La mia thailandia

Dopo 10 anni abbiamo deciso di tornare in Thailandia. Io e mio marito, questa volta con il nostro bimbo di 5 anni. Ed è stato proprio lui a cambiare i termini di quello che fu il nostro budget molto limitato di 10 anni fa. Si, perchè con lui almeno per i primi giorni volevamo vivere la vacanza in modo un po'più comodo. Siamo partiti da Roma...
Scritto da: Cristina 1
la mia thailandia
Partenza il: 07/09/2002
Ritorno il: 28/08/2002
Viaggiatori: in coppia
Dopo 10 anni abbiamo deciso di tornare in Thailandia. Io e mio marito, questa volta con il nostro bimbo di 5 anni. Ed è stato proprio lui a cambiare i termini di quello che fu il nostro budget molto limitato di 10 anni fa. Si, perchè con lui almeno per i primi giorni volevamo vivere la vacanza in modo un po’più comodo.

Siamo partiti da Roma con un volo diretto su Bangkok e subito ci siamo diretti sempre in aereo sull’isola verde di Koh Samui. Volevamo ritornarci e vedere com’è diversa… Eh sì, per certi aspetti non è più quella di un tempo, con una decina di bungalows sulla spiaggia di Chaweng: adesso ce ne sono moltissimi, da belli e costosi a strutture più spartane, più economiche ma comunque affascinanti. Noi abbiamo scelto un piccolo fantastico resort, poco conosciuto, non dozzinale. Insomma, un posto speciale, non come quegli orrendi alberghi a più piani che in Thailandia non si erano mai visti. Poppies Resort non è un posto economico, da budget traveller, per intendersi.

E’ davvero bellissimo. Dopo qualche giorno a Koh Samui avevamo voglia di vedere qualcos’altro, di ritornare in quelle spiagge della Thailandia che noi ricordavamo deserte, bellissime e uniche. Già prima della partenza dall’Italia ci aveva incuriosito il fatto che sulla Lonely Planet vi era solo un breve accenno ad un’isola di fronte a Koh Tao e, visto che a Koh Tao ci volevamo comunque andare, ci siamo informati su come arrivare a quella che si chiama Koh Nang Yaun. Facilissimo, ci hanno detto a koh samui. Big catamarano, very safe, no problem. Partite da Koh samui, 2 ore di navigazione e ci siete! Peccato che noi ci eravamo dimenticati di come sono i Thailandesi. Fanno tutto facile, nella meraviglia del loro modo di essere. Infatti, dopo circa 3 ore, con tappa a Koh Phangan (siamo rimasti sconvolti dal fatto che stiano costruendo un grande porto per l’arrivo di grandi navi. A Koh Phangan? Ma non ci posso credere!!!) siamo arrivati a koh tao e ci hanno trasbordato con bagagli e tutto su una vera e propria zattera di ferro, una specie di chiatta che da lì, con un mare grosso da far paura, ci ha portato all’isoletta di fronte. Con una barchetta stile italiano di quelle con un motore da 20 cavalli, ci avremmo impiegato sì e no 10 minuti. Peccato che sulla chiatta ci siamo rimasti per più di 1 ora con mio figlio che mi guardava e mi chiedeva: mamma hai paura? Non preoccuparti, mamma. Io so nuotare! Insomma, ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati sull’isola delle meraviglie: Koh Nang Yuan. Condivido con voi questo nome perchè vale davvero la pena di essere vista. Sono 3 piccolissime isole attaccate l’una all’altra da una lingua di sabbia bianchissima che durante il giorno e la notte va e viene, a seconda della bassa o dell’alta marea. Noi siamo stati fortunati perchè il nostro bungalow, molto spartano e molto tipicamente thai era sull’isola dove c’era anche un piccolo ristorante e quindi potevamo garantirci la colazione, il pranzo e la cena. Ma quei poveracci di viaggiatori a cui erano stati affidati i bungalows su una delle altre due isole, (bungalows che costavano anche il doppio rispetto al nostro), si sono ritrovati a passare la notte in spiaggia a causa dell’alta marea e quindi non potevano ritornare a “casa”. O viceversa, se erano nel bungalow e non sapevamo dell’alta marea, non potevamo neppure andare a cena !! Ma godersi queste scenette, vi assicuro è stato bellissimo: primo perchè sull’isola non c’era ne’ luce e ne’ acqua, pertanto tutto era molto più complicato, e poi perchè nessuno veramente si arrabbiava. Sull’isola eravamo solo una ventina di turisti, più che turisti, direi viaggiatori, anche altre famiglie coraggiose con bimbi, tutti molto rilassati, con tanta voglia di godersi il rumore del vento, del mare, i suoni della natura e su un’isola come quella sono davvero tanti. Ci siamo rimasti per 5 fantastici giorni, e ci domandavamo perchè tanti turisti soprattutto italiani, preferiscono le vacanze facili e comodose. Solo se ci si lascia prendere dalla vera voglia di natura, di pace e anche un po’ d’avventura si può davvero viverle le bellezze del mondo.

Ma quel mare e quella natura sono rimasti dentro di noi, anche quando da lì siamo passati a Koh tao, un’isola che 10 anni fa non aveva neppure una strada e ora, a distanza di tempo ne ha qualcuna , ma solo qualcuna e sterrata. Secondo me non vale più la pena andare a koh phangan, l’ho detto a tutti. Koh Tao e’ una meraviglia, ci sono i thailandesi quelli gentili, quelli che ti sorridono sempre, quelli che hanno voglia di parlare con te e no quelli, come a koh phangan che sono stufi di turisti che chiedono semopre gli sconti (anche quando comprano qualcosa da fumare!) Se andate in Thailandia, non fermatevi solo a koh samui (se pur affascinante), sforzatevi di andare oltre. Non lo dimenticherete! come me, che adesso non riesco a dimenticare la fantastica Thailandia che ho visto quest’anno. Ma perchè dovrei?



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