Museo del Cinema di Torino: anche per i bimbi!

Un'esperienza entusiasmante per grandi e piccini
Scritto da: Doc McStuffins
museo del cinema di torino: anche per i bimbi!
Partenza il: 15/09/2013
Ritorno il: 15/09/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Prima domenica di pioggia che ci fa capire che ormai l’estate è finita… che fare? L’idea di passare la giornata in casa ci deprime un po’ così prendiamo l’automobile, direzione Torino per visitare uno dei tanti musei che offre la città. La scelta ricade sul Museo Nazionale del Cinema, che vanta una spettacolare location: la Mole Antonelliana. Arriviamo intorno a mezzogiorno; decidiamo quindi di mettere qualcosa sotto i denti prima di iniziare la visita: da “La Piē” ( proprio di fronte all’ingresso del museo) mangiamo un’ottima piadina e rifocillati iniziamo la visita al museo. Decidiamo di comprare il biglietto cumulativo museo+salita sulla cupola: 12€ intero, la bimba di 6 anni ha pagato solo la salita alla cupola 5€, per la nanetta di 4 anni tutto gratis. Ero già stata in questo museo prima di avere le bimbe e già mi aveva affascinata, ma devo dire che visitarlo in loro compagnia è stata una nuova scoperta.

Il primo piano è dedicato all’archeologia del cinema: si comincia dal teatro delle ombre, poi i giochi di specchi, le lenti, le lanterne magiche, i primi film fatti da sequenze fotografiche in rapida successione, le prime pellicole mute. Questa prima parte del museo è caratterizzata dall’interattività: tutto si può provare e sperimentare e per le bimbe è stato veramente divertente.

Con un’ascensore si passa quindi al terzo piano, composto da due livelli: il superiore è una galleria di locandine dei film; mentre le si attraversa si incontrano delle aree in cui vengono proiettate scene di film divise per tema: a noi è piaciuta molto l’area dedicata alla diva, con specchiera, trucchi e boa di struzzo formato extra-large e sullo sfondo proiettata la mitica scena finale di “Casablanca”.

Molto interessante, soprattutto per i bambini, il breve cortometraggio girato dal museo e seguito da una serie di filmati in cui il simpatico Neri Marcorè spiega tutti i segreti della regia di un film: come vengono montate le scene, come la musica in sottofondo può cambiare l’atmosfera della scena girata, come un diverso suono fuoricampo può addirittura modificare il finale e come vengono fatti gli effetti speciali.

Nella parte inferiore del terzo piano si trovano invece oggetti culto per i grandi appassionati, come il cappello e la sciarpa di Fellini o il mantello di Superman.

Dal terzo piano si esce su di una scale a chiocciola che percorre parte delle pareti interne della Mole dove solitamente ci sono mostre temporanee ( al momento della mia visita, una mostra su Scorsese): qui comunque a farla da padrona è l’architettura interna della Mole Antonelliana che si fa ammirare in tutta la sua bellezza.

Si scende infine al secondo piano in cui vi è una parte centrale molto scenografica dove su comode chaise-longue si può assistere alla proiezione di due diversi generi di film ( a noi è capitato da un lato il muto, dell’altro il cinema italiano degli anni ’50) e, perché no, concedersi un po’ di relax prima di continuare la visita. Il tour prosegue entrando in varie stanze con diverse ambientazioni: western, horror, teatro dell’assurdo (questo alle mie bimbe è piaciuto da morire perché le “poltrone” su cui ci si doveva sedere erano in realtà dei water…si sono sbellicate dalle risate) e naturalmente non potevano mancate i cartoni animati; anche qui in ogni ambiente era possibile vedere una serie di spezzoni di film.

Terminata la visita del museo ci siamo diretti all’ascensore panoramico, che permette di salire in cima alla cupola della Mole; purtroppo la giornata uggiosa non ci ha permesso di godere appieno del panorama, ma a mio avviso vale la pena di farlo anche solo per il viaggio in ascensore: spettacolare! (inutile dire quanto sia piaciuto alle bimbe, sempre entusiaste quando c’è da salire in alto su qualcosa).

Per completezza vi segnalo che all’interno del museo c’è un bar-ristorante: io ci ho bevuto solo un caffè, ma i piatti che ho visto servire erano invitanti (credo sia gestito da Autogrill), inoltre l’ambientazione è molto scenografica.

Nel bookshop del museo potete potete sbizzarrirvi a comprare locandine dei film e inoltre ci sono diversi libri, anche per bambini, interessanti: noi abbiamo comprato una favola di vampiri e una guida che suggerisce diversi tour in città a misura di bambino (“Ad ogni bambino la sua Torino”), che ci ha già dato diversi spunti per le prossime gite domenicali.



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