Todi, quando il piccolo fa la differenza

Una città d'arte e cultura a misura d'uomo. Parola di fra Jacopone...
Patrizio Roversi, 04 Apr 2012
todi, quando il piccolo fa la differenza
Non avrà il fascino mistico di Assisi o Gubbio, né la verve culturale di Spoleto, e forse neanche lo charme di città universitaria come Perugia: però Todi è Todi, e non si può dire di conoscere l’Umbria se non si è passati da qui. Certo, per visitarla può bastare una gita di poche ore. Ma per carpire tutto il fascino di questo luogo bisogna soggiornarvi almeno qualche giorno. Non è certo un caso se il New York Times, autorevolissima testata americana, già nel lontano 1991 l’aveva insignita del titolo di “città più vivibile del mondo”: da allora poco è cambiato e il suo appeal tranquillo e pacato è tuttora intatto. La primavera è il mese giusto per fare rotta qui soprattutto se siete amanti dell’antiquariato: dal 7 al 15 aprile si svolge, infatti, la Rassegna Antiquaria d’Italia, ospitata in diversi palazzi della città e negli spazi antistanti i musei: una grande kermesse dove scovare preziosi tesori. Ma anche tutte le seconde domeniche del mese le vie del centro, protetto da una doppia cerchia di mura, si animano con un ricco e divertente mercatino dell’antiquariato. A prescindere dagli interessi, questo borgo della Valle del Tevere va scoperto a piedi, entrando da una delle porte nelle mura. Il cuore antico della città è Piazza del Popolo, da dove si raggiunge con una scalinata il Duomo medievale. Dall’altro lato della piazza, ecco una “sfilata” di nobili edifici: il Palazzo dei Priori e, accanto, il complesso del Palazzo del Popolo e del Palazzo del Capitano, che all’ultimo piano accoglie le sale del Museo-Pinacoteca (tel. 075 8944148, chiuso il lunedì), dedicato alla storia della città. Dopo questo pieno di bellezza, niente di meglio che una sosta al Gran Caffè Serrani, sulla piazza, una sorta di salotto cittadino. Impossibile, poi, andarsene senza un omaggio al più celebre abitante del luogo, fra Jacopone da Todi: le sue spoglie si trovano nella cripta del tempio di San Fortunato, dove c’è anche un campanile da cui si gode una splendida vista aperta su Todi e le campagne circostanti. Infine, una curiosità: a pochi km da qui c’è il Teatro Concordia, il teatro dell’opera più piccolo del mondo. È a Montecastelli di Vibio, inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia: il mini teatro ottocentesco – in legno, con palchi, foyer e affreschi – può ospitare solo 99 spettatori (www.teatropiccolo.it).