Thailandia fai da te con bimbo di 6 anni

Alla scoperta dei templi di bangkok e relax sulle spiagge tropicali di Koh Samui
Scritto da: rosaz2
thailandia fai da te con bimbo di 6 anni
Partenza il: 05/08/2015
Ritorno il: 21/08/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Partenza da Malpensa il 5 agosto, dopo circa 14 ore e un cambio a Mosca arriviamo a Bangkok che è mattina. Agli arrivi , nella zona taxi, prendiamo il numero dai distributori automatici che ci indica a che parcheggio taxi dirigerci. Il nostro albergo Erwan house è in zona Banglamphu, totale corsa 350 thb circa 10 €.

La città ci appare subito enorme e caotica, per riuscire a capire dove ci troviamo e vincere un po’ la stanchezza del fuso orario, decidiamo di prendere un traghetto turistico che percorre tutto il fiume. Costo circa 4.5€ a testa valido tutto il giorno. I bambini non pagano.

Dal traghetto si intravedono dei bellissimi scorci della città e con la formula che abbiamo scelto possiamo scendete e risalire quando vogliamo.

Ci fermiamo ad un molo con molti bar e ristoranti dove proviamo una freschissima acqua di cocco per vincere l’incredibile calura ( il termometro supera di certo i 35 gradi nonostante sia già il tramonto).

La sera decidiamo di non badare alle precarie condizioni igieniche e ceniamo in uno dei numerosi stand-ristoranti di Banglamphu con Phad Thai, birra Chang, riso e pollo non piccante con frullato di ananas per il piccolo Diego. Costo totale 10€!

Il giorno seguente visitiamo il Wat Phra Kaew e il Palazzo Reale dove è conservato il Buddha di Smeraldo. Raggiungibile a piedi in 15 minuti. Carichiamo gli zaini di acqua perché con il caldo dobbiamo bere ogni pochi passi per non disidratarci.

Fuori dal palazzo ci attende una fila di circa un’ora sotto il sole cocente! E poi un’uguale fila all’interno per prendere in prestito pantaloni lunghi e gonna lunga per entrare nei templi. (È richiesta una cauzione di 200 baht ad indumento che poi viene restituita. Se si portano abiti sotto il ginocchio e che coprono le spalle, si evita la fila).

Optiamo anche per l’audio guida in inglese, costo 200 baht (circa 6€) che è fatta piuttosto bene e dura 90 minuti.

Alla fine del tour è già praticamente pomeriggio inoltrato. Pranziamo in un locale tipico di una via della zona Ratchathewi, anche qui il costo è irrisorio ma le condizioni igieniche sempre scarse! Dopo pranzo visitiamo il Wat Ratchanatdaram, tempio buddista, e la Montagna Dorata sulla cui cima è possibile ammirare una vista mozzafiato della città.

Dato che la salita è ombreggiata e accompagnata da numerose campane che è possibile far suonare, il cammino non risulta noioso neppure per il piccolo Diego.

La sera mettiamo ancora alla prova i nostri anticorpi cenando in uno degli stand della zona Banglamphu, che hanno una cucina molto buona. Incrociamo le dita e cerchiamo di rispettare le nostre uniche regole: mangiamo solo cibi cotti al momento e niente ghiaccio. Pollo, riso e frullato di Mango per Diego, Pad Thai con tofu e una specie di piadina vietnamita ripiena di verdure e pollo per noi. Come dessert frittelle di banane. Costo totale €12. Tutto ottimo e nessun effetto collaterale!

La mattina seguente ci svegliamo di buonora, prendiamo un tuk tuk fino al victory monument, il centro nevralgico del trasporto locale. Dobbiamo fermare 3 tuk tuk prima di trovare quello che ci fa un prezzo soddisfacente 120 baht (3,5€circa).

Al victory monument prendiamo un minibus con aria condizionata per Ayutthaya, l’antica capitale e nostra meta del giorno. Costo del biglietto: 360 baht andata e ritorno per tutti e 3.

Dopo circa 1 ora e 30 arriviamo a destinazione, l’autista ci fa scendere alla fermata sbagliata (ma questo lo avremmo scoperto solo dopo) dicendo che era la nostra, in realtà per farci assumere un suo conoscente, sedicente guida turistica. Indispettiti, per aver subodorato l’inganno, procediamo a piedi per conto nostro fino a che non riusciamo a fermare un tuk tuk che ci porta al Elephant stay un centro per la riproduzione e salvaguardia dell’ elefante asiatico.

Visitiamo le rovine in groppa agli elefanti per rendere il giro divertente anche per Diego e per contribuire al programma del centro.

Pranziamo in un piccolo ristorante/tenda tra le rovine che ha solo 3 portate comunque molto buone, e in ultimo visitiamo il piccolo mercato locale dove raramente i prodotti costavano più di qualche euro.

Torniamo a Bangkok che è ormai sera e dal Victory monument proviamo a prendere un autobus per tornare in albergo. Nessuno parla inglese ma a gesti facciamo capire dove dobbiamo scendere (munitevi sempre di mappe scritte anche in Thai perché non sempre sanno leggere il nostro alfabeto, soprattutto gli anziani ) e tutti si dimostrano straordinariamente gentili e collaborativi.

Cena in uno dei soliti ristoranti bancarella e poi a letto dato che è stata una giornata impegnativa.

Il giorno seguente è domenica e decidiamo di visitare il mercato di Chatuchak o mercato del fine settimana, dato che è aperto solo sabato e domenica. È uno dei mercati più grandi del mondo. Ci arriviamo in autobus (linea 3 – ormai siamo diventati esperti!) e trascorriamo lì 6 ore comprando e assaggiando di tutto di più. Poi esausti ci concediamo alcune ore di relax nel parco di fronte mentre Diego gioca con dei bimbi Thailandesi conosciuti al parco giochi (è proprio vero che i bambini non hanno bisogno di lingue comuni per giocare!).

Lunedì 10, dopo il check out andiamo a visitare il templio di Wat Pho, dove è custodito il Buddha reclinato più grande della città. Al templio non troviamo fila e anche qui optiamo per l’audioguida.

In serata, sempre con l’autobus (53) arriviamo in stazione per partire con il treno notturno che ci porterà a Koh Samui, nostra meta successiva.

Arriviamo pochi minuti prima trafelati e acquistiamo qualcosa da mangiare per il viaggio al ristorante della stazione perché una mamma thailandesi che avevo conosciuto il giorno prima al parco mi aveva detto che era meglio non fidarsi del vagone ristorante del treno… visto il resto non ho voluto sperimentare.

I treni comunque sono sempre in ritardo e anche il nostro non fa eccezione. Abbiamo prenotato on line una cuccetta in prima-classe con l’aria condizionata (per fortuna!). Il viaggio è abbastanza comodo e in 10 ore, viaggiando di notte, arriviamo a Surat Thani dove ci aspettano pullman e traghetto per Koh Samui. Il viaggio è lungo ma ci dà la possibilità di ammirare l’entroterra e di fare amicizia con molti viaggiatori.

Koh Samui è la tipica isola tropicale da cartolina, bellissimo mare cristallino, spiagge bianche e palme. Passiamo così una settimana di relax soggiornando al Marine bungalow, un hotel piuttosto spartano ma con bungalow proprio sulla spiaggia. Unica gita che facciamo: un giorno affittiamo uno scooter (circa 8€ per tutto il giorno) e visitiamo le cascate immerse nella giungla e situate al centro sud dell’isola, ne vale veramente la pena (anche nonostante la gomma forata dello scooter che ci troviamo a dover sistemare!).

Dopo una settimana di beato relax sull’isola tropicale di Koh Samui, torniamo a prendere il treno notturno a Surat Thani. Arriviamo con largo anticipo e riusciamo a visitare anche il centro della piccola cittadina. Molto diversa dalle note mete turistiche. Al mercato siamo gli unici tre occidentali! Vorremmo provare gli scarafaggi fritti esposti in una bancarella… ma forse è un po’ troppo anche per noi, così ripieghiamo su più classici spiedini di pollo, salsicce e riso saltato con una frittata di calamari. Tutto buonissimo! Mangiamo nel parco della città che ha una bella area giochi al centro con molti bambini, nonostante siano già le 20. Dato che è il giorno dopo il terribile attentato di Bangkok, ci sono schiere di militari in ogni angolo, perfino un questa remota cittadina della Thailandia meridionale.

Dopo una notte sul treno arriviamo a Bangkok, abbiamo scelto un hotel con piscina vicino all’aeroporto “The great residence hotel”, vista la situazione politica non torniamo nel centro di Bangkok, visitiamo il mercato serale vicino all’hotel, molto autentico e poco turistico e poi trascorriamo le nostre ultime ore thailandesi tra piscina e massaggi nei piccoli centri massaggi vicino all’hotel (5€ circa all’ora!). E portiamo con noi il miglior ricordo possibile di questa esperienza thailandese.

Al ritorno l’aereo fa scalo a Mosca. Dato che il volo successivo riparte solo il giorno dopo ne approfittiamo per visitare la famosa Piazza Rossa. Questa breve visita risulta un po’ cara, però già che siamo lì non possiamo perdere l’occasione.

Per uscire dall’aeroporto abbiamo bisogno del visto di transito che avevamo già fatto in Italia (68€ per gli italiani…150€ per gli americani!) Prendiamo il treno aeroexpress (300 rubli a testa andata e ritorno , circa €4) fino alla stazione di Kievsky vokzal e da lì la metro (50 rubli) per tre fermate (pl revolyutsii) fino alla celebre piazza rossa. La piazza illuminata è molto suggestiva e dopo aver fatto un giro ci dirigiamo all’hotel prenotato con booking.com che… all’indirizzo indicato nella prenotazione non c’è! Dopo non poche difficoltà riusciamo a trovarlo e crolliamo appena toccato il letto.

La mattina ci svegliamo di buonora per tornare nella piazza rossa e vedere il più possibile prima della partenza. Non ci accorgiamo del tempo che passa e per qualche minuto perdiamo il treno per l’aeroporto. Quindi non ci resta che prendere al volo un taxi (Un po’ improvvisato!) ed andare di corsa in aeroporto. La vacanza è finita ma portiamo con noi meravigliosi ricordi di luoghi visti, persone conosciute e avventure vissute.



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