Il mio Sudafrica, un viaggio tra le meraviglie della natura

Un on the road dove la natura è la protagonista assoluta. Bellissimi paesaggi lungo la costa da Port Elizabeth fino a Cape Town; esperienze indimenticabili all'interno del Kruger passando dal Blyde River canyon
Scritto da: mary69
il mio sudafrica, un viaggio tra le meraviglie della natura
Partenza il: 18/08/2015
Ritorno il: 02/09/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Mai come quest’anno siamo stati indecisi sulla destinazione del nostro viaggio. Io e mio marito amiamo viaggiare e fortunatamente, nel corso degli anni, seppur con qualche sacrificio, siamo riusciti a effettuare tutti i viaggi nei luoghi dei nostri piccoli grandi sogni. Ebbene, tra le varie destinazioni, è arrivato il Sudafrica. Mi è bastato leggere qualche racconto di viaggio per capire che era proprio il posto giusto per noi, l’unica nota negativa era data dal fatto che ad agosto in Sudafrica è inverno ma, ora che sono appena tornata, mi rendo conto che probabilmente è proprio il momento giusto per vivere questa sorprendente terra! Dopo varie ricerche, fondamentale per la scelta definitiva è stato trovare il volo di Air France a € 480,00 A/R Verona /Johannesburg. Cosa manca ancora? Manca l’itinerario di viaggio. Per prima cosa prenotiamo gli alloggi all’interno del Kruger Park. Decidiamo di pernottare 2 notti al campo Olifants ( € 165,00 ) e 1 notte al Pretoriuskop (€ 84,90). La prenotazione conviene effettuarla con largo anticipo, soprattutto se si desidera un bungalow attrezzato con utensili, cioè con cucina e stoviglie. La prenotazione viene effettuata direttamente sul sito www.sanparks.org. Noi, abbiamo deciso di non fare la Wild Card perché, fatti due conti sui parchi che avremmo visitato, non ci conveniva. L’ingresso giornaliero al Kruger è di circa € 20,00 a persona. Il passo successivo è stato quello di prenotare le macchine tramite il sito dell’Avis . La prima da Port Elizabeth a Cape Town con cambio automatico € 166,00 . La seconda da Johannesburg andata e ritorno sempre con cambio automatico € 194,00 . Rimangono le prenotazioni degli alloggi che effettueremo tramite Booking.com e quelle dei voli Johannesburg / Port Elizabeth e Città del capo / Johannesburg.

Itinerario di viaggio

Johannesburg Port Elizabeth – Plettenberg Bay – Mossel bay – Hermanus – Simon’s Town – Cape Town – Johannesburg – Blyde river canyon – Kruger – Marloth park – Johannesburg

18 / 19 Agosto

E’ arrivato il grande giorno! Con il volo Air France partiamo dall’aeroporto di Verona, scalo a Parigi e partenza per Johannesburg con volo notturno. Atterriamo puntualissimi alle 10 del mattino, sbrighiamo le pratiche doganali e ritiriamo i bagagli. Alle 12,30 ci attende un’altro volo. In meno di due ore arriviamo a Port Elizabeth. Ci rechiamo al banco prenotazioni dell’Avis per ritirare la macchina € 166,00 per 5 giorni consegna a Cape town. Noi abbiamo optato per una macchina con cambio automatico. Devo dire che la prima mezzora di guida a sinistra è stata un po’ movimentata. Per carità prima o poi ci si abitua, ma che fatica! Avendo tutti i comandi invertiti, ci siamo fatti delle gran risate ogni volta che, al posto della freccia, azionavamo il tergicristallo! Una volta impostato il navigatore partiamo per raggiungere il nostro alloggio Treetops Guesthouse € 57,00. Dopo aver conosciuto la simpatica proprietaria che ci consegna le chiavi della nostra pulita ed accogliente stanza, ci facciamo una doccia veloce e partiamo alla scoperta di Port Elizabeth che come cittadina non offre un granché. Dopo una lunga passeggiata sulla spiaggia decidiamo di andare al The Boardwalk Casino, un posto molto accogliente con laghetti ristoranti e negozi. Ci fermiamo a mangiare da Spur, una catena che incontreremo in tutto il resto del viaggio. Dalle gigantesche vetrate del locale ci godiamo lo spettacolo delle fontane colorate che vanno a tempo di musica. Andiamo a letto distrutti ma felici, domani avrà inizio la nostra grande avventura.

20 Agosto

Dopo una buonissima e abbondante colazione partiamo per la nostra meta di oggi: Plettenberg Bay. Durante il tragitto sulla N.2 facciamo una piccola sosta allo Storm River Bridge, un ponte sospeso fra due gole che attraversa l’autostrada da dove è possibile ammirare lo strapiombo di circa 120 metri sul fiume. Ripartiamo alla scoperta del Tsitsikamma National Park. Poco dopo l’ingresso del parco, sul fianco del monte, parte un sentiero pedonale di circa un km in mezzo alla ricca vegetazione. Tra felci calle e gigli, arriviamo a percorrere i due ponti sospesi sulla foce del fiume Storm river, da dove godiamo di bellissime vedute sull’oceano. Ripartiamo e arriviamo al Tenikwa Wildlife Rehabilitation Centre, un centro di recupero e riabilitazione per animali, felini in particolare. La guida ci accompagna nell’incontro con il caracal, il gatto sudafricano, il leone, il leopardo ed infine ci fa entrare nella gabbia dei ghepardi. Sicuramente una bella esperienza. Siamo nuovamente in macchina, dopo un breve tragitto e una piccola sosta per il solito caffettone, percorriamo una stradina sterrata che ci porta alla nostra guest house, T’Niqua Stable Inn, un posto bellissimo immerso nella natura con panorami incredibili, circondato da un parco con tanti cavalli. Al nostro arrivo siamo accolti dai simpatici proprietari e da due splendidi pastori tedeschi. la nostra camera, al piano superiore, è magnifica, enorme accogliente e pulita € 44,00. Dopo la solita doccia partiamo alla scoperta di Plettenber Bay. Quando arriviamo è già buio, ma ci innamoriamo subito di questa bellissima cittadina. Grazie alla prenotazione dei proprietari della guest house, andiamo a cenare da L.M dove con 25 € mangiamo squisitamente sia la carne che il pesce.

21 Agosto

Lasciamo la nostra bellissima guest House e dopo meno di 10 minuti siamo all’entrata della Robberg Nature e Marine Riserve. All’interno vi è la possibilità di scegliere vari percorsi, noi decidiamo di fare quello di 5 km della durata di circa due ore. Anche oggi la giornata è meravigliosa, iniziamo a percorrere il sentiero a picco sul mare, dove non mancano scenari bellissimi, dall’alto della scogliera vediamo 2 piccoli squali che nuotano tranquilli e indisturbati e una colonia di foche che si gode il sole su una spiaggia bianchissima. Lasciamo il forte “profumino” che emanano le foche per affrontare una discesa da una duna di candida sabbia per arrivare su una spiaggia deserta. Ci godiamo un po’ di meritato relax a piedi nudi sulla soffice sabbia e ripartiamo su un sentiero piuttosto ripido mentre sotto di noi le onde si infrangono sulle rocce. Devo dire che questo tratto è un po’ più avventuroso e a noi è piaciuto un sacco. Lasciamo Robberg Peninsula e dopo una breve riunione famigliare, di comune accordo, decidiamo di tornare nuovamente a Plettenberg Bay. Ci sediamo a pranzare sotto un’incredibile sole e scopriamo che i nostri vicini di tavolo sono Italiani, che vivono proprio in quella bellissima cittadina. Ci raccontano che 4 anni prima hanno deciso di mollare tutto e cambiare vita, sono riusciti ad aprire un’attività e vivono senza tante pretese e senza stress. Ci consigliano di prendere in considerazione l’idea di trasferirci anche noi in Sudafrica….. non male, non si sa mai nella vita! Nel tardo pomeriggio, a malincuore lasciamo Plettenber Bay e dopo una breve sosta a Knysna, riprendiamo l’incredibile e straordinaria Garden Route, che ci porterà a Mossel Bay, dove ci attende una bellissima stanza con vista oceano al At Whale – Phin Guest house (€ 45,00).

22 Agosto

Ci alziamo prima del previsto per fare un piacere alla proprietaria della guest house, che deve assentarsi per partecipare ad un birdwatching. Sono proprio Louis & Joy a prepararci l’ottima colazione. Nel frattempo, dalla grande vetrata con vista oceano, riusciamo a vedere una balena con il suo piccolo. Partiamo alla scoperta di Mossel Bay, visto che la sera prima siamo arrivati tardi e faceva un po’ freddo. Tenete presente che in Sudafrica, in Agosto,il sole sorge verso le 6,30 e cala verso le 18,00. Il tempo anche oggi è bellissimo, decidiamo di fare una passeggiata sulla spiaggia per vedere dei pescatori e rimaniamo a goderci lo spettacolo che ci offrono i surfisti che cavalcano onde altissime. Siamo nuovamente in macchina, i paesaggi intorno a noi cambiano di continuo, la strada è costeggiata da fattorie con enormi allevamenti di struzzi pecore e mucche. A proposito di strade, sono tutte in ottime condizioni, da una a tre corsie. Non mancano i controlli quindi fate attenzione a non superare i limiti di velocità. Non siamo mai stati fermati, perciò non posso dirvi niente in merito alla patente internazionale, noi abbiamo scelto di non farla. Una cosa molto simpatica, cha a noi è piaciuta un sacco, è l’usanza, nelle strade veloci ad una corsia, spostarsi leggermente sulla corsia d’emergenza per consentire alla macchina che sopraggiunge ad una velocità superiore alla vostra di superarvi, per ringraziarvi attiveranno le quattro frecce. A quel punto potrete ricambiare al ringraziamento con un colpetto di fari. Arriviamo ad Hermanus nel tardo pomeriggio, dove Cecilia, la simpatica proprietaria del Dorpshuys Guest House ci attende con la sua cordialità e gentilezza. Anche questo alloggio è bellissimo, la camera spaziosa e molto curata nei minimi particolari.(€ 62,00) . Andiamo alla scoperta di Hermanus, una cittadina molto bella, con spiagge incredibili e un centro vivace e pieno di negozietti. Da Giugno a Dicembre, visto la presenza di un gran numero di balene australi, è la meta ideale per chi vuole dedicarsi al whale – watching. Sono moltissime le escursioni proposte ma noi decidiamo di non farle dal momento che in Argentina, qualche anno prima, siamo riusciti a vedere una quantità incredibile di balene. Alla sera andiamo a mangiare al Fisherman’s cottage e poi subito a letto, domani finalmente avrò il tanto sospirato, desiderato, atteso, incontro con i pinguini.

23 Agosto

La giornata di oggi potremmo chiamarla Pinguin’s day. Mi alzo già emozionata, dovete sapere che un’altro motivo per il quale ho deciso di visitare il Sudafrica è proprio per vedere i pinguini. Dopo una buonissima colazione partiamo per Betty’s Bay. Oggi la giornata è un po’ piovosa ma fortunatamente migliora quando, dopo aver sbagliato strada un bel po’ di volte, arriviamo all’ingresso della Stony Point African Penguin Colony dove entriamo dopo aver pagato 10 rand . Non sto più nella pelle, percorro la passerella quasi di corsa quando finalmente li vedo! E’ amore a prima vista, sono meravigliosi e divertentissimi. Ma quanto belli sono i pinguini? Il posto è incantevole, cè poca gente e la colonia di pinguini è veramente molto numerosa. Dalla lunghissima passeggiata si possono osservare da vicino,in tutta tranquillità. Rimaniamo a osservare ogni loro movimento, chi passeggia, chi nuota, chi prende il sole e soprattutto chi coccola i piccoli nel nido. Dopo aver scattato centinaia di foto ripartiamo alla volta di Boulders Beach, un’altra spiaggia famosa per l’osservazione dei pinguini. L’entrata costa 60rand, le passerelle sono due, portano entrambe ad una splendida spiaggia di sabbia bianca con enormi massi di granito. Vedere i pinguini a due passi da te, nel loro habitat naturale, mentre covano, saltano e corrono in quel modo buffo, è qualcosa di straordinario e indimenticabile. Un piccolo consiglio, se avete poco tempo a disposizione e dovendo scegliere, vi consiglio senza alcun dubbio la spiaggia di Betty’s Bay, dove la colonia di pinguini è molto più numerosa ma meno conosciuta e di conseguenza meno affollata dal punto di vista turistico. Salutiamo definitivamente i pinguini e in pochissimo tempo raggiungiamo Simon’s Town, dove, dopo un aperitivo nella bellissima cittadina, raggiungiamo il nostro grandissimo e accogliente appartamento con un’incredibile vista oceano . Penguinden accommodation and apartments( € 58,00 )

24 Agosto

Oggi, dopo una deliziosa colazione con pane e nutella, partiamo alla volta di “Cape of good Hope Nature Reserve”. Prima tappa Cape Point, davanti a noi la strada panoramica è praticamente deserta, arriviamo fino al parcheggio dove acquistiamo i biglietti di sola andata (45 rand) per la funicolare che in pochissimi minuti porta alla scalinata che conduce all’antico e famoso faro. Una volta arrivati sulla piattaforma panoramica, ci rendiamo conto di essere completamente soli e per un momento rimaniamo a bocca aperta, senza fiato. Davanti a noi un panorama incredibile a 360° sulla scogliera e sull’oceano. Ci sentiamo i padroni del mondo! Il silenzio è incredibile, rotto soltanto dal rumore delle onde che si infrangono sulle rocce, un luogo veramente magico! Decidiamo di percorrere il sentiero che in meno di 30 minuti arriva al picco inferiore, dove si trova il secondo faro ancora in attività, che ha sostituito quello antico a causa della sua ubicazione troppo elevata. Riscendiamo verso il parcheggio, mentre in lontananza due balene catturano la nostra attenzione. Riprendiamo la macchina e in 10 minuti, lungo una strada piena di struzzi,arriviamo a Cape of good Hope, dove la spiaggia rocciosa con onde altissime e schiumose, fanno da cornice al famoso cartello che indica “Capo di Buona Speranza: il punto più a sud – ovest di tutto il continente”. Rimaniamo tranquillamente per la classica foto di rito, visto che anche qui siamo praticamente soli, che fortunati! Prima di riprendere la strada notiamo in lontananza sugli scogli, una colonia di leoni marini. Proseguiamo nella tappa successiva del viaggio… Cape Town, percorrendo la Chapman’s Peak drive, una strada costiera panoramica che corre a picco sul mare, con panorami favolosi. Arriviamo nel primo pomeriggio alla nostra Guest house 4 on Varneys, struttura carina e in ottima posizione 115,00 ( 2 notti). Lasciamo le valige e andiamo all’ Avis per riconsegnare la macchina che ci ha accompagnato in questa parte del viaggio. A piedi, ci dirigiamo verso il Waterfront, una tappa imperdibile se si visita Cape Town. A noi è piaciuto da subito, tantissimo, è un posto veramente bello pieno di negozi, pub, ristoranti, attrazioni e una grandissima ruota panoramica che lo rende ancora più magico al tramonto, quando si illumina di mille lucine. Ci godiamo un bellissimo sole seduti in un locale mentre sullo sfondo, il simbolo della città, la Table Mountain con la sua classica coltre di nuvole detta tovaglia, ci dà il benvenuto. Prima di rientrare in hotel, girovaghiamo per il porto dove rimaniamo ad ammirare due enormi leoni marini distesi a riposare sulle passerelle. Alla sera ceniamo da Hudson’s con un mega hamburger e dopo una breve passeggiata tra i ristoranti e locali nella zona di Green Point, andiamo a dormire con la speranza, al risveglio, di trovare la Table Mountain libera dalle nuvole. Per quanto riguarda la sicurezza, noi non abbiamo avuto nessun tipo di problema, con le dovute precauzioni, che sono indispensabili in qualunque parte del mondo, abbiamo girovagato tranquillamente anche alla sera. E’ facile incontrare vagabondi, sfortunati senzatetto e mendicanti che purtroppo vivono lungo i marciapiedi. Tutte le case dei più benestanti sono circondate da filo spinato o filo elettrico, questo chiaramente ti mette un po’ in allerta. In questo paese appare ancora molto chiara la differenze tra bianchi e neri, e tra ricchezza e povertà. Si può constatare semplicemente percorrendo alcune strade, dove, dalla povertà delle Township con le sue case di lamiera, si passa alle ville spettacolari e lussuosissime. Insomma, è il paese dei contrasti, ma nel corso del nostro viaggio, ci siamo resi conto che c’è qualcosa che accomuna la maggior parte dei Sudafricani, la disponibilità,la cortesia, e l’ospitalità!

25 Agosto

Oggi dobbiamo solo sperare e confidare nel bel tempo, ci attende la Table Mountain e sappiamo che è una rara fortuna trovare le condizioni meteo ideali, è frequentemente avvolta da nebbia nuvoloni e vento fortissimo. Durante la colazione veniamo informati che la visibilità è pari a 0. Iniziamo bene! A piedi ci dirigiamo verso il waterfront, dove si trova la partenza del City Sightseeing e acquistiamo i biglietti per tutto il giorno a 170 rand. Per chi come noi ha poco tempo a disposizione, è il sistema migliore per visitare la città, il bus fa sosta nei punti strategici, a bordo sono disponibili gli audio guida in diverse lingue che forniscono informazioni e curiosità dettagliate lungo tutto il percorso. Abbiamo iniziato ad utilizzare questo servizio durante i nostri viaggi soprattutto nelle capitali. Devo dire che risulta veramente un’ ottima e comoda soluzione per spostarsi tranquillamente nelle città. Partiamo con la linea blu che permette di effettuare un mini tour fuori dalla città, lungo tutta la zona costiera, passando dai giardini botanici e i vigneti di Costantia. Con tranquillità, ci siamo goduti scenari incantevoli, da cartolina, dove il protagonista assoluto è l’oceano. Torniamo al Waterfront dove cambiamo bus e prendiamo la linea rossa che attraversa il centro della città, tenendo sempre costantemente un occhio puntato sulle nuvole che circondano la Table mountain. Visitiamo il colorato quartiere di Bo Kaap ma ormai non stiamo più nella pelle, dobbiamo assolutamente verificare la visibilità dalla Table. Sul consiglio dell”autista del bus, decidiamo di provare a salire, siamo speranzosi e ottimisti, ci sembra che stia schiarendo. Arrivati alla partenza della funicolare acquistiamo i biglietti di andata e ritorno 225 rand. In poco tempo siamo già fra le nuvole sulla cableway, una cabina rotante che permette una visione a 360° e che in pochissimi minuti porta alla sommità della montagna. Una volta raggiunta la vetta rimaniamo senza fiato, improvvisamente le poche nuvole rimaste vengono spazzate via dal vento regalandoci panorami mozzafiato, che fortuna ragazzi! Dalla cima, praticamente piatta, si possono percorrere diversi sentieri da dove si gode una vista assolutamente magnifica su tutta la città, sull’oceano e su gli altopiani del nord, noi riusciamo a scorgere anche Cape Point. Dopo qualche ora scendiamo per prendere nuovamente il bus per raggiungere la spiaggia di Camp Bay, dove, visto la splendida giornata, ci godiamo il sole a piedi nudi sulla sabbia, mentre intorno a noi coraggiosi bambini fanno il bagno malgrado l’acqua sia tremendamente fredda. Ceniamo al Waterfront tra mille colorate lucine, è la nostra ultima sera a Cape Town. Salutiamo tutte le bellissime cittadine che abbiamo incontrato lungo la strada, gli scenari mozzafiato sull’oceano, le foche, le balene e i buffi pinguini. Domani ci attende l’altra metà del viaggio, quella più selvaggia, quella più avventurosa, forse la più attesa… siamo certi che la natura saprà regalarci altri indimenticabili capolavori.

26 Agosto

Giorno di trasferimenti, con il taxi arriviamo all’aeroporto di Cape town dove ci attende il volo con la compagnia aerea Sudafricana Kulula (€ 80 a testa), destinazione Johannesburg dove atterriamo dopo circa due ore. Ci rechiamo a ritirare l’auto prenotata tramite Budget, e dopo aver sbrigato le varie pratiche per il noleggio, andiamo a fare conoscenza con la nostra nuova macchina. Rimaniamo increduli, ad attenderci un macchinone enorme, mercedes classe c 180 nuova di palla, all’interno sembra un’astronave! Ci guardiamo un po’ sconvolti e ci rendiamo immediatamente conto che non sarebbe proprio stata la macchina adatta a percorrere le strade, anche sterrate del Kruger. Torniamo al banco della budget, dove una ragazza incredula per la nostra decisione ci cambia la macchina con un’altra. Questa volta ad attenderci una Hyundai x 35, ci sembra l’ideale, peccato però che una volta saliti ci ritroviamo con il cambio manuale. Abbiamo già perso un sacco di tempo, non ci sembra il caso di cambiarla ancora, mamma mia sarà dura, ora oltre ad attivare il tergicristallo dovremmo anche cambiare. Finalmente partiamo, le strade sono bellissime e non c’è molto traffico, in meno di 5 ore arriviamo a Hoedspruit, dove in mezzo al nulla ci attende il nostro bungalow all’interno del Blu Cottage. Siamo veramente distrutti, perciò decidiamo di riposare, domani ci attende il Blyde river Canyon.

27 Agosto

Partiamo alla scoperta di nuovi paesaggi e nuove bellezze. Siamo in uno dei luoghi più panoramici del Sudafrica, nella splendida riserva naturale Mpumalanca . Gli scenari lungo la panorama route sono incredibili e sempre diversi, dalle immense coltivazioni alle distese infinite di pini, montagne,vallate, fiumi, foreste e paesaggi quasi lunari. Ci spingiamo verso il nord del Blyde river canyon, il terzo più grande al mondo. Prima sosta Bourke’s luck Potholes, un fenomeno geologico unico, con spettacolari conformazioni di rocce scavate dall’acqua, un vero spettacolo della natura. Ci divertiamo tantissimo a passeggiare tra piccole cascate e rocce lungo il fiume. Riprendiamo la macchina e attraversiamo un paesaggio lussureggiante reso quasi irreale dalla foschia fino ad arrivare alla finestra di Dio, God’s window. Dal parcheggio, avvolti nella nebbia,percorriamo un sentiero in mezzo alla foresta e arriviamo al primo point view. Ci affacciamo e…. il nulla. Continuiamo fino al secondo point view ma non cambia niente. La nebbia è talmente fitta da coprire tutto il panorama, in compenso, ci divertiamo un sacco a fotografare le numerose e rumorose scolaresche in gita. Riprendiamo la strada fino a Graskop, una graziosa cittadina con negozi e ristoranti, dove ci fermiamo per il pranzo. Tappa successiva, Mac Mac Falls. Anche qui per entrare si pagano 10 rand, un breve sentiero porta ad una piattaforma di osservazione con un’inferriata da dove è possibile ammirare le cascate. Tutto sommato carine ma non imperdibili. Prima di raggiungere il nostro alloggio per la notte, facciamo una tappa in un supermercato per fare la spesa per l’indomani, fondamentale la legna e tutto il necessario per il barbecue. Arriviamo al Blyde River Canyon Lodge, dove ci attende un bellissimo cottage di 100mq € 120,00. Abbiamo scelto questa struttura, immersa nel verde, anche perché solitamente al suo interno si trovano le zebre che girano indisturbate proprio davanti alle camere. Purtroppo noi non ne abbiamo vista neanche una.

28 Agosto

Anche oggi la giornata inizia con un bellissimo sole, devo dire che il tempo è stato veramente meraviglioso e clemente con noi per tutto il viaggio. Dopo un’ottima colazione e una mini caccia alla zebra, che anche oggi si fa desiderare, finalmente partiamo. Kruger ARRIVVIAMOOOO! Entriamo da Orpen gate, e dopo aver sbrigato tutte le pratiche per le varie registrazioni, iniziamo la nostra avventura all’interno della più grande riserva naturale del Sudafrica. Emozionati e carichissimi con qualche gridolino di gioia iniziamo ad avvistare i primi animali, gli impala. A seguire babbuini, zebre, facoceri, elefanti e le meravigliose giraffe. Lungo la strada un gruppo di macchine ferme ci avvisa della presenza di leoni intenti a consumare il loro pranzo. Oltre alla carcassa della malcapitata, riusciamo a vedere sole le code dei leoni. Non male come inizio! Dopo quasi 4 ore di strada, all’interno del parco il limite di velocità è di 50 km orari, arriviamo al nostro campo base per i prossimi 2 giorni: l’Olifants. Il bungalow è vista fiume, con una bella veranda, purtroppo è sprovvisto degli utensili ma cmq ci si può organizzare bene. Tutti i campi sono attrezzati con cucina in comune, ristorante e supermercato. Quest’ultimi sono ben riforniti, al loro interno si possono trovare generi alimentari di prima neccessità e anche gadget.

29 Agosto

La sveglia suona alle 5,30, ci godiamo l’alba dal terrazzo del bungalow mentre consumiamo la colazione con pane e nutella e l’immancabile caffè fatto con la moka che portiamo puntualmente in tutti i nostri viaggi. Oggi decidiamo di fare un po’ di sterrato, percorriamo la strada che parte dal campo Olifants, ma purtroppo, non siamo molti fortunati, non vediamo tantissimi animali. Pranziamo al letaba rest camp, forse il più turistico ma a nostro parere molto bello, bellissima la vista sul fiume Letaba con un sacco di animali e il supermercato al suo interno e molto rifornito. Riprendiamo la strada, in macchina, malgrado l’aria condizionata, il caldo si fa sentire e non poco, quindi decidiamo di rientrare al nostro campo almeno per rinfrescarci un po’. Avevo sentito e letto che le temperature subiscono importanti sbalzi dal giorno alla notte. Non vi so dire se la nostra è stata solo fortuna, ma stavamo tranquillamente in maniche corte anche alla sera. Dopo una doccia e un piccolo riposino rigenerante, ripartiamo per il nostro safari. Girovaghiamo con lo sguardo attento a cogliere ogni piccolo movimento, ma sembra che non ci siano animali, se non molto distanti. Siamo molto demotivati e tristi, pensavamo di vedere senza alcun problema, tanti tantissimi animali. Diamo definitivamente lo stop alla ricerca e una volta rientrati al campo, ci tiriamo su il morale con una buonissima grigliata, grazie al barbecue che si trova all’esterno di ogni bungalow. Andiamo a dormire con una bellissima luna piena e il rumore degli animali che ci accompagnerà per tutta la notte. Proprio a proposito del rumore degli animali, vi racconto un episodio, anche se sinceramente me ne vergogno un po’. Dopo cena, dal terrazzo del bungalow sentivo uno strano rumore. Dopo un’attenta valutazione, sono arrivata ad una conclusione, qualcuno stava facendo motocross proprio sotto di noi, nelle vicinanze del fiume. Sinceramente la cosa, alquanto strana, mi ha indignato e non poco, mi infastidiva sopratutto perché quel rumore avrebbe seriamente disturbato gli animali. L’indomani, in mezzo ad una mandria di bufali ho sentito lo stesso identico rumore, sarei sprofondata!

30 Agosto

Ore 5 suona la sveglia. Colazione sul terrazzo mentre, davanti a noi, anche oggi, sorge un meraviglioso sole. Partiamo speranzosi, dobbiamo assolutamente vedere i big five. In effetti, iniziamo bene, incontriamo giraffe e zebre e poco dopo ci troviamo la strada bloccata da una mandria di bufali che in poco tempo circonda completamente la nostra macchina. Ripartiamo e in giro di poco tempo vediamo una moltitudine di animali, impala a non finire, gnu, ippopotami, coccodrilli, elefanti e tre leoni che riposano sotto un albero. Siamo felicissimi ed emozionati ma le sorprese non finiscono. Un gruppo di macchine ferme sul ciglio della strada ci avvisa della presenza di due leopardi spaparanzati sui rami di un albero . Riprendiamo la strada e poco dopo un turista ci informa che due leoni stanno riposando proprio sul ciglio della strada, meravigliosi. All’interno del parco è importantissimo il passaparola che si innesca con le macchine che si incrociano lungo la strada. Gli ultimi avvistamenti vengono segnalati sulle mappe che si trovano all’interno di ogni campo e vengono aggiornati di continuo. Riparte la ricerca, siamo a 4 big five, manca solamente il rinoceronte. Di lì a poco veniamo nuovamente premiati, vediamo 5 rinoceronti sdraiati sotto un albero. Felicissimi per tutti i meravigliosi avvistamenti, proseguiamo ancora ed ecco che il Kruger ci regala una stupenda cartolina dell’Africa. Su un’enorme masso, accovacciato, quasi in posa, un’altro bellissimo leone, che fotografiamo e riprendiamo mentre sbadiglia di continuo. Siamo al settimo cielo, decidiamo di prendere la strada per il Pretoriuskop rest camp, dove alloggeremo una notte, prima di arrivare però, ci fermiamo vicino ad un fiume, dove il passaggio di un leone crea il panico e il fuggifuggi generale di tutti gli animali. Una volta arrivati al campo, andiamo a comperare il necessario al supermercato, forse il meno rifornito che abbiamo incontrato lungo il parco, per la nostra ormai classica grigliata. Andiamo a dormire con gli occhi che brillano, oggi siamo stati veramente fortunati e dobbiamo ringraziare questo meraviglioso parco che ci sta regalando emozioni indimenticabili.

31 Agosto

Oggi ci alziamo con molta calma, è il nostro ultimo giorno all’interno del Kruger. Già mi si stringe lo stomaco nel pensare di lasciare questo meraviglioso parco. Partiamo e subito incontriamo un gran numero di elefanti, impala, giraffe e anche un rinoceronte. Dopo una veloce colazione al campo skukuza , davanti a noi sulla strada, notiamo un gran numero di macchine ferme. Subito non riusciamo a vedere niente ma all’improvviso ecco spuntare 2 leonesse che tranquillamente passeggiano sulla strada, tra le macchine, non curanti dei turisti che increduli continuano a scattare foto. Da non credere, siamo fuori di testa dalla gioia, ripartiamo e dopo poco, completamente soli, notiamo qualcosa sul fondo della strada, all’inizio non riusciamo a capire di cosa si tratta,ma più si avvicina più ci emozioniamo, un meraviglioso leone passeggia tranquillo verso di noi e passa a pochi cm dalla nostra macchina. Vi lascio immaginare la nostra euforia, da non credere! Ci riprendiamo dalla bellissima esperienza e ripartiamo lungo il parco che ci regala continui avvistamenti, elefanti, giraffe, ippopotami, babbuini, bufali e ancora un leone e un leopardo. Anche oggi abbiamo avuto la fortuna di vedere tutti i Big Five. Ci piace pensare che gli animali sappiano che oggi è il nostro ultimo giorno al Kruger e vogliano in qualche modo salutarci. Lasciamo definitivamente il parco, in macchina c’é un gran silenzio, siamo molto tristi e io a stento trattengo le lacrime anzi, sinceramente, proprio non le trattengo. Ora, davanti a noi distese infinite di coltivazioni di banane e dopo qualche km ci rendiamo conto che il nostro sguardo è ancora alla ricerca di animali e a quel punto scoppia una gran risata. In meno di 45 minuti siamo all’interno del Marloth Park. Per la nostra ultima notte in Sudafrica abbiamo prenotato al Myuradora safari lodge, una struttura che si trova proprio all’interno del parco, un po’ nascosta ma veramente bella. Il nostro cottage è curato nei minimi particolari, bellissimo e molto grande, sul terrazzo godiamo di una bellissima vista sul fiume da dove è possibile vedere gli animali. Meno male che non è ancora finita, penso io! Infatti da li a poco, riceviamo la visita di una numerosissima famiglia di facoceri, l’animale preferito di mio marito. Ma dico io, con tutti i bellissimi animali che ci sono proprio il facocero? Per carità è simpaticissimo ma in quanto a bellezza ne vogliamo parlare? Assaporiamo l’ultimo meraviglioso tramonto africano e dopo una romantica cena a lume di candela, andiamo a dormire. Anche questa avventura è giunta al termine, domani ci attende il volo che ci riporterà in Italia. Siamo tristi ma allo stesso tempo ci sentiamo fortunati per avere avuto la possibilità di fare questo viaggio, che ci ha regalato tantissime emozioni, a volte difficili da raccontare.

A distanza di qualche mese, ho ancora impresse nel cuore e nella mente le incredibili meraviglie che mi ha donato questa grande terra. Il Sudafrica è il paese dei contrasti, dei mille colori, dei paesaggi incredibili e sempre diversi. Il contatto diretto con la natura e con gli animali è un’esperienza unica e magica. Io amo viaggiare, amo gli animali ma soprattutto amo le bellezze che solo la natura sa donare. Allora… a presto Sudafrica!



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