Il fascino discreto di Stoccolma

Il fascino discreto di Stoccolma Benvenuti a Stoccolma: la capitale più bella del mondo. Recita così, forse un po' presuntuoso, il motto del locale ufficio per la promozione turistica. Certamente Stoccolma non sa stupirti ad ogni angolo come Roma, non è fotogenica come Vienna, non ha i capolavori di Parigi, ma altrettanto sicuramente, 4 o 5...
Scritto da: gibo
Partenza il: 09/08/2007
Ritorno il: 14/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Il fascino discreto di Stoccolma Benvenuti a Stoccolma: la capitale più bella del mondo.

Recita così, forse un po’ presuntuoso, il motto del locale ufficio per la promozione turistica. Certamente Stoccolma non sa stupirti ad ogni angolo come Roma, non è fotogenica come Vienna, non ha i capolavori di Parigi, ma altrettanto sicuramente, 4 o 5 giorni (i nostri) non pochi per quello che ha da offrire.

Si tratta di una città uniformata sul bello, ordinata, piena di vita ma non caotica, dove si aprono, improvvisamente, ampi spazi verdi dove riposarsi o passeggiare; un centro di una grande e moderna città, come dovrebbero essere tutti i centro città, se fossero pensati per chi, in centro, deve poi viverci davvero.

Piste ciclabili dovunque, grandi viali alberati (Karlavagen), passeggiate ombrose lungo il canale che si apre al Mar Baltico (Strand Vagen), rilassanti vedute panoramiche (Fjallgatan), full-immersion in oasi verdi di pace assoluta (Skansen, Skeppsholmen).

Girovagando per la città si ha modo di apprezzare la sobrietà e la tranquillità degli abitanti, una leggerezza che si manifesta nella frequenza con la quale sanno dispensare dolci sorrisi ai bambini (oltre che ad averne, mediamente, più di 2 a coppia).

Inoltre notevole è la loro disponibilità: potrete arrabattarvi con il vostro inglese scolastico, introducendo 15 o 16 ausiliari a frase: ma se sarete in grado di pronunciare, anche male, la parola “eat”, vi faranno mangiare.

La città vecchia, Gamla Stan, è una base ideale per il proprio soggiorno; seppure Stoccolma non sia troppo grande, Gamla possiede un fascino proprio, belle facciate, vie animate fino a tardi, ristoranti e negozi (Osterlanggatan, Vasterlanggatan, Stortorget, Jarntorget); merita tranquille e ripetute passeggiate serali (immancabile un salto nelle gelaterie, con le grosse cialde appena preparate, le soste nei bistrot all’aperto, ad ascoltare musica).

Ben servita dagli autobus, un po’ meno dalla Tunnelbana, è veramente centrale a Stoccolma, con vista sugli isolotti di Skeppsholmen da un lato e Riddarholmen dall’altro, prossima ai moli di Nybroviken (Ferry per Djurgarden), Strombron (battello per il Canale Reale intorno al Djurgarden e per l’arcipelago verso il Baltico) e Stadshubron (partenza per Drottingholm, il Canale Storico intorno a Kungsholmen e l’arcipelago verso il Lago Malaren).

Sulla City non c’è molto da dire, parrebbe di essere ripiombati in una caotica ed anonima metropoli moderna; chi però cerca grandi negozi e centri commerciali, qui troverà ampia soddisfazione (NK su tutti, ci dicono).

Un passo sonnecchioso riprendono Sodermalm (con il citato panorama), Ostermalm e soprattutto Djurgarden, sede del parco all’aperto Skansen che, fra animali selvaggi e ricostruzioni della storia svedese, è in grado di intrattenere, per diverse ore, grandi e piccini. E senza allontanarsi troppo, ma presentandosi di prima mattina (ore 10.00) per evitare la fila, si rimarrà meravigliati di fronte al restauro della nave ammiraglia Vasa, nell’omonimo museo, se solo si rifletterà sul fatto di trovarsi davanti ad una galera originale del seicento.

E poi musei; il Museo di Arte Moderna nell’isolotto di Skeppsholmen, veramente notevole (Picasso, Munch, Warhol), quello della Scienza e della Tecnica e quello Navale nel Djurgarden (irresistibili per i bambini), il Palazzo Reale (con la stanza del Tesoro), il Museo Storico (con una splendida collezione di reperti di origine vikinga); e poi il museo di Architettura e gli altri che, per mancanza di tempo, non siamo riusciti a visitare (il Museo Medioevale, il Museo Nazionale, il Museo di Arte Orientale, il Museo delle Armi); se si considerano 3 o 4 ore a visita, il tempo vola …

Infine un salto allo Stadshuset, il Municipio, dove per salire sulla torre ad ammirare il panorama di Stoccolma, occorre presentarsi molto presto (la fila avanza per una massimo di di 15 persone al suo interno, c’è un solo ascensore e più di 100 scalini da fare comunque a piedi, il tempo per le foto …); nel resto del palazzo (la Sala Blù dei Nobel) sono previste solo visite guidate (che in lingua italiana, nel nostro periodo, agosto 2007, erano fissate alle 11.00 e alle 14.00).

Altre 4 o 5 ore ve le porteranno via le succitate gite sui battelli (molto bello il Canale Reale, un pò meno quello Storico); mezza giornata dovrete dedicarla a Drottingholm, la residenza reale estiva: alla visita ai suoi appartamenti, al teatro, ai giardini, al Padiglione Cinese.

E non siamo riusciti ancora a fare una gita nell’arcipelago che introduce al Mar Baltico, assaggio della preponderante e dominante natura della terra svedese; così come non siamo riusciti a vedere Birka, il più antico insediamento vikingo; per ciascuna delle escursioni si deve considerare l’intera giornata (e 800/1.000 corone a testa).

Di negativo? Nel nostro periodo non il tempo (meteorologico, quello che vola via si): un clima gradevole, intorno ai 20 gradi, pioggerelle fini e brevi e cielo coperto, alternate ad alcune ore di afa e giorni di caldo sole (il turista grande indossa la manica corta, il pantalone lungo o corto, la turista – e il turista piccolo – si portano un giacchettino e tutti sono sempre “ombrellodotati”).

Gli orari, quelli sì: strani per noi; la fascia “sicura” è dalle 11:00 alle 17:00; prima e dopo si rischia la chiusura (un pò meno in Gamla).

Anche i prezzi non sono il top della convenienza; a parte gli alberghi, ce ne sono per tutti i gusti, i ristoranti (ed i bar) sono un pò carucci; non si corre il rischio di trovarsi a pranzare a frutta come in Norvegia, ma meno di 25/30 euro a persona non è facile da trovare; è vero che, in genere, basta una portata (veramente ottimo il salmone, i gamberi, provate l’economico Melandres sullo Skeppsbron, a Gamla, la carne del Grill Ruby, sempre a Gamla), ma poi c’è il MOMS (l’IVA), da bere, ci sono i dolci …

Sono molto spesso affollati, già da ore per noi equivalenti quasi alla merenda: meglio presentarsi presto (07:30) o prenotare, accertandosi così anche dell’eventuale chiusura.

Completamente liberi si gira grazie alla Stockholm Card (circa 500 corone per gli adulti, la metà per i bambini, versione 72 ore dal primo utilizzo); consente di usare i mezzi pubblici, Autobus (moderni, frequenti, belli e puliti), Metropolitana (Tunnelbana, poco utile data la vicinanza dei luoghi), Tram, di accedere gratuitamente a 75 musei (con ingressi medi nell’ordine di 70/100 corone a testa), di avere gratis le 2 gite sui canali, il Ferry per Djurgarden e sconti su altre escursioni; per noi è la prima cosa da fare (presso la Casa Svedese, nella City) appena si arriva a Stoccolma.

Dettagli operativi Sugli autobus è l’autista che controlla e fa i biglietti; ci sono comunque, frequentemente, macchine automatiche; per questa ragione sono sempre leggermente in ritardo. Capitolo Ryanair; per noi era la prima volta: veramente Low Cost (anche in dettagli francamente incomprensibili – assenza dei posti assegnati, peso bagagli non cumulabile).

Per evitare fastidiosi contrattempi: se non siete capaci di contenere il vostro bagaglio (sceglietelo leggero già a vuoto) sotto i 15 Kg (tassativo), pagate alla prenotazione il bagaglio aggiuntivo (sempre sotto i 15 Kg) a 12 euro (un bagaglio a persona); eviterete così di pagare un sovrapprezzo ridicolo da quanto esorbitante, comprare all’aeroporto bagagli nuovi, gettare via indumenti, indossare più pigiami e maglioni anche d’agosto (voi potreste pesare anche 200 Kg e paghereste lo stesso prezzo), trascinare bagagli a mano di 10 Kg (tassativo).

Gli schienali non sono reclinabili (va bè, si dirà, le tratte sono sempre corte), non ci sono le retine per appoggiare oggetti, i diffusori musicali, (i sacchettini!), gli LCD con la posizione GPS dell’aereo (va bè, si dirà, è bello il passatempo “indovina cosa stiamo sorvolando” e si sente di tutto), la pubblicità sui vani dei bagagli a mano, i biglietti della lotteria, un ora di fila all’imbarco per ottenere un posto vicino ai tuoi cari (e quando i cari sono piccoli, non c’è scelta), odore di panini fatti in casa che si spande per tutto l’aereo … Peraltro aereo nuovo (Boeing 737), orario rispettato, volo tranquillo, personale professionale e veramente ottimo prezzo.

A Nykoping – Skvasta, bus Flygbussarna per Stoccolma (comodo dispensatore automatico dei biglietti in aeroporto, meglio da subito andata e ritorno, anche con carta di credito, circa 200 corone a testa, bimbi gratis) entro 30 minuti dall’arrivo dei voli e ritorno dal City Terminal di Stoccolma, nel cuore della City (a partire dalle 03.45, quello del nostro volo, ore 06.30).

Se vi dovesse scappare un Taxi non vi preoccupate: ce ne sono molti e non troppo cari (100/150 corone per la città).

Atterraggio a Roma Ciampino, il video annuncia i bagagli sul nastro 3, con quelli da Orly, Londra e di un’altro arrivo; dopo mezz’ora di nulla, una gentile funzionaria urla “Orly sul 2”; qualche bagaglio arriva anche sull’uno; dopo altra mezz’ora, la sempre gentile funzionaria riurla “Stoccolma sul 2”; i viaggiatori “saltapicchiano” da un nastro all’altro, qualcuno ride, altri un pò meno; i nostri bagagli arrivano comunque, alla spicciolata, sul 3 …

Che bello! Siamo a casa …



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