Le meraviglie di Tokyo

Dritte e consigli utili quartiere per quartiere
Scritto da: andrews71
le meraviglie di tokyo
Partenza il: 17/05/2010
Ritorno il: 24/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Un viaggio in Giappone non si racconta in poche righe ma soprattutto è difficile descrivere le emozioni che una terra così lontana e così diversa dalle nostre tradizioni, ti lascia dentro. Sono tornato in Italia con un senso di vuoto, di malinconia che raramente ho provato dopo un viaggio. Sono quelle sensazioni che hai accumulato durante il tuo soggiorno a farti pensare, durante le quasi 15 ore di volo che ti riportano a casa “ma perché sono salito su questo aereo?” Partiamo dal principio, ovvero da dove nasce il viaggio in Giappone. Dalla curiosità di vedere un popolo così particolare, dal fascino che i popoli asiatici hanno in noi sempre generato, dalla volontà di vedere se la modernità e la tradizione possono coesistere veramente. Abbiamo una sola settimana di ferie e quindi decidiamo di limitare la nostra avventura a Tokyo e magari dedicarci a qualche escursione.

Viaggio. Sbarco, trasferimento.

Pronti via. Siamo al gate dell’aeroporto di Fiumicino per imbarcarci sul volo Alitalia AZ784 per Tokyo aeroporto di Narita. Partenza alle ore 15.00 e arrivo alle 10.20 del giorno successivo dopo quasi 15 ore di volo notturno. Al gate regna uno strano silenzio. Mancano una manciata di minuti all’imbarco e nessuno davanti ai varchi di entrata. I giapponesi stanno religiosamente seduti e attendono che il personale chiami l’imbarco dopo di che si alzano e non si ammassano come bestie ma rispettosamente fanno segno di passare avanti. Incredibile. Il volo purtroppo è piuttosto movimentato soprattutto nelle prime 2-3 ore quando a causa di alcune perturbazioni veniamo sballottolati non poco. Il tempo scorre lento, tra qualche lettura e la visione di qualche film (schermi individuali e multilingue sul B777 dell’Alitalia anche in economy class). Arriviamo a Narita non prima di aver compilato il modello di entrata nel Giappone (simile come caratteristiche e come stile di domande a quello che trovate per i voli diretti negli USA). A Narita le formalità sono veloci e dopo pochi minuti siamo fuori dal terminal 1. Abbiamo letto dei Limousine Bus per andare i città ma purtroppo gli orari non coincidono e dovremmo attendere oltre 2 ore per prenderlo. Niente da fare optiamo allora per il treno il Narita Express che prendiamo dal Terminal 1 e che ci porta direttamente alla stazione di Ikebukuro, dove si trova il nostro albergo, il Metropolitan Hotel. Il biglietto del treno ci fa subito ricordare che siamo in Giappone e che i servizi costano moltissimo (ma valgono tutti gli yen spesi!). Il tragitto costa 3.100 yen ovvero circa 30€ a testa. A proposito parliamo del cambio: abbiamo affrontato il viaggio nel momento peggiore dell’euro (ovviamente!) e il cambio all’aeroporto era di circa 108 yen per 1 €. E’ il cambio migliore che abbiamo trovato: sia in hotel che nelle banche che ne (pochi) banchi che cambiano i soldi il cambio era peggiore (107, 106). Quindi mio personale suggerimento: cambiate in aeroporto. L’aeroporto dista circa 70 km dalla città e il treno impiega circa 1,5 ore per arrivare alla destinazione finale, considerando che durante il tragitto effettua qualche fermata. Il treno è dotato di copertura wi-fi per internet anche se la navigazione richiedere l’acquisto di schede o di abbonamenti. Il biglietto per il Narita Express prevede anche la prenotazione obbligatoria del posto a bordo quindi chiedete qual è la fila e il posto a voi riservato (non molto semplice visto che le indicazioni riportate sul biglietto sono solo in giapponese).

Lingua

Abbiamo letto numerosi racconti al riguardo delle difficoltà linguistiche e mi sento di confermarle ma vi assicuro che questo non sarà assolutamente un problema per la vostra vacanza. Nella maggior parte dei casi le persone non saranno in grado di capire o, più facilmente, di spiegarsi in inglese. Fategli vedere il nome della località / attrazione che cercate scritto in giapponese e sicuramente vi faranno capire in qualche modo come arrivarci. Nelle stazioni della metro o dei treni (JR) troverete alle biglietterie sempre del personale che parla un minimo di inglese, senza problemi. Nei ristoranti o nei locali giapponesi la cosa potrebbe farsi più ardua ma nel 90% troverete o menù anche in inglese (tradotti male ma sicuramente meglio di niente) oppure, più facilmente, delle foto della pietanza che vi daranno una grande mano. Se fermate un giappo per strada che non saprà darvi indicazioni ringraziatelo e andate via perché lui difficilmente (per educazione e perché eroso dai sensi di colpa) andrà via. I manager in giacca e cravatta vanno sempre a 100 all’ora ma sono quelli che potrebbero sapere meglio la lingua anche se fermarne uno durante l’ora di punta diventa, giustamente, un’impresa! In ogni caso siate sorridenti e gentili e non avrete alcun problema.

Metropolitana

Sicuramente l’impatto non è dei migliori. Non è proprio facile capirci qualcosa soprattutto alle macchinette automatiche. Infatti il prezzo della corsa varia in base alla distanza della fermata che vorrete raggiungere e quindi per avere il prezzo finale dovete indicare la vostra destinazione. Il problema è che la cartina che si trova sopra le macchinette è in giapponese mentre la vostra è sicuramente in inglese (anche se ne avete una in giappo vi voglio a controllare l’esattezza degli ideogrammi!). Le macchinette self sono anche in inglese ma, tranne quelle dei treni (JR di colore verde, secondo me più facili da utilizzare perché il nome della destinazione lo componente voi in caratteri occidentali, le altre vi chiedono di indicare la fascia di prezzo di destinazione. Insomma un gran casino. In ogni caso si possono adottare due tecniche: 1. Si paga sempre il prezzo più basso (130 yen, ovvero quasi 1,3 euro) e poi prima di uscire potete pagare la differenza alle macchinette poste nei pressi dell’uscita. Vedrete che molti giappo infatti pagano la differenza perché anche per loro non è proprio facile orientarsi con quei megatabelloni 2. Possibilità numero due: abbonamento giornaliero che vi consente secondo me di risparmiare denaro e soprattutto tempo. Si infila nella macchinetta e dovunque andiate…è fatta!

Per quanto riguarda la metropolitana questa è servita da due grandi società: 1. Tokyo metro line. Sono 9 linee che girano per tutta Tokyo. L’abbonamento giornaliero costa 710 yen (poco più di 7€). Non ci sono abbonamenti settimanali ma solo mensili. Questo abbonamento però non vi consente di viaggiare anche sulle 4 linee servite dalla seconda società di trasporti: 2. La Toei line. Sono 4 linee per le quali dovete pagare un biglietto integrativo oppure prendere un abbonamento giornaliero comprensivo delle due “linee” per 1.000 yen al giorno.

Oltre a queste due società esistono anche altre linee di trasporto su rotaia la più importante della quale è servita dalla JR ovvero la Japan Railways le Ferrovie Giapponesi. La linee urbana si chiama Yamanote Line ed è una specie di raccordo anulare delle Ferrovie che gira intorno al mega centro di Tokyo. Se volete un abbonamento giornaliero che includa anche questa linea dovrete tirare fuori 1.580 yen al giorno. Oltre a queste linee ne esistono anche altre 4 private per le quali non mi sembra di aver visto che esita un abbonamento integrativo con le altre (ma potrei non averci capito molto!). Queste linee private servono per andare, ad esempio, ad Odaiba ovvero nel quartiere della baia di Tokyo. Noi ci siamo rassegnati e abbiamo pagato i biglietto integrativo. All’interno delle stazioni, nei pressi delle macchinette, ci sono dei comodo display dove vengono distribuiti depliant e folder di ogni tipo e ovviamente comodissime piantine della metropolitana. Prendetene subito una per poter familiarizzare con la Tokyo Subway. Il costo dei biglietti è piuttosto alto: sulle linee private per fare 4-5 fermate pagherete circa 4 euro mentre quello che costa di meno è il treno JR urbano, ovvero la Yamanote Line. Personalmente mi sono trovato bene con il giornaliero solo della Tokyo Metro perché il mio hotel era servito molto bene da queste linee. Per il resto abbiamo pagato le integrazioni ma abbiamo visto che le spese per i trasporti peseranno non poco sul vostro budget di spesa complessivo. La metro apre la mattina alle 5 e chiude verso le 24.30. Le indicazioni delle fermate sono sempre in doppia lingua anche all’interno dei vagoni, noi non ci siamo mai persi. L’unica cosa piuttosto difficoltosa è quella di capire l’uscita dalla stazione perché spesso le stazioni si trovano all’interno di centri commerciali piuttosto grandi quindi è necessario localizzare bene l’uscita più vicina alla vostra meta. Un aiuto in tal senso viene da un opuscolo che troverete all’interno delle stazioni della metropolitana che si chiama “Welcome to Tokyo Handy Guide” è di colore arancio. Per ogni attrazione vi indica l’uscita (ad esempio per il tempio di Meiji Jingu indica stazione C03 (quindi linea C stazione 3) della Chiyoda Line uscita 1/2. In ogni caso nei pressi dell’uscita c’è sempre una grande cartina della zona per aiutarvi a capire l’uscita giusta. Non vi preoccupate perché troverete in difficoltà molti giappo, forse anche peggio di voi. Attenzione all’ora di punta perché la situazione diventa veramente calda: la folla diventa importante anche se sempre molto ordinata: sulle scale mobili si tiene sempre la sinistra e a terra sono sempre indicate con delle frecce i versi di marcia da tenere per evitare di cozzare con le altre persone. Sulla banchina vengono messi dei segni a terra per indicare la porta dei vagoni e per formare la fila di entrata. Sono molto ordinati e quindi vi verrà istintivo mettervi dietro l’ultimo della fila e attendere il vostro turno (non ci sono file ad imbuto tipiche italiane e anche di qualche furbone europeo in generale). Le metro sono veloci, puntuali, frequenti e pulitissime, senza scritte e/o ambulanti e suonatori. Ci sono numerose macchinette che vendono di tutto e bagni puliti come quelli di casa vostra. Importante nota: non buttare il biglietto una volta saliti sulla metro perché vi servirà per uscire!

Cibo

Beh, qui c’è poco da dire. Si parla di cibo giapponese anche se in realtà scordatevi il mito che i giappo mangiano solo sushi e sashimi. Non è certo così. Ci sono comunque numerosi sushi bar dove si può mangiare dell’ottimo sushi (o pesce in generale) con una ventina di euro. Piuttosto abbordabile dire. Le cose che mi hanno più colpito sono però il tempura di gamberi e di verdura, notevolmente più leggero e più buono rispetto a quello che avevo mangiato a Roma. Tra i piatti che vi volevo segnalare ci sono le tonkatsu ovvero delle cotolette impanate con delle briciole di pane molto tenere e a volte offerte ripiene al formaggio. Alcune volte le cotolette vengono offerte in un piatto di riso e prendono il nome di Katsudon. La cosa che a me è piaciuta meno sono i soba cioè dei noodles di grando saraceno serviti in brodo freddo. Li preferisco come veri e propri noodles alla cinese serviti magari con della tempura di gamberi (udon). Ma la cosa che troverete ovunque proposta in tantissime varianti sono i ramen una vera e propria istituzione giapponese. Sono delle ciotole di brodo caldo in cui vengono messi spaghetti e serviti nelle classiche varianti: shio (solo con il sale) shoyu (con la soia) e tonkotsu (con il brodo di maiale). All’interno della ciotola ci sono anche germogli di soia fresca, granturco, fette di una specie di porchetta di maiale e ci sono anche varianti con uovo sodo o fritto. Devo dirvi che l’aspetto non è certo invitante ma il sapore non è male e se fossi in voi li assaggerei senza esitazione. I locali dove mangiare i ramen sono dei classici locali da salary man ovvero frequentati da impiegati giappo alla fine della giornata (lunga) di lavoro. Sono luoghi dove spesso ci sono dei piccoli tavoli o più spesso un bancone unico (tipo sushi bar) e dove l’ordinazione viene fatta tramite una macchinetta automatica posta fuori del locale. Si infilano i soldi si preme il tasto corrispondente si prende il ticket e l’eventuale resto si entra e la si porge all’inserviente di sala. Entro pochi minuti si viene serviti del piatto richiesto. Cosa piuttosto comunque, soprattutto in locali non di lusso, è il saluto all’entrata e all’uscita che il personale del locale fa tutti insieme all’avventore che entra o che esce. Incredibile la nenia che viene fatta in coro mentre tutti continuano a cucinare, lavare, pulire, ecc. Ecc. I locali sembrano essere molto puliti, ben tenuti e non abbiamo avuto alcun problema intestinale. Ogni piatto (o quasi tutti hanno l’option per inserirlo) è accompagnato da riso e mai da pane. Il riso è sempre piuttosto appiccicaticcio e questo permette di prenderlo molto facilmente con le bacchette (altrimenti se fosse sgranato bene sarebbero veramente dolori!) Solitamente la bevanda per eccellenza è il the verde che in alcuni locali viene dato gratuitamente mentre l’acqua è gratis e rigorosamente del rubinetto (servita sempre con ghiaccio). Se volete invece acqua in bottiglia dovete acquistarla a parte. L’altra bevanda tipica è la birra che però non è proprio economica con un costo che varia tra i 4.5 e i 6€ ma ho visto che ci sono posti dove viene offerta ad un prezzo più basso se associata a qualche menù. Volendo, soprattutto nei sushi bar, si può bere del sakè ma anche questo ad un costo intorno ai 6€ per 180 ml di prodotto. Nota di folclore: non si usano forchette! Quindi allenatevi nei ristoranti cinesi della vostra città prima di partire perché lo choc potrebbe essere forte! Devo dirvi che dopo i primi imbarazzi e copiando il vostro vicino (o meglio chiedendo a lui aiuto!) la cosa viene piuttosto naturale e anche se non arriverete al loro livello (fanno delle cose incredibili con le bacchette) sicuramente ve la caverete piuttosto dignitosamente e senza fare delle pessime figure! In ogni caso fuori da quasi tutti i locali c’è una vetrina con i mock up (ovvero delle riproduzioni in cera o plastica) delle pietanza che vengono offerte all’interno (sono fissati con la comunicazione visiva) e anche i menù sono sempre accompagnati da fotografie esplicative quindi ordinare è veramente molto semplice. Incredibili sono anche i locali frequentati dai più giovani in cui vengono offerti gelati e crepes di ogni tipo anche in questo caso riprodotte nei minimi dettagli da queste riproduzioni. Se evitate i ristoranti classici ma andate nei posti che frequenta la gente normale del posto mangerete con una decina di euro, direi che è piuttosto abbordabile il prezzo e quindi direi che il cibo è una delle cose meno care che troverete a Tokyo.

Orari

Rispetto alla rigidità di alcuni paesi europei i giapponesi sembrano essere un’eccezione, quasi ci fosse una movida di tokyo da rispettare. Si può mangiare tranquillamente fino alle 22 in tutti i locali ma ovviamente in quelli a più alta concentrazione di persone e in alcuni giorni della settimana si può mangiare fino a tardi. Parlo delle zone di Shibuya, Takeshita Dori e Kabukicho. Se proprio non trovate nulla aperto allora i fast food saranno la vostra salvezza perché molti sono aperti H24, come ad esempio alcuni supermercati. I negozi chiudono generalmente tra le 21 e le 22 e il lunedì sono chiusi la mattina. A pranzo non c’è un orario fisso dalle 12 in avanti si può mangiare fino alla cena.

Albergo

Come detto abbiamo soggiornato al Metropolitan Hotel situato a 100 metri dalla stazione della metropolitana e dei treni di Ikebukuro. Posizione invidiabile veramente, comodissimo anche il supermercato aperto H24 a due passi dall’hotel che vi permetterà di acquistare cibo e bevande anche in orari inconsueti. Noi abbiamo optato per la camera Economy senza colazione. Il prezzo, non irrisorio, è stato di 100€ a notte e abbiamo prenotato direttamente su booking.com. Abbiamo fatto numerose ricerche di hotel per cercare di capire il quartiere e il prezzo congeniale…alla fine abbiamo capito che la cosa importante era la posizione vicino ai mezzi pubblici e il prezzo. In realtà la città non ha un vero e proprio centro come siamo capaci di intenderlo noi e quindi non c’è un’area prevista come “centrale” anche se nelle guide il riferimento è il Palazzo Reale. In realtà gli hotel intorno a quella zona sono molto costosi e forse la zona è quella che di sera ha meno servizi intensi come ristoranti, locali e vita notturna. Abbiamo valutato la zona di Ginza ma alla fine l’abbiamo (fortunatamente) scartata per via del prezzo e del timore (confermato) che tutto intorno alla zona avesse dei prezzi proibitivi (almeno per le nostre tasche). Ma veniamo all’hotel. Si trova all’interno di un palazzo di quasi 30 piani. Al piano terra oltre alla reception c’è la zona dove si fa la colazione, un negozio di dolci (che purtroppo non apre prima delle 10 di mattina), alcuni negozi di souvenir, gioielli e vestiti. Prima osservazione: non sarà assolutamente facile trovare le cartoline in giro per Tokyo i giapponesi sembrano non amarle molto. Quindi il negozietto nell’hotel è un luogo prezioso se dovete mandare cartoline ad amici e parenti perché fornito. I francobolli li potete invece richiedere alla reception dell’hotel che, si preoccuperà anche di spedirle direttamente (che servizio!). Unica nota negativa è stata all’arrivo perché non fare fanno il check in prima delle ore 14.00 e sono molto rigidi su questo. Quindi una solerte persone si prende cura dei vostri bagagli e voi brancolando come zombie per il fuso orario cercherete di fare passare il tempo prima di poter entrare in possesso della vostra agognata e meritata camera. Check in molto rapido: leggendo le recensioni di questo hotel ho notato che molti visitato si sono lamentati perché il personale non parla inglese. A me questo non è capitato, anzi devo dire che il personale è efficiente e ha sempre a disposizione un duty manager che vi darà informazioni sempre e puntualmente in un inglese impeccabile. Inoltre, cosa molto utile, se dovete prenotare qualche gita organizzata lo farà per voi eliminando il problema linguistico associato ad una telefonata. Andiamo nella nostra stanza situata al 7 piano dell’hotel. La stanza non è molto grande e spaziosa (preparatevi perché in Giappone non avrete molto spazio, in tutti i luoghi che visiterete!). C’è un letto matrimoniale attaccato ad un muro (quindi chi dorme sul lato del muro per scendere deve scavalcare l’altro), una piccola scrivania con un sedia e un tavolino basso. Si fa difficoltà a muoversi in due all’interno della stanza, lo devo ammettere. C’è anche un piccolo mobile su cui è alloggiato un elegante tv Lcd. A colpo d’occhio il primo problema è dove sistemare i bagagli e i vestiti. Infatti non c’è spazio fisico dove mettere le valigie (noi poi avevamo solo due bagagli a mano). L’armadio è veramente piccolo e c’è solo posto per 4-5 stampelle e c’è una piccola cassette ria (tipo quelle da ufficio). Insomma abbiamo cercato di sistemarci alla meglio ma è indubbio che è piuttosto sacrificante, tant’è che non abbiamo disfatto completamente le valigie perché non sapevamo dove mettere i vestiti. Per quanto riguarda l’attrezzatura in camera oltre al tv lcd (con tutti canali locali tranne CNN e BBC) c’è un minibar (vuoto solo per mettere le cose vostre), un bollitore con fornitura quotidiana di the verde (gratuita), aria condizionata facilmente regolabile e piuttosto silenziosa (almeno questo!), sveglia con radio incorporata nel mobile accanto al letto. C’è anche internet ADSL gratis ma non wi-fi quindi potrete navigare solo utilizzando il vostro PC portatile connesso alla rete fisicamente. Passiamo al bagno: mini ma forse più grande e spazioso della camera. Lavandino decente con tutto il necessaire fornito dall’hotel: rasoio, schiuma da barba, pettini, spazzolini e dentifrici, ecc. Ecc. Inoltre doccia con sapone, shampoo e balsamo della shiseido e poi il grand finale: il water. Ipertecnologico con bidet incorporato e differenziato per uomini e donne (con tanto di pulsantiera digitale con disegni delle parti intime!) Fantastico! Anche se alla fine non proprio praticissimo…inoltre sedendosi sulla tavoletta entra in fuzione subito un getto d’acqua che rinfresca l’apparecchio….poi ogni tanto se state seduti per un po’ il getto si rinnova ma questa volta volta anche accompagno da uno spai igienizzante…quindi quando state seduti sotto di voi ci saranno rumori di ogni tipo che non vi permetteranno proprio di stare in totale relax! Grand finale: tavoletta riscaldata e quindi niene traumi da seduta. Completa il bagno anche un phon da parete. Cambio di asciugamani e delle lenzuola su vostra espressa richiesta mediante l’uso di apposito cartoncino da utilizzare secondo istruzioni (facili) in inglese. Ah, dimenticavo che ogni mattina vi metteranno sotto la porta un quotidiano in inglese. Su ogni piano distributore di bibite anche alcooliche e ghiaccio (questo gratis). Al piano terrà accanto al banco della reception, c’è il business center che altro non è che una saletta con postazioni web per gli ospiti. Si accede con la scheda di apertura della camera ma ci sono solo 3 postazioni funzionanti e una fotocopiatrice. Il costo è di 1€ ogni 10 minuti (si paga con le monete ma c’è anche una macchinetta che cambia le banconote) oppure si può optare per l’abbonamento quotidiano per circa 12 €. La colazione costa circa 25€ a testa al giorno ed è a buffet. A noi sembrava un’esagerazione e quindi abbiamo comprato la colazione nei bar/pasticcerie e poi ce la siamo fatta in camera con il the. L’hotel ha anche una piscina e una palestra ma sono a pagamento (non vi saprei dire quanto costano perché non ci siamo andati e non ci siamo nemmeno interessati).

Onsen

Il Giappone è famoso per le Onsen ovvero le SPA. Il territorio giapponese è vulcanico e numerose sono le sorgenti di acque termali sparse non solo per il Paese ma anche all’interno della città di Tokyo. E’ un’esperienza che vi raccomando perché sicuramente ne uscirete temprati e rilassati. Noi abbiamo provato una Onsen che si chiama Oedo Onsen Monogatari e si trova nella baia di Tokyo nella zona di Odaiba. E’ aperta H24 (non scherzo!) tranne due ore la mattina dalle 9 alle 11. I bagni termali sono però rigorosamente separati per uomini e donne perché la regola è che ci si immerge rigorosamente nudi (non si può indossare nemmeno il costume). Una volta entrati nella Onsen ci si tolgono le scarpe e una ragazza in kimono vi accompagnerà alla cassa e dopo aver pagato vi farà scegliere il kimono che si chiama Yukata e vi indicherà lo spogliatoio. Dopo esservi cambiati ed avere indossato solo lo yukata andrete nella zona delle vasche per il vostro bagno. L’entrata ha un costo variabile in base all’orario: fino alle 18.00 costa 2.900 yen dopo le 18 e fino alle 02.00 costa 2.000 yen e dalle 2.00 alle 7.00 costa 3.700 yen. Il prezzo vi permette l’accesso alle vasche e oltre allo yukata include anche l’asciugamano. Se invece volete dei trattamenti come fanghi, sabbiature, percorsi per i piedi o altro allora ci sono dei costi supplementari da pagare. Se invece non volete separavi dal vostro partner oppure non volete fare il bagno in una tinozza nudi con uno sconosciuto/a allora dovrete essere pronti a pagare qualcosa in più per andare nel paradiso della Onsen. Si tratta di un vero e proprio appartamento stile giapponese con tanto di tatami, tavolino basso con tv e occorrente per il the verde e una mega vasca idromassaggio con acqua termale solo per voi. A seconda della grandezza è consentito l’accesso fino a 4 persone. Il nostro appartamento era di circa 60 mq e è costato, compresa l’entrata, 8.000 yen per un’ora e mezza (che grazie alla nostra timidezza ed inesperienza sono diventate due perché la persona alla cassa si era commossa che venivamo da Roma fino alla loro Onsen!). E’ veramente una cosa da fare: farete il bagno in questa vasca ipertecnologica su un terrazzo con tanto di doccia, prodotti della Shiseido e poi avrete il necessaire per i vostri capelli con lozioni, creme, gelatine ecc. Ecc. Insomma un trattamento da signori per una cifra che direi abbordabile. All’interno della Onsen ovviamente si può mangiare, fare dei piccoli acquisiti, riposare (ci sono delle camere a disposizione), assistere a dei piccoli spettacoli. Tutto dentro è costruito in stile Edo e anche se un po’ kitch devo dire che è piuttosto caratteristico. Sembra quasi di vivere in un’latra epica con tutte le persone in Yukata e rigorosamente scalze che girano sorridenti e felici. Per arrivare a questo paradiso potete prendere la linea della metro privata che si chiama Yurikamome e scendere alla fermata Telecom Center. La linea si prende dalla metro di Tokyo alle fermate Shimashi oppure Toyusu.

Clima

Non ci è stato proprio favorevole. In una settimana abbiamo avuto un giorno e mezzo di sole e il resto pioggia battente e tempo coperto. E’ sempre piuttosto ventilato soprattutto durante il giorno. La temperatura era piuttosto accettabile con temperatura diurna intorno ai 25°C e notturna intorno ai 18°C. L’umidità è piuttosto importante e quindi il caldo diventa subito insopportabile e anche durante le giornate di pioggia non abbiamo mai sofferto il freddo. Ci hanno detto che giugno e settembre sono i mesi più piovosi con l’entrata del monsone e sicuramente aprile e ottobre quelli più clementi.

Zona di Tokyo

Abbiamo avuto la fortuna e la costanza di girare e toccare tutti i quartieri e le attrazioni più importanti di Tokyo e per questo ve le evidenzio separate per zone. Spero di fare cosa gradita!

Odaiba E’ la parte di Tokyio più suggestivamente perché permette di ammirare il sontuoso skyline della città. Per arrivarci bisogna prendere la Yurikamone o la Rinkai Line della metropolitana. Nel quartiere c’è da provare la Onsens Oedo oppure andare a fare una passeggiata sul Rainbow Bridge, il ponte che attraversa la baia di Tokyo, lungo 918 metri. Per passeggiare sul ponte (concesso tutti i giorni dalle 9 alle 21) potete scendere alla fermata U6 della Yurikamone Line. A pochi passi c’è la zona della spiaggia, Odaiba Marine Park, dove è possibile passeggiare sulla sabbia oppure prendere una delle imbarcazioni con le lanterne rosse che di sera permettono di cenare in uno spettacoloso e suggestivo scenario. Vi consiglio caldamente la passeggiata sul ponte, ci vogliono circa 25 minuti per attraversarlo, perché potrete fare delle foto meravigliose dello skyline della città. Ovviamente le ore del tramonto e serali sono quelle più affascinanti. Nella zona della marina chiedete ai passanti come raggiungere la Statua della Libertà: no, non mi sono sbagliato con New York. Voi chiedetelo e poi resterete a bocca aperta per questa (ennesima) riproduzione del Landmark americano famoso in tutto il mondo.

Shiba Sicuramente da vedere la Tokyo Tower, una suggestiva torre alta 333 metri e costruita nel 1958 per le trasmissioni televisive. E’ fortemente simile alla Torre Eiffel (strano no?) ed è possibile salire nei pressi della sommità per ammirare il panorama (circa 9 euro fino alle 22.00). Sinceramente lo spettacolo più bello è in basso perché l’intera struttura viene illuminata con effetti cromatici cangianti, sicuramente affascinanti e migliori della vista che si può godere dall’alto (per la quale rimandiamo ad altri siti)

Rappongi E’ la parte nuova di Tokyo dove ci sono centri multifunzionali enormi ed in particolare merita una citazione in Rappongi Hills. Un complesso di 230 tra negozi, ristoranti, cinema, hotel abitazioni, un museo dell’arte e un osservatorio. In particolare l’osservatorio è l’attrazione principale per i turisti, il Tokyo City View ovvero la possibilità di avere una vista su Tokyo dalla sommità del grattacielo più alto di Rappongi. Il costo per la salita è di 1500 yen (15€ ca) ed è possibile salire fino alle 23.00 (a mezzanotte durante i week end).

Shibuya E’ sicuramente una delle zone più conosciute di Tokyo. L’uscita della metro di Shibuya vi porterà proprio di fronte alla statua del cane più famoso del Giappone (e dopo il film con Richard Gere direi anche oltre) ovvero Hachiko. Per 10 anni il cane ha atteso il ritorno del padrone alla stazione di Shibuya, attesa inutile perché il padrone era morto d’infarto durante una lezione all’università di Tokyo. Importante è anche l’incrocio che trovate di fronte alla stazione della metropolitana, uno dei più grandi della città e ripreso da tutti i telegiornali e documentari che si rispettino: attraversarlo con migliaia di persone è un’emozione unica che dovete assolutamente provare. La zona di Shibuya però è anche famosa per altre attrazioni:

1. Yoyogi park. Bellissimo e curatissimo parco cittadino che ospita un tempio sacro scintoista il Meiji Jingu costruito nel 1920. Vi consiglio una visita durante il fine settimana perché assisterete sicuramente a numerosi matrimoni e battesimi in completo stile giapponese. Bellissime gli sposi che chiaramente noleggiano i kimono nuziali e che poi fanno delle foto tradizionali nel parco in set precostituiti. Paradossalmente rispetto alla quantità di persone che abitualmente vivono in Giappone i cortei nuziali sembrano non essere un’attrazione molto interessante, il numero degli inviati è molto al di sotto di quello che vediamo abitualmente nel nostro paese. Non è possibile, a meno che non siate inviati, assistere alla cerimonia religiosa ma è sicuramente possibile fare degli scatti agli sposi e vedere il percorso della cerimonia. 2. Omotesando. E’ una delle strade più frequentate dagli amanti dello shopping “in” dove ci sono stilisti noti ed emergenti, negozi di antiquariato e di vestiti per giovani. E’ una strada molto grande con alberi che ricorda un poì gli Champs Elysees francesi senza sfigurare nel paragone. Ci sono nelle varie traverse molti posti dove mangiare e dove prendere un gelato o una crepes.

3. Takeshita Dori. Questa è una delle strade più folli della città, dove ci sono migliaia di adolescenti impazziti che fanno lo struscio attratti da colori, suoni e urla delle commesse che richiamano la loro attenzione promettendo offerte, sconti e 3×2. Molti sono anche i ragazzi sandwich che vanno in giro reclamizzando il negozio e le indicazioni per raggiungerlo. E’ un vero spettacolo, questi adolescenti vanno vestiti come pazzi: ragazze ossigenate e tutte rigorosamente con mini vertiginose, stivali di vernice bianca a mezza coscia, truccate alla perfezione…le abbiamo soprannominate “bamboline” perché in realtà sono delle vere e proprie bambole che ti fermeresti a guardare per ore solo per ammirare i dettagli perfetti in tutto il loro stile. Coordinate fino all’inverosimile la perfezione si spinge anche ad avere i ciuccetti del proprio cellulare in tinta con le scarpe e la borsa. Se non le vedete non ci crederete!! 4. Harajuko. Si tratta del ponte che unisce il parco Yoyogi con Omotesando. Ogni domenica, meglio la mattina ma lo spettacolo si protrae fino al pomeriggio, anche se piovoso come nel nostro caso, decine di ragazze danno vita allo spettacolo delle cosplay-zoku ossia gruppi in costumi sgargianti. Non è un evento organizzato ma un movimento spontaneo collettivo a cui prendono parte ragazze adolescenti che si dice abbiano problemi di socializzazione e per questo si immedesimano in un personaggio fittizio raggiungendo un’indipendenza psicologica altrimenti difficile da ottenere. Per tale ragione vedrete ragazze vestite nei modi più improbabili, da astronauta, da personaggio di star trek, da manga (ovviamente), da dark e il personaggio che va per la maggiore il goth-loli ossia la lolita gotica. Vedrete anche adolescenti vestite da infermiere con occhi che piangono sangue (finto) e che indossano zatteroni di plastica bianca di diverse decine di centimetri di altezza. Tutto ovviamente libero di essere fotografato le ragazze stanno proprio lì per quello: abbiamo visto che non ci sono problemi ma è meglio se glielo chiedete direttamente. Non ci sarà nessun rifiuto e soprattutto vi potrete fare anche una foto ricordo con loro (anche se devo dire che lo spettacolo dopo una decina di minuti diventa piuttosto triste e malinconico, quasi una carnevalata fuori stagione)

5. Shibuya Center Town. Attraversato l’incrocio di Shibuya sarete catapultati in un mega triangolo di negozi che vendono gadget e vestiti per adolescenti. Il centro commerciale più famoso (7 piani) che vi consiglio caldamente di visitare è lo Shibuya 109. E’ un concentrato di adolescenti consumiste allo stremo con commesse urlanti e truccatissime che cercano di attrarre le clienti nel proprio negozi. I prezzi per abitini non proprio firmati sono veramente alti e per le nostre tasche sono veramente proibitivi. Ma è evidente che lo spending per i giapponesi è sicuramente più alto del nostro e tutte escono con buste piene di trofei da indossare.

6. Love Hotel. A Shibuya c’è la più grande concentrazione di Love Hotel ovvero i famosi hotel dell’amore giapponesi. Sono alberghi che affittano le camere a ora per concedere un po’ di intimità alle giovani coppie di innamorati. Sono piuttosto kitch e molti sono simili a dei castelli gotici altri hanno delle camere con letti a forma di cuore altri invece sono hi tech. Tutto può essere preso per poche ore oppure per un intero giorno ed i prezzi sono abbastanza in linea con quelli normali, circa 80-120€ per una notte completa.

Ginza

E’ la parte che personalmente mi ha colpito meno anche se avevo grandi aspettative. E’ il quartiere dove si riversano le maggiori firme della moda mondiale e dove hanno la sede le griffe internazionali. A Ginza ha anche la sede la Sony con un grattacielo imperioso che può anche essere visitato. Se volete togliervi lo sfizio fatevi tranquillamente un giro per la zona e vedete le vetrine ma non cadete nel nostro errore ovvero quello di fermarci a prendere un caffè perché stremati dalla pioggia e dalla fatica. Sedersi in un bar per due caffè (buoni) ci è costato 7€ a testa! Immagino quanto possa costare una notte in hotel oppure una cena in un ristorante alla moda del posto.

Mercato del pesce Il Tsukiji Market è sicuramente uno dei posti più conosciuti della città visto che si tratta del mercato del pesce di Tokyo, che si trova proprio nel quartiere di Ginza. Il posto è celebre per le aste del tonno rosso utilizzato per sushi e sashimi ma a causa di turisti imbecilli questo posto non è più aperto al pubblico. Per assistere alle aste del tonno c’è un limite massimo di 140 visitatori al giorno divisi su due turni da 70 persone: il primo turno alle 4.15 del mattino, il secondo alle 5.00. L’asta dura 45 minuti e si assiste alla contrattazione seguiti a vista da una sorta di tutor (sembra che qualche cretino abbia provato ad intervenire nell’asta influenzando il prezzo). Per chi non riuscisse ad entrare (oppure ad alzarsi alle 3 del mattino) consiglio di andare comunque al mercato del pesce verso le 9.00 quando è consentito l’accesso al pubblico nella zona (immensa) del mercato dei grossisti. Non si può acquistare al minuto ma è possibile girare per i banchi carichi di ghiaccio e di pesce dando un’occhiata e facendo foto. Fate attenzione ai muletti che girano a velocità folle tra i banchi e che strombazzano per avvertire gli incauti visitatori distratti evitando di prenderli sotto. E’ un’emozione veramente forte vedere queste persone che lavorano il pesce con una maestria notevole ma che soprattutto sono segnate dalla durezza della vita del pescatore. Assistete con devoto rispetto e nessuno vi dirà niente anzi qualcuno potrebbe anche sorridere quando scatterete decine di foto a teste di tonno rosso grandi come mezzo vitello. All’interno del mercato ci sono anche numerosi sushi bar dove gustare sushi e sashimi in tantissime varianti ovviamente fresco e a prezzi veramente irrisori rispetto all’Italia. Se non volete restare all’interno del mercato vi consiglio di fare un giro nell’adiacente mercato al dettaglio dove potrete gustare il sushi e il sashimi in ambienti leggermente più grandi e sicuramente più confortevoli. Con 15€ potrete fare una vera scorpacciata di sushi e sentirete il profumo del mare sotto i vostri denti. Se potete accomodatevi la bancone perché lo spettacolo della preparazione del sushi è, secondo me, di gran lunga più interessante del prodotto finito.

Marunouchi E’ la zona del palazzo imperiale e quindi sicuramente merita una visita. Il Palazzo (nijubashi) non è aperto al pubblico ed è difficilmente visibile anche dall’esterno. In realtà l’accesso (gratuito) è consentito solo nell’area dei giardini molto curati e decisamente belli. Una bella passeggiata è sicuramente un toccasana dopo il caos della città ma sicuramente se vi aspettate una visita stile “Buckingham Palace” resterete delusi perché non ci sarà nulla di Reale in tutto quello che visiterete (tranne i corvi che hanno una dimensione vicina a quella di un cane di media taglia!)

Akinhabara Questa zona ci è rimasta impressa per la famosa area denominata e conosciuta come “electric city”. Infatti c’è una grande concentrazione di negozi di elettronica alcuni veramente imponenti con 7 piani di tutte le ultime novità dalle videocamere alle fotocamere ai TV LCD in HD ai robot. Ovviamente tutto è ipercolorato e affascinante come le scritte al neon che reclamizzano tutti gli ultimi ritrovati in fatto di videogiochi per PSP, Sega e altro. Per affrontare questa esperienza prendete la metro e scendete alla fermata di Akinhabara e andate verso nord. Moltissimi sono anche i negozi cinesi con gadget di ogni tipo alcuni veramente stupidi altri più interessanti. Molti anche i negozi dedicati interamente al mondo dei manga con giornaletti, DVD e bambole a dimensioni reali. Sembra di essere all’interno di un grande videogioco ma in realtà ci si trova nel quartiere di Electric City di Tokyo. All’interno di questo quartiere c’è anche un importante tempio scintoista che si chiama Kanda Myojin risalente al 730. Molto suggestivo la sera quando ci sono delle piccole cerimonie a cui si può assistere senza infastidire le persone ovviamente.

Uena Questa zona non ce la siamo gustata molto perché la pioggia ci ha impedito di apprezzare al meglio l’attrazione principale della zona ovvero i parchi. Lo Ueno Onshi Park è sicuramente più bello durante una giornata di sole con i suoi laghetti e la possibilità di affittare piccole imbarcazioni a remi per farsi una gita romantica. Purtroppo nulla di tutto questo è stato possibile e quindi Ueno ci è rimasto solo nel cuore.

Asakusa E’ la zona dove c’è il tempio più famoso della città ovvero il Sensoji Temple. Questo è il tempio più vecchio della città di Tokyo costruito nel 628. E’ sicuramente suggestivo anche se piuttosto affollato sia di cittadini (numerose le scolaresche) che di turisti. La porta Kaminarimon è interamente costruita in legno e la mega lanterna che viene affissa alla sua entrata è un vero e proprio simbolo cittadino. Interessante è anche la via che porta la tempio che si chiama Nakamise dove si trovano oltre 90 negozi che vendono souvenir dell’epoca edo e anche numerosi chioschi per mangiare dolciumi. All’uscita della metropolitana di Akakusa troverete anche dei discreti ragazzi che vi offriranno dei giri in riscio (piuttosto costosi sui 20€ per 15 minuti). In questa zona voglio segnalare altre due cose interessanti: 1. Asahi Breweries. Si tratta di un palazzo costruito sulle rive del fiume Sumidagawa che dicono assomigli ad un bicchiere di birra con un baffo dorato sulla sommità. E’ piuttosto difficile capire che si tratti di un bicchiere di birra ma è sicuramente un modo per avvicinarsi al fiume per poter fare il giro seguente

2. Sumidagawa River. Proprio nei pressi della stazione della metropolitana ci sono i battelli che partono per un tour sul fiume Sumidagawa. Sono piuttosto carini da fare soprattutto nel tardo pomeriggio (attenzione perché l’ultimo parte alle 17,30) e arrivano fino a Shiodome al porto di Hinode (vicino alla stazione U4 della metro). Il giro dura circa 40 minuti e costa intorno agli 8€. Se prendete le corse prima delle 17 potete anche scegliere di scendere alla fermata prima ovvero quella di Hama rikyu ed ammirare gli splendidi giardini ma noi ovviamente non lo sapevamo e abbiamo preso l’ultima corsa….

Ikebukuro E’ la zona dove avevamo l’albergo ma paradossalmente è quella che abbiamo scoperto alla fine della nostra vacanza. La zona è molto signorile e tranquilla e devo dire che la scelta per il nostro hotel è stata veramente giusta. Il Metropolitan Commerciale Center è un mega centro commerciale anche piuttosto utile per comprare qualsiasi cosa di cui si necessiti. Due le cose che secondo noi sono meritevoli di menzione: 1. Un concessionario della Toyota che espone oltre 200 veicoli ed è alto 7 piani 2. Il Sunshine City ovvero un mega centro commerciale (dove c’è anche il concessionario della Toyota di cui sopra) e dove dall’osservatorio potrete gustarvi un bel panorama della città di Tokyo pagando circa 7 euro (non avendo nessuna fila considerando che normalmente è al di fuori dei circuiti turisti tradizionali). Molto suggestive le signorine che vi accompagneranno all’osservatorio tutte vestite in stile Doris Day fine anni ‘50

Shinjuku Questo è un’altra pietra miliari di Tokyo un quartiere che indubbiamente porterà via molte delle vostre energie nella visita perché è interessante è anche piuttosto ampio e merita di essere visto a diverse ore del giorno. Vediamo quello che di interessante abbiamo visto nel quartiere più eccentrico e variegato di Tokyo: 1. Tokyo Metropolitan Government. E’ la sede del municipio di Tokyo ed è il luogo che secondo noi dovrebbe essere preferito per ammirare Tokyo dall’alto se non fosse che è gratis! Infatti come tutte le strutture pubbliche anche il municipio non prevede il pagamento di un biglietto di ingresso e quindi è possibile salire fio al 45° piano del grattacielo per ammirare Tokyo. Le torri sono aperte fino alle 23.30 e bisogna pazientare perché ovviamente c’è un pochino di fila non moltissima direi. Per salire ce la si cava in 15 minuti molto più problematica abbiamo trovato la discesa dove abbiamo atteso pazientemente circa una mezz’ora. Ci sono anche dei controlli di sicurezza all’entrata per cui dovrete far vedere a due solerti e simpatici poliziotti il contenuto dei vostri zaini e borse. All’ultimo piano oltre ad ammirare il panorama potrete anche gustare una bella bibita o mangiare qualcosa al ristorante oppure fare shopping di souvenir nei numerosi chioschetti allestiti (tantissimi ovviamente i gadget manga e di cartoni animati in genere). Inoltre c’è anche la possibilità di mettere un timbro speciale ricordo sulle vostre cartoline che commemora proprio il Municipio di Tokyo

2. Kabukicho. Questo è sicuramente la zona più discussa e discutibile della città. Noi l’abbiamo considerata come alcune guide locali fanno la zona dei divertimenti di Tokyo dove è possibile ballare, mangiare fino a tardi, bere e cantare ai numerosi karaoke oppure vedere uno spettacolo di spogliarello. Nella Lonely Planet viene indicato come il quartiere a luci rosse di Tokyo pericoloso ed in mano alla famigerata mafia locale, la Yakuza. Non abbiamo avuto assolutamente la sensazione di alcun disagio o di pericolo ed è ben lontano dal quartiere a luci rosse di Amsterdam o di Bruxelles. Non c’è alcun squallore non c’è nessun problema. Inoltre i numerosi butta dentro che stanno fuori dai locali non vi importuneranno mai perché non saprebbero come comunicare con voi e solo se sarete voi a chiedere il tipo di spettacolo o semplicemente informazioni che sarete inviati ad entrare. Secondo me non è nulla di eccezionale ma merita una visita notturna tanto per vedere la gioventù del posto spendere 30€ per andare al karaoke (da noi non ci andrebber nessuno nemmeno a pagamento!)

3. Electric Street. Dopo Electric City qui c’è la variante “street”. E’ una zona molto più piccola che si trova proprio di fronte alla stazione di Shinjiuku ma molto interessanti sono alcuni negozi che sono vere e propri landmark della città come Sakuraya, Bic Camera e Yodobashi Camera ovviamente specializzati in macchinette digitali di tutti i tipi e videocamere di ultima generazione. Anche in questo caso merita una passeggiata perché la varietà dei prodotti è pressoché infinita. Inoltre intorno ad electric street ci sono tanti localini interessanti per mangiare tra cui alcuni sushi bar veramente interessanti. Quindi potrete unire utile al dilettevole!



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