Villa Medicea di Poggio a Caiano

Syusy Blady in tour fra le Ville Medicee Toscane Patrimonio dell’UNESCO
Turisti Per Caso.it, 04 Set 2024
villa medicea di poggio a caiano
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Visitiamo insieme a Syusy Blady la Villa Medicea di Poggio a Caiano, un gioiello rinascimentale a pochi chilometri da Prato, ricco di storia e arte. 

Le Ville e i Giardini Medicei Toscani, ormai lo sappiamo, sono Patrimonio dell’UNESCO, Syusy ce ne ha raccontate già alcune in una precedente edizione di questa web serie che trovate nella sezione “Syusy & Patrizio” del nostro sito. La Villa Medicea di Poggio a Caiano è raggiungibile anche a piedi o in bici, seguendo un tratto della Via Medicea, un percorso turistico che attraversa il suggestivo paesaggio toscano, collegando appunto le principali ville medicee. Ideale per escursioni a piedi o in bici, segue degli antichi sentieri storici tra natura, arte e storia, offrendo una straordinaria immersione nel Rinascimento Toscano e con la prospettiva di ampliarsi ancora.

Una volta arrivata alla Villa, Syusy ci guida alla scoperta della vicenda noir di Francesco I de’ Medici e Bianca Cappello, protagonisti di un tragico amore e di un intrigo misterioso legato proprio a questo posto. Esploriamo anche il ricchissimo patrimonio artistico del luogo, dagli affreschi della Sala di Leone X, fra i quali la famosa lunetta “Vertumno e Pomona” del Pontormo, al celebre fregio voluto da Lorenzo de’ Medici, che simboleggia il passaggio dell’anima da una vita all’altra. Il fregio originale è custodito nelle sale interne della villa, quello che svetta a imperziosire la monumentale facciata è una riproduzione ad opera di Richard Ginori.

Data la cornice unica, Syusy ne approfitta – e noi con lei – per prendere anche qualche lezione di Danze Rinascimentali con due veri esperti accademici, Gloria Giordano e Lucio Paolo Testi, con l’accompagnamento musicale del maestro liutista Marco Pesci.

La storia noir di Bianca Cappello

La storia di Bianca Cappello è una delle più affascinanti e tragiche del Rinascimento. Nata a Venezia nel 1548, Bianca fu una vera arrampicatrice sociale ante litteram. Fuggita da una vita di reclusione per mano della sua matrigna, si trasferì a Firenze dove conquistò il cuore di Francesco I de’ Medici, nonostante fosse già sposato con Giovanna d’Austria. Dopo la morte improvvisa di Giovanna, Bianca divenne Granduchessa di Toscana e la sua influenza fu particolarmente evidente nella sfera culturale: promosse le arti e la moda, partecipando attivamente alla vita intellettuale e sociale del tempo. La sua figura divenne così rilevante che persino i maestri di danza dell’epoca, come Fabrizio Caroso, le dedicavano coreografie e sonetti, facendola diventare un’icona di stile e grazia. Tuttavia, la sua felicità fu breve, invisa al popolo e soprattutto a Ferdinando, fratello di Francesco. Fu proprio Ferdinando, all’epoca cardinale, ma motivato a subentrare al fratello nel ruolo di Granduca di Toscana, ad orchestrare un pranzo alla Villa Medicea di Poggio a Caiano dopo il quale sia Bianca che Francesco morirono misteriosamente. Si sospettò un avvelenamento da arsenico, ma il caso fu archiviato come un episodio di malaria. Non poterono neppure dirsi addio, separati fino alla fine.