Thailandia, sotto i cieli del Loi Krathong

A spasso con lo zaino sulle spalle e il sole sul viso, un passo dopo l'altro accompagnati dal "sorriso della terra"
Scritto da: Matthew Martino
thailandia, sotto i cieli del loi krathong
Partenza il: 10/11/2016
Ritorno il: 28/11/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

PROGRAMMA DI VIAGGIO

Quest’anno il nostro viaggio coincide con una meravigliosa festa della Thailandia: il “Loi Krathong”, sentita moltissimo nel nord della Thailandia. Ecco quindi qui di seguito il nostro piccolo itinerario:

  • Giovedì 10 novembre partenza
  • Venerdì 11 novembre arrivo e pernottamento a Bangkok.
  • Sabato 12 novembre partenza per Chiang Rai dove staremo 2 giorni.
  • 14/15 novembre Chiang Mai
  • 16/17 Sukhothai
  • 18/19/20/21 Krabi
  • 22/23 Phi Phi Island
  • 24/25/26/27 Bangkok
  • 28 rientro in Italia

Purtroppo circa un mese fa è venuto a mancare Rama IX re della Thailandia amatissimo dal suo popolo e per questo la nazione sarà in lutto per un anno, noi da turisti rispetteremo questo sentimento portando con noi lo spirito della nazione e un sorriso nel cuore… …Thailandia arriviamo!!!

SI PARTE… DESTINAZIONE BANGKOK!

Day 1

Eccoci finalmente in modalità “ScopriamoIlMondo” e alle ore 21.30 ci imbarchiamo sul nostro volo (OmanAir) con destinazione finale Bangkok.

Il volo procede bene, l’aereo è bello e alle 6.00 ora locale arriviamo a Muscat nell’Oman, scendiamo dall’aereo e iniziamo a capire a che temperature andiamo in contro…. ci sono 28 gradi!!!

Lo scalo dura poco più di un’ora, ci imbarchiamo sul nostro volo per Bangkok e cerchiamo di dormire un po.. in Italia è notte fonda.

Tra un pisolino e un film arriviamo a Bangkok dopo circa 14 ore in tutto di viaggio. Siamo abbastanza stanchi ma dobbiamo fare un sacco di cose prima di raggiungere la nostra GuestHouse nel cuore di Bangkok.

Prima cosa cambiare gli Euro in Bath, ma non nel primo chiosco ladro dell’aeroporto che capita! Prima di partire ci eravamo informati e tutti concordano che i soldi si debbano cambiare al SuperRich e fortunatamente lo troviamo! Cambio 1 – 38.20 può andare!

Seconda cosa prendere una sim thailandese x avere internet sempre con noi..qui il servizio è pazzesco..scegli quanti giorni di connessione ti servono e loro ti configurano il cellulare al momento..ottimo!

Una volta fatte queste operazioni prendiamo lo sky link direzione Makkasan per poi cambiare per Sukkhumvit dove c’è il nostro alloggio: room@Bangkok GuestHouse (36€ 1 notte)

Arriviamo alla nostra destinazione un po persi e stanchi, facciamo il check in e scopriamo che la nostra camera è al 4° piano e nn c’è l’ascensore…. insomma Bangkok bisogna guadagnarsela!!!

Ci diamo una rinfrescata velocemente (ci sono 28° e un umidità pazzesca) e ci buttiamo in strada alla ricerca di cibo… per fortuna siamo nelle vicinanze del terminal21, un grossissimo centro commerciale con una rifornitissima foud court.. mangiamo riso con arrosto d’anatra e tipo dei ravioli al vapore e un altro piatto… tutto davvero ottimo per 90 bath ( 2 euro e 20cent).

Dopo cena, stanchi morti, decidiamo di inoltrarsi in Soi Cowboy una via molto conosciuta per la sua attrazione principale: divertimento e ragazze prestanti!!!

Questa via è praticamente un Luna Park per adulti tra locali e ragazze.
Considerazioni finali: dato che noi visiteremo Bangkok alla fine del viaggio e quindi questa è stata solo una notte di transito, col senno di poi forse sarebbe stato meglio alloggiare in prossimità dell’aeroporto Donmuang per il trasferimento a Chiang Rai di sabato mattina… arrivare alla GuestHouse è stato davvero faticoso… eravamo super stanchi.

CHIANG RAI, ESTREMO NORD: Day 2

Questa mattina ci facciamo una veloce colazione in camera con i succhi di frutta ed i dolcetti della Oman Air che non avevamo consumato in volo per poi partire di nuovo zaino in spalla verso l’aeroporto Dong Mueang, quello per i voli interni.

Prendiamo la metro e poi un bus e con pochissimi bath siamo a destinazione. Qui ci aspetta un breve volo di poco più di 1 ora che ci porterà all’estremo nord della Thailandia e più precisamente Chiang Rai.

Arriviamo verso le 13.30 e con una veloce corsa in taxi ci facciamo portare alla nostra GuestHouse, Na-Rak-O Resort (47 euro per 2 notti) centralissimo e con un ragazzo alla reception che molto gentilmente ci regala una cartina del paese e ci spiega le attrazioni principali.

Ma noi sappiamo già cosa fare! Noi vogliamo andare subito a vedere il White Temple. Ci perdiamo un pò per il paese alla ricerca della bus station ma quando la troviamo con 20 bath a testa ci portano a destinazione.

Il Tempio Bianco è bellissimo e unico al mondo, è una costruzione recente, cominciata nel 1997 e come la Sagrada Familia non si sa quando sarà terminata..forse nel 2070! Voluto dal Re unisce sacro e profano e così all’interno dove è presente un altarino per pregare Buddah, ci sono anche delle pareti affrescate con disegni assurdi con raffigurati personaggi tipo Superman, Micheal Jackson, Avatar, Doraemon e tanti altri, all’interno abbiamo la fortuna di vedere l’artista all’opera: stava dipingendo una fenice.

Il Tempio raffigura una sorta di inferno buddista ed è pieno di statue e icone impressionanti. Dopo un bel giro di questo tempio torniamo alla fermata del pullman per tornare in paese ma aspetta e aspetta non arriva mai..in compenso arriva il diluvio universale! La proprietaria del negozio di fianco alla fermata nel frattempo ha cominciato a preoccuparsi di tutto questo ritardo e si é messa insieme a noi sotto la pensilina ad aspettare..dopo 40 minuti ancora nulla, così questa ragazza decide di chiamare un suo amico che per 100 bath si offre riportarci a destinazione..ovviamente accettiamo!!

Ci carica nel retro di un pickup chiuso, utilizzato forse per delle escursioni, e così percorriamo la ventina di km che ci separano dal paese.

Ci lascia di fronte alla Clock Tower, davvero bella e da lì raggiungiamo a piedi il Saturday Market, più di 1 km di bancarelle di ogni cosa, artigianato, abbigliamento e cibo..tantissimo cibo!!

Proviamo un pò di cose..ma non abbiamo il coraggio di provare gli insetti!!

Poco dopo però torna a sballarci i piani la pioggia..così ci ripariamo prima sotto un albero e poi sotto ad un ombrellone nell’attesa che passi.

Prima di tornare in camera ci fermiamo a chiedere informazioni su cosa fare domani. Troviamo un ragazzo gentilissimo di nome Kai, che parla un inglese abbastanza comprensibile per lo standard thailandese e con lui organizziamo una giornata di trekking nella natura..non vediamo l’ora!!

Ora andiamo a dormire e a pregare che domani non piova!

CHIANG RAI – INDIMENTICABILE AVVENTURA! Day 3

Questa mattina la sveglia suona alle 8.30, neanche troppo presto, perché abbiamo appuntamento alle 9.50 appena fuori dal nostro alloggio con una guida che ci porterà all’estremo nord della Thailandia in un trekking meraviglioso .

Prima di tutto però, prepariamo gli zaini che ci porteremo, poi di corsa a cucinarci la colazione a base di uova, toast, formaggio frutta e caffè nella cucina del nostro “resort”! Qui chiacchieriamo con dei signori svizzeri che conoscono benissimo la nostra amata Arona e poi di corsa giù a prendere gli zaini, sono quasi le 10.

Fuori c’è già Kai ad attenderci, la nostra guida che ci accompagnerà in questa giornata, speriamo magnifica e piena di sole.

Saliamo sul suo pickup tutto “scassato” e andiamo a prendere un’altra coppia di Francesi che verrà con noi.

Giunti al punto di imbarco conosciamo un’ulteriore coppia di ragazzi Baschi che si aggregherà a noi.

Siamo sulle rive del Kok river, qui ci imbarcheremo e risaliremo il fiume per circa un ora fino alla “Elephant Farm” dove ci faranno fare un giro sugli elefanti.

Saliamo sulle tipiche lunghe imbarcazioni thailandesi, la crociera prosegue tranquilla, il fiume è davvero bello e la natura maestosa. Qui però, a differenza dello scorso anno, non vediamo purtroppo alcun animale e ci mancano un pò i batticuore che ci facevano provare le scimmie che saltavano sulla barca, ci diranno poi che tutta la fauna (ancora presente) selvaggia si è spostata nelle foreste più interne.

Il fiume è di un colore marrone tutto contornato da colline fitte di vegetazione..una meraviglia!

Eccoci arrivati al centro degli elefanti, una specie di fattoria dove al posto dei cavalli ci sono maestosi pachidermi.

La barca accosta alla riva di punta e noi tutti scendiamo comodi.

Risaliamo la scaletta e alla sommità troviamo una stupenda cartolina: una decina di enormi e placidi elefanti ci danno il benvenuto; il primo lì sulla destra ci saluta con la sua lunga proboscide e le possenti zanne, lo accarezziamo e scattiamo qualche foto completamente estasiati… mai avremmo pensato di vederli così da vicino.

Chai, il fratello di Kai, ci chiama.. il nostro elefante è pronto per la camminata.

Saliamo sul baldacchino sulla sua schiena e partiamo… è un’emozione indescrivibile e un su e giù pazzesco, quasi da mal di mare.

Ci inoltriamo nella natura e proseguiamo per circa mezz’ora dove vediamo panorami stupendi interrotti da piccole pause in cui il nostro elefante staccava rami o erba per mangiare. Siamo davvero in alto, dondolati e cullati dal nostro elefante che ci porta fiero nella foresta.

Finito il giro scendiamo, facciamo per andare via ma l’elefante ci allunga la proboscide in segno di saluto: che emozione grandissima! Restiamo allora ancora qualche istante ad accarezzare e coccolare il nostro grosso amico: grazie mille di questa stupenda esperienza!

La giornata prosegue e andiamo verso il ristorante, qui mangiamo e scambiamo qualche chiacchiera e foto con i nostri compagni d’avventura, proseguiamo poi con la jeep fino al villaggio da dove partirà il trekking a piedi nella giungla fino alle cascate.

La camminata è davvero faticosa, un susseguirsi di salite e arrampicate con un caldo soffocante e un’afa pazzesca, ripagata però da un panorama mozzafiato!

Inizia a piovere, troviamo riparo in un villaggio per circa 10 minuti, giusto il tempo che smetta. Riprendiamo il cammino e dopo circa 1/2 ora iniziamo a sentire il frastuono della cascata che è sempre più assordante… girato l’angolo eccola davanti a noi con tutta la sua potenza, gigantesca, fragorosa e immobile allo stesso tempo, un bagno non si può certo negare!

Decisamente rinfrescati ci rimettiamo in marcia, la prossima tappa sarà la visita di una piantagione di thé. Ci troviamo così in mezzo a un sacco di cespugli ordinati e ovunque ci giriamo vediamo striscie verdi a decorare le colline, molto suggestivo!

L’ultimo pezzo di strada lo percorriamo per questa volta con il pickup up, diretti ad un villaggio dove saluteremo gli amici francesi che resteranno lì a passare la notte.

Lungo la strada vediamo dei bambini che passeggiano, la guida ci spiega che abitano nei villaggi più interni e che stanno raggiungendo la scuola. Oggi infatti è domenica e domani ricominciano le lezioni, questi bimbi vivono durante la settimana nella scuola e tornano al loro villaggio solo nel week end..ovviamente il tutto a piedi scalzi!

Il villaggio che raggiungiamo si trova sul bordo di una collina e gode di un panorama mozzafiato! Ci invitano a sederci nella loro veranda e ci offrono del thé.

Dopo poco però sentiamo della musica provenire da una stanza e ci esortano ad entrare. Ci ritroviamo nella loro cucina e ci sediamo tutti intorno ad un tavolino dove ci fanno bere la loro grappa di riso, nel frattempo un ragazzo canta e suona la sua chitarra, non vorremmo più andare via!

Ci fanno assaggiare anche uno strano frutto tipo uva da puciare nel sale… solo che il gusto è acerbissimo e lascia uno strano gusto in bocca, la guida ci dice però che è un’ottima riserva di vitamina C.

Si è fatta l’ora di andare, salutiamo tutti a malincuore e saliamo sul retro del pickup insieme ad una donna del villaggio è sua figlia. La strada che ci porterà all’ultima tappa è un po tortuosa ma il tragitto trascorre piacevole col vento in faccia e il panorama che ci riempe gli occhi.

Arriviamo all’ultima destinazione della giornata: le “hot spring”.

Si tratta di sorgenti termali di acqua sulfurea bollente! Qui ci siamo rilassati nella piscina per mezz’oretta scaricando le fatiche del durissimo trekking appena terminato.
La giornata sarebbe potuta tranquillamente finire così..e invece no!! Perché tornando indietro vediamo una miriade di luci, giostre e persone, chiediamo alla guida di che si tratta e ci spiega che è per la festa del Loy Krathong, festa buddista che si svolge con la luna piena di Novembre. Decidiamo che non possiamo perdercela per nulla al mondo, quindi a tempo di record torniamo in stanza ci facciamo una doccia e troviamo un taxi che ci riporti la!

Ci guardiamo intorno, siamo decisamente gli unici occidentali presenti stasera e la cosa ci piace un sacco!!

Siamo attirati da tutte le bancarelle, non manca nulla, cibi salati, dolci, insetti, shopping, giochi e giostre. Proviamo di tutto (tranne gli insetti) ma anche impegnandoci non riusciamo a spendere più di 5 euro e stiamo scoppiando!! Fantastico!!

Alcune bancarelle vendono fantastiche decorazioni floreali a forma di barchetta che vengono utilizzate dai buddisti come offerta per questa festività. Li vediamo avvicinarsi alla sponda del fiume, sappiamo che in quella barchetta vengono riposti i loro sogni, speranze e preghiere, alla fine inseriscono qualche monetina, accendono una candela e la spingono perchè venga presa dalla corrente e trasportata al largo.

Seguiamo le barchette che si allontanano nel buio del fiume e vediamo però che ci sono diversi uomini che le fermano per prendere le monetine e spingerle al largo. Non capiamo se è una consuetudine o se stanno solo “fregando” i soldi…ci informeremo meglio se ne avremo l’occasione.

Torniamo in paese e ci facciamo lasciare al Night Bazar, qui invece è stracolmo di turisti e si trovano i classici souvenir da viaggio, li guardiamo velocemente e poi finalmente torniamo in stanza.

Questa lunga, intensa e stupenda giornata è finita e non potremmo essere più soddisfatti di così!

Buona notte Chang Rai!

CHIANG MAI E LOI KRATHONG FESTIVAL! Day 4

La giornata di oggi comincia con il trasferimento a Chiang Mai, così la sveglia suona tranquilla e alle 9.00 andiamo a prepararci la colazione.

Alle 10.15, dopo aver chiuso gli zaini e aver fatto il check out, ci dirigiamo verso la stazione degli autobus.

Il nostro GreenBus non è ancora arrivato e allora ci sediamo tranquilli nella sala d’attesa: una sorta di grossa tettoia a cielo aperto sotto la quale ci sono una miriade di sedie e persone in attesa del proprio bus per chissà quale destinazione.

Il caldo è davvero forte ma il nostro pullman non si fa attendere molto e alle 10.30 arriva nel piazzale.

Dopo aver caricato in fretta bagagli e passeggeri parte con 10 minuti di anticipo.

Il viaggio è davvero confortevole: per 160 bath a testa (circa 4 euro) ci vengono offerte salviette rinfrescanti, acqua e wafer al cioccolato; noi ne approfittiamo per rilassarci, guardare il meraviglioso panorama fuori dal finestrino (un susseguirsi di vegetazione, tempi e Buddah giganti) e finire il capitolo del nostro amato blog!
Arrivati a Chiang Mai cerchiamo subito un taxi che ci porti al nostro hotel, contrattiamo con uno collettivo per 100 bath ( 2,50 euro ) e saliamo sul retro.

Il tassista non sembra aver capito molto bene ed infatti, dopo 20 minuti di strada, vuole scaricarci in una via completamente sbagliata. A fatica gli facciamo capire di aver sbagliato e dopo diverse fermate errate, ci lascia quasi davanti al nostro hotel, grazie Google maps: ti siamo riconoscenti!

Finalmente siamo in albergo (House n.11), paghiamo per le due notti in tutto 1300 bath (35 euro ), ci rinfreschiamo e corriamo subito sulle strade della vecchia città.

La nostra via è molto carina, piena di mercatini, bancarelle di ogni genere, ristoranti e caffetterie… in una di quest’ultimo prendiamo dei dolcetti deliziosi che ci terranno compagnia per alcuni metri.

Arriviamo al primo tempio, il Wat Chiang Man (il più antico della città) molto bello, perdiamo un pò di tempo e scattiamo alcune foto, un monaco buddista si avvicina tutto sorridente a Simona che sta coccolando un cucciolino e decide di lasciargli i suoi cagnolini, così gli scattiamo alcune foto.

Proseguiamo poi per la piazza dove c’è il monumento dei tre re, il piazzale è tutto addobbato per la festività del Loy Krathong, davvero bellissimo.

Questa festa è uno dei motivi che ci ha spinto a visitare la Thailandia proprio in questo periodo. È una delle due principali festività buddiste e si tiene durante la luna piena di Novembre. Tutta la Thailandia è addobbata a festa ma in particolare Chiang Mai ha una tradizione fortissima legata al Loy Krathong è non vediamo l’ora di farne parte!

Si sta facendo un pò tardi e decidiamo allora di dirigerci subito verso un altro tempio: il Wat Phra Singh, forse il più bello di tutti con le sue splendenti cupole dorate…

Ogni 5 metri c’è un tempio bellissimo, non resistiamo e facciamo qualche deviazione prima di raggiungere la nostra meta. Arrivati al Wat Phra Singh lo spettacolo che ci si presenta davanti è incredibile, meravigliosi tempi in stile Lanna e cupole dorate, davvero maestose restiamo così senza fiato ad osservarle per un pò fino a che cala il sole. Decidiamo di proseguire il nostro tour a piedi (sono le 18.00) e girato un angolo troviamo un altro tempio dove infilarci: il Wat Phan Tao, all’interno del quale c’è una magnifica cerimonia buddista per il Loy Krathong con tutti i monaci seduti su una piccola collinetta circondati da un’infinità di candele, uno di loro canta una preghiera mentre gli altri meditano. Restiamo così assorti in questo pensiero buddista ad osservare con occhi curiosi di chi non ha mai assistito ad una cosa simile.
Guardiamo il cielo è vediamo che comincia a riempirsi di lanterne, eccola l’unicità di Chiang Mai, qui la tradizione buddista di posare barchette floreali in acqua si sposa con quella del lancio delle lanterne… vogliamo partecipare anche noi!

Cerchiamo di seguire con lo sguardo quelle in cielo per capire da dove possano partire ma ci sembrano molto lontane così ci scoraggiamo un pò, ma proprio mentre stiamo per abbandonare l’impresa ne vediamo una che sale in cielo proprio vicino a noi.

Entriamo nel cortile di un piccolo tempio e lì troviamo dei monaci che stanno aiutando le persone a far volare le lanterne. Ne prendiamo una pure noi per 50 bath, scriviamo il nostro desiderio e la guardiamo prendere il volo portando con sé il nostro sogno. La seguiamo con lo sguardo fino a che scompare nella notte, un monaco ci guarda e ci chiede “are you happy now?” Sì in quel momento eravamo davvero felici!

Troviamo un posto per una cena veloce all’ultimo piano di un locale in modo da poter vedere il cielo continuare a riempirsi di lanterne.

Prima di concludere la giornata manca ancora una cosa: un incontro di Muay Thai!

Vediamo in totale 4 incontri (supportati da un omino che raccoglie le scommesse) di cui l’ultimo finito per KO! Il tutto in una specie di capannone dove alle 22.30 c’erano ancora 32 gradi..che caldo!

CHIANG MAI, L’AVVENTURA CONTINUA. Day 5

Per la giornata di oggi abbiamo deciso di affittare uno scooter in modo di girare in autonomia per la città. Il costo è ridicolo, 200 bath per 24 ore..meno di 5 euro.

Dopo una ricca colazione ci avviamo col nostro motorino verso il Tiger Kingdom, centro di per tigri in cattività. Il dubbio di molti è che queste tigri siano sedate o maltrattate, ma la nostra impressione non è stata per niente negativa, le tigri erano attive (alcune anche troppo!), e coccolate dai rangers. Forse alcune gabbie erano un pò strette, ma gli spazi comuni erano abbastanza ampi.

Per 1000 bath a testa (circa 25 euro) acquistiamo il pacchetto che prevede sia l’ingresso nella gabbia delle tigri grosse che in quella delle piccole.

Ci spiegano che potremo toccare le tigri accarezzandomi solamente nella parte posteriore, schiena, coda e zampe.

È importante non muoversi di scatto ed urlare per la propria incolumità.

Siamo in attesa del nostro turno davanti alle gabbie e le tigri incutono davvero un certo timore. Entriamo prima nella gabbia delle grandi, il cuore batte forte, ci avviciniamo alla prima tigre e scattiamo alcune foto… alla fine si rivela un gigante buono, un gattone coccoloso ma pur sempre controllato a vista dal ranger. Passiamo poi nella gabbia delle tigri più piccole che ci spiegano avere 14 mesi, sono comunque già belle grosse. Alcune piccoline sono proprio attive e la cosa un pò ci intimorisce. Ci avviciniamo e scattiamo qualche foto anche con loro… è un’emozione unica!

Dopo questa bellissima esperienza riprendiamo il nostro fighissimo motorino per andare a rinfrescarci un pò alle Huay Keaw Waterfall, le cascate del paese.

Il tragitto è semplice e il traffico ordinato, in circa 20 minuti arriviamo a destinazione.

Con una breve camminata raggiungiamo i piedi della piccola cascata e non ci facciamo mancare un bel bagno rigenerante!

Ci rilassiamo un pò al fresco, una rarità in questi giorni di afa perenne, poi riprendiamo il motorino e proseguiamo salendo sulla montagna dove è stato costruito il tempio Doi Southep, uno dei tempi più importanti di tutta la Thailandia.

La leggenda narra che un elefante bianco che trasportava una reliquia di Buddah, una volta giunto sulla sommità di questa montagna si fermò e morì. Il re del popolo Lanna decise di intraprendere la costruzione di questo magnifico tempio che risale al 1200.

Una volta scesi dal tempio, affamati ci dirigiamo verso le bancarelle dove il Teo decide che è giunto il momento di provare il famoso fritto Thailandese!, la Simona ancora non se la sente….

Diamo 10 bath ad una signora che ci prepara una bella degustazione con le migliori prelibatezze: una cavalletta, delle specie di mosconi bianchi, 2 neri, e una bella larva!!!

Il dilemma è: un sol boccone o uno alla volta?? Alla fine vince la curiosità di assaggiarne una per una. La migliore è decisamente la cavalletta, ha un sapore molto simile al gamberetto, una DELIZIA!!!

Prima di tornare in centro decidiamo di andare a prenotare il biglietto per il pullman che domani ci porterà a Sukhothai.

Ci è rimasta poca batteria al telefono, indispensabile per Google Maps e per orientarci, riusciamo ad arrivare a malapena alla bus station, sono le 19.00. Facciamo per comprare il biglietto ma l’addetto ci dice che abbiamo sbagliato stazione e che quella giusta dista circa 4 km da lì.

Vediamo in un negozio una ragazza con un caricabatterie e le chiediamo gentilmente di caricare anche il nostro telefono, così ci sediamo e aspettiamo pensando anche che siamo quasi a secco con la benzina!

Dopo circa 15 minuti e il 12% di batteria ripartiamo e fortunatamente arriviamo fino alla stazione corretta.

Acquistiamo i biglietti e ci rimettiamo in marcia, il telefono ora è spento definitivamente ma da qui sappiamo più o meno come orientarci.

Il problema è che è in corso la parata per il Loi Krathong è tante strade sono chiuse… ci fanno deviare e così proseguiamo alla cieca.

Passiamo al centro di un affollatissimo mercato serale, come al solito siamo gli unici occidentali, fortunatamente, dopo esserci un pò persi, il nostro scooter ci riporta all’hotel senza lasciarci a piedi… ce l’abbiamo fatta!

Anche se sono già le 20.30 dobbiamo assolutamente farci una rapida doccia perché il caldo è davvero insopportabile. Vogliamo vedere la parata e così fermiamo un tuk tuk spichedelico che si rivela un’ottima scelta in quanto conosce stradine secondarie e scorciatoie che ci permettono di arrivare quasi in prima fila!

Vediamo gli ultimi carri, sono tutti bianchi in onore del Re, i colori del lutto sono infatti il bianco e il nero.

Poco più avanti vediamo una miriade di lanterne che si alzano nel cielo, ecco dov’era il punto da cui le vedevamo partire ieri sera, l’abbiamo trovato!

Noi la nostra lanterna l’abbiamo già lanciata ieri sera quindi rimaniamo per un pò ad osservare lo spettacolo del cielo illuminato da tutti questi desideri e decidiamo invece di partecipare alla tradizione della posa della barchetta floreale nel fiume. Ne compriamo una fatta di orchidee con in centro una candela e tre incensi. Ci portiamo verso il fiume, mettiamo una monetina sulla barchetta come offerta e la lasciamo delicatamente in balia della corrente che speriamo la porti lontano con il nostro desiderio di felicità (emozioni immense).

DIREZIONE SUD, DA CHIANG MAI A SUKHOTHAI. Day 6

Questa mattina dobbiamo restituire lo scooter ma ovviamente prima dobbiamo fargli benzina. Chiediamo indicazioni per trovare il distributore, non é molto lontano da noi. La benzina costa 25 bath al litro ovvero 0,65 cent..un sogno! Già che siamo in giro decidiamo di visitare un tempio che avevamo saltato ma che vale la pena non perdere… il Wat Chedi Luang.

È davvero molto bello, con una pagoda antica imponente e ben conservata.

Mentre giriamo nel cortile veniamo fermati da un ragazzo con 3 bambini. Ci chiede se parliamo inglese e ci dice che é un maestro e che sta insegnando l’inglese a quei bambini, ci chiede se possono farci delle domande e se noi possiamo farle a loro..ovviamente rispondiamo di sì. Dopo avergli fatto alcune semplici domande loro ci chiedono il nostro nome, da dove veniamo, qual è il nostro cibo thailandese preferito è se possono fare una foto insieme a noi. Alla fine ci regalano un portachiavi..che teneri e che bel modo di imparare una lingua! Reso lo scooter ci concediamo un’abbondante colazione e un ultimo giretto nel mercato sotto l’hotel dove compriamo un paio di cose per il viaggio che ci aspetta.

Alle 12.40 parte infatti il bus che in ben 5 ore e mezza ci porterà a Sukhothai… approfitteremo di quel tempo per aggiornare il Blog e riposarci un pò dopo questi giorni intensi! Il bus è pieno, ci sono soprattutto turisti, pochissimi del luogo e 2 monaci buddisti. Il viaggio procede tranquillo con poche soste, dopo 5 ore e mezza iniziamo a vedere alcune rovine… siamo finalmente arrivati. Veniamo scaricati nel piazzale della stazione dei bus, recuperiamo i nostri zaini e un signore gentile ci invita sul suo bellissimo “tuk tuk” e per 100 bath ci porta fino al nostro alloggio: il Foresto Sukhothai. Il Foresto Sukhothai è una splendida pensioncina con piscina annessa. 1600 bath (42 euro) a notte per una camera superior bellissima, fatto il “check in” ci viene detto che ci offriranno anche la colazione seppur non compresa, ottimo direi! Posate le nostre cose ci tuffiamo in piscina e ci godiamo un meritatissimo relax! Per la cena troviamo un baracchino sulla strada e ordiniamo un pò a casaccio, lo street food non ci delude mai però! Dopo cena beviamo una cosa veloce in un bar e poi di corsa a dormire…. la giornata di domani fra le rovine, sarà davvero intensa!

SUKHOTHAI, LE ANTICHE ROVINE. Day 7

Ecco che comincia la nostra giornata a Sukhothai, il cui nome significa “alba della felicità”. Essa fu il primo regno dei Thai e ne divenne capitale nel 1238, dopo che le forze armate dei Thai cacciarono i Khmer fuori dalla città.

Dopo un’ottima colazione nella nostra pensioncina usciamo e subito sulla sinistra troviamo il Chopper bar dove è possibile noleggiare scooter. Compilate tutte le scartoffie e pagato 250 bath prendiamo il nostro motorino e ci lanciamo subito sulla strada trafficata, destinazione vecchia città di Sukhothai. La strada è tutta dritta e il sole scotta sulla pelle, è una bellissima giornata senza nuvole. Arrivati all’ingresso dell’Historical Park ci fermiamo e paghiamo 20 bath per poter accedervi in scooter, normalmente in alcuni punti si pagherebbe anche un biglietto d’ingresso di 100 bath a testa ma dato che attualmente la Thailandia è in lutto per la morte del re alcuni luoghi di forte interesse storico per alcuni mesi verranno lasciati ad ingresso libero. Ci avviciniamo con il nostro motorino al primo sito: il Wat Mahathat (tempio della grande reliquia)… la vista è davvero suggestiva e restiamo immobili a bocca aperta davanti a queste rovine di antichi templi buddisti. A livello architettonico il parco è stato influenzato dallo stile khmer, pertanto sono presenti numerosi chedi, ovvero costruzioni a forma di fiore di loto, mentre nelle statue dei Buddha si riscontra una forma più allungata del naso e la particolare protuberanza a forma di fiamma posta sulla sommità del capo, chiamata Usnisa, che rappresenta lo splendore dell’energia spirituale che volge verso l’infinito. Il parco è composto da 5 aree, quella centrale più ricca e con i templi meglio conservati, circa 21 in totale, e altre 4 aree rappresentate dai punti cardinali. Il parco é davvero molto vasto e questa é stata la ragione che ci ha fatto scegliere un motorino per visitarla in lungo e in largo.

Il secondo tempio che visitiamo è il Wat Sa Si, ci muoviamo tra le ombre delle colonne cercando di evitare di restare troppo al sole, ci sono oltre 30 gradi e un’umidità pazzesca. Questo tempio è circondato da un bellissimo stagno pieno di ninfee e libellule. Ci spostiamo verso il Wat Si Sawai, composto da 3 colonne khmer ben conservate. Intorno ci sono anche dei bellissimi alberi ricoperti da radici infestanti comodi per un momento di relax all’ombra. Qui troviamo anche un cagnolino per qualche minuto di coccole e giochi! Usciamo dalla zona centrale per portarci verso l’area esterna settentrionale, lungo la strada ci fermiamo in un ristorantino locale (super spartano) per il pranzo. Prendiamo da bere, una porzione di Noodles e il piatto tradizionale thai il Padthai..rimaniamo davvero soddisfatti e spendiamo in tutto solo 4 euro! Ci dirigiamo al Wat Si Chum, ci guardiamo le braccia e cavolo ci siamo scottati! Lo raggiungiamo cercando di rimanere in ombra il piu possibile ma è veramente dura perché gli spazi sono vasti e ci sono pochi alberi. Questo tempio racchiude un enorme Buddha con le mani dorate molto venerato dal popolo thailandese.

Sempre in questa zona visitiamo il Wat Phra Phai Luang, sono per lo più rovine ma qui è presente la colonna khmer meglio conservata di tutto il sito. Ci allontaniamo un pò per vedere il Wat Sanghawat, siamo gli unici a spingerci fin qui, è una zona un pò abbandonata con un Buddah decapitato e un ponticello per raggiungerlo ormai distrutto..ha il fascino del decadente e del selvaggio, ci piace molto! Ci spostiamo poi nel settore occidentale per vedere l’ultimo tempio sulla nostra tabella di marcia. Il Wat Saphan Hin si trova in cima ad una collinetta e gode di una bella vista, qui si trova il Buddha più alto di tutto il parco. Ci guardiamo intorno e vediamo una pelle di serpente..oddio!! Ormai grazie ai passati viaggi conosciamo la lezione..i serpenti stanno sugli alberi ed infatti guardando in alto lo vediamo. Ha lo stesso colore del tronco, è davvero ben mimetizzato, ma nonostante ciò non sfugge alla nostra vista!

È quasi ora del tramonto e vogliamo godercelo nella zona centrale del parco. Torniamo col nostro scooter al Wat Mahathat, parcheggiamo, entriamo e ci sediamo comodi ad aspettare… Ecco che il sole finalmente cala tra le rovine… lo spettacolo è meraviglioso, ti riempie gli occhi di emozioni e sogni… grazie di questo quadro inestimabile ed unico. Ci piace pensare questo sito tutto pieno di candele e barchette luminose che illuminano la notte del Loi Krathong poco prima di favolosi fuochi artificiali che avrebbero colorato le rovine nascoste nel buio, spettacolo però rimandato perché qui il lutto del re è davvero sentito. Dopo l’intensa giornata ci concediamo un’ottima cena e andiamo di corsa a dormire…. domani ci aspetta una bella levataccia per raggiungere finalmente il mare.

DESTINAZIONE KRABI… IL MARE ALL’ORIZZONTE. Day 8

La mattina inizia prestissimo oggi… troppo presto, alle 5.30 siamo già svegli prepariamo le ultime cose e poi di corsa fuori dove ci aspetta il tuk tuk che ci porterà al punto di partenza del nostro shuttle per l’aeroporto.

Il cielo non ha ancora preso colore e l’aria, a quest’ora, è ancora fresca. La gente corre già sui motorini e noi arriviamo puntuali alla stazione dei bus da dove partirà il pulmino. Paghiamo (80 bath) e vediamo allontanarsi il tuk tuk ma nello stesso momento veniamo assaliti dal dubbio che non sia questo il punto di ritrovo… siamo nel posto sbagliato! Ormai è troppo tardi, il tuk tuk ha appena girato l’angolo!

Ci facciamo prendere un pò dal panico e chiediamo ai pochi addetti che ci sono, ma che non parlano quasi per niente inglese, di aiutarci… ma niente!

Sono le 6.00 orario in cui lo shuttle dovrebbe partire, noi non sappiamo dove andare e a chi rivolgerci quando arriva un signore, che sembra aver capito, e si offre di portarci col suo tuk tuk fino al check point di AirAsia.

Ci fidiamo e rassegnati ci affidiamo alla buona sorte. Viaggiamo lenti sulla strada, lentissimi, chissà se ci avranno aspettati… in lontananza vediamo il pulmini di AirAsia e tiriamo un sospiro di sollievo…la paura è finita.

Dopo un tragitto di un’ora arriviamo all’aeroporto di Phitsanulok, da qui voleremo fino a Bangkok e poi destinazione Krabi… ci rilassiamo finalmente pensando al mare che è sempre più vicino.

Arrivati infine a Krabi, il cielo non sembra essere dalla nostra e le nuvole viaggiano veloci sulle nostre teste. La meta è davvero vicina: alloggeremo in un resort fighissimo… L’Ao Nang Villa Resort (16.830 bath con colazione per 4 notti) che si trova proprio sul mare… spettacolare!!!

Check in fatto, lasciamo gli zaini in camera e corriamo subito a vedere la spiaggia e i dintorni. I colori purtroppo non sono splendidi, il cielo è sempre più grigio, la via marina è piena di localini, ristoranti e posti dove fare i massaggi, molto bella e caratteristica. Facciamo in tempo ad arrivare in fondo alla strada che un temporale ci cade addosso con tutto il suo impeto. Troviamo riparo sotto una tettoia di un centro massaggi, dove staremo fermi per 15 minuti.
Il temporale è passato, decidiamo così di indossare il costume e fare un bagno in queste acque caldissime per poi fare un rilassante massaggio sulla strada per 200 bath a testa.

Il bagno è davvero gratificante, il massaggio un pò meno… almeno per il Teo che trova una bella “donnona” di cento e più chili a stritolargli e schiacciargli gambe e piedi.

Per cena cerchiamo tra i tanti localini uno che ci ispiri..e alla fine optiamo per un indiano..qui i prezzi sono decisamente più alti che nel nord della Thailandia e per 2 antipasti, un primo e una schiacciata indiana spendiamo 615 bath circa 14 euro.

Dopo cena camminiamo un pò sulla spiaggia in cerca di granchi e conchiglie..è davvero rilassante! Torniamo un camera guardando il cielo pieno di stelle e sperando che domani il tempo sia dalla nostra parte!

ESPLORANDO I DINTORNI DI AO-NANG, KRABI. Day 9

Qui a Krabi abbiamo proprio deciso di trattarci bene… infatti il residence che abbiamo scelto è sul mare, con una mega piscina, belle camere e una super colazione con cui cominciamo la giornata!

La prima spiaggia che vogliamo esplorare si raggiunge con una camminata nella giungla di circa 20 minuti. Si deve percorrere una scalinata bella ripida sia a salire che a scendere per poi sbucare in questa stupenda caletta riparata occupata da un unico resort, il Centara, che ha uno splendido faraglione in mezzo al mare e una colonia di scimmiette a bordo spiaggia. Passiamo qui un paio di ore tra bagni, foto e passeggiate. Lungo il percorso di ritorno come al solito la nostra fortuna/sfortuna ci fa incontrare un serpente verde che ci attraversava la strada e che per poco non finiva sotto i nostri piedi! Torniamo un momento in camera e approfittiamo della bellissima piscina del nostro resort per rinfrescarci un pò..il mare infatti è talmente caldo che quasi non si sente la differenza tra dentro e fuori dall’acqua!

Se questa mattina abbiamo avuto il sole, il pomeriggio pare invece portare solo nuvole. Non importa, vogliamo andare a vedere le spiagge più lontane, così compriamo 2 biglietti andata e ritorno per la spiaggia Ralay West per totali 400 bath (andata e ritorno) e da qui cominceremo la vera esplorazione!

Durante il tragitto la longtail alza un sacco di acqua e quando ci lascia sulla spiaggia siamo completamente fradici! La spiaggia è molto bella ma noi ci addentriamo nei percorsi interni per raggiungere altri posti.

Intorno a noi ci sono rocce calcaree altissime tutte segnate dall’acqua e dal tempo, proprio per questo qui hanno aperto molte scuole di climbing e spesso guardando in alto si vedono persone aggrappate alle rocce che provano la scalata!

Incontriamo anche alcune grotte molto suggestive, tutte contornate da alberi e radici che creano disegni, nodi e grovigli intricati.

Arriviamo a Ralay East, qui c’è poca spiaggia a causa della marea, ci sono però molte mangrovie e incontriamo anche alcune scimmiette per niente intimorire da noi turisti! Continuiamo la camminata è finalmente arriviamo alla metà finale, la meravigliosa spiaggia di Phra Nang! Acqua verdissima, faraglioni e spiaggia di corallo, un paradiso! Il sole sta cominciando a calare e lo spettacolo è bellissimo! Qui si trova anche una strana grotta piena di…..piselli di legno!! Una sorta di tempio della fertilità davvero buffo!! Verso le 17.15 ci incamminiamo verso Ralay West dove troveremo la longtail che ci riporterà sulla nostra spiaggia. Ci prendiamo due frullati di frutta guardando il tramonto, non vorremmo andare via!

Facciamo giusto in tempo a tornare in camera che arriva il diluvio!! Ne approfittiamo per farci la doccia e aggiornare il blog..ma ora basta, abbiamo fame e vogliamo andare a cenare! Ci tocca sfidare la pioggia, non c’è alternativa!

Troviamo un localino dove fanno anche cucina italiana ma che di italiano non sanno proprio nulla… è si capisce dal menù.. qui c’è un bel piatto di PENE aglio e olio!

Noi scegliamo la cucina thai.. è qui andiamo sul sicuro… dopo cena prendiamo un dolcino per strada e finiamo la serata a sorseggiare un cocktail in un bel locale dove suonano della ottima musica dal vivo.

PODA ISLAND, UN PARADISO A MEZZ’ORA DA AO-NANG, KRABI. Day 10

Oggi si va a Poda Island, un’isoletta a circa mezz’ora di barca da Ao Nang, è proprio quella che si vede in lontananza dalla spiaggia davanti al nosto resort.

Prendiamo due biglietti andata e ritorno per 600 bath totali sapendo che poi sull’isola dovremo pagarne altri 400 a testa per la tassa statale in quanto zona prottetta.

L’isola è bellissima e il tempo ci regala anche un pò di sole che crea dei colori da sogno nel mare.

Poda Island è la più grande di una serie di isolette tutte racchiuse in questa baia, per vederle tutte si potrebbe acquistare uno dei tantissimi tour che in una giornata ti fa fare il giro completo.

Noi abbiamo preferito stare solo su Poda che è comunque considerata la più bella!

Non c’è molto da raccontare, facciamo il classico spiaggia, mare, passeggiate e snorkeling facendo però attenzione perché in questa area è presente la Caravella Portoghese, una specie di medusa molto velenosa che però non incontriamo.
Il ritorno è fissato per le 16.00, nel frattempo la Simo comincia a non sentirsi bene, forse non ha digerito qualcosa.

Il rientro con la barca è una sofferenza ma tiene duro fino al momento dell’attracco e quando cominciano le onde è troppo tardi..si mette a vomitare davanti a tutti..povera, che vergogna!

Tornati in camera anche Matteo inizia a non sentirsi bene..cominciamo a pensare di aver preso il classico male del viaggiatore dovuto agli sbalzi d’aria e all’acqua contaminata..nessun problema abbiamo portato tutto il necessario da casa e poi nel caso c’è una fornitissima farmacia appena fuori dal nostro resort.

La serata ce la passiamo in camera a riposarci e a mangiare cracker..non il massimo..ma dobbiamo rimetterci in forze per domani… insomma, buona notte!!

KAYAKING IN AO-NANG BEAC, KRABI. Day 11

Siamo ancora un pò scombussolati dopo la serata di ieri, così questa mattina decidiamo di restare tranquilli e dopo aver fatto colazione facciamo una piccola passeggiata sulla spiaggia, il caldo è davvero soffocante, oggi è una giornata bellissima e il mare ha dei colori meravigliosi.

Il resto della mattinata lo passiamo in camera a riposarci (non siamo ancora in forma al 100%) e nel frattempo attendiamo che ci vengano a prendere per l’attività che vogliamo fare oggi: Kayak fra le mangrovie (500 bath a testa).

Alle 13.30 vengono a prenderci con un pickup e dopo circa 1 ora di strada arriviamo al punto di partenza. Ci spiegano qualche manovra, ci danno le pagaie, indossiamo i salvagente e partiamo. C’è un sole splendente, pagaiare è faticoso ma il panorama ripaga da tutte le fatiche. Siamo tre coppie, noi, 2 inglesi e una coppia di cinesi che ogni tanto sbattono contro qualche roccia o qualche albero, fanno proprio ridere. Dopo circa 20 minuti di fatica sotto il sole troviamo una splendida caletta di sabbia finissima in mezzo a due faraglioni e dietro di essa la giungla selvaggia.

Ci rinfreschiamo un attimo, scattiamo alcune foto e siamo pronti per ripartire.
Ripreso il kayak continuiamo verso la foresta di mangrovie, qui lo spettacolo è stupefacente, siamo immersi nella natura, intorno a noi una miriade di mangrovie e dietro immensi e maestosi faraglioni che lasciano senza fiato.

Pagaiamo per più di un’ora, tra le mangrovie scorgiamo solo qualche animale, una scimmia, due piccoli varani e un bellissimo martin pescatore.

Nonostante la fatica il pomeriggio passa in fretta, abbiamo già lasciato il nostro kayak e siamo pronti per tornare indietro quando arriva un branco di scimmiette richiamate da un thailandese con in mano un casco di banane, sono proprio belle e fanno davvero un gran baccano… uno spasso vederle saltellare come pazze!

Questa gita è stata davvero riabilitante, così appena rientrati ad Ao Nang decidiamo di farci fare un altro massaggio, questa volta scegliamo meglio e ci rilassiamo per un ora sdraiati a farci coccolare.

Per cena abbiamo proprio voglia di mangiare qualcosa di Italiano, così troviamo, grazie a “TripAdvisor”, un locale dove uniscono la bontà dei prodotti locali con l’ottima cucina italiana.

Dista circa 1 km dal nostro resort, così cominciamo questa passeggiata sul lungomare cercando di schivare tutti quei buttadentro indiani che cercano di tirarti nei loro locali spacciando del falso cibo italiano! Lungo la strada incrociamo anche un gruppo di LadyBoy che in cambio di tips (mancette) si prestano a foto con i turisti!

Arrivati da Umberto’s scegliamo una pizza ai frutto di mare e un piatto di spaghetti al granchio abbondantissimo, la cena è davvero deliziosa e soddisfacente, siamo super contenti di aver trovato questo ottimo locale. Torniamo in albergo, domani ci aspetta il trasferimento a Phi Phi Island, il nostro viaggio continua…

PHI PHI ISLAND… MAYA BAY: WELCOME TO “THE BEACH”! Day 12

Sono le 6.30 a.m. e la sveglia è già suonata due volte, ci attende l’ultima colazione qui ad Ao Nang.

Alle 8.00 stiamo già facendo il check out, prima però il Teo, ancora un pò addormentato, decide di camminare dentro la piscinetta nella hall (profonda 10 cm, con ninfee galleggianti e candele) facendo una bella figura…!

La nostra attesa è finita, oggi ci recheremo a Phi Phi Island, posto meraviglioso nel mare delle Andamane e dove andremo a vedere la spiaggia più famosa… Maya bay.

Il viaggio con il traghetto dura circa 2 ore e noi ce lo passiamo in un primo tempo sonnecchiando e poi sul ponte, ammirando il panorama a cui stiamo andando incontro!

Arriviamo verso le 11 e paghiamo 20 bath a testa come tassa di sbarco, troviamo un ragazzo dell’hotel ad aspettarci e lo seguiamo nel labirinto di vie di Phi Phi Don.

L’hotel l’abbiamo prenotato parecchio tardi quindi avendo poche alternative abbiamo scelto il Panmanee 50 euro a notte, un pò caro ma con una bella stanza spaziosa.

Usciamo subito alla ricerca di un tour da fare nel pomeriggio..è ne troviamo uno con partenza alle 14 e rientro alle 19.30 con destinazione Phi Phi Lay, ovvero il paradiso dove è stato girato The Beach!

Il Tour lo paghiamo 500 bath a testa e ci porterà come prima tappa a Monkey Beach, poi a Maya Bay, successivamente nella Baia di Pileh, costeggiarà la Viking Cave ed infine ci porterà a vedere il plancton fluorescente. (La partenza è dove c’è la stellina rossa!).

Attendiamo l’orario di inizio tour pranzando in un locale che fa un ottimo thailandese!
Partiamo super carichi!! Monkey Beach è una bellissima caletta di sabbia bianca invasa da scimmiette e turisti!! Le scimmie piccole si lasciano toccare mentre le grandi rubano il cibo è le bottiglie d’acqua ai turisti..bisogna stare attenti!

Scattiamo un pò di foto e ritorniamo sulla barca. É il momento più atteso, vedremo finalmente Maya Bay..il viaggio è breve, circumnavighiamo l’isola fino all’apertura creata da due ripide pareti calcaree. Arriviamo verso le 15.00 e purtroppo ci sono davvero tante barche e turisti. Dopo aver attraccato e pagato la tassa di 400 bath a testa scendiamo sulla Spiaggia.

Cerchiamo di andare verso la parte più esterna della baia dove c’è poca gente e le barche non attraccano. Camminiamo in questa sabbia bianca finissima e facciamo il bagno nell’acqua verde/azzurro super trasparente..un sogno!! Ci addentriamo anche nella parte più interna dell’isola e troviamo una bella vegetazione e una piccola piscina naturale.

Per ora ci accontentiamo di questa unica ora sulla baia, cercheremo di vederla meglio e con meno turisti l’ultimo giorno con una gita che parte alle 6.30 del mattino apposta per evitare la massa.

Ritorniamo sulla barca, il capitano ci porta in mezzo al mare e ci incoraggia a tuffarci per fare snorkeling..è pieno di pesci che vengono attirati lanciando un pò di frutta in acqua. I coralli che erano stati devastati dallo Tsunami stanno ricrescendo e i pesci stanno ripopolando il reef.

Ritorniamo in barca e ci spostiamo nella Baia di Pileh, qui non c’è spiaggia ma solo mare racchiuso tra ripidissime scogliere, un incanto!

Il sole sta tramontando e lo spettacolo che vediamo dalla barca è indimenticabile!! Uno dei più bei tramonti della nostra vita!
In un attimo si fa buio, il capitano ci porta vicino ad un’insenatura per cercare di vedere il plancton fluorescente. Ci tuffiamo nell’acqua nera e non sappiamo cosa fare..come si cerca il plancton?? In realtà scopriamo che muovendo le mani in acqua compaiono delle piccole lucine, tipo flash, come un piccolo cielo stellato. Purtroppo l’effetto non si riesce a fotografare, però è davvero particolare!

Torniamo sulla terraferma, la gita è terminata. Ci facciamo una doccia e usciamo per un giro tra il labirinto di negozietti, ristoranti e locali..perdersi è semplicissimo, ritrovare la via dell’hotel un pò meno!! Ceniamo in una griglieria ed evitiamo la pioggia che nn ci abbandona neppure qui!

La movida non manca, questa è un’isola per giovani dopotutto, è pieno di ragazzi con secchielli di cocktail in mano, sfide di beer pong e spettacoli di fuoco sulla spiaggia. Verso mezzanotte c’è ne torniamo in camera, domani vogliamo continuare l’esplorazione dell’Isola!!

PHI PHI DON E BAMBOO ISLAND IN BARCA. Day 13

Sono le 8.30 del mattino e qui a Phi Phi Island fa già un caldo tremendo e noi, con già indosso il costume, stiamo facendo colazione in una bakery (panetteria) tra le viette dell’isola.

La nostra intenzione oggi è quella di contrattare con un barcaiolo affinché ci faccia fare tutto il giro di Phi Phi Don alla scoperta di tutte le calette più belle dove fare snorkeling e poi raggiungere la lontana Bamboo Island, che dicono essere meravigliosa.

Il labirinto di vie di Phi Phi è pieno di barcaioli così contrattiamo con uno di questi l’itinerario e il prezzo. Per 3 ore di giro intorno alla nostra isola ci chiede 1500 bath, se decidessimo di arrivare fino a Bamboo Island gliene daremo 2200.

Ci avviamo verso la sua longtail, carichiamo tutto il necessario (acqua e gasolio) e partiamo.. sono le 9.40 e c’è ancora un bel sole.

Il primo punto di snorkeling è Loh Moo Dee Beach, gettata l’ancora ci tuffiamo nelle acque limpide del mare e i coralli qui sono già bellissimi con dei colori verdi e azzurri e meravigliosi pesci. Ci fermiamo per circa 30 minuti per poi proseguire verso il prossimo punto.

Arriviamo così a Rantee Beach, anche qui l’acqua è cristallina e i coralli sono davvero meravigliosi. Facciamo snorkeling per un’altra mezz’oretta.

Risaliti in barca decidiamo di proseguire fino a Bamboo Island ma scopriamo con molta amarezza che il nostro capitano è molto indeciso in quanto il tragitto è troppo lungo e lui non ha gasolio a sufficienza…

Discutiamo un pò in quanto avevamo contrattato prima il prezzo ma adesso il “furbo” vuole 2500 per l’intera tratta… il Teo, ormai adirato, gli dice di riportarci indietro e che gli avremmo pagato solamente 1000 bath… dopo vari tentativi per farci capire (il capitano quasi non parla inglese) ritrattiamo, decidiamo di dargli quello che chiede e via… alla fine possiamo permettercelo, sono meno di 10€ di differenza!

Arriviamo fino a Laem Tong Beach, paghiamo subito 500 bath per il gasolio e ci avviamo. La tratta è davvero lunga e nel tragitto vediamo rincorrerci le nuvole che fino adesso non ci hanno mai lasciato tranquilli.

Arriviamo sulla spiaggia di Bamboo, in lontananza scorgiamo le nuvole nere che contrastano con la bianchissima sabbia e anche qui, come era stato ieri per Maya Bay, paghiamo la tassa di 400 bath a testa per poter scendere.

Nonostante il cielo si stia scurendo parecchio questa spiaggia resta una delle più belle che abbiamo visto, un’immensa distesa di sabbia bianchissima che sembra davvero farina e il mare limpidissimo con i colori dal verde smeraldo all’azzurro…

Ci rilassiamo un pò sdraiati sui nostri asciugamani, facciamo un pò di snorkeling e scattiamo ancora un pò di foto finché non inizia a piovere.

Così, dopo un’ora in questo paradiso, ci avviciniamo alla nostra longtail, salutando per sempre questa meraviglia, ma che resterà per sempre impressa nei nostri occhi.

L’ultima sosta prevista è shark point, dove però non riusciamo a scovare nessuno squalo, anche perché la nostra barca si ferma troppo lontana e le correnti qui sono davvero forti, rientriamo comunque soddisfatti della giornata anche se le nuvole non ci hanno dato tregua neanche oggi.

Sono le 14 passate e ovviamente la gita ci ha messo fame, ci lasciamo tentare da una pizza di in un ristorante italiano, che si chiama proprio Italiano! Grande fregatura!! Pizza orrenda che neanche le surgelate reggono il confronto! Che delusione..

Oggi tra le varie cose abbiamo anche spedito le cartoline..speriamo che arrivino!!

Torniamo in camera per farci una doccia e nel frattempo comincia a diluviare..non ci voleva..la nostra idea era quella di fare una mega camminata di 3 km e mezzo per raggiungere View Point dalla cui sommità si gode di una vista mozzafiato dell’isola.

La pioggia non cessa e quando finalmente finisce di cadere è troppo tardi per concludere l’intero percorso.

Il paesino di Phi Phi Island è davvero particolare, per prima cosa è strapieno di gatti, che giustamente servono per tenere alla larga i topi ed in effetti nonostante la spazzatura non ne abbiamo visto neppure uno, poi a seguito dello Tsunami, che lo ha devastato, é stato ricostruito senza alcun criterio, quindi è una specie di labirinto dove si alternano negozi di souvenir, locali, tatuatori, pittori e banchi per escursioni. Ce la giriamo tutta a piedi macinando un sacco di chilometri, andiamo a vedere anche l’altra costa dove si concentrano i locali sulla spiaggia che sparano musica a tutto volume e la più famosa festa in piscina di Phi Phi..Ibiza Pool Party..assurdo!! L’isola meriterebbe molto più dei nostri 3 giorni per essere davvero vissuta e ne varrebbe assolutamente la pena!

MAYA BAY ALL’ALBA E TRASFERIMENTO A BANGKOK. Day 14

Oggi è l’ultimo giorno qui alle Phi Phi Island perché alle 15.30 abbiamo il battello per Krabi Town per poi trasferirci a Bangkok.

Abbiamo così deciso di svegliarci prestissimo, alle 5.00, perché abbiamo in programma di tornare a Maya Bay per l’alba con un escursione presa proprio sotto il nostro albergo (600 bath a testa).

Il cielo è ancora scuro e ci avviamo al punto d’incontro dove non c’è ancora nessuno ad aspettarci, in giro si vedono andare veloci ragazzi del posto con i loro carrettini pieni di roba da consegnare ai vari negozi.

Radunati tutti i partecipanti (12 in totale) saliamo sulla longtail con destinazione Maya Bay..lungo il tragitto vediamo il sole sorgere..bellissimo!

Non sono ancora le 7 e noi siamo già in spiaggia, ci saranno una cinquantina di persone in totale e questo ci permette di goderci finalmente questo paradiso!

Rimaniamo sulla spiaggia quasi due ore e vediamo il sole far capolino da dietro le montagne che racchiudono la baia..i colori dell’acqua ora che finalmente siamo stati baciati dal sole sono fantastici!

Più il tempo passa più gente arriva e noi siamo ben felici di andarcene e di essere riusciti ad avere la spiaggia quasi in esclusiva per un paio di ore! Il giro che facciamo è lo stesso del tour del primo giorno ma questa volta con molta meno gente e con il sole, che finalmente si è degnato di partecipare alla nostra vacanza!

Breve sosta per lo snorkeling in un acqua super trasparente e piena di pesci colorati. Vediamo i classici pesci che mangiano i coralli, alcune aguglie giganti, un banco di calamari, anemoni e ricci.

Ci spostiamo nella Baia di Pileh. Qui i colori erano stati già fantastici il primo giorno senza sole, quindi oggi, se possibile, sono ancora meglio! L’ultima sosta è a Monkey Beach..ma non con cento mila altri turisti, ci siamo solo noi! Le scimmiette sono più tranquille e si lasciano avvicinare. Il sole picchia fortissimo e riflette sulla sabbia bianca..in pochi minuti ci si ustiona di brutto!
La gita è finita ed è stata incredibile..vale veramente la levataccia! Super soddisfatti!

Alle 11.00 siamo di nuovo in camera e abbiamo un’ora di tempo per farci la doccia, preparare gli zaini e fare il check out. Facciamo appena in tempo ed evitiamo così di pagare 500 bath per ogni ora di extra check out. Andiamo quindi a mangiare qualcosa nel locale in cui ci eravamo trovati bene il primo giorno (Dow restaurant) e anche oggi non ci delude!

Dobbiamo tirare le 15.00 e il sonno prende il sopravvento su di noi..crolliamo nella hall dell’albergo dormendo beatamente!

Alle 14.50 ci avviamo a prendere il traghetto che è già li al “pier” ad attenderci.

Appena parte, alle 15.30, saliamo in cima al battello allo scoperto dove c’è una bella arietta e a prendere un pò di sole, salutiamo per l’ultima volta le meravigliose Phi Phi Island portando con noi tutte le emozioni che ci hanno regalato e i colori del mare e delle spiagge che ci resteranno sempre nel cuore.

Attracchiamo a Krabi dopo 1 ora è mezza di navigazione, una volta sbarcati usciamo dal piccolo porto e troviamo li ad attenderci il nostro tassista con in mano il cartello con scritto il nome e cognome del Teo (servizio 5 stelle!) e così ci avviamo subito verso l’aeroporto di Don Mueang dove prenderemo l’aereo delle 19.50 per Bangkok.

Il volo AirAsia parte subito male, appena dopo 5 minuti dal decollo subiamo un fortissimo scossone e un vuoto che ci fa precipitare per 10 secondi e un nuovo scossone… la gente urla e noi siamo terrorizzati… il volo finalmente si assesta e arriviamo sani e salvi a Bangkok alle 21.15, ritiriamo gli zaini e prendiamo uno shuttle (temperatura esterna 28 – interna 12) che ci porta fino alla stazione metro più vicina all’albergo.

La giornata è finita, compriamo qualche cosa da mangiare e andiamo a dormire nel nostro (finalmente) fichissimo albergo: Centre Point Silom, hotel comodissimo vicino alla fermata della metro e al “pier” del fiume per 3038 bath a notte più una super colazione.

BANGKOK: PALAZZO REALE, TEMPLI E ASIATIQUE. Day 15

Oggi finalmente ci svegliamo tranquilli verso le 8.45, scendiamo al piano “L” del nostro hotel dove troviamo una superba colazione ad aspettarci. La sala si affaccia sulla piscina e dietro di essa si vede maestoso il “Lebua” il super Hotel dove hanno girato il finale di “una notte da leoni 2”.

Ci abbuffiamo con tutto quello che riusciamo, omelette, brioche, pasticcini, panzerotti salati, formaggi col miele, pancake, nutella, caffè e spremuta di arancia ecc, ecc…

Alle 10.30 siamo in strada, diretti verso il “pier Sathorn” che si trova proprio dietro il nostro albergo e da dove prenderemo la barca che ci porterà nella zona del Palazzo Reale e del Wat Pra Kaeow ovvero il tempio del Buddha di smeraldo.

Arrivati all’imbarco ci confondiamo come dei novellini.. invece di prendere il battello pubblico, saliamo su una longtail insieme ad altri turisti pagando 100 bath a testa (anzichè i 26 bath del battello) e navigando veloci come il vento arriviamo a destinazione saltando altissimi fra le onde.

Scendiamo dalla barca tra nuvole di gasolio e onde, siamo proprio nella zona del Palazzo Reale e ci dirigiamo all’ingresso. Troviamo una marea di gente che fa la fila per prendere i pantaloni lunghi controllati da due guardie che sembrano la copia thai di “Stallio e Olio” (qui non è permesso entrare con i bermuda o pantaloni corti neanche all’uomo) e rassegnati sotto un sole davvero cocente ci mettiamo in coda.

Dopo aver ritiraro i pantaloni lasciando un deposito di 200 bath e dopo aver acquistato il biglietto di 500 bath a testa finalmente entriamo nella zona dei tempi.

Esploriamo la zona templare del Palazzo Reale, vediamo il grossissimo Chedi dorato e il Wat Phra Kaeow (tempio del Buddha di smeraldo), questo Buddha è il più importante e venerato di tutta la Thailandia. In realtà non è davvero di smeraldo, ma è scolpito in un blocco di giada. Ha tre vestiti che vengono cambiati direttamente dal Re in persona in base alle stagioni con delle grandi cerimonie, noi lo vediamo con l’abito invernale!

Il Palazzo Reale purtroppo lo possiamo vedere solo dall’esterno perchè in questo momento contiene la salma del Re. Per un anno resterà all’interno del Palazzo per permettere a tutta la popolazione di portare le proprie condoglianze ed infatti vediamo file composte da centinaia di thailandesi vestiti di nero che aspettano il loro turno per accedere alla salma.

Nella stessa area visitiamo anche il museo del tessile reale che contiene i vestiti caratteristici delle opere teatrali e di danza (Khon) più antiche della Thailandia (ci fanno provare anche delle copie) e i vestiti della regina creati apposta da Balmain (bellissimi).

Visitiamo poi velocemente anche un piccolo museo delle monete ma appena usciti il cielo si annuvola e comincia a piovere, (tanto per cambiare) così decidiamo di ripararci in un locale e approfittarne per pranzare. Mangiamo un ottimo masaman curry, davvero buono!

Ci spostiamo a piedi verso un altro tempio, il Wat Pho, famoso perchè contiene la grandissima statua del Buddha sdraiato, lunga 43 metri e alta 15 metri. Rimaniamo bloccati nel tempio a causa di un mega acquazzone ma non appena cessa la pioggia esploriamo tutta l’area circostante che è davvero vasta e ricca di opere stupende. Comincia a tramontare il sole e noi ci godiamo il riverbero del sole contro l’oro dei templi che risplendono nella sera.
Riprendiamo il battello, questa volta quello giusto, per rientrare in hotel e qui assistiamo ad una scena “epica”: i battelli qui sono aperti e una super onda colpisce un sonnecchiante signore, lavandolo completamente da capo a piedi quasi affogandolo, tra le risate generali della gente… Arrivati in albergo ci concediamo appena 10 minuti per una doccia e ritorniamo correndo all’imbarcadero per prendere l’ultimo battello gratuito delle 7.50 che porta ad Asiatique. Si tratta di un bellissimo centro commerciale all’aperto, costruito sulle sponde del fiume, dove si possono fare acquisti e cenare. C’è anche un Luna Park con tanto di ruota panoramica! Ci sediamo in un bar e beviamo qualcosa guardando il magnifico panorama composto da alti grattacieli illuminati che si specchiano nel fiume. Ceniamo in un ristorantino e poi riprendiamo il battello gratuito che ci riporta al nostro hotel. La giornata è stata lunga ed impegnativa ma siamo felici di averla vissuta così intensamente, andiamo a letto sicuri di esserci meritati un riposo rigenerante.

BANGKOK: SHOPPING, JIM THOMPSON HOUSE, KAOSAN ROAD E PATPONG. Day 16

Dopo la super ricca colazione del nostro hotel (Centre Point Silom), scendiamo alla hall per dirigerci verso la zona dei più famosi centri commerciali di Bangkok: Siam Square.

Arrivati con l’ascensore al piano terra veniamo accolti dal mitico usciere/guardia sempre presente, super sorridente e attivo che ci apre la porta d’ingresso per il centro commerciale comunicante con il nostro albergo, qui acquistiamo 2 paia di scarpe bellissime per la modica cifra di 25 euro al paio.

Proseguiamo dirigendoci con lo sky train verso la fermata Siam, sulla metro fa un freddo boia e vorremmo quasi aver indosso delle giacche invernali. La corsa è per fortuna breve e una volta scesi la stazione è collegata direttamente a tutti gli shopping center, così il primo che decidiamo di vedere è il “Siam Paragon” descritto come uno dei più belli e lussuosi.

Il centro è enorme, girovaghiamo un po’ a casaccio alla ricerca dei marchi più famosi.. Lamborghini, McLaren, Porsche, Rolex, Gucci, Prada, Audemar Piguet, Bell & Ross, Richard Mille, ecc. ecc. ed anche la mitica Harley Davidson! Fare gli acquisti qui è davvero impensabile perché i prezzi sono davvero altissimi così decidiamo di uscire e andare al più umile ma altrettanto famoso MBK. Per arrivarci dobbiamo passare però da un altro centro il Siam Center, qui ci sono alcune statue del museo di Madame Tussaud e ne approfittiamo per fare qualche foto. Direttamente dal Siam Center c’è il collegamento per l’MBK e dopo aver atteso l’okay delle guardie che ci fanno attraversare la sopraelevata di collegamento, arriviamo all’ingresso.

All’interno di questo shopping center c’è di tutto… bancarelle d’arte, pseudo orologerie di lusso, gioiellerie, negozi di abbigliamento, bancarelle di souvenir…. insomma sembra di essere in un enorme Bazar multipiano dove la regola è contrattare a più non posso per portare a casa qualche affare!

Compriamo qualche maglietta, alcuni regali e un bellissimo orologio, ma sfiniti dallo shopping e dalla contrattazione decidiamo, dopo aver mangiato un bel panino da Burger King, di proseguire verso la JIM THOMPSON HOUSE, appartenuta a Jim Thompson, mercante della seta (prima ancora spia della CIA forse) che trasferitosi a Bangkok costruì questa dimora/museo formata da un complesso di case in teak di stile thai provenienti dall’antica capitale Ayutthaya e poi sparito nel nulla nelle foreste Malesi delle “Cameron Island”.

Con lo Sky train la fermata è la National Stadium e da lì impieghiamo circa 5 minuti a piedi per raggiungere la casa di Jim Thompson.

Questa casa in Tek è una delle poche di Bangkok ad essere rimasta intatta e perfettamente conservata, noi arriviamo alle 17.00, orario in cui parte l’ultimo tour guidato alla villa.

Posiamo le nostre cose negli armadietti, raggiungiamo la guida e dopo una visita esterna ai giardini togliamo le scarpe ed entriamo. (È usanza togliere le scarpe perché in questi paesi il tavolo da pranzo non esiste e mangiando per terra il pavimento deve essere sempre perfettamente pulito).

La casa in Tek è stupenda, quadri intagliati alle pareti, tavoli di legno fatti arrivare dalla Cina, statue, dipinti e porcellane provenienti da Thailandia, Birmania, Cambogia e Laos…. meraviglioso.

Tra una stanza e l’altra c’è sempre un gradino di almeno 20/25 centimetri, la guida ci spiega che questa serve a non far passare gli spiriti che secondo le loro credenze (i Thailandesi sono molto superstiziosi) strisciano e non riescono a scavalcarli.

Finita la visita ci facciamo portare dal tuk tuk di cortesia fino a “National Stadium” da dove vorremmo prendere il bus per arrivare a Kaosan Road, purtroppo l’attesa si dimostra più lunga di quanto ci aspettassimo così fermiamo un tuk tuk e contrattiamo che per 100 bath ci porti fino a Kaosan Road.

Il nostro tuk tuk corre veloce nel traffico e in meno di 20 minuti arriviamo.

Kaosan Road è una via davvero particolare, piena di bancarelle di ogni tipo, ristoranti, bar e gli immancabili venditori di insetti!

Ci muoviamo a fatica, la via è strapiena di turisti, ci sono anche molti ragazzi thailandesi che vogliono vendere di tutto: tatuaggi, abiti falsi fatti su misura, spettacoli con ragazze e molto altro ancora.
Noi qui compriamo due bellissimi trolley della Samsonite a pochissimo, ancora qualche regalo e alcune magliette, l’atmosfera qui è davvero magica e festaiola, ma ormai si è fatto un pò tardi e così, fermato un altro tuk tuk (qui non ci sono metro) ci facciamo riportare veloci alla stazione “National Stadium”, andiamo al nostro hotel a posare gli acquisti e torniamo in strada verso “Pat Pong”, il famoso quartiere a luci rosse. Scendiamo dalla stazione “Sala Daeng”, subito ci ritroviamo catapultati in un mondo parallelo dove i “buttadentro” cercano a tutti i costi di farci assistere alle miriade di spettacolini (V.M. 18 anni) proposti e descritti sui loro bellissimi dépliant corredati dai tariffari…. Dicendomi (a me Teo) di tornare l’indomani da solo per godere appieno di questi bellissimi spettacoli! Camminiamo anche qui tra una miriade di persone, ceniamo in un ristorantino proprio di fronte ad una via per soli uomini e curiosiamo, alla fine, fra le bancarelle del Night Bazar… Anche oggi è stata una giornata davvero intensa e stremati, ma soddisfatti, torniamo in albergo a dormire.

CHATUCHAK WEEKEND MARKET, BANGKOK-ITALIA. Day 17

Oggi è l’ultimo giorno qui a Bangkok ed è anche l’ultimo nostro giorno in Thailandia. È domenica ed è una giornata bellissima, decidiamo di cominciarla con la visita del mercato di Chatuchak, questo mercato si svolge solo nei fine settimana e si raggiunge con una breve corsa di sky train.

La temperatura esterna è già super alta mentre sullo sky train l’aria condizionata è talmente a bomba che dobbiamo stare appiccicati per non morire di freddo!

Il mercato è composto da padiglioni sia al chiuso che all’aperto, ci si trova qualunque cosa, scarpe, occhiali, vestiti, souvenir, fiori, antiquariato, cibi, prodotti tipici, prodotti da bagno e animali. Bisogna farsi strada tra la folla e cercare di non svenire dal caldo. Lo shopping è conveniente ma bisogna saper contrattare ed in questo Teo è un campione!

La mattina vola veloce perdendoci tra le varie bancarelle e comprando un pò di regali.

Risaliamo sullo sky train e torniamo nella zona dei centri commerciali che avevamo visitato ieri. Vogliamo concludere qualche affare e comprare gli ultimi pensierini da portare a casa.

La nostra meta è L’MBK e la prima cosa che voglio fare è mangiare! L’ultimo piano è pieno di ristoranti e noi ci lasciamo tentare da un sushi bar che si rivelerà un’ottima scelta!

Con la pancia piena si ragiona meglio e cominciamo a girovagare per i vari piani del centro commerciale.

Ci sono una miriade di negozi luccicanti che vendono gioielli, li guardiamo da lontano perché la verità è che non ci fidiamo assolutamente sul fatto che sia oro vero, dopotutto Bangkok è la capitale dei falsi e noi non vogliamo prendere fregature!

Oltre a gioielli qui si trovano le repliche di qualunque orologio di lusso, il Teo non riesce a resistere, se li gira tutti, li stressa e contratta e alla fine si porta a casa 2 orologi (un altro Bell & Ross e un Hublot) bellissimi e identici agli originali!
Tra le cose più assurde in vendita vediamo una serie di negozi che espongono liste di numeri. Se non ci fossimo documentati in anticipo non avremmo mai capito di cosa si tratta. Abbiamo infatti scoperto che i Thailandesi hanno una fissa assurda per determinati numeri, sono molto superstiziosi e possono arrivare a spendere cifre da capogiro per accaparrarsi un determinato numero di telefono. Ecco svelato cosa vendono quei negozi: numeri di telefono personalizzati…credo che in Italia non prenderebbe questa moda!

Per il resto i negozi sono sempre i soliti, occhiali, borse, valigie, tablet e cellulari tenendo bene in mente che la roba in vendita è per lo più tarocca.

Noi ci soffermiamo nei negozi di maglie… tantissime maglie a ottimi prezzi e davvero belle.

Pieni di pacchetti usciamo dal centro commerciale, fuori c’è un mercato dove cucinano dell’ottimo cibo e noi ci fermiamo per un gelato! Sono le 6 di sera ed è già buio, ma la nostra giornata non può finire qui. Così decidiamo di prendere lo sky train e raggiungere il Lumpini Park, che è un pò come il Central Park per NY, ovvero un cuore di verde in mezzo alla città, con prati e laghetti. Ci riposiamo un pò sulle sponde di un laghetto mentre osserviamo le luci dei grattacieli in lontananza. Facciamo un passeggiata e veniamo attratti da una musica da discoteca, ci avviciniamo e scopriamo che si tratta di una lezione all’aperto di aerobica e veniamo circondati da un sacco di ragazze e signore in tenuta sportiva che cominciano a muoversi a tempo di musica! Torniamo in hotel a lasciare gli acquisti e a farci una doccia..per la nostra ultima cena scegliamo un ristorantino di fronte al nostro hotel ben recensito su TripAdvisor, si mangia bene ma nulla di speciale, abbiamo consumato pasti migliori per strada e tra i tanti street food. In ogni caso ci godiamo la nostra serata finale a Bangkok ricordando tutte le magnifiche esperienze appena vissute.

Day 18

La sveglia suona prestissimo e alle 6 siamo di fronte alla porta della sala della colazione. Ci sorprende una bellissima alba rosa e gialla che illumina i palazzi di fronte a noi tra cui l’immenso “Lebua”. Ce ne andiamo con questa ultima immagine negli occhi, di una città dalle mille sfaccettature, suoni, odori e colori.

Ci aspetta un lungo viaggio di ritorno dove avremo molto tempo per pensare e progettare la nostra prossima avventura!

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THAILANDIA 2016 *Sotto i cieli del Loi Krathong*

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