Lapponia low-cost con 100 Euro

Tre giorni nella Lapponia svedese, in pieno inverno, per assaporare il Grande Nord con una spesa reale di soli 100 Euro
Scritto da: luxocchio
lapponia low-cost con 100 euro
Partenza il: 07/12/2010
Ritorno il: 09/12/2010
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
Basta organizzarsi per tempo, scegliere voli low-cost e trasferimenti notturni in treno. A Kiruna abbiamo effettuato un tour Sleddog (viaggio su slitte trainate da cani) e visitato il famoso Icehotel, a Lulea abbiamo fatto una passeggiata sul mar Baltico ghiacciato e visitato la città di Stoccolma.

7 Dicembre: Stoccolma

Partenza da Bergamo alle 6.45 del mattino e arrivo a Skavsta, l’aeroporto di Nykoping con volo low-cost. La pista era completamente ghiacciata, ma l’atterraggio è avvenuto senza alcun problema, addirittura in anticipo. L’aeroporto si trova circa 100 km a sud di Stoccolma, per cui abbiamo preso il bus che ci ha portato al City terminal in poco più di 1 ora. Arrivo nel centro verso le 10.30-11.

Visita a Stoccolma con temperature sui – 10 °C e il mare-lago Malaren ricoperto di piccoli iceberg e blocchi di ghiaccio (Stoccolma si trova alla confluenza del lago interno con il mare esterno). Vista sul centro storico, sul battello Chapman che è l’ostello di Stoccolma ancorato dall’altra parte della baia con una serie impressionante di volatili che stazionavano nella parte non ghiacciata del lago. Abbiamo dato del cibo (semplice pane) agli uccelli che hanno creato uno stormo quasi impenetrabile e molto bello.

Nel pomeriggio abbiamo visitato la City Hall (Stadhuset) mentre erano in corso i preparativi per la cerimonia dei premi Nobel che si sarebbe tenuta il 10 dicembre. La visita guidata in Inglese (per soli 5 euro tutto compreso) ci ha spiegato la storia dell’edificio che ha molti richiami al rinascimento italiano. La piazza centrale, ove si tiene il banchetto della premiazione è chiamata sala blu anche se è completamente rossa. Nel progetto iniziale doveva essere colorata di blu, ma quando l’architetto vide l’effetto positivo che aveva con i mattoni a vista la lasciò in quello stato. La gente l’aveva già chiamata sala blu e così rimase il nome anche se, in tutta la sala, non esiste il colore blu. Il palazzo è sede del consiglio comunale che ha 101 rappresentati, la maggioranza dei quali sono donne (come ci ha informato la nostra signora guida con orgoglio). Tutte le sedute sono trasmesse in streaming per cui tutti possono vederle e non ci sono particolari problemi per assistere alle sedute, basta comunicarlo con anticipo ed essere ammessi alle balconate laterali della sala.

Particolarità: mentre eravamo presenti, le maestranze stavano sistemando gli addobbi floreali per la cerimonia che provengono da Sanremo in quanto A. Nobel morì nella città italiana che ogni anno invia gratuitamente i fiori in suo onore.

La sera abbiamo preso il treno (con cuccetta) per Kiruna, con arrivo il mattino seguente.

8 Dicembre: Sleddog a Kiruna, Icehotel, Lulea

Il viaggio in treno è stato tutto sommato abbastanza comodo. Il risveglio è avvenuto con un’alba perenne in quanto il sole, in questo periodo non sorge mai in quanto Kiruna si trova oltre il circolo polare artico e l’atmosfera è quasi irreale, oltre che congelata. Si notano distese di pinete ibernate, qualche casa isolata e delle renne che però non abbiamo avuto la prontezza di fotografare.

In stazione a Kiruna (verso le 10 del mattino) ci aspettava il nostro operatore sleddog, contattato via internet consultando i diversi operatori presenti nell’area. Abbiamo scelto quello che proponeva un tour che coincidesse con il poco tempo a disposizione con la miglior qualità/prezzo (avevamo il treno di ritorno alle 13.40 !). L’incontro è stato quasi irreale in quanto ci aspettava seduto su un muretto, con una temperatura di – 25 °C ed un cartello con scritto “Luciano” (il mio nome) o qualcosa di simile.

Ci ha portato a velocità folle al canile, su strade completamente ghiacciate in quanto in Lapponia non si sognano minimamente di pulirle visto che ogni precipitazione è chiaramente nevosa e sarebbe un lavoro inutile cercare di spalare la neve. Tutti montano pneumatici da neve e la viabilità non costituisce alcun problema (come in Italia!?).

Al canile il nostro operatore ci ha fornito di tutto il vestiario. Noi ci credevamo equipaggiati correttamente, con abbigliamento da grande Nord, ma lui ci ha consigliato vivamente i suoi indumenti. Esempio: noi avevamo guanti con dita separate e lui ridendo ci ha detto che nessuno indossa tali guanti al Nord in quanto le dita devono essere unite per riscaldarsi, con guanti a mano libera. I nostri copricapi non erano del materiale corretto. La vestizione è stata laboriosa ed a strati ma seguendo i suoi consigli non abbiamo avuto alcun problema malgrado il freddo pungente.

Ci ha sistemato su 2 slitte con 12 cani per muta, con due capibranco. Appena partiti il freddo, che fino ad allora era abbastanza sopportabile, è divenuto realmente estremo e ci dovevamo tenere le mani in faccia per coprirci il più possibile e riscaldarci. I cani si lanciavano a velocità folle (pensavo andassero più lenti) tra i sentieri delle pinete svedesi, in un paesaggio immacolato.

Dopo circa 1 ora ci siamo fermati presso una tenda Sami, abbiamo acceso un fuoco e ci ha offerto un semplice spuntino, messo appositamente sul fuoco per poter essere addentato in quanto la parte non a contatto con il fuoco era completamente congelata e dura come pietra.

Ha fornito il pasto congelato ai cani (come nei documentari di Piero Angela). Ha tagliato con un macete la carne congelata, fornita direttamente ai cani che raccoglievano ogni piccolo pezzo caduto erroneamente sul terreno congelato. Anche noi abbiamo fornito il cibo ai cani. Siamo proseguiti per un’altra ora di tour con rientro al campo base verso le ore 12.30.

Ci ha poi portato (su un piccolo pulmino) a vedere l’Icehotels, ancora in costruzione in quanto veniva inaugurato il 13 Dicembre, S. Lucia, che in Svezia è festa nazionale.

E’ stato interessante vedere come avviene la costruzione del famoso hotel di ghiaccio, con operai che tagliavano i blocchi di ghiaccio con speciali motoseghe ed i buldozzer che riempivano di neve appositi stampi a forma di igloo per conferire la forma adeguata. Le porte sono ricoperte con pelli di renna. La visita è stata veloce ma molto bella. Erano circa le 13, il buio avanzava e la temperatura crollava oltre i -30 °C. All’Icehotels abbiamo davvero sofferto il freddo.

Ci ha poi riportati velocemente in stazione, in tempo per prendere il treno.

All’Icehotels è avvenuto anche un curioso episodio. Prima di partire avevo visto che sul sito internet era presente una webcam puntata sull’Hotel. Quando sono arrivato ho chiamato mia moglie Anna, rimasta in Italia, che ci ha visto nella webcam ed è stata bravissima a salvare l’immagine. Eravamo ancora nel profondo nord della Svezia ed Anna aveva già fatto vedere a casa il gruppetto, segno che anche in capo al mondo siamo sempre spiati dal grande fratello

Nel tardo pomeriggio spostamento (sempre in treno) a Lulea, sul mar Baltico, per passeggiare sul mare ghiacciato e osservare l’Aurora Boreale che in questo periodo (talvolta) si rende visibile. Purtroppo c’erano le nuvole ma il cielo verso Nord assumeva uno particolare chiarore, segno di un’attività solare intensa.

La sera abbiamo ripreso il treno per Stoccolma

9 Dicembre: Stoccolma, ritorno

Durante il viaggio di ritorno abbiamo potuto osservare le isbe svedesi perse nella tundra con i collegamenti tra le carrozze del treno completamente ricoperte di ghiaccio. Sul treno era presente anche un vagone ristorante vagamente assomigliante all’orient express.

L’arrivo al mattino seguente è avvenuto in ritardo (1,5 ore) e per questo le ferrovie svedesi ci hanno offerto la colazione a buffet completamente gratis in quanto rientra nella loro politica di satisfactory verso la clientela (ho pensato alle ferrovie italiane e risparmio ogni tipo di commento).

Breve passeggiata in centro, acquisto di qualche souvenir e partenza per l’aeroporto con arrivo a Bergamo alle ore 20 ed a casa, a Soncino, distante circa 40 km, verso le ore 21, in perfetto orario.

Dettagli operativi e costi

Abbiamo svolto il viaggio tra amici, senza mogli e figli piccoli, in quanto le condizioni meteo si prospettavano abbastanza proibitive, con temperature sui -30 °C e una logistica non sempre comodissima, con due notti passate sul treno per ottimizzare i trasferimenti. La durata del viaggio di 3 giorni, dal 7 al 9 dicembre è stata volutamente scelta per poter osservare l’atmosfera invernale di Kiruna in quanto per circa 1 mese in Dicembre il sole non sorge mai e rimane sotto l’orizzonte creando una sensazione davvero irreale con la possibilità (potenziale) di poter osservare l’aurora boreale. In ogni caso il viaggio non ha riservato particolari sorprese e si è svolto secondo quanto programmato.

Il costo totale vero è risultato essere di 113 Euro (biglietto aereo a/r a 24 € totali (Ryanair), bus per Stoccolma a/r a 24 € totali (109+109 sek), treno notte Stoccolma-Kiruna (1500 km!) con cuccetta a 44€ (397 sek) e ritorno Kiruna-Lulea a 10 € (95 sek) e poi di notte Lulea-Stoccolma a 11 € (101 sek).

Guarda la gallery
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Icehotel

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Sul mare ghiacciato a Lulea

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Sleddog nella foresta di Kiruna

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Webcam del gruppo all'icehotel

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Il gruppo a Stoccolma



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