Capodanno svedese

Arriviamo a Stoccolma con Alitalia il 27 dicembre 2004, costo del volo prenotato ad ottobre con internet, 200 euro. Si alloggia all’hotel Nordic Sea. Arriviamo a Stoccolma e la troviamo magnifica imbiancata da una neve fresca, soffice e bianchissima.. Abituati a Milano che dopo 10 minuti di neve diventa una poltiglia nera.. Insomma c’è la...
Scritto da: Sara 31
capodanno svedese
Partenza il: 27/12/2004
Ritorno il: 01/01/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Arriviamo a Stoccolma con Alitalia il 27 dicembre 2004, costo del volo prenotato ad ottobre con internet, 200 euro. Si alloggia all’hotel Nordic Sea. Arriviamo a Stoccolma e la troviamo magnifica imbiancata da una neve fresca, soffice e bianchissima.. Abituati a Milano che dopo 10 minuti di neve diventa una poltiglia nera.. Insomma c’è la neve, clima molto natalizio, un freddo terribile, un vento gelido e… buio.. Alle 14 già buio come se fosse notte!! Lo sapevo naturalmente ma fa sempre un bel po’ impressione anche perché i ritmi cambiano visibilmente. Il primo giorno abbiamo fatto un giro a piedi per Gamla Stan, la città vecchia, un continuo sfilare di negozietti di souvenir e localini che si mischiano, nelle vie laterali, a negozi di antiquariato molto carucci. La cosa che più mi ha colpito, dopo poche ore dall’arrivo, è l’ordine e l’educazione civica di questa città. Se devi attraversare la strada le macchina si fermano da lontano per farti passare, a Milano quasi ti puntano per tirarti sotto. Il secondo giorno siamo stati sull’isola di Djurgarten dove ci sono i musei Skansen, Vasa e Junibacken. Skansen è un museo all’aperto che ricostruisce la vita svedese nei tempi passati. Le casine tutte colorate e poi alcuni negozietti tutti in legno, di questi ultimi ce n’erano solo alcuni aperti, probabilmente in primavera sono tutti aperti, e vendevano attrezzi da cartoleria tutti in legno. Poi nelle casine aperte c’erano attori che recitavano momenti di vita quotidiana nell’antica Svezia. Tu entri e loro sono tutti affaccendati: chi lavora a maglia, chi cucina.. Ti accolgono nella loro casa, ti raccontano chi sono, cosa fanno e da dove vengono. E tu ascoltandoli ti senti catapultato indietro nelle storia. A Skansen c’è anche un piccolo zoo con lupi, alci, renne e anche un accampamento Sami. Usciti da Skansen siamo stati al Museo Vasa che racchiude il famoso vascello Vasa affondato nel porto il giorno stesso del varo.. Che culo!! Il clima dentro è molto umido. Usciti dal Vasa io volevo andare a Junibacken a vedere Pippi Calzelunghe, mia eroina dell’infanzia. Infatti è dalla partenza che quotidianamente intono “Ecco sono qui Pippi Calzelunghe così mi chiamo”. Il mio fidanzato ha pietà di me e così mi accontenta e porta la sua bambina, ormai grande, a vedere Pippi. Ma la delusione mi coglie impreparata: una fila chilometrica di passeggini e carrozzine per vedere la mia beniamina.. Insomma il pubblico è largamente inferiore ai 4 anni.. Io ne ho 20 in più e mi vergogno un po’.. Così faccio solo una foto a Pippi da lontano e molto triste abbondono l’isola di Djurgarten per tornare a casa. La sera prendiamo il metro fino a Medborgarplatsen e ceniamo al ristorante Pelikan, citato anche dalla Lonely. Antipasto di aringhe e salmone, crudi e con qualche salsa e poi io mangio la famose Kottbuller con marmellata di ribes. Queste polpette le vedevo sempre all’ikea ma mai avrei immaginato fossero così buone. Premetto che in una settimana ho mangiato così tanto che ho preso 4 kg e il mio piatto preferito erano proprio queste kottbullar.. Provatele!! Il giorno dopo abbiamo visitato il Museo nazionale, nulla di sconvolgente, e poi il Nobel meseum. Quest’ultimo mi è piaciuto parecchio. Poi siamo stati all’Ice Gallery dove, muniti di palandrana anti freddo, siamo entrati in questa stanza a meno 6 gradi per provare l’ebrezza dell’hotel di ghiaccio della Lapponia. Mi sono anche sdraiata sul letto di ghiaccio con coperte di renna.. Divertente! Il giorno seguente visita al Municipio dove, nella Sala Blu, ogni anno si fa il banchetto dopo l’assegnazione del Nobel. Alle 12 siamo corsi a Palazzo Reale, no non avevamo appuntamento con Re Gustavo, ma c’era il cambio della guardia. Ce n’è uno anche alle 14 ma non è quello ufficiale del mattino. Per Pranzo siamo stati al mercato al coperto di Osterreim: ho mangiato aringhe fritte e purè con 4 euro più acqua e caffe in omaggio. Il mercato è molto carino e vale una visita per tutti quei colori e profumi.. La sera seguendo i consigli delle Lonely siamo andati a vedere il quartiere di Sodermalm fino alle scogliere. Non so se siamo noi tonti o la guida sbagliata ma abbiamo fatto un giro dell’oca per passare di fianco alle case antiche svedesi e giungere alle scogliere. Per chi volesse fare questo giro consiglio di scendere col metro a Slussen e da li percorrere il lungo lago e salire fino alle scogliere. Il giorno seguente era il mio compleanno e abbiamo deciso di recarci a Sigtuna. Ogni mattina c’è un treno locale che parte dalla Centralstation di Stoccolma e in un ora raggiunge Marita. Da qui il bus 78 in mezzora porta a Sigtuna, il più antico villaggio svedese ancora identico a com’era nel medioevo. Merita assolutamente una visita: c’è una sola stradina principale, sarà lunga 300 metri, piena di negozi che vendono gnomi e folletti, pieni di lucine natalizie e poi c’è il lago.. Quando siamo andati noi era naturalmente ghiacciato ma davvero delizioso. Il lungolago è pieno di anatre e germani che prendono il sole e poi intorno è tutta una pineta. Noi ci siamo seduti in riva al lago a riscaldarci col sole, come i germani, e ad assaporare quel silenzio meraviglioso interrotto solo dallo scricchiolio del ghiaccio le lago. Poi ci siamo divertiti a camminare un pezzo sul lago.. Avremo fatto 10 passi noi coraggiosi eroi. Poi siamo saliti sulla collina di Sigtuna da cui si vede tutto il lago, molto romantico.. In quel momento il mio fidanzato avrebbe potuto cogliere l’occasione e chiedermi di sposarlo e invece nulla.. Va beh ma che ingiustizia!! Tornati a Stoccolma ormai vervevano i preparativi per Capodanno. I locali avevano chiuso alle 17 e noi avremmo rischiato di non cenare, così cenone di capodanno nell’unico locale rimasto aperto: un burger king alla stazione… Poteva andare peggio.. Il nuovo anno l’abbiamo festeggiato sul lago Malaren dietro Gamla Stan. Bellissimo: la navi da crociera, il porto prima di partire per la Finlandia, hanno suonato all’unisono per annunciare la mezzanotte. Sulla Baia si vedevano i fuochi d’artificio di tutta Stoccolma. Si gelava dal freddo e poi quando si vedevano gli abitanti del luogo passare un brivido partiva dalla punta dei piedi per arrivare alla punte della testa: noi calzamaglia, pantaloni, 2 golf e piumino.. Loro canottiera e gambe nude!! Lo giuro!! Erano tutte ciuche però.. Il giorno dopo era ora di tornare in Italia.. Tirando le somme: la città è davvero bella, non così cara come dicono. Noi tra cibo, mezzi, musei e tantissimi souvenir abbiamo speso sui 200 euro. Ah naturalmente sono tornata a casa con la bambola di Pippi.. Stoccolma mi ha colpito, si mangia benissimo, si vive bene.. L’unico appunto: magari consiglierei di andarci in primavera per godere appieno delle gioie di quella che chiamano la Bellezza sull’acqua.. Oppure per godersi la Stoccolma natalizia andate prima di Natale, noi siamo arrivati il 27 ma i mercatini li stavano sbaraccando. Buon viaggio.

Sara e Denis



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