Sosta in Qatar, Corea del Sud in pullman di linea e Giappone con il Japan Rail Pass

Stopover a Doha, poi sei giorni in Corea del Sud spostandomi con i pullman di linea e, infine, due settimane in Giappone girando con i velocissimi shinkansen
Scritto da: Derek
sosta in qatar, corea del sud in pullman di linea e giappone con il japan rail pass
Partenza il: 16/05/2017
Ritorno il: 07/06/2017
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
QATAR – COREA DEL SUD – GIAPPONE

(maggio – giugno 2017)

Di Derek

Biglietti aerei con Qatar Airways acquistati a marzo: Roma Fiumicino 23:15 del 16.05 – 5:45 del 17.05 Doha 2:25 del 18.05 – 17:00 Seul Incheon e Tokyo Narita 22:20 del 06.06 – 3:30 del 07.06 Doha 8:05 – 12:40 Roma Fiumicino a 656,79€. Si potevano spendere una ventina di Euro in meno con una sosta più breve a Doha, ma avevo intenzione di uscire per visitare la capitale del Qatar così ho scelto questa soluzione.

Altri biglietti: su Direct Ferries acquistato a marzo il passaggio sul traghetto del 24.05 Busan 8:30 – Hakata (Fukuoka) 11:35 a 58,68€; Japan Rail Pass ordinario (2° classe) di 14 giorni a 366€, più avanti i dettagli.

Documenti: passaporto, non occorrono visti per gli italiani. Con il biglietto Qatar Airways ho potuto richiedere sul sito della compagnia aerea un visto di transito gratuito per uscire un giorno in Qatar, dopo alcuni giorni lavorativi l’ho ricevuto via mail per stamparlo.

Valuta: USD per Qatar, Euro per Sud Corea e Giappone, carta prepagata Mastercard e 2 carte bancomat (tutte mai utilizzate in viaggio, solo la prepagata prima di partire). Ho cambiato 10usd a Doha in aeroporto per acquistare lì la tessera giornaliera dei bus, anche a Seul in aeroporto 150€ a 1€ = 1.197Won, a Fukuoka alla cassa automatica di una banca di fronte alla stazione ferroviaria 500€ a 1€ = 121,09Yen.

Itinerario (posti dove ho pernottato, per le escursioni vedi testo): 17 maggio Doha, dal 18 al 21 Seul, dal 21 al 22 Gyeongju, dal 22 al 24 Busan, dal 24 al 26 Hiroshima, dal 26 al 28 Osaka, dal 28 al 1° giugno Kyoto, dal 1° al 6 Tokyo, 7 giugno Roma.

Nella predisposizione dell’itinerario occorre tenere presente la grande velocità, puntualità ed affidabilità dei treni, a patto di avere il Japan Rail Pass naturalmente. Così si può fissare la base solo in pochissime città ed utilizzare la rete ferroviaria come una metropolitana veloce. Per questo motivo, con il senno di poi, sicuro non pernotterei ad Osaka (essendo vicina a Kyoto) e, dal diario giornaliero, vi renderete conto che io, per gite in giornata, da Osaka sono tornato quasi a Hiroshima per delle visite. Direi quindi che Hiroshima, Kyoto e Tokyo siano sufficienti come sedi di pernottamenti, almeno per il mio giro, da cui poi effettuare dei tour con gli eccellenti treni veloci.

Acquisti e/o prenotazioni prima della partenza (online con carta prepagata Mastercard o in contanti).

A) prenotazioni dei pernottamenti, eseguite a marzo ma monitorate e variate successivamente anche in corso di viaggio, tramite www.booking.com (che offre pure parecchi ostelli, guesthouses e capsule hotels):

18, 19 e 20.05 Seul “Beewon Guesthouse” (www.beewonguesthouse.com/en), 1 letto in dorm maschile da 6 letti a 12.250W/notte con colazione, prenotato per 3 notti, pagato al check-in, appena sufficiente;

21.05 Gyeongju “Guesthouse Santa”, 1 letto in dorm misto da 8 a 13.000W/notte con colazione, pagato al check-in, molto buono;

22 e 23.05 Busan “Kimchee Busan Guesthouse” (https://kimcheeguesthouse.com/busan), 1 letto in dorm misto da 10 a 9.000W/notte senza colazione, prenotato per 2 notti, pagato al check-in, molto buono;

24 e 25.05 Hiroshima “Simple Stay Heiwakouenmae”, 1 letto in dorm maschile da 32 a 1.900Y/notte senza colazione, prenotato per 2 notti, pagato al check-in, ottimo;

26 e 27.05 Osaka “Hotel Diamond” (www.hotel-diamond.hotels-osaka.com/it), 1 camera singola economy in stile giapponese (un futon in uno stanzino) a 1.100Y/notte senza colazione, prenotato per 2 notti, pagato al check-in, quasi sufficiente;

28, 29, 30 e 31.05 Kyoto “Santiago Guesthouse Kyoto” (www.sansansantiago.com), 1 letto in dorm misto da 12 a 1.325Y/notte senza colazione, prenotato per 4 notti, pagato al check-in, ottimo;

01, 02 e 03.06 Tokyo “Nine Hours Shinjuku-North” ), 1 capsula aperta in dorm maschile a 3.000Y/notte senza colazione, prenotato per 3 notti ma check-in quotidiano (senza però cambiare armadietto, quindi il bagaglio non occorre spostarlo) e pagato ogni volta, ottimo;

04 e 05.06 Tokyo “Anne Hostel Yokozuna” (www.j-hostel.com/yokozuna), 1 letto in dorm maschile da 6 a 1.800Y/notte senza colazione, prenotato per 2 notti, pagato al check-in, buono.

Preciso subito che io in un capsule hotel mi sono trovato benissimo e non l’ho considerata una soluzione scomoda, precaria od opprimente, anche perché, rispetto alle camerate degli ostelli che ho usato in alternativa, era molto più confortevole. L’avrei fatto più spesso ma gli ostelli costavano meno.

B) Acquisti della tratta in nave tramite Direct Ferries, del biglietto di libera circolazione sui treni giapponesi tramite H.I.S. Europe Italy e della copertura assicurativa:

– a metà marzo ho acquistato online su www.directferries.it il traghetto Busan – Hakata (porto di Fukuoka) con la Beetle JR Kyushu Jet Ferry del 24 maggio con partenza alle 8:30 (presentarsi un’ora prima per il check-in) ed arrivo alle 11:35 a 58,68€, al terminal di Busan ci saranno da aggiungere 10.300w di tasse portuali;

– ho atteso la prima domenica di maggio per l’attesa vittoria di Macron e quindi il rafforzamento dell’Euro sui mercati per poi recarmi alla H.I.S. Europe Italy (www.giappone.hisitaly.com) in via Barberini a Roma ad acquistare il Japan Rail Pass ordinario (2a classe) di 14 giorni a 366€ (in base al cambio dello Yen, la settimana prima 382€) con il quale ho coperto tutti gli spostamenti tra città e quasi tutti nelle città di Osaka e Tokyo e per l’aeroporto di Narita, è praticamente indispensabile. Si acquista il voucher, poi alla prima stazione giapponese nell’ufficio prenotazioni o nel Travel Service Center si ritira il pass vero e proprio decidendo la data di decorrenza e da quel momento si possono prenotare i posti sui treni. Prenotare non è obbligatorio, in ogni treno veloce ci sono 3 carrozze destinate a chi è senza, però se si teme di non trovar posto e si è certi dell’orario allora bene prenotare, tanto con il pass è gratis e si può sempre modificare. Sul treno per l’aeroporto Narita di Tokyo prenotare è obbligatorio. È vero, non è facile gli addetti parlino inglese (ma nei Travel Service Center sì), però se si hanno le idee chiare su quale treno si desidera allora anche i semplici addetti agli ingressi, che controllano i Pass, sanno rispondere al volo su quale binario è il treno che si sta cercando, quindi suggerisco di avere sempre le idee chiare sul treno che si vuole (per le info su orari e su stazioni da dove partono i treni usare gli uffici indicati sopra o il sito www.hyperdia.com) o, per i treni urbani, quale linea locale si sta cercando e verso quale direzione, altrimenti in stazioni come Shinjuku o Tokyo, con milioni di passeggeri in transito, se non si seguono le indicazioni o non si sa cosa chiedere ci si perde in un attimo!;

– con i costi incredibili dell’assistenza medico-sanitaria in Giappone, a inizio maggio ho sottoscritto online un’assicurazione sanitaria in viaggio senza franchigia con la Columbus (www.columbusassicurazioni.it) di 21 giorni a 45,65€.

16.05.2017

Ho raggiunto la sera prima l’aeroporto di Roma Fiumicino con la metropolitana linea B fino alla fermata di Magliana e poi il comodo bus del Cotral (biglietto 2,80€, vedere qui per gli orari http://www.cotralspa.it/PDF_Orari_Comune/_Aeroporto_di_Fiumicino.pdf) che in circa 40 minuti arriva agli arrivi dello scalo, salgo alle partenze e sono al check-in 3 ore prima del volo. Viaggio sempre con solo bagaglio a mano e non lo stivo mai ma stavolta l’imbarco perché a Doha uscirò e non voglio girare con lo zaino sulle spalle visto il caldo che m’attende.

17.05.2017

Atterro allo HIA (Hamad International Airport) di Doha e, mentre albeggia, mi controllano il passaporto ed il visto ricevuto online tramite la compagnia aerea. Spiego che non pernotterò avendo un volo la notte successiva, starò poco meno di 24 ore. Accanto i nastri dei bagagli ecco l’information desk della Mowasalat, la compagnia statale dei trasporti del Qatar che gestisce i bus. So già che voglio acquistare la tessera dei bus valida 24 ore al costo di 20 riyal qatarini ma speravo di poterla pagare in Usd, invece devo cambiare 10$ ad uno sportello cambi nei paraggi (dove ricevo circa 36 riyal), poi torno al desk, compro la tessera e fuori prendo il 747 che mi porta alla stazione centrale dei bus Al Ghanim dove salgo sul 102X e scendo ad Al Jamiaa Street seguendo il movimento della mia posizione su googlemaps.

Camminata (sono passate da poco le 8 ed il sole è già opprimente) fino alla zona vicino al mare con complessi residenziali costruiti con forme architettoniche particolari sulla costa che viene rimodellata con figure geometriche nuove come tipico nei paesi arabi del Golfo Persico. Mi dirigo poi al centro commerciale Katara costruito in stile qatarino con architettura davvero interessante e che offre scorci fotografici notevoli. Uscendo da questa zona, a causa di un cantiere stradale sbaglio strada e mi ritrovo a fare un lungo percorso a piedi sotto il sole implacabile, l’orologio segna le 10:30 e ci sono 43 gradi! Chiedo indicazioni ad un ufficio di polizia ma devono avermi visto provato perché mi offrono dell’acqua, mi fanno star seduto all’aria condizionata ed infine mi accompagnano in auto (!) nella zona più centrale, con i grattacieli ed i centri commerciali moderni con l’aria condizionata. Straordinari questi poliziotti, con i quali parlo diffusamente, uno del Niger (è felice di poter conversare in francese) e l’altro del Pakistan: la migrazione per un lavoro migliore in una società lontana dove regna la ricchezza e lo sfruttamento degli stranieri non ha fatto loro dimenticare lo spirito di accoglienza e gentilezza verso l’ospite straniero, una grande tradizione dei loro bellissimi paesi. Passeggio un po’ tra questi edifici avveniristici privilegiando l’ombra e, dopo una mezzoretta dentro un centro commerciale per ristabilire la mia temperatura, raggiungo la Corniche Promenade sul lungomare, il The Pearl Monument, il porto dei dhow ed il bellissimo Museum of Islamic Art, pregevole per la sua architettura sul mare, le opere esposte, l’aria condizionata, il free wifi e la gratuità! Vi resto molto tempo sia per visitarlo che in relax sui divanetti. Esco fuori per fotografarlo dall’esterno e la temperatura è inimmaginabile. Ore 15, capisco che è impossibile pensare di stare in giro fuori il pomeriggio e così mi accontento di quanto visto, raggiungo a piedi la stazione dei bus Al Ghanim dando un’occhiata al Souq Wakif e, dopo un paio di samosa (ed altri per la sera) da un negozietto gestito da indiani, in bus ritorno in aeroporto e mi accomodo su una chaise longue della zona relax con free wifi riuscendo anche a dormire qualche ora.

18.05.2017

Passata l’1 di notte m’imbarco sul secondo volo ed alle 17 atterro all’aeroporto Incheon di Seul. Veloce timbro sul passaporto, cambio € e nella grande hall degli arrivi in un negozio CU acquisto la tessera ricaricabile (4.000w) per i trasporti e ci carico sopra 10.000w: ogni volta che si prende la metro o un bus si passa la tessera al lettore ottico che detrae il costo della corsa. Lungo viaggio in metro per la mia Beewon guesthouse, appena fuori l’uscita è un po’ labirintico ma la trovo anche perché mentre guardo la mappa sullo smartphone si ferma qualcuno per offrirmi aiuto e mi ci accompagna. Fatto il check-in esco per cenare e dopo una passeggiata decido di prendere il mio primo bento in un negozietto vicino l’alloggio, il gestore lo riscalda e ha un paio di tavolini fuori, simpatico, buono ed economico (3.600w). La guesthouse non è il massimo ma la posizione è buona. Gli alloggi successivi del viaggio saranno tutti migliori eccetto quello di Osaka.

19.05.2017

Sfrutto la posizione della Beewon e mi dirigo prima di tutto al quartiere tradizionale Bukchon con gli hanok (le case tipiche), poi in pochi minuti sono al palazzo imperiale (ve ne sono 5 e tutti dal nome impronunciabile) Changdeokgung (3.000w). Sia i padiglioni che il parco (giardini segreti, da prenotare online con molto anticipo) sono belli anche se abbastanza ripetitivi, molto fotogenici alcuni scorci. Proseguo gironzolando per alcune zone commerciali, soprattutto la pedonale Insa-dong, per concludere con la visita del palazzo Gyeongbokgung (2.000w), simile al precedente ma mi piace di più. Tipico in questi luoghi d’importanza storica è vedere molti giovani visitatori coreani indossare costumi antichi affittandoli nei dintorni ed entrare già vestiti come all’epoca del sito. In metro mi reco al Seoul Express Bus Terminal dove compro il biglietto del pullman delle 7:15 di dopodomani per Gyeongju (20.400won). Durante il giorno ho fatto alcuni spuntini nei locali che mi attiravano.

20.05.2017

Oggi ho appuntamento con un’amica coreana che vive nella capitale ed insieme andiamo prima in metro e bus (con lei è più semplice girare) a Suwon, con il palazzo (3.000w) e la fortezza, che visitiamo passeggiando a lungo anche nel mercato locale e lungo le mura. Poi rientriamo a Seul per il tempio Bongeunsa, uno dei principali della città, tutto bardato per una festa buddhista, un posto molto bello e suggestivo anche se circondato da grattacieli. Infine mi porta a mangiare in un ristorantino ed è davvero un’esperienza che volevo fare con uno del posto. Ci sono varie ciotole di antipasti e quando finiscono si può chiedere di riempirle ancora gratuitamente, alcuni sono deliziosi.

21.05.2017

Sveglia presto, metro e raggiungo il Seoul Express Bus Terminal dove alle 7:15 parte il mio pullman che alle 11:00 arriva a Gyeongju. Appena sceso compro il biglietto per il pullman di domani delle 14:30 per Busan (4.800won) quindi mi dirigo a piedi al mio alloggio, in pieno centro, e poi a visitare i siti storici della città (sparsi nei parchi circostanti i tumuli funerari reali, 2.000w, dell’impero Silla, di cui la città fu capitale, l’Osservatorio Cheomseongdae e lo stupendo Anapji Pond, 2.000w), tutti raggiungibili a piedi.

22.05.2017

Colazione e subito, con un bus urbano ed un pezzo a piedi, al Bulguksa Temple (5.000w), bellissimo e suggestivo anche per la sua collocazione nella natura. Alla guesthouse riprendo il mio zaino e torno alla stazione bus dove alle 14:30 parte il mio pullman che alle 15:25 arriva a Busan, al periferico capolinea di Nopo della metro (vale la tessera dei trasporti presa a Seul) con la quale raggiungo il centro ed il mio bell’ostello. Esco per fare qualche giro in centro e nella zona commerciale.

23.05.2017

Oggi dedico la giornata alla visita di 2 famosi templi abbastanza distanti dal centro e tra loro. In metro e bus (1.700w) vado dapprima al Beomeosa Temple, molto bello, importante e vasto, la visita dura almeno un paio d’ore. Poi in metro, bus ed a piedi raggiungo il Haedong Youngungsa, tempio buddhista sul mare tra le rocce, imperdibile per la posizione. Concludo la giornata recandomi in metro e a piedi a Gwangalli beach, con un bel lungomare dove passeggiare fino al tramonto per ammirare le luci del Diamond bridge di fronte.

24.05.2017

Partenza presto perché il traghetto è alle 8:30 ma devo arrivare in metro al terminal portuale un’ora prima. Poiché sto per lasciare la Sud Corea, entro in un CU per farmi rifondere l’avanzo della T-money. Al porto check-in, pagamento delle tasse portuali (10.300won) e si parte per il Giappone con arrivo alle 11:35 a Hakata, il porto di Fukuoka. Ho qualche spicciolo per prendere il bus (230y) fino alla stazione ferroviaria (anche dei treni superveloci shinkansen, mentre a volte questi hanno stazioni separate) nel cui travel service center prima di tutto converto il voucher nel Japan Rail Pass vero e proprio di 14 giorni con decorrenza da oggi al 6 giugno e subito lì stesso prenoto gratuitamente il primo treno per il pomeriggio fino ad Hiroshima (281km in 66’ …), quindi mi reco in una banca di fronte per cambiare € ad una cassa automatica e a fare il primo spuntino in terra nipponica. Arrivo a Hiroshima e passeggiata fino al mio ostello che è vicinissimo ai monumenti relativi alla bomba atomica. Prima passeggiata nel parco con i vari memoriali.

25.05.2017

Stamattina prima di tutto visito l’Hiroshima Peace Memorial Museum, con reperti storici dell’esplosione e dei giorni successivi. Quindi torno in stazione centrale, settore non shinkansen, per prendere un treno della Sanyo main line che mi conduce alla stazioncina di Miyajimaguchi dove, lì accanto, partono i traghettini (treno e ferry compresi nel Pass) per l’isola Miyajima e visitare il centro abitato, i templi ed il famoso Torii circondato dal mare (in certi orari, secondo le maree, perché io lo vedo con la sabbia e ci cammino attorno e sotto). Primo contatto con i cervi che circolano tranquillamente per le strade della cittadina in cerca di cibo dalle persone, fare molta attenzione perché sono particolarmente tenaci. Torno a Hiroshima per completare la visita dei siti commemorativi tra scolaresche e monumenti molto toccanti.

26.05.2017

Io per oggi avevo intenzione di arrivare a Osaka fermandomi durante il tragitto per visitare, con lo zaino sulle spalle, Okayama e Himeji. Invece, viste efficienza, puntualità e velocità dei treni shinkansen, decido di andare subito ad Osaka, lasciare il mio zaino in hotel e poi riprendere in treno per metà percorso e fare le 2 visite in programma: praticamente uso i treni come fossero bus, potenza dei treni giapponesi e del Pass! Raggiungo quindi Osaka (342km in 87’), la stazione Shin-Osaka degli shinkansen, vado al mio mediocre hotel con l’Osaka Loop Line (linea ferroviaria urbana su cui vale il Pass) scendendo a Shin-imamiya, e lascio lo zaino, torno in stazione e prendo in senso contrario uno shinkansen fino ad Okayama (180km in 46’), visito gli splendidi Giardini Korakuen, tra i più belli e famosi del Giappone. Riparto con un altro Shinkansen per Himeji (89km in 31’) dove visito il famoso castello. Infine ultimo treno per Osaka (92km in 37’) e, dopo cena, mi sdraio sul mio futon per la notte.

27.05.2017

Alla reception mi dicono che alla vicina stazioncina Shin-imamiya passano i treni locali della Kansai Main Line, così arrivo più facilmente a Nara, cittadina pieni di templi e siti storici, specchi d’acqua, parchi e cervi, una delle località più famose e visitate del paese. Dedico parecchie ore alla visita dei suoi numerosi monumenti ed alle passeggiate nel verde tra l’uno e l’altro e ritorno stanco ma pieno di immagini ad Osaka.

28-29-30-31.05.2017

Alla stazione Shin-Osaka per arrivare in 14’ (sono 39km) finalmente a Kyoto… già l’avveniristica stazione è uno spettacolo da visitare! Mi dirigo al mio alloggio e posso subito iniziare la lunga sequenza di belle visite tra castello, tanti templi, passeggiate nei boschi, giardini zen che occuperanno tutta la mia permanenza in questa città (biglietti dai 100 ai 500y). In realtà è impossibile visitare tutto, occorrerebbero settimane, occorre una scelta. È importante mescolare le cose e passare da un tempio nella natura ad un castello, da un giardino zen a uno stagno, da un tempio antico a una via caratteristica con le maiko. Naturalmente non manco la visita alla foresta di bambù ad Arashiyama, facilmente raggiungibile da Kyoto. Insomma, sono state 4 giornate piene di visite, poche pause, la città è davvero affascinante e imperdibile. Qui ho preso l’abitudine di andare la sera in supermarket vicino l’ostello. Verso le 21:00 alcuni prodotti freschi deperibili, tra cui i bento e altri piatti confezionati, vengono messi in offerta dal 30 al 50% di ribasso e con il microonde nella sala relax dell’ostello posso mangiare benissimo con grande comodità. Importante vista la stanchezza a fine giornata.

01.06.2017

L’1 mattina presto torno alla stazione per uno shinkansen (la frequenza tra le 2 città è impressionante, ho visto treni anche ogni 7 minuti nelle ore di punta) per raggiungere Tokyo (514km in 158’). Dalla stazione di Tokyo prendo un treno locale della Yamonote Line, inclusa nel Pass, per raggiungere quella di Shinjuku, la stazione più trafficata del mondo, nelle cui vicinanze c’è il mio hotel capsulare, oltre a miriadi di ristorantini, localini e negozi, anche qualche cambiavalute dove ricambierò gli yen avanzati a fine viaggio.

DAL 02 AL 6 GIUGNO 2017

Il 2, 5 e 6 giugno li dedico alle classiche visite della capitale, anche se è una città dove c’è più da fare che da visitare: mercato ittico di Tsukiji (mattina presto), esterni del palazzo imperiale, Shibuya con il famoso incrocio ed il monumento al cane Hachiko, quartieri di tendenza e centri commerciali.

Il 3 mattina con un paio di treni locali in circa un’ora raggiungo Kamakura, località famosa per una colossale statua di Buddha ed il tempio che la circonda, uno dei più celebri del Giappone, e per un bel sentiero di trek nei dintorni che collega alcuni templi e torii passando per foreste. Tanti percorrono questi sentieri nel verde attorno alle città, sia per relax che per una visita ai siti storici della loro tradizione culturale. Utilizzando un treno locale privato da Hase a Kamakura (230y) e poi di nuovo JR locali faccio ritorno a Tokyo.

Il 4, con uno shinkansen dalla stazione di Ueno fino alla città di Utsonomiya e da lì con il trenino locale della JR Nikko Line, in meno di 2 ore eccomi a Nikko, sito stupendo, assolutamente imperdibile e ottima gita giornaliera dalla capitale sempre grazie ai treni giapponesi. Nikko è un sito grande pieno di templi bellissimi ed interessantissimi, vale certamente la visita. Si tratta di templi antichi pieni di decorazioni straordinarie come anche di oggetti all’interno che meritano molta attenzione. Un sito meraviglioso. Seguo il percorso a ritroso per tornare a Tokyo, prendendo il primo shinkansen che passa ad Utsonomiya, viva il Pass.

07.06.2017

Ieri ho prenotato il posto (è obbligatorio) sul Narita Express per raggiungere l’aeroporto. Sempre tutto preciso ed efficiente. Volo ancora con la Qatar Airways via Doha anche se, nel frattempo, Arabia Saudita ed altri paesi hanno bandito la compagnia aerea ed isolato i cieli del paese ma, fortunatamente, c’è l’obbligo IATA di lasciare un corridoio aereo. A presto, Giappone.



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