Una settimana a Stoccolma

Il 21/08/07, con volo Ryanair dall’aereoporto di Alghero alle ore 19.10 partiamo alla volta di Stoccolma, il volo dura circa 3 ore e giunge all’ereoporto di Skavsta (NYO) alle ore 22.20 con 20 minuti di anticipo,(meglio così) l’ereoporto non è tanto grande e appena sbarcati ci preoccupiamo di ritirare i bagagli, dopo di che, avendo fatto i...
Scritto da: Blanchine
una settimana a stoccolma
Partenza il: 21/08/2007
Ritorno il: 28/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Il 21/08/07, con volo Ryanair dall’aereoporto di Alghero alle ore 19.10 partiamo alla volta di Stoccolma, il volo dura circa 3 ore e giunge all’ereoporto di Skavsta (NYO) alle ore 22.20 con 20 minuti di anticipo,(meglio così) l’ereoporto non è tanto grande e appena sbarcati ci preoccupiamo di ritirare i bagagli, dopo di che, avendo fatto i biglietti su internet, evitiamo la coda al distributore automatico e andiamo a prendere posto sul bus della Flybussarna. In meno di 2 ore siamo a Stoccolma.

L’arrivo del bus è alla Cityterminalen (stazione centrale), il nostro albergo Wallin Hotel in Wallingatan n° 15 (http://www.Channels.Nl/18145b-it.Html) non è molto lontano, impieghiamo 10 minuti a piedi e siamo arrivati all ‘albergo, un 4 stelle, è carino, moderno e accogliente con un comodissimo punto internet gratuito per i clienti molto molto utile che nei giorni successivi useremo sicuramente. La camera è bella ma purtroppo non è molto grande e il terzo letto non è pronto, data l’ora tarda non ci sono inservienti e siamo costretti a prepararci il letto da soli… Va bè non abbiamo voglia di fare storie…È l’una e andiamo a dormire.

Il 22/08/07 Ci svegliamo di buon’ora e scendiamo per la colazione dove osserviamo con nostra grande sorpresa che molte norme igieniche basilari da noi in Italia qui non vengono osservate minimamente, infatti tutti possono toccare tutto con le mani, compreso il pane e le posate, i tavoli non hanno la tovaglia e molto spesso vengono solamente sparecchiati ma non puliti, la gente del posto vediamo che non ci fa caso, si siede tranquilla ride e scherza… E tutto va bene. (Noi italiani ci meravigliamo molto spesso per l’indiscutibile efficienza nel rispetto degli orari e sulla precisione di certe regole ma ogni popolo ha i propri difetti, non giudichiamoci sempre troppo male.) Dopo colazione usciamo alla scoperta della città, non fa tanto freddo come ci aspettavamo, serve solo una felpa e i pantaloni lunghi.

La prima cosa da fare è effettuare il cambio dei nostri euro in corone svedesi (SEK) in uno dei tanti sportelli della FOREX presenti nella City e in tutta la città, dopo di che attraversando la caratteristica via Drottingattan, (la via delle bandierine piena di locali, negozi e centri commerciali) arriviamo a Sergels Torg e ci dirigiamo verso Gamla Stan, la città vecchia e subito ci buttiamo nella visita del Palazzo Reale (Kungliga Slottet), e per le ore12.00 assistiamo al cambio della guardia, che giudichiamo molto bello ma alla fine troppo lungo e plateale perché il tutto dura più di un’ora… dopo lo spettacolo qualche goccia di pioggia ci costringe a tuffarci nel primo localino a portata di mano per il pranzo, la pioggia non dura molto e così dopo il pranzo torniamo in albergo per riposare un pochino. Dopo circa un’oretta usciamo e ritorniamo al centro per passeggiare un po’ nella City, appendiamo che i negozi chiudono alle 5, un po’ prestino a nostro parere, dato che siamo anche in estate!! Ceniamo all’Hard Rock Caffè, dato che i locali chiudono presto di sera non c’è tanta gente in giro quindi torniamo in albergo.

23/08/07 Dopo colazione visitiamo il Municipio (STADSHUSET), edificio molto bello, non troppo distante dal porto dal quale prendiamo il battello che alle ore 11.00 salpa per Drottningholm, la residenza reale estiva, la gita in battello è piacevole e il panorama che si gode dal lago Malaren è incantevole il tempo è mite, possiamo notare che sulle rive del lago stuoli di ragazzini fanno il bagno e si tuffano dai pontili delle barche.

Arriviamo sull’isoletta e visitiamo il palazzo reale i suoi giardini, il padiglione cinese, all’interno del palazzo c’è un piccolo punto di ristoro che vende panini (e ricicla piatti di carta), qui facciamo una pausa pranzo e alle 14 prendiamo il battello per ritornare in città.

La sera facciamo un altro giro in centro per negozi di souvenir e centri commerciali, visitiamo il centro commerciale più famoso di Stoccolma l’ NK (che si pronuncia: EN KO’) 24/08/07 Sveglia presto e colazione veloce, alle 9.30 parte il traghetto per la tanto decanta Birka sull’isola di Bjorko, facciamo un po’ di fila per i biglietti in attesa che apra il botteghino alle 9.00 ma con nostra sorpresa ci dicono che i biglietti si fanno a bordo, e si può pagare anche con carta di credito… Altra fila per l’imbarco. Dopo 105 minuti arriviamo sull’isola, primo insediamento dei Vikinghi, ma con nostro disappunto notiamo che sull’isola non c’è nulla da vedere tranne una chiesa e una croce di pietra d’epoca romana… Null’altro di interessante che ci sembri significativo…E soprattutto niente di Vikingo, ci feriamo nell’unico posto di ristoro per il pranzo e consumiamo il tipo piatto svedese Khottbullar (le polpette con marmellata di mirtilli) non tanto buono ma da assaggiare.

Il traghetto parte alle 14.45 e alle 17.15 è in porto, andiamo di nuovo a Gamla Stan per consumare un gelato con cialda fatta artigianalmente a mano all’aperto sempre senza osservare quelle famose norme igieniche che a noi italiani piacciono tanto!!! Dopo di che ci rechiamo nella caratteristica piazzetta molto carina Stotorget, dove si trova anche la sede in cui avviene la consegna dei premi Nobel, scattiamo qualche foto e cerchiamo un locale per la cena.

25/08/07 Col bus 47 ci rechiamo a Djurgarden, altra isola di Stoccolma piena di parchi. Noi ci andiamo per visitare il Vasamuseet (il museo del vascello che affondò subito dopo il varo) e lo Skansen, grande parco in cui è riprodotta benissimo la vita svedese dei primi anni del 900, c’è tutto un’intero villaggio costruito alla perfezione con tanto di figuranti in costume che impersonano gli abitanti del villaggio stesso, c’è anche il fornaio che sforna e vende ottimi dolci… come non farsi tentare????? Ne acquistiamo un po…

Al centro del villaggio c’è una grande piazza in cui c’è una festa, la festa delle nazioni, a turno i rappresentanti di varie nazioni in costume tipico ballano su un palco, ci sono anche tante rivendite di cibo… Noi assaggiamo la carne di renna con purè di patate, molto piccante ma buona!!!! All’interno di questo grande parco c’è anche un zoo che guardiamo con piacere anche perché ci troviamo una moltitudine di animali tipici svedesi.

Usciti dallo Skansen molto soddisfatti, non abbiamo voglia di rinchiuderci in un museo e lasciamo perdere la visita al Nordiskamuseet mentre invece cerchiamo, anche se invano, di noleggiare delle bici con cui fare un giretto dell’isola, quindi delusi andiamo a prendere qualcosa da bere in un bar vicino. Non ci resta che riprendere il bus 47 e tornare all’hotel per una rinfrescata.

Usciamo per la cena e ci fermiamo al D 6 (Drottningattan n° 6) mangiamo una pizza… BUONA!!!!!! 26/08/07 E’ domenica, e come tutte le domeniche nella pizza di Hotoget c’è il mercatino delle pulci, andiamo a dare un’occhiata, non troviamo niente da acquistare ma ci diverte curiosare tra le bancarelle che vendono di tutto, niente di diverso da i nostri mercatini delle pulci.

Incontriamo, qui, una simpatica signora di origine italiana che vive da circa 40 anni a Stoccolma, ci dice che la vita attuale in Svezia non è più come immaginiamo, anche lì, come da noi, in moltissimi fanno fatica ad arrivare a fine mese e che in pochi si posso permettere l’automobile, dice che noi italiani tutto sommato abbiamo poco da lamentarci.

Per completare la mattinata, attraversiamo a piedi il quartiere di Gamla Stan e ci dirigiamo verso l’isola di Sodermalm e seguiamo un percorso segnalato sulla nostra guida, il percorso non è male e ci porta a un panorama molto suggestivo, ma sinceramente ci aspettavamo di più.

Decidiamo di tornare alla City e prendiamo l’autobus. Gli autobus sono sempre terribilmente in orario, il biglietto costa 13 corone svedesi ma per ogni corsa ne servono 2( ?!?) Andiamo a pranzare in un locale chiamato “al forno” prendiamo del pesce ma non è un gran che.

Per occupare il resto della serata facciamo le solite passeggiate nelle vie centrali, a nostro parere non è che Stoccolma offra molto come svago per i turisti la sera, in giro non c’è nessuno i negozi chiudono molto presto ( verso le 17.00) e i locali e i bar verso le 21.00, perciò dopo quest’ora in giro non c’è più tanta gente e non ci resta che andare in albergo.

27/08/07 Avendo trovato chiuso il museo della musica optiamo per la visita del museo delle armi, che troviamo molto interessante, diciamo che è più un museo che ripercorre le più importanti tappe della storia svedese, dopo di che visitiamo il museo della danza e ci dirigiamo al centro della City per dare ancora un’occhiata ai centri commerciali, pranziamo in un locale chiamato “STASH” del centro commerciale GALERIAN con un panino caldo, molto buono ma un tantino pesante da digerire, il pomeriggio ultimiamo gli acquisti di souvenirs, dopo cena ci rechiamo in albergo per incominciare a preparare i bagagli.

Una cosetta da aggiungere sulla TV in Svezia che ci lascia perplessi è che nessun programma viene doppiato ma tutti i vari film, telefilm o altro vengono trasmessi in lingua originale con i sottotitoli!!! 28/08/07 Sveglia, colazione e bagagli… Con calma ci dirigiamo verso la stazione del Flybussarna che ci porterà all’aeroporto, anche se il nostro volo parte alle 15.30 decidiamo di recarci per tempo a prendere il bus poiché chi non riesce a salire su quello aspetterà il successivo rischiando di arrivare in ritardo.

Attendiamo l’imbarco in una saletta freddissima dell’aereoporto e non vediamo l’ora di essere di nuovo nella nostra calda Sardegna.

Questa vacanza l’abbiamo giudicata un tantino deludente, ci aspettavamo da Stoccolma molto di più. Non è stata la Venezia del Nord che ci aspettavamo. Coi suoi orari nordici in cui tutte le attività cessano molto presto ai visitatori avanza troppo tempo libero dalle sei di sera in poi, ma è anche vero che “paese che vai usanza che trovi” e che se non si vede non si può giudicare.



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