I bambini di zanzibar

Jambo! La parola che insieme ad hakuna matata rimbomba in tutta l’isola durante l’intera vacanza…sono partita con i miei genitori il 7 marzo da milano malpensa con la compagnia aerea “air europe”: compagnia mediocre sia nel servizio a bordo che nella puntualita’(2 ore di ritardo all’andata e 1 al ritorno). Abbiamo alloggiato al...
Scritto da: Cu
i bambini di zanzibar
Partenza il: 07/03/2006
Ritorno il: 15/03/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Jambo! La parola che insieme ad hakuna matata rimbomba in tutta l’isola durante l’intera vacanza…Sono partita con i miei genitori il 7 marzo da milano malpensa con la compagnia aerea “air europe”: compagnia mediocre sia nel servizio a bordo che nella puntualita’(2 ore di ritardo all’andata e 1 al ritorno). Abbiamo alloggiato al “veraclub”, struttura stupenda situata sulla spiaggia di kiwenga: il villaggio non e’ grande (50 bungalows), per questo accogliente e famigliare. Il cibo non e abbondante ma curato e molto buono, inutile dire che il piatto forte e’ il pesce.. In questa bellissima isola abbiamo lasciato il cuore, gli abitanti sono persone dolcissime, soprattutto i bambini che in cambio di 1 caramella, biro ti mostrano un meraviglioso sorriso e ti danno tanto affetto. Purtroppo non abbiamo portato abbastanza per i locali che appena esci dal “recinto” del villaggio sulla spiaggia, ti circondano mostrandoti qualcosa da vendere. Lungo la spiaggia di kiwenga ci sono le baracchine (con nomi italiani) in cui vendono le tele dipinte, sculture in legno, collanine ed altri prodotti locali bellissimi, dietro abitano i zanzibarini, quindi portate con voi tutti i vestiti, ciabatte, cappellini che non usate e regalateli in cambio di splendidi sorrisi. In 7 giorni abbiamo fatto solo 2 escursioni: la prima al safari blu, molto bello sia per il mare che per l’esperienza con i locali che mostrano durante il pranzo i vari tipi di frutta dell’isola; la seconda alla capitale “stone town”, non e’ assolutamente una bella citta’ , ci sono 2 chiese e un museo da visitare, ma il mercato vale il prezzo, lì si perepisce insieme la poverta’, la fame e la gioia di vedere i turisti. Degni di una nota positiva sono i masai, i guardiani della spiaggia, una popolazione con lineamenti particolari, belli, molto ospitali con i quali e’ piacevole scambiare due chiacchere (e sono gli unici a non chiedere la mancia..). L’unica nota dolente e’ l’aeroporto, e’ “obsoleto” e bisogna avere molta pazienza (sia all’arrivo che alla partenza ti chiedono tutti la mancia per non aprire la valigia ma non fateci caso). Termino dando un consiglio, cercate di non portare la valigia stra-colma di cose inutili ma riempitela di caramelle, quaderni, biro, cappellini, borse, vestiti usati, etc, da regalare altrimenti all’arrivo la’ vi pentirete…E mi raccomando andate in quest’isola incantata…


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