Pasqua sotto la palma… di Tenerife

Relax in famiglia sulle spiagge delle Canarie
Scritto da: greta020106
pasqua sotto la palma... di tenerife
Partenza il: 25/03/2018
Ritorno il: 01/04/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Era molto tempo che volevamo andare per le feste a Tenerife, ma i prezzi dei soggiorni e soprattutto dei voli erano sempre molto alti. Quest’anno grazie al soggiorno “scontato” offerto nuovamente (dopo il 2011) dalla Silver Point (euro 250 una settimana) e al “colpo di fortuna” nel trovare un volo Ryanair da Pisa ad euro 731, decidiamo che il detto “Natale con i tuoi e Pasqua con chi voi”, doveva essere messo in pratica… e prenotiamo la nostra vacanza dalla domenica delle Palme a Pasqua!

Il resort che quest’anno ci viene assegnato è il Bevery hills height, sempre sulla collina di Los Cristianos. Le camere sono pressochè della stessa tipologia del Hollywood Mirage, mentre la piscina è un po’ più piccola e esposta meno al sole.

Arriviamo a Los Cristianos il 25 marzo verso le 17 e, dopo avere preso possesso dalla auto e della camera, andiamo a cena sul lungomare di Los Cristianos, verso sud, la parte meno turistica. Qui ci imbattiamo in Nico, un casertano butta-dentro che praticamente ci spinge a sedere al ristorante Las Tarejetas, turistico e non bellissimo. Qui mangiamo una onesta paella e della Sangria. Non rimaniamo estremamente soddisfatti, ma in fondo ci divertiamo nel vedere come Nico “abbordi” i clienti.

L’indomani, 26 marzo, il tempo non è dei migliori; ci sono delle nuvole sopra Los Cristianos e il sole si vede a tratti. Andiamo a fare colazione in quello che sarà il nostro punto di riferimento dell’intera settimana, il “Centro commerciale Parque Santiago 6 “dove c’è un carinissimo parco giochi e, al piano superiore, uno Starbucks cafè. Tra giochi e colazione, il tempo non migliora, e decidiamo di provare a dirigerci verso sud, alla spiaggia de El Medano. Qui c’è un pallido sole, ma tira un vento che non permettere nemmeno a surfisti di uscire in mare! Puntiamo allora verso Los Gigantes, e qui è più sereno. La spiaggia di sabbia nera è un “cult” e le scogliere sono sempre magnifiche. Brenda gioca e fa il primo bagno della vacanza, mentre Giovanna prova a prendere il sole. Greta è al cellulare.

L’acqua del mare non è invitante; è infatti freddina e insieme al poco sole mi fa desistere nel fare il bagno. Facciamo pranzo e poi torniamo al resort per un bagno in piscina. Esce finalmente il sole, e con i materassini ci divertiamo nella piscina del Mirage. Verso le 19 andiamo alla Playa de las Americas, la mecca del divertimento delle Canarie (o la piccola Las Vegas, come la chiama mia moglie). La nostra scelta per la cena è l’hard Rock cafè, per la gioia di Greta. L’HRC si trova all’interno della struttura del centro congressi della Playa, con statue colossali e piscine all’esterno. Devo ammettere che all’entrata mi sono un po’ emozionato. Abbiamo fatto le classiche foto con l’insegna del locale e visitato l’annesso shop (Greta ha comprato un cappellino). Il locale è pieno di gente, tutto naturalmente in stile “rock&roll” con grandi classici in sottofondo. Dopo 20 minuti di attesa, ci danno il tavolo e ordiniamo. La cameriera sbaglia 3 ordinazioni su 4 (bella media!) ma siamo ugualmente felici e soddisfatti (anche se il conto è un po’ salato…). Brenda è stanca, cosi dopo cena ce ne torniamo subito in hotel.

La giornata successiva, 27 marzo, è soleggiata e decidiamo di tornare in spiaggia. Cerchiamo la Play del Camison, ma non riusciamo a trovarla. Andiamo quindi alla Playa de las Vistas. Questa spiaggia è una delle più grande di tutta l’isola, ed è tra le spiagge favorite di turisti e non solo. La sua peculiarità è l’enorme fontana che si trova nel centro della spiaggia da cui sgorga l’acqua estratta dal mare (ma noi l’abbiamo trovata spenta). I prezzi degli ombrelloni sono aumentati rispetto ad alcuni ani fa, adesso si spende circa 12 euro (ma sempre meno che in Italia). L’acqua del mare è invitante, chiara e poco mossa, anche se non calda, e facciamo un paio di volte il bagno. Nel pomeriggio andiamo verso la piscina per il consueto bagnetto pomeridiano . Per la sera il ristorante prescelto è l’Almar, in Calle Bretagna, zona costa Adeje. Il ristorante è sopra la media rispetto agli altri da noi frequentati, direi più In . Ha una terrazza magnifica sulla spiaggia e sul porto Colon. Mangiamo inoltre molto bene con un sevizio impeccabile! Bella esperienza.

Il giorno dopo, 28 marzo, ci svegliamo e abbiamo una grande sorpresa: c’è la Calima! La Calima è un particolare fenomeno atmosferico delle isole Canarie. È un vento di Scirocco proveniente dal vicino Sahara, che porta con sé, oltre all’aria calda africana, anche polvere e sabbia, che produce una foschia costante e il repentino innalzamento delle temperature che si stabilizzano, per tutta la durata del fenomeno, intorno ai 40°! Dopo un breve momento di panico, decidiamo il da farsi: niente mare ma parco, e le bimbe scelgono il Jungle Park poco distante da Los Cristianos. L’Aguila Jungle Park è un parco zoologico e naturalistico, con animali provenienti da ogni continente e una flora davvero spettacolare. Questo parco è unico in tutta Europa ed è una delle attrazioni più belle di Tenerife. Una volta entrati non vi sembrerà di stare a Tenerife, ma in una lussureggiante giungla, dove a volte non si può nemmeno vedere il sole per il fogliame. E qui fa anche meno caldo… Ci sono inoltre vari spettacoli come quello dei rapaci o lo show degli uccelli esotici.

Nel parco c’è anche un Bob che attraversa il parco su dei binari! Purtroppo questa attrazione non è inclusa nel prezzo ingresso, il costo è di € 4,00 per corsa. Lo visitiamo tutto fino a circa le 17,30 e ce ne andiamo molto soddisfatti per la giornata, anche se c’è da dire all’interno del parco ogni cosa è molto cara, dal costo del cibo, alle fotografie con gli animali.

Torniamo in hotel e la calima persiste. Abbiamo fame e dopo una doccia andiamo, verso la costa. Ci fermiamo per cena al ristorante il limoncello alla play Fanabé. Verso le 19,30 il cielo si apre e la calima se ne va. Assistiamo ad una dei tramonti più belli mai visti. Il cielo e il mare diventano di colore rosa e sembra di essere davanti ad un dipinto. Uno spettacolo della natura! Al ristorante mangiamo molto, molto bene. Assaggiamo 3 tipi di paella, di pesce, vegetale e mista. Tutte ottime. Facciamo 2 passi sul lungomare, pieno di locali, persone e piccoli spettacoli di strada e poi a nanna.

L’indomani, 29 marzo, le bimbe premono per andare al Siam. Il Siam Park è il più grande parco acquatico d’Europa e uno dei più importanti al mondo. Ha diverse attrazioni, tra le quali Vulcano, il drago, il palazzo delle onde, con una spiaggia di sabbia bianca artificiale e onde alte 3,3 metri (le più alte di qualsiasi piscina con onde artificiali al mondo) e famosa Tower of Power, uno scivolo ripidissimo che passa dentro una vasca con gli squali . Ci divertiamo un mondo, anche se quasi tutte le attrazioni non fanno per me. Stiamo fino all’orario di chiusura poi rientriamo con calma in hotel. La sera andiamo verso il porto di Los Cristianos e le bimbe scelgono la cena al Burgen King ( dicono per farci risparmiare, dopo aver speso tanto per l’ingresso al Siam) La serata è un tantino fresca, e dopo aver comprato delle buonissime caramelle e liquirizie ad un dei negozi del lungo mare, torniamo verso il resort.

Siamo al 30 marzo. Tenerife è veramente piena di gente, turisti soprattutto che sono venuti a trascorre la Pasqua al caldo. Oggi vorremo trovare la spiaggia del Camison, ma anche stavolta non ci riusciamo ( ma dove cavolo è ?). Arriviamo alla playa de las Americas e ci incamminiamo verso quella della Troya. La spiaggia ha la sabbia di colore scuro di origine vulcanica, ma l’acqua è cristallina. Rispetto a qualche anno fa però l’ho trovata un tantino più sporca. Qui ci sono tutti i servizi tipici di una spiaggia urbana ed anche accesso per i disabili.

Fa abbastanza caldo, e io e Brenda facciamo il bagno in mare. Prendiamo un gelato e un caffè al chiosco della spiaggia (forse il peggior caffè della vacanza) e rientriamo per andare in piscina, questa volta a quella del ns. resort, il Beverly hills. Usciamo per la cena e seguendo le indicazioni di trip advisor andiamo sul lungomare di Adeje al Rincon de Mar, un ristorante di pesce dove mangiamo una enorme grigliata di mare a buoni prezzi. Passeggiamo sul lungomare, sazi e soddisfatti, prima di tornare a Los Cristianos.

È sabato 31 marzo e torniamo volentieri (per la terza volta) alla Playa del Duque, la spiaggia vip di Tenerife più elegante dell’isola. È dotata di lettini e ombrelloni molto grandi e offre tutti i servizi in spiaggia. I costi sono più elevati delle altre spiagge, e c’è da dire che pagando 19 euro un ombrellone+2 lettini, almeno la doccia potrebbe essere compresa e non a pagamento! (costo 2,35). C’è un bel sole e ci abbronziamo giocando in spiaggia. Stiamo qui in relax fino alle 17 poi tappa obbligata alla piscina dell’ hotel, dove Brenda conosce un bambino, Alessandro, e ci gioca a biliardo fino all’ora di cena. Per l’ultima cena della vacanza scegliamo la zona di Playa de Las Americas andando in un ristorante visto da Giovanna nei giorni scorsi, il Blue Deep. Siamo in una zona particolarmente ventosa, e chiediamo un tavolo riparato dal vento e sotto il fungo che emette calore. Ordiniamo paella e carne alle bimbe, esagerando e non riuscendo a mangiare tutto. La serata si conclude con una breve passeggiata poi torniamo in hotel.

È arrivato il triste giorno del rientro in Italia – 1 aprile – che coincide con il giorno di Pasqua. Per quest’anno niente pranzo con i parenti e uova di cioccolato, ma panino con salame sotto una palma! Dopo aver preparato i bagagli e fatto check out, andiamo a giocare a minigolf alla Playa de Las Americas. Poi girelliamo per i negozietti della via principale facendo gli ultimi acquisti. Decidiamo di andare a mangiare verso la spiaggia, e prendiamo una stradina pedonale che indovinate dove ci conduce? Alla playa del Camison! È un bellissima giornata e la baia del Camison con spiaggia artificiale è una chicca. È piena di gente che prende il sole, anche se in pochi fanno il bagno. Dopo il frugale pranzo, ci spostiamo all’estremità della spiaggia al locale “beach club” dove le bimbe prendono un gelato e noi sorseggia un vino bianco e una sangria, salutando in bellezza questa isola meravigliosa!

Adios Tenerife, arrivederci a prestissimo!



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