiotte di pasta al ragù! Troviamo un solo ovetto deposto, galline pigrone!, che la sera trasformiamo in un’ottima mini frittatina!

6° GIORNO: CON LE MANI IN PASTA (LABORATORI DI CUCINA AL MASO) E VISITA DI CASTELROTTO

La giornata non promette troppo bene, è nuvoloso. Ci rilassiamo facendo il pane tipico con la contadina Rosa, la stessa che cura i meravigliosi gerani del balcone del nostro maso. Rosa prepara l’impasto e lo arricchisce con semi di finocchio, molto usato nella panificazione altoatesina. Oltre ai panini bianchi e morbidi profumati di finocchio, in Sudtirol si trova molto il pane scuro, fatto con la segale, e il pane croccante, sempre a base di segale, che qui chiamano “Schüttelbrot”. I bambini ospiti del maso si divertono molto a partecipare a questo laboratorio. Lasciamo i panini nel forno e il tempo migliora, così usciamo in escursione. La nostra prima tappa è un bellissimo maneggio subito prima di Castelrotto, l’Unterlanzinerhof a Telfen (www.reiterhof-oberlanzin.com/unterlanzin/ita/Unterlanzin.html). Qui è possibile prendere lezioni di equitazione per esperti e principianti e fare escursioni a cavallo. La nostra bimba è stata dotata di caschetto e accompagnata in passeggiata da due ragazze, lungo un bel sentiero attraverso il bosco. Mezz’ora a cavallo ci è costata 12 euro. Oltre ai cavalli, al maneggio si trovano anche coniglietti e caprette. Ci siamo fermati nel bel bar per consumare una gustosa merenda. Il posto è molto bello e dispone di maso dove è possibile soggiornare. Ci spostiamo poi a Castelrotto, un gran bel paese. Un tempo qui sorgeva un castello (X secolo) poi distrutto, da cui il suo nome. Come tutti i paesini della zona, Castelrotto ha una bella piazzetta, una graziosa chiesa parrocchiale con l’imponente campanile barocco e una deliziosa fontanella. Il centro storico è raccolto, ha begli edifici, taluni affrescati, e bei negozietti. In una delle sue panetterie non resistiamo all’acquisto del tipico strudel di mele.

Tornati al maso, nel pomeriggio torniamo in cucina con la contadina Rosa e prepariamo la treccia dolce, un dolce perfetto per la colazione, fatto con farina, latte, vaniglia, lievito di birra, zucchero, uvetta. Buonissimo! L’Alto Adige ha dolci semplici e golosi: oltre alla treccia con l’uvetta e allo strudel, nelle malghe si possono trovare la .Kaiserschmarrn, la frittata dolce con i mirtilli, le crostate con noci e mirtilli, le torte di ricotta. A Natale il dolce della tradizione è lo Zelten, spesso preparato a forma di cuore e preparato con frutta secca e canditi.

La sera la trascorriamo in compagnia del padrone di casa e degli altri ospiti, prima riuniti intorno alla grigliata (immancabili i wurstel bianchi tipici), poi ad ascoltare musica e suonare! Suoniamo anche un curioso strumento fatto con campanacci di mucche, molto, molto divertente!

7° GIORNO: LE CAPRETTE DI MARINZEN E IL RITORNO A CASA

L’ultimo giorno ci regala un sole magnifico e già tanta nostalgia.

Torniamo a Castelrotto, seguiamo via Panider e giriamo subito a ds, appena vediamo la Coop. Qui si trova un parcheggio per chi, come noi, prende la seggiovia che conduce ai grandi prati dell’Alpe di Marinzen, a circa 1500 metri di altitudine. L’ascesa in seggiovia dura circa 20 minuti ed è veramente bella. L’a/r costa 9,50 euro. Una volta arrivati si può ammirare il bellissimo paesaggio che guarda il monte Bullaccia. Oltre alla baita, dove si può mangiare, all’alpe si trova un bellissimo campogiochi per bambini, con scivoli, teleferica, paretina da arrampicata, un laghetto dove si può pescare e soprattutto tante caprette libere che accorrono e cercano carezze e pane. La nostra bambina si è divertita tantissimo a carezzarle! Dall’alpe partono poi tanti sentieri, ad es. alla Baita Schafstall sul monte Bullaccia o alle cosiddette “Panche delle Streghe”, luoghi dove la leggenda dice che le streghe si riunivano e partecipavano a sabba demoniaci! Va detto che tutta la zona dello Sciliar è terra di leggende legate alle streghe! Negli anni compresi tra il 1506 e il 1510, nel castello di Presule, sede del tribunale di Fié, si sono svolti diversi processi, conclusi con la condanna a morte di 9 donne. Le erano accusate di causare tempeste e rovinare il raccolto, di partecipare a sabba infernali, di fare voli notturni su scope, provocare la morte di bimbi non ancora nati, abiura e molti altri misfatti. Oggi le piccole streghette su scopa sono tipici souvenir portafortuna in vendita nei negozietti locali!

Purtroppo è tempo di tornare a casa. Ci congediamo da questa terra che in estate regala colori e profumi bellissimi e offre l’opportunità di vivere una natura tutelata e rispettata. Consigliamo a tutti una vacanza in maso, specie a chi ha bambini, perché è una vacanza diversa, a contatto con animali e natura.

Siti utili:

Sui masi altoatesini: (http://www.gallorosso.it/it/)

Per tutte le informazioni generali e richiedere materiale informativo: http://www.suedtirol.info/it/

Su Aica e il sentiero dei masi:

http://www.seiser-alm.it/it/paese-popolazione/fie-allo-sciliar/aica-di-fie.html

http://www.seiser-alm.it/it/montagne-ed-escursioni/oachner-hoefeweg-sentiero-dei-masi.html

Su Castel Presule:

http://www.seiser-alm.it/it/highlights/castelli/castello-presule.html

http://www.seiser-alm.it/it/paese-popolazione/fie-allo-sciliar/presule.html

http://www.alpedisiusionline.it/streghealpe.htm

Sul lago di Fiè:

http://www.seiser-alm.it/it/natura-e-paesaggio/laghetto-di-fie.html

Sulla malga Tuff:

http://www.pitschlmann.it/tuffalm/it/

http://www.seiser-alm.it/it/montagne-ed-escursioni/da-fie-allo-sciliar-alla-malga-tuff-e-hoferalpl.html

Sull’Alpe di Siusi:

http://www.alpedisiusi.info/it/info/benvenuti-all-alpe-di-siusi.html

http://www.seiser-alm.it/it/alpe-di-siusi/

Su Castelrotto e l’alpe di Marinzen:

http://www.marinzen.com

http://www.seiser-alm.it/it/paese-popolazione/castelrotto/castelrotto-paese.html

http://www.seiser-alm.it/it/montagne-ed-escursioni/da-castelrotto-allalpe-di-marinzen.html



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