Stoccolma, la città dell’azzurro e del verde

Azzurro come le limpide acque del Baltico e del lago Mälaren su cui sorge Stoccolma, dei mille canali tra i suggestivi quartieri e i loro ponti. Verde come i tanti parchi e boschi all'interno della città, pieni di pace e di tranquillità
Scritto da: behemot9
stoccolma, la città dell'azzurro e del verde
Partenza il: 22/07/2011
Ritorno il: 27/07/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
La Svezia è stata sempre un mio pallino fin da quando ero piccolo, e finalmente riesco ad andarci: quando a capodanno le mie amiche “storiche” di viaggio, Sara e Francesca, mi propongono per l’estate un weekend lungo a Stoccolma accetto entusiasticamente e mi metto subito su Internet a cercare notizie, consigli, diari di viaggio, voli e ostelli convenienti. A fine luglio il sogno si avvera…

VENERDÌ 22 LUGLIO 2011

Levataccia da Torino per essere a Orio al Serio in tempo nonostante lo sciopero dei treni. Tutto O.K. senza affanni. L’aereo della Ryanair parte alle 10:20 e arriva a Skavsta in orario alle 12:55. Ho una certa sete, la bottiglietta d’acqua portata dall’Italia è finita e allora ne compro una, marca Ramlösa, facendo subito conoscenza con i prezzi svedesi (25 Kr, 2 euro e 70 centesimi!). Tuttavia, la Svezia non si rivelerà affatto cara in generale, a parte alcune eccezioni come questa. Cambio qualche soldo alla Forex, poi bus della Flygbussarnna e in un’ora e mezza circa siamo al Cityterminalen di Stoccolma, la stazione centrale degli autobus, verso le 15. Decidiamo di andare a piedi all’ostello, lo Zinkensdamm nel centro di Södermalm (Zinkens väg 20, camera da tre per tre notti 2385 Kr + 50 Kr a testa per notte perché privi della tessera Hostelling International). Lo avevamo scelto sia per i prezzi abbastanza economici prenotando a fine giugno, sia per i numerosi commenti positivi trovati su Internet, sia perché avevamo sentito parlare bene di Södermalm, quartiere vivace, creativo ed eccentrico; insomma, ci sembrava interessante e si è rivelato tale.

Durante il tragitto, appena usciti dalla stazione, entriamo nel Tourist Centre di Norrmalm per prendere una mappa della città e qualche depliant, e vengo intervistato in inglese da una gentilissima impiegata che doveva compilare un questionario: cosa vi ha attirati a Stoccolma? Vi piace? Che cosa vi è piaciuto di più? Ci tornerete? Calma! Siamo appena arrivati… sicuramente sarà una città fantastica!

Andando in direzione dell’ostello passiamo per Gamla Stan, la città vecchia, il cuore di Stoccolma, anticipando le visite più accurate dei giorni a venire.

La strada verso lo Zinkensdamm sembra lunga con zaini e trolley, e col sole battente, ma si rivelerà davvero una bellissima scelta. Appena arrivati e posate le valigie in camera, stanchi e accaldati, decidiamo di metterci il costume e… andare in spiaggia… Avevo infatti letto su una guida di un’isoletta nelle vicinanze dell’ostello, Långholmen, dove gli Stoccolmesi si rilassano dopo le giornate lavorative.

Un po’ di difficoltà a trovare la spiaggia, perdendoci nei verdi boschi della bellissima isola, ma assaporando già l’atmosfera di Stoccolma con suoi canali pieni di barche e barchette di tutti i tipi, ammirando alcuni giovani audaci che si tuffano da un lato del Västerbron, il ponte che collega Södermalm a Kungsholmen, e scoprendo il panorama della capitale svedese in lontananza. Finalmente ci appare davanti la spiaggetta, e dopo pochi minuti sono in acqua! Abbastanza calda, perché ha preso il sole durante tutto il lungo giorno scandinavo, e decisamente pulita per essere in una grande città.

Dopo un paio d’ore (e un secondo bagno) ci riavviamo verso l’ostello, comprando in un supermercato di “Söder” un po’ di cibo per la colazione del giorno dopo. Ci ricambiamo e ci dirigiamo verso il centro per la cena. La scelta è un ristorante vegetariano, l’Hermans Restaurang (Fjällgatan 23B, motto: “Give peas a chance”, geniale!). Non perché siamo vegetariani ma perché si trova su una delle bellissime alture di Södermalm, una terrazza con vista mozzafiato sulla città: Gamla Stan a sinistra, Skeppsholmen al centro e Djurgården a destra. Una volta capito, osservando i clienti locali, come funziona il buffet+grill, ci accomodiamo. 209 Kr a testa, il cibo è a volontà e tutto biologico, il panorama è fantastico, soprattutto dopo una certa ora quando i tavoli si liberano e ci possiamo spostare a ridosso della scogliera.

Quando stanno per chiudere ce ne torniamo in ostello a dormire, la giornata è stata lunga. E facciamo la prima conoscenza col quartiere di Södermalm di notte davvero affascinante!

La camera dell’ostello è un po’ piccola, idem i bagni esterni, ma puliti, e l’ambiente è tranquillo e molto silenzioso (ai margini del parco Tantolunden).

SABATO 23 LUGLIO 2011

Il tempo è ottimo. Percorriamo a piedi la lunga Hornsgatan, una delle strade principali di Södermalm, fermandoci per una visita alla Maria Magdalena Kyrka, dove un cordiale signore che parla anche un po’ di italiano ci illustra le bellezze della chiesa e ci consiglia un concerto di musica classica al suo interno per la domenica successiva. Nella chiesa ci colpisce un angolo con giochi e intrattenimenti per bambini. Capiamo subito che gli Svedesi hanno un interesse particolare per l’infanzia e infatti si riveleranno numerose le giovani coppie con tanti figli al seguito.

Arriviamo in centro, prima a Slussen, poi a Gamla Stan, dove girovagando senza meta ammiriamo le stradine acciottolate, le chiese, i bellissimi edifici, la fiabesca piazza centrale, Stortorget. Giungiamo allo Sveriges Riksdag (il Parlamento Svedese) assistendo a quello che ci sembra il cambio della guardia. Si fa ora di pranzo e scegliamo lo Slingerbulten (Stora Nygatan 24), ottimo locale dai prezzi contenuti dove gusto una delle pietanze più buone che abbia mai mangiato, il filetto marinato di renna con salsa ai funghi… Strepitoso!

Nel pomeriggio percorrendo il lungomare della Strandvägen andiamo a piedi verso Djurgården con l’intenzione di visitare lo Skansen, il famoso museo all’aperto, ma l’impiegata alla biglietteria ci fa notare che quasi tutte le attrazioni al suo interno stanno per chiudere (e sono solo le 16:30!). Decidiamo allora di ripiegare sul Vasamuseet, a due passi, che era in programma per il giorno successivo. Contiene un maestoso vascello da guerra del Seicento, affondato appena dopo il varo e ripescato in quasi tutte le sue parti originali qualche decennio orsono. Davvero interessante, nei sei piani del museo lo si può osservare da tutte le angolazioni e ogni piano mostra attrattive come particolari della nave, una ricostruzione del ponte, gli oggetti ripescati dal naufragio, la storia della Marina Svedese, etc. Un museo unico al mondo.

Una volta usciti ammiriamo, da fuori, il bellissimo edificio del Nordiska Museet, che ci aveva già colpiti in precedenza: sembra un maestoso castello. Ci concediamo un po’ di riposo in uno dei verdissimi spazi di Djurgården, sul lungomare, mentre vicino si svolge un concerto di gruppi locali. E non posso fare a meno di ammirare le bellissime ragazze svedesi che vanno al festival…

Poi ci dirigiamo di nuovo verso il centro, percorrendo ancora la Strandvägen con le infinite barche attraccate alla riva. Cena a Gamla Stan, un veloce hot dog in un baretto, e poi una birra in un pub della città vecchia. Quindi verso l’ostello ammirando nuovamente Södermalm di notte. Un quartiere incantevole, con tanta gente nelle strade più frequentate ma tanta tranquillità nelle vie più laterali. Ci emozionano gli scorci di questi percorsi suggestivi, con stradine in salita e rapida discesa… Fantastico! Arrivo all’ostello conscio di aver visitato tratti della Stoccolma meno turistica ma proprio per questo ancora più affascinante. Tra l’altro, Södermalm è il quartiere dove si svolgono la maggior parte delle vicende di Millennium, la famosa saga di Stieg Larsson.

DOMENICA 24 LUGLIO 2011

Ancora sole, ma c’è molto vento. Stanchi delle interminabili camminate dei due giorni precedenti decidiamo di fare la tessera giornaliera per i trasporti pubblici, circa 120 Kr a testa. La timbriamo in modo che ci serva anche l’indomani, quando saluteremo lo Zinkensdamm e Stoccolma per recarci con gli zaini alla stazione dei treni con destinazione Rättvik.

Stoccolma è davvero piacevole girarla a piedi, cogliendo i suoi vari scorci sull’acqua, le vie strette e incantevoli, le tipiche case e i palazzi colorati. Le macchine non sono tante (le bici invece sì!) e gli automobilisti sono estremamente rispettosi dei pedoni, come dappertutto nel centro-nord europeo. Le distanze non sono incolmabili e le bellezze sono un po’ ovunque. Tuttavia dopo averla visitata in lungo e in largo Djurgården lo raggiungiamo con la funzionalissima metro (Tunnelbana), fermandoci alla stazione Karlaplan e poi proseguendo con calma a piedi. Arriviamo allo Skansen Museet verso le 11. Davvero interessante, propone numerosi edifici originali portati da tutti gli angoli della Svezia e appartenenti a varie epoche, soprattutto l’Ottocento e l’inizio del Novecento, disposti nell’ampia collina: case, botteghe, fattorie, un’antica farmacia, una tipografia, la panetteria che vende dolci appena sfornati, etc. Un’interessante immersione nella vita svedese, con tanto di figuranti vestiti negli abbigliamenti tipici. Il museo comprende anche lo zoo, con animali scandinavi quali renne, alci, orsi, foche, etc.

Una volta usciti è ora di pranzo e mangiamo un boccone in uno dei numerosi chioschi subito fuori dal museo. Poi raggiungiamo Nybroplan dove prendiamo un battello per un breve giro turistico: scegliamo il Royal Canal Tour, che ci fa circumnavigare Djurgården offrendo suggestive vedute e facendoci apprezzare ancora di più questa bellissima e verdissima isola, in cui gli abitanti di Stoccolma si divertono e si rilassano girando per le infinite piste ciclabili o facendo jogging in mezzo alla natura. Tornando alla zona dello sbarco ammiriamo l’Af Chapman, famoso vascello trasformato in albergo/ostello (ovviamente sempre pieno, durante i preparativi del viaggio c’era stata una vaga idea di soggiornarvi ma proprio non c’era posto). Torniamo in Karlaplan, ci riposiamo un po’ nella tranquilla piazza e poi in metro andiamo a Sergels Torg, dove saliamo sul bus per la Stadshuset, il municipio di Stoccolma, nel quartiere Kungsholmen. La fermata apposita della Tunnelbana è chiusa per lavori e lo si può raggiungere solo in bus. Purtroppo sbagliamo direzione e ci ritroviamo in una zona periferica della città. Al capolinea la gentilissima autista ci informa su come raggiungerlo. Abbiamo perso un po’ di tempo ma siamo tuttavia contenti di essere stati in una zona inusuale di Stoccolma. Torniamo in centro e raggiungiamo a piedi la Stadshuset, che vista l’ora è ormai chiusa al pubblico, ma la ammiriamo da fuori nel piacevole giardino affacciato sul lago Mälaren. In questo maestoso edificio ogni anno il 10 dicembre viene organizzato il banchetto dei Nobel: dopo la consegna dei premi alla Konserthuset si recano tutti qui per la cena e la cerimonia finale.

Dopo esserci rilassati nel giardino e scattato alcune foto al panorama di Södermalm che si apre davanti al di là del lago Mälaren, andiamo a spasso per Kungsholmen, quartiere ex-operaio, ora residenziale. Quindi, approfittando della tessera giornaliera della metro facciamo un giro verso la periferia fino a Tensta, ammirando alcune bellissime stazioni della metropolitana, edificate a mo’ di grotte. Davvero particolari. Torniamo quindi in centro, sempre con la metro, per assistere al concerto di musica classica alla Maria Magdalena Kyrka di Södermalm. Intimo e coinvolgente: piano, organo e fiati, con la musicista danese che mi colpisce suonando un brano con due flauti contemporaneamente! Finito il concerto andiamo a Gamla Stan per la cena, e dopo un lungo girovagare osservando menù e prezzi vari decidiamo di tornare allo Slingerbulten dove ci eravamo trovati bene. Ho una fame nera e ordine sia un antipasto di aringhe in varie salse che un secondo con le classiche polpette svedesi alla noce moscata (le mitiche köttbullar). Tutto eccezionale, tanto che lascio una buona mancia al cameriere, anche se l’antipasto me l’ha portato dopo il primo…

Abbandonato il locale passeggiamo per i vicoli di Gamla Stan che, essendo tarda serata di domenica, sono quasi privi di turisti e ce la possiamo quindi godere in tutta tranquillità.

LUNEDÌ 25 LUGLIO 2011

Salutiamo l’accogliente Zinkensdamm Hostell e l’affascinante quartiere di Södermalm e raggiungiamo, sfruttando ancora la metro, la stazione principale di Stoccolma, T-Centralen. Compriamo un po’ di cibarie per il viaggio e saliamo in treno. Destinazione nord verso Rättvik. A dire il vero non c’è un motivo per cui abbiamo scelto questa meta, volevamo spostarci da Stoccolma per visitare la campagna svedese e avevamo visto delle bellissime immagini di questo paesino sul lago Siljan. La scelta si rivelerà azzeccata.

Superfluo dire che i treni svedesi sono efficienti e pulitissimi. L’unico inconveniente è che ogni tanto ci dobbiamo trasferire di posto in posto perché la maggior parte dei passeggeri che saliva nelle varie stazioni aveva prenotato. Il viaggio di andata, acquistato dall’Italia sul sito della SJ, è costato appena 16 euro circa a testa. Con nostra grande sorpresa il treno era più economico del bus. Il tempo passa velocemente osservando il panorama fatto di verdi prati, immense foreste di betulle o conifere, laghi e laghetti, tipiche casette di legno dipinte di rosso, etc.

Alla fermata di Uppsala abbiamo l’occasione di ammirare, anche se da lontano, la maestosa cattedrale, la più grande dell’Europa settentrionale insieme a quella di Trondheim, Norvegia.

Dopo circa tre ore e mezza di viaggio arriviamo a Rättvik alle 14:50, in perfetto orario. Una rapida occhiata al bellissimo lago Siljan, su cui si affaccia la stazione, e poi ci dirigiamo verso l’Enåbadets Camping (Enåbadsvägen 8). Dopo un po’ di coda ci assegnano il cottage, il C2, un’incantevole casetta rossa di legno. Anche questo l’avevamo prenotato dall’Italia per sole 510 Kr, camera da tre. L’inconveniente è che non ci sono lenzuola in dotazione e ce le affittano per 90 Kr a testa, un piccolo furto… Il posto però è fantastico, immerso nel verde e circondato dalle foreste, silenzioso e tranquillo. Purtroppo i bagni sono all’esterno e per andarci bisogna attraversare un ponticello di corda sopra un ruscello. Dopo esserci sistemati ci dirigiamo verso il centro del paese, con il cielo che si sta rannuvolando e rilascia qualche scroscio di pioggia. Il lago è bellissimo, così come il paesaggio che lo circonda e la spiaggetta di sabbia rossa che lo anticipa. Vediamo in lontananza una signora svedese che fa il bagno, noi ci limitiamo ad immergerci fino alle ginocchia, l’acqua non è così fredda ma il tempo non è dei migliori. Poi ci addentriamo sul lungo molo.

L’atmosfera è di una tranquillità rilassante. Una volta arrivati alla sua estremità, nel mezzo del lago, inizia a piovigginare, poi a piovere, quindi a diluviare. Ci rifugiamo sotto uno degli alberi sullo spiazzo aspettando che smetta un po’. Quando la pioggia sembra diminuire torniamo verso riva, ma poi riprende a piovere forte, allora andiamo nella sala di aspetto della stazione e ne approfittiamo per informarci sui treni per Stoccolma del giorno successivo. Siccome la pioggia non vuole cessare corriamo verso una konditori (pasticceria) al di là della strada e ci consoliamo bevendo tè e assaggiando i prelibati dolci svedesi, con la proprietaria che ci accoglie calorosamente perché è stata in Italia da turista. Passiamo un paio d’ore spensieratamente, insomma facciamo la classica ficka (merenda) svedese, poi quando il tempo migliora ci avventuriamo per Rättvik, osservando ogni casa, il municipio, la chiesa, poi di nuovo il lago Siljan, scattando un sacco di foto. Girovagando per il paese si fa ora di cena, sono ormai le 9 passate. Scegliamo il Big Street Barbecue, un pub dove assaggio un buonissimo toast skagen e mi strafogo con un bel piatto di salmone con contorni vari. Poi verso le 11 torniamo sul lungo lago per ammirare il paesaggio ormai notturno, affascinante, e quindi a dormire al campeggio. Una notte tranquilla, anche se verso le 4 mi sveglio perché devo andare in bagno, mi tocca quindi vestirmi e attraversare il famoso ponticello. Noto che è già arrivata l’alba, siamo a nord d’altronde…

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2011

La mattina rifacciamo i letti, puliamo il cottage e dopo il check-out lasciamo zaini e trolley al campeggio per fare un giro nel paese. È giorno di mercato e ci addentriamo curiosi tra le bancarelle. Poi torniamo a prendere i bagagli e andiamo verso la stazione, dove ci aspetta il treno per Stoccolma. Il tempo è magnifico, sulla spiaggia del lago molta gente si rilassa, fa il bagno, prende il sole… Per noi un bel pranzo al sacco nel prato circostante. Quindi saliamo sul treno per Stoccolma, un altro viaggio piuttosto tranquillo nonostante ancora il trasferimento di posto in posto lasciandolo a chi aveva prenotato.

Arriviamo a Stoccolma poco dopo le 16 e ci avviamo verso la nostra ultima “casa” svedese, l’Hotell Bema. Un vero hotel con prezzi simili al precedente ostello, a parte la camera singola che mi sono concesso, 750 Kr. Si trova nel quartiere Norrmalm, a due passi dalla stazione centrale e da Sergels Torg, la piazza di Stoccolma con i centri commerciali e i negozi più alla moda. Consigliatissimo, anche se lo Zinkensdamm e Södermalm hanno davvero un fascino unico. Dopo aver posato i bagagli ed esserci rinfrescati con una doccia usciamo dall’hotel e ci avventuriamo in Stoccolma. Prima tappa uno dei negozi Systembolaget, l’unica concessionaria di alcoolici della Svezia: un immenso panorama di vini, birre e liquori a prezzi abbastanza convenienti, su cui facciamo un pensierino per eventuali regali. Ammiriamo poi la St:Clara Kyrka, maestosa chiesa di Norrmalm.

Quindi torniamo a Gamla Stan e girovaghiamo per Riddarholmen (“L’isola dei Cavalieri”) e i suoi imponenti edifici, come la chiesa, Riddarholmskyrkan, e il palazzo della Norstedts, la casa editrice di Stieg Larsson, con un curioso tetto a vela. Poi andiamo a Slussen e saliamo, essendo chiuso il Katarinahiss, sull’ascensore dell’Hotel Gondolen, Gondolenhiss, da dove si gode un panorama fantastico di Stoccolma. Purtroppo la mia macchina fotografica ha la batteria scarica, così mi affido agli scatti di Sara e Francesca. Da lì raggiungiamo Mosebacke Torg, una suggestiva e tranquilla piazzetta nel cuore di Södermalm, abbastanza inesplorata dai turisti. Attraverso un portale si accede a Mosebacke-terrasse, uno spiazzo con vista sulla città, pieno di gente, con stand che vendono birra e cibarie. Dopo un po’ superiamo la zona e raggiungiamo la Katarina Kyrka, bellissima. Quindi attraversiamo la trafficata Katarinavägen tornando a Slussen dove finalmente assaggiamo le famose aringhe fritte del Nystekt Strömming, un chiosco consigliato da più guide. Dico finalmente perché nei giorni precedenti l’avevamo spesso incrociato ma sempre fuori dall’orario dei pasti. Davvero buone, tanto che faccio il bis. Riempito lo stomaco ci godiamo il lungo tramonto stoccolmese dall’Hilton terrassen, una terrazza – appunto – all’inizio di Södermalm, apparentemente chiusa ma accessibile ai turisti più accorti, come siamo noi… Un panorama affascinante che mi fa innamorare definitivamente della capitale svedese. Torniamo quindi ancora a Gamla Stan per assistere nello storico locale Stampen ad un divertente concerto di un gruppo locale che propone covers blues. La vetrina del posto mostra numerosi mostri sacri jazz che vi hanno suonato, probabilmente nel palco più grande. Il nostro concerto è nella sala del bar, piccola per la gente che lo popola e che esce ed entra ma decisamente intima. Finito lo spettacolo ci addentriamo per i vicoli di Gamla Stan e ammiriamo Stortorget di notte da una delle sue panchine, che non vogliamo mai lasciare perché è la nostra ultima serata a Stoccolma. Con grande rammarico dopo un po’ ci avviamo verso l’hotel, vista l’ora tarda. Non è così tardi in effetti, ma la mattina seguente ci vogliamo svegliare in tempo per gli ultimi giri in questa bellissima città.

MERCOLEDÌ 27 LUGLIO 2011

Dedichiamo la mattinata a visitare i mercati alimentari: prima Hötorgshallen, poi Östermalms Saluhall, più interessante ma anche decisamente più caro (ho letto che lì si fa a volte la spesa per i reali svedesi…). Torniamo a Hötorgshallen dove compriamo, per regali e per futuro consumo personale, alcuni salumi tipici – renna, alce, etc. – in uno stand tenuto da un simpatico cileno che ci parla in un misto di italiano e spagnolo. Quindi pranziamo al Kajsas Fisk, consigliato da una guida: deliziosa zuppa di pesce ad un prezzo modico. Sono sazio ma tuttavia non mi lascio sfuggire un’altra prelibatezza svedese, la salsiccia di alce venduta da un chiosco appena usciti dall’Hötorgshallen, l’Älk Grill. Ottima anche questa!

Torniamo a Gamla Stan per un ultimo saluto e per acquistare qualche souvenir, poi raccogliamo i bagagli all’Hotell Bema e ci dirigiamo al Cityterminalen dove ci aspetta il bus della Flygbussarnna per l’aeroporto di Skavsta. Purtroppo dobbiamo tornare a casa… Qualche ultimo acquisto per finire gli spiccioli e poi ci imbarchiamo. Durante la prima parte del viaggio il cielo è limpido e possiamo ammirare la fisionomia della parte sud della Svezia, a cui dedico un triste e commovente addio, o forse uno speranzoso arrivederci. Riusciamo anche a vedere il lungo ponte di Øresund che collega Svezia e Danimarca, Malmö e Copenhagen. Scorgiamo anche i numerosi impianti eolici nel tratto di mare che separa i due paesi. Poi solo nuvole per tutta la Germania e fino in Italia. Arrivati ad Orio al Serio ci accorgiamo che paradossalmente fa più freddo qui – e molto – rispetto a Stoccolma, che avevamo lasciato con sole e 28 gradi.

Una volta a casa la prima cosa che faccio è accendere il PC, trasferirvi le foto scattate e ammirarle più volte con grande nostalgia. Non disfo lo zaino per giorni (a parte i vestiti sporchi subito in lavatrice, ovviamente…) come per sentirmi in qualche modo ancora lassù… in quel paese meraviglioso e in quella città fiabesca…

Tack Stockholm, tack Sverige! foto su www.raccontidiviaggio.org/europa/svezia/16/stoccolma2011/#more-16

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Gamla Stan vista da Slussen



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