Destinazione: Sudafrica….e non solo!!!!

Quest’anno siamo molto titubanti sulla scelta delle nostre vacanze anche perché, causa nuovo lavoro, non abbiamo molto tempo a disposizione, ma soprattutto perché alla fine di giugno non sappiamo ancora se le date scelte per le mie ferie saranno accettate. Finalmente arriva la “sudata firma” e così io e la mia dolce metà ci guardiamo...
Scritto da: cooltrudy
destinazione: sudafrica….e non solo!!!!
Partenza il: 30/07/2008
Ritorno il: 17/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Quest’anno siamo molto titubanti sulla scelta delle nostre vacanze anche perché, causa nuovo lavoro, non abbiamo molto tempo a disposizione, ma soprattutto perché alla fine di giugno non sappiamo ancora se le date scelte per le mie ferie saranno accettate. Finalmente arriva la “sudata firma” e così io e la mia dolce metà ci guardiamo negli occhi con il grande desiderio di atterrare in continente africano quest’estate, anche se sappiamo che sarà impresa ardua trovare un biglietto “economico” per qualsiasi nazione africana per le prime due settimane di agosto. Accantonata l’idea del Gambia (purtroppo ci hanno annullato il volo il giorno dopo la prenotazione!) ci buttiamo sul Sudafrica, anche se siamo un po’ titubanti per il fatto che là in agosto è inverno e per il timore che sia una meta un po’ troppo “turistica e occidentale”, ma siamo affascinati dai vari racconti di amici e conoscenti e, ovviamente, dei racconti positivi dei turistipercaso, quindi…Ci convinciamo! Così prenotiamo il nostro biglietto aereo (circa 1000 euro): partenza il 30.7 da Milano Linate e arrivo ad Amsterdam, da cui si ripartirà il giorno successivo con destinazione Johannesburg (dopo 10 ore e 40 di volo!) e ritorno il 16.8 da Johannesburg con scalo a Parigi (con circa 40 minuti di tempo tra i due voli…Tempo che, come sospettavamo, si rivelerà troppo poco a fine vacanza!!!!).

Fatto questo ci armiamo di Lonely Planet e raccogliamo un po’ di informazioni per dare una parvenza di organizzazione al nostro viaggio. Non siamo soliti decidere prima, siamo più persone che amano l’avventura, ma sappiamo che le cose da fare sono tante e il tempo invece poco, quindi cerchiamo almeno di prenotare il minimo indispensabile!!!!! Quello che prenotiamo, tutto da internet, sono quindi: l’hotel ad Amsterdam, l’hotel per la prima notte a Johannesburg, la macchina, il volo interno e, ovviamente, il pernottamento al Kruger! Per la prenotazione degli alberghi ci affidiamo al sito www.Booking.Com, che si è rivelato già molto utile in varie occasioni! Sia per Amsterdam che per Johannesburg scegliamo un hotel che sia carino ma vicino all’aeroporto, così una volta arrivati ad Amsterdam possiamo mollare le valigie ed andare tranquillamente in centro, mentre a Johannesburg non ci dobbiamo addentrare nel centro della città (da tutti considerata brutta e pericolosa) alle dieci di sera, tanto le nostre intenzioni sono di prendere la mattina dopo un volo interno con destinazione Cape Town! Prenotiamo quindi il volo interno per l’1.8 verso le 10.30 con arrivo a Città del Capo alle 12.15 con la compagnia aerea low cost sudafricana, la Kulula (www.Kulula.Com), che paghiamo circa 75 euro a testa. Per il Kruger prenotiamo invece sul sito www.Parks-sa.Co.Za, sito ufficiale dei parchi nazionali sudafricani, e decidiamo di trascorrere due sere all’interno del parco (una all’Olifant, situato più o meno al centro del parco, e una al Punda Maria, situato a nord). Per essere più sicuri decidiamo di prenotare anche i safari mattutini, quelli cioè organizzato dai vari camp alle 5.30 del mattino, che paghiamo ciascuno circa 30 euro in due!! La cosa più complicata si è rivelata il noleggio dell’auto, soprattutto perché ci è stato più volte ribadito di controllare che l’assicurazione coprisse anche i danni per i vetri, gli pneumatici e gli specchietti. Purtroppo cercando sui vari siti non riusciamo a trovare un’assicurazione “supercasco”, così rassegnati, cerchiamo la macchina più economica, che riusciamo a trovare sul sito “enoleggioauto”, dove per 321 euro ci prenotano presso l’agezia “First Car rental” una Ford Fiesta con assicurazione casco e franchigia illimitata, dicendoci che da pagare in loco ci sarà solo una piccola parte extra (circa 70 euro), che comprende le tasse di iscrizione e l’”abbandono” della macchina (dal momento che la ritireremo a Cape Town e la lasceremo a Johannesburg).

Finalmente arriva il giorno della partenza…

Mercoledi 30 luglio, Amsterdam Finalmente in vacanza!!!!Partiamo puntualissimi da Linate (dove al check in abbiamo anche incontrato per caso due mie amiche in partenza per Cuba!!!!!) e verso l’una atterriamo ad Amsterdam. L’albergo che abbiamo scelto è il Citizen M (94 euro per una notte, colazione esclusa), che è letteralmente a due passi dall’aereoporto. Quindi recuperati i nostri zaini ci avviamo passin passetto verso l’hotel, dove, appena arrivati, iniziamo a respirare l’”aria tecnologica” che si respira in terra olandese!! Infatti appena varcata la soglia dell’albergo (carino!) ci accoglie un sorridente ragazzo olandese che ci spiega che i computer che vediamo servono per il nostro “check in fai da te”! Divertiti ci mettiamo all’opera e, dopo qualche piccola difficoltà, riusciamo finalmente a fare tutto e ci possiamo finalmente avviare verso la stanza! La stanza è letteralmente minuscola, diciamo un loculo…Ma molto molto piacevole!!! Infatti in uno spazio di circa dieci metri quadri (più o meno!!!) ci sono letto, doccia, lavandino e bagno (rigorosamente circondati da porte scorrevoli trasparenti), ma il tutto è pulito e messo in modo tale che non si crei assolutamente un clima claustrofobico e poi, ciliegina sulla torta, il tutto funziona solo con una specie di computerino collegato a una tv schermo piatto appesa di fronte al letto!!!! Dopo esserci un po’ riposati ci mettiamo in moto per la nostra visita pomeridiana nella capitale olandese!! Dall’aereoporto prendiamo il comodissimo treno che porta, in circa un quarto d’ora, alla stazione di Amsterdam, dove, con un pullman, andiamo al Van Gohg Museum. Il museo è molto bello, su tre piani, il primo dei quali è dedicato interamente alle opere di Van Gogh, mentre negli altri vengono esposte anche opere di altri artisti. Non avendo molto tempo ci dedichiamo con maggiore attenzione al primo piano, dove i dipinti dell’artista olandese sono esposte con ordine e rigore…Molto bello!!!! Dopo aver visto velocemente anche gli altri due piani usciamo dal museo e ci avviamo a piedi verso il centro, percorrendo le belle vie della città lungo la cerchia dei canali e finalmente arriviamo in piazza Dam, dove incontriamo un’amica di vecchia data, residente da qualche anno ad Amsterdam. Con lei proseguiamo il nostro giro e dopo un aperitivo e molti ricordi ci facciamo consigliare un ristorantino tipico per la serata. E così ci ritroviamo seduti ad un tavolino esterno del Haesje Claes (www.Haesjeclaes.Nl), dove assaporiamo due piatti tipici della cucina olandese: lo stamppot, una specie di spezzatino con verdure varie, e la famosa zuppa di piselli, la erwten soep, entrambi buoni…In particolare la zuppa! Prima di tornare in albergo facciamo un giro veloce nel quartiere a luci rosse…È a dir poco caratteristico, ma tranquillo e sicuramente da vedere anche solo di passaggio se si è ad Amsterdam!!!! Giovedì 31 luglio, Johannesburg La mattina seguente, dopo non poche peripezie all’aereoporto (tra i problemi con il check in “fai da te” e il cambio dei posti visto che altrimenti avremmo dovuto passare tutto il viaggio seduti vicino a degli estranei!), ci imbarchiamo finalmente sull’aereo verso il Sudafrica. Atterriamo, dopo dieci ore, all’aereoporto di Johannesburg. Sono le nove e mezzo di sera, così mentre aspettiamo le valigie avvisiamo il proprietario dell’albergo che avevamo prenotato del nostro arrivo, visto che su booking avevamo visto che l’orario di check-in terminava alle 22.00. Come scritto da coloro che avevano già commentato l’hotel, il viaggio tra l’aereoporto e l’albergo è molto breve, soprattutto perché il “pilota” ha una guida a dir poco sportiva!!!!!! L’hotel, Chamonix Guesthouse (700 R colazione inclusa, più 200 R per il trasporto!!), è in realtà più una casa privata con giardino con delle dependance (credo 5!!!) che fungono da stanze! La camera è carina e pulita e devo ammettere che il proprietario è stato molto gentile e disponibile e la mattina ci ha preparato una meravigliosa colazione all’inglese…La prima di abbondanti colazioni in Sudafrica, ma sicuramente una delle migliori!!! Venerdi 1 agosto, Cape Town : centro città, Table Mountain, Signal Hill, Waterfront Sazi e soddisfatti ci facciamo riaccompagnare all’aereoporto, dove prendiamo il nostro terzo volo e ci spostiamo a Cape Town…Finalmente inizia la vacanza vera e propria!!!!!! Ritiriamo quindi la nostra fantastica Ford Fiesta, nuova, verde con A/C e, con nostra grande sorpresa, con autoradio incorporata…Peccato non aver portato neanche un CD…Vorrà dire che ci diletteremo ascoltando la radio sudafricana!!!!!! All’agenzia ci danno anche la possibilità gratuita di dare il nome di un secondo guidatore, e io…Che pensavo di averla scampata!!!!!!! Montiamo in macchina diretti al centro di Cape Town…E i primi momenti di guida si rivelano a dir poco difficoltosi…Vista la guida a destra!!!! Tra l’altro dopo pochi minuti si mette a diluviare…Ci mancava solo questa!!!! Per fortuna una nostra amica ci ha prestato prima della partenza una cartina dettagliatissima della città così, imboccando a volte strade vietate ed avendo evitato i primi incidenti, arriviamo al centro informazioni turisti!!! Dobbiamo ancora decidere cosa fare e, soprattutto dove dormire, così mi limito a chiedere la guida “Portfolio”, una guida che ci è stata vivamente consigliata dal momento che lì si trovano carinissimi b&b a prezzi ragionevoli, per tutte le regioni del Sudafrica. Devo ammettere che ci è stata molto utile!!!!!!! Dopo non poche titubanze scegliamo il Bluegum Hill (www.Bluegumhill.Co.Za; bghguest@global.Co.Za) situato in Merriman Road, nella zona detta Green Point.

Dista circa cinque minuti in macchina dal centro e la proprietaria, Aissa, è così gentile, che nonostante i lavori di ristrutturazione (minimi!) ci offre una bella stanza con vasca idromassaggio (550 R, colazione inclusa)…Che accettiamo di buon grado!!! Nonostante la pioggia dalla grande vetrata che dà sul terrazzino si gode poi una bella vista: si vede il grande stadio in costruzione per i Mondiali del 2010 e dietro si scorge la distesa azzurra del mare!!!! Parliamo un po’ con Aissa, che ci dà dei consigli su quello che c’è da vedere a Cape Town e sul nostro viaggio e, gentilissimamente chiama anche la Table Mountain per sapere se la funicolare funziona…Purtroppo la risposta è negativa, ma ci consiglia di andare lo stesso, perché anche dal parcheggio della partenza si gode di una vista eccellente!!!! Per fortuna ha smesso di piovere (fa comunque freddissimo…La giacca a vento è d’obbligo!) e così ci avviamo verso il centro.

Lasciamo la macchina e giriamo per le vie di Cape Town…Devo dire che è abbastanza tranquilla e si gira a piedi senza problemi!!! Percorriamo Long Street, ammiriamo le bancarelle di GreenMarket Square (peccato che fosse solo il primo giorno…Altrimenti avrei comprato di tutto e di più!!!!!), gironzoliamo un po’ e vediamo, da fuori visto che ormai è troppo tardi, lo Slave Lodge, l’Houses of Parliament e il District Six Museum (vivamente consigliato da Aissa..Peccato che fosse chiuso!!!). Dopo la nostra passeggiata riprendiamo la macchina diretti alla Table Mountain.

Pochi minuti e arriviamo al parcheggio della partenza della funicolare…C’è una vista a dir poco favolosa!!!!!!Scattiamo le foto di rito al tramonto, ci godiamo per un po’ la vista e poi ci dirigiamo verso Signal Hill…Anche da qui la vista è molto bella (anche se non c’è paragone rispetto alla Table Mountain) e soprattutto si ha la possibilità di ammirare, da lontano, Robben Island!!! Alle sei ormai è già buio pesto e decidiamo di terminare il nostro giro di Cape Town al Waterfront, il porto. E’ un posto assolutamente turistico, ricco di negozi e ristoranti…Superoccidentale, ma non male..Per una serata!!! Sabato 2 agosto: Clifton, Chapman’s Peak Drive, Cape of Good Hope Nature Reserve, Boulders Beach, Betty’s Bay La mattina dopo ci rimettiamo in viaggio…Vogliamo vedere tante cose e spingerci il più in là possibile! La prima tappa che facciamo, non lontano da Cape Town, è Clifton: è un posto fantastico, ci sono spiagge bianchissime separate da rocce di granito..Uno spettacolo, peccato che faccia un freddo pazzesco e non ci si possa fermare più di tanto!!!! L’idea ora è quella di raggiungere Cape of Good Hope passando dalla Chapman’s Peak, una strada panoramica, che tutti consigliano di percorrere al tramonto, ma purtroppo la nostra tabella di marcia non ce lo permette!!!! Quando arriviamo ci rendiamo conto che è stata una fortuna non aver cambiato totalmente il nostro programma per percorrere questa strada al tramonto. Infatti è chiusa per lavori ed è percorribile solo per un breve tratto…E’ bella, non c’è che dire, ma purtroppo il tempo non è molto clemente e quindi non la godiamo appieno!!! Allungando un pochino il nostro viaggio raggiungiamo finalmente l’ingresso della Cape of Good Hope Reserve (55 R per persona!!)..Caratteristico, ci sono dei punti molto belli! Ci spostiamo poi a Boulders Beach per vedere i pinguini…L’ingresso costa 25 R a persona, i pinguini sono stracarini e meno puzzolenti del previsto..Purtroppo però si possono vedere solo camminando da una passerella di legno!!! Ci spostiamo però verso il punto più lontano (comunque segnalato sulla mappa che danno all’ingresso!) dove si possono vedere i pinguini e ci ritroviamo su una spiaggetta praticamente circondati da alcuni pinguini più audaci…Carino!!!!! La nostra prossima tappa sarà Hermanus, che decidiamo di raggiungere percorrendo la Rte 44. Sappiamo che è più lunga rispetto alla N2 e che probabilmente in serata non riusciremo a raggiungere Hermanus, ma la lonely ne parla benissimo e così ci avventuriamo per questa via! Devo dire che è veramente una strada bellissima…Da una lato e le montagne e dall’altra il mare e alcuni punti sono davvero spettacolari.

Arriviamo nei dintorni di Betty’s Bay e decidiamo di vedere la colonia di pinguini che c’è a Stony Point e poi cercare un posto dove andare a dormire…Oggi abbiamo fatto circa 200 km e sono già le 5 del pomeriggio!!!! Stony Point si rivelerà la sorpresa migliore della vacanza!!! Arriviamo infatti in un posto con due o tre turisti oltre a noi…C’è anche qui una passerella di legno, ma si arriva ad un punto a dir poco fantastico dove non c’è solo qualche pinguino come a Boulders, ma ce ne sono centinaia!!!!!Sarà che è il tramonto, sarà che è uno spettacolo incredibile, tant’è che se l’avessimo saputo non ci saremmo fermati a Boulders e saremmo venuti direttamente qui…È meno famoso (e quindi meno turistico) ma sicuramente non c’è paragone!!!!!! Tra l’altro ci siamo particolarmente affezionati a un pinguino che ci è stato vicino tutto il tempo mentre fotografavamo un pinguino che covava!!!!!CHE SPETTACOLO INDESCRIVIBILE!!!!!! Stiamo circa un’ora, nonostante il freddo, e poi ci rimettiamo in marcia alla ricerca di un posto dove dormire…E questa si rivelerà un’ardua impresa!!! Già affezionati a Portfolio, ci fermiamo al Bucaco Sud…Entriamo (e non sembra un gran che) ma troviamo solo un ospite, che ci dice che però il padrone non c’è e non si sa quando tornerà e che non sa se ci sono stanze libere! Non abbiamo voglia di aspettare, anche perché il posto non ci ispira molto, e così ci rimettiamo in macchina per cercare un altro posto dove dormire! Purtroppo non sappiamo ancora che dopo il tramonto del sole c’è solo una mezz’oretta di autonomia, dopo di che cala un buio così fitto che vedere a un palmo diventa impossibile, visto che le strade non sono praticamente illuminate e che, non avendo una mappa dei vari paesini, diventa impossibile orientarsi. Tra l’altro sembra proprio che dopo le sei di sera il mondo finisca: non si vede in giro neanche un’anima viva e tutto sembra chiuso, sarà complice il fatto che siamo in bassa stagione…Ma passa un’ora e mezza e siamo disperati perché siamo tra l’altro arrivati fino Kleimond, dove però non abbiamo trovato neanche un posto dove fermarci..

Siamo ormai disperati quando ci accostiamo a un ragazzo su un furgoncino per la protezione delle balene, a cui chiediamo se sa dove si trova un b&b di Kleimond che abbiamo visto su Portfolio…Lui purtroppo non lo conosce, ma ci propone di accompagnarci in un posto che conosce a Betty’s Bay, probabilmente impietosito dalle nostre facce distrutte!!! Ci accompagna così alla Aandkoor Guest House (www.Aandkoor.Co.Za; bookings@aandkoor.Co.Za). Il posto è chiuso…Ma i proprietari ci fanno il favore di darci una stanza..Che devo ammettere essere carina e pulita e alquanto spaziosa!!!La colazione non è il massimo, ma il proprietario è stato così gentile e cortese e tutto il resto è stato così gradevole che mi sento assolutamente di consigliare questo posto!!!!!! Domenica 3 agosto: Hermanus, Gansbaai, Cape Agulhas Di nuovo in partenza ci dirigiamo verso Hermanus, famosa per l’avvistamento delle balene! Arrivati al grande parcheggio della piazza di Hermanus scendiamo dalla nostra Fiesta e appena volto gli occhi verso il mare vedo la pinna di una balena…WOW!!!!! Questa baia è piena di balene, che ci dilettano con evoluzioni e spruzzi, purtroppo però la giornata non è delle migliori…C’è un vento pazzesco e quindi, nonostante sia uno spettacolo bello e rilassante, siamo costretti a risalire in macchina e a ripartire…PECCATO!!! La nostra prossima meta è Gansbaai, famosa per le immersioni nella gabbia per vedere lo squalo bianco! Nonostante l’idea sia quella di non fare questa avventura, la mia dolce metà si fa tentare e così ci fermiamo a chiedere informazioni al The Great White Adventure Centre (www.Adventure-centre.Co.Za), che si trova proprio sulla strada principale. Qui due ragazze estremamente gentili e convincenti ci dicono che si tratta di un’escursione in barca organizzata dalla Shark Lady, alla quale possono partecipare fino a un massimo di venti persone. Ci spiegano che si esce in barca e dopo un viaggio di circa venti minuti si arriva in un punto ricco di squali bianchi, dove verrà calata la gabbia, che rimane attaccata alla barca, e che per circa venti centimetri rimane in superficie (in questo modo si può respirare…Infatti danno in dotazione solo muta e maschera, non si usano ne bombole ne altro altrimenti gli squali si spaventano!!!!!). Ci dicono che dentro la gabbia ci stanno 4 persone e che l’immersione dura per ogni gruppo circa venti minuti!!!!Dopo aver permesso a tutti gli animi coraggiosi di immergersi con gli squali, l’escursione prevede una breve deviazione più tranquilla in due baie, una dove si possono vedere i pinguini e l’altra dove si possono vedere le foche. Il tutto ha un costo di 1100 R per persona, sia per chi fa l’immersione sia per chi, come me, non ha intenzione di buttarsi in mare, compreso di colazione e pranzo. Siamo molto titubanti perché, dal momento che queste escursioni sono organizzate solo alla mattina e durano in tutto circa quattro o sei ore, rallenteremmo di molto la nostra tabella di marcia. Il tutto è però molto elettrizzante e così decidiamo di prenotare e ci facciamo consigliare un posto in cui dormire da queste gentilissime ragazze. Ci indirizzano quindi al The Whale Cove, dove per circa 300 R in due è possibile pernottare. Purtroppo, nonostante il padrone sia un vecchietto di origine italiana, non mi sento proprio di consigliare questo posto…Non è proprio pulito e le camere sono a dir poco spartane…Per una notte ci si adatta, ma certo non è stato il massimo!!!!! Il pomeriggio giriamo un po’ in questa cittadina (tranquilla, anche se non c’è niente di che!!!) e decidiamo di sfruttare il resto della giornata per andare e vedere Cape Agulhas…Meta che non volevamo perdere e che è anche abbastanza vicina per fare avanti e indietro e riuscire a tornare prima dell’ora X, ossia le sei del pomeriggio, quando il mondo in Sudafrica smette di esistere!!!!!!!!! Percorriamo circa 70 km, di cui una buona parte su una strada sterrata in mezzo alla campagna (ma la nostra Fiesta è fedele e nonostante la paura non perde un colpo!!!!!!), attraversando delle vallate di un verde indescrivibile e arriviamo al punto più a sud dell’Africa. Anche qui il vento non ci dà tregua, ma ci permette di vedere bene l’infrangersi delle onde dei due oceani uno sull’altro. Scattiamo qualche foto di rito e poi torniamo verso Gansbaai.

Lunedì 4 agosto: Gansbaai, Mossel Bay La mattina dopo alle sette e trenta siamo già al porto di Gansbaai pronti per la nostra avventura. Ci spiegano il da farsi, ci offrono una mini colazione, indossiamo i giubbotti salvagenti e siamo pronti per la partenza!!!!Per fortuna l’oceano oggi sembra più calmo e non c’è vento…Fa comunque freddissimo in barca!!!!! L’esperienza con gli squali è a dir poco emozionante…È pazzesco quanto siano enormi e devo dire che la mia dolce metà che si è spinto nella gabbia racconta il tutto come UNICO! Purtroppo però l’oceano non è così calmo come sembra e la muta è un po’ troppo sottile per le acque gelide dell’Atlantico a tal punto che tutto questo sortisce l’effetto congestione sul mio povero ometto. Ad un tratto ho pensato di perderlo e così siamo costretti a tornare a riva con un gommone (di cui poi approfitteranno altre 4 persone…Evidentemente non era l’unico a non avere il fisico!!!!!;)) saltando la visita alle foche e ai pinguini! Dopo circa due ore, grazie alle mie doti di crocerossina esperta, riesco a fargli prendere un po’ di colore e a far si che si riesca a rimettere in posizione verticale…Altro che squali!!!! Dopo aver assaggiato la fantastica zuppa offerta per pranzo e aver ordinato il filmino della giornata da spedirci a casa (per non dimenticare l’esperienza, ma soprattutto per goderci la parte che non abbiamo visto!!!) ripartiamo, con la sola idea di fare più km possibili! Riusciamo ad arrivare fino a Mossel Bay, proprio all’inizio della Garden Route. Lì dormiamo in una camera superconfortevole in un B&B consigliato da Portfolio, il Bar-T-Nique (www.Bar-t-nique.Co.Za; info@bar-t-nique.Co.Za), posto molto carino e da cui si gode una bellissima vista della città.

La sera, per la prima volta in tutta la vacanza, andiamo al ristorante (le altre sere eravamo così stanchi ed era così buio intorno che, non essendo dei mangioni, ci accontentavamo della spesa che facevamo di giorno!!) per festeggiare non solo la rinascita del mio lui dalla congestione, ma anche il suo compleanno dell’indomani!!! La padrona del b&b, una simpatica e gentilissima inglese, ci consiglia il Kingerfish, ristorante di pesce consigliato anche dalla lonely, ristorante molto carino dove mangiamo due grandi piatti di pesce per soli 150 R! Il pesce è molto buono e freschissimo, non c’è che dire, peccato solamente che i piatti siano un po’ delle “americanate” e quindi il pesce è affogato da mille salsine che ne mascherano completamente il gusto!!!!! Martedì 5 agosto: Port Elizabeth, Addo Elephant National Park A questo punto siamo un po’ titubanti sul da farsi, sappiamo solo che il 13 sera dobbiamo essere dentro il Kruger, che ci piacerebbe tantissimo riuscire a vedere sia il Lesotho che lo Swaziland, che io vorrei passare per St. Lucia e dintorni e che la mia dolce metà, che ama capire come vive la gente del posto, vorrebbe vedere una township degli xhosa, una delle popolazioni nere originarie del Sudafrica. Purtroppo il tempo è quello che è e le distanze sono enormi e quindi ci rechiamo all’ufficio turistico di Mossel Bay per capire un pochino cosa possiamo fare e come organizzarci per i prossimi giorni. Purtroppo non ci sanno aiutare per niente e ci consigliano di rivolgerci all’ufficio di Port Elizabeth. Ci aspettano i quotidiani 300-400 km di viaggio, ormai iniziamo a essere preparati a questi ritmi…Per fortuna siamo mattinieri…Così possiamo sfruttare appieno la giornata!!!! Purtroppo però all’ufficio turistico di Port Elizabeth non sono molto più preparati rispetto a Mossel Bay, ma sono comunque gentilissimi (forse perché non vedono un turista da anni!!!!!) e ci dicono che i villaggi xhosa si possono vedere solo tramite gruppi organizzati e che si trovano più verso la costa e quindi fuori mano rispetto al Lesotho. A questo punto però c’è il problema della notte…Port Elizabeth è una città incasinatissima e non ci ha fatto per niente una bella impressione (quindi si può tranquillamente non vedere!!!!) e quindi non vogliamo fermarci molto più del necessario! Con l’aiuto della simpatica signora dell’ufficio turistico prenotiamo quindi una camera all’Addo Elephant National Park, dove dobbiamo arrivare entro le sette di sera (la chiusura dei cancelli per il parco è alle 17.30, ma visto che staremo nel main camp all’esterno possiamo permetterci di arrivare entro le 19, orario di chiusura della reception).

Il bungalow non è il massimo, ma siamo felici perché appena parcheggiamo vediamo passeggiare un elefante!!!! Per sfruttare la sera prenotiamo un safari notturno, dalle sei alle otto…Il nostro primo safari!!!!!! C’è una guida bravissima con noi che ci spiega un sacco di cose per ogni animale che incontriamo e siamo così fortunati che vediamo una iena e degli sciacalli che stanno cenando con un povero kudu!!! La sera ceniamo al ristorante del main camp…È l’unico posto dove possiamo ordinare qualcosa di “tipico”, carne di struzzo (un po’ “gnucca”) e carne di kudu (più tenera), purtroppo però nel mio piatto trovo un capello e riesco a mangiare solo due bocconi. Avverto il cameriere che però non chiede neanche se mi deve portare un altro piatto in sostituzione e che ci presenterà poi il piatto nel conto…Insomma, non è stata molto gradevole come cosa, visto che non ho praticamente mangiato niente!!!!! Mercoledì 6 agosto: Addo, East London Il giorno dopo alle sei e mezza siamo già in macchina all’interno del parco, purtroppo c’è un po’ di nebbia e quindi la prima parte non riusciamo a vedere molti animali…Ed è un peccato, visto che comunque questa è la zona più pianeggiante e meno alberata del parco! Vediamo tantissimi facoceri e struzzi, molti sciacalli e bufali ma nessun felino e nessun elefante per un bel po’! La velocità massima all’interno del parco è di 40 km/h e le strade principali sono asfaltate, ma le altre sono sterrate! Purtroppo la nostra Fiesta non resiste già più e ci accorgiamo di avere una gomma a terra! Torniamo quindi al main camp dove c’è il benzinaio e ci facciamo controllare la gomma…Purtroppo il buco c’è, ma il “meccanico” che c’è ce la sistema mettendo una “pezza” e assicurandoci che è come nuova e che non c’è bisogno di cambiarla e che possiamo stare più che tranquilli…Speriamo, visto che dobbiamo arrivare fino a Johannesburg!!!!! Tornati nel parco per fortuna la nebbia si è diradata, ma gli animali che incontriamo sono sempre gli stessi!!!! Per fortuna arriviamo a una pozza d’acqua dove finalmente vediamo gli elefanti…Pian piano da 5 che sono diventano una trentina…Che spettacolo!!!!! Usciamo dal parco verso l’una…Da sottolineare che la seconda parte del parco (lo vedete indicato sulla cartina che vi danno) verso l’uscita sud (dalla parte opposta rispetto al main camp) non ci sono praticamente animali, infatti non è neanche recintata!!!!!! Ora ci aspettano quattro ore di macchine…L’obiettivo è arrivare il più lontano possibile!!!! Sulla strada ci fermiamo a far benzina in una ridente cittadina, Peddie, dove ci sono bancarelle di frutta e di ogni altro genere e dove dei ragazzini ci chiedono un’offerta perché vogliono creare una squadra di calcio…E quando si tratta di calcio la mia dolce metà si fa prendere un po’ la mano e quindi stiamo un sacco a parlare con loro delle prodezze dei giocatori del Milan…Anche qui NO!!!!!!!!!!!! Ci fermiamo a King William’s Town, una cittadina sulla strada verso East London, dove erano indicati dei b&b su Portfolio. Dopo circa un’ora in cui abbiamo girato a vuoto alla ricerca della via indicata (nessuno la conosceva!!!) riusciamo a trovare una cartina della città e a raggiungere il b&b, che sembra molto carino, ma la risposta è “fully booked”, così come altri della città che la signorina della reception ha chiamato per sapere se avevano una stanza per una notte…Siamo esausti e sono già le 4 passate, ma decidiamo di spingerci fino a East London, dal momento che siamo fortunati e almeno c’è la cartina sulla lonely e magari riusciremo a trovare un posto dove dormire!!!!! Ci fermiamo al The Lorie House (www.Loeriehide.Co.Za; info@loeriehide.Co.Za), che sembra il più facile da trovare. Purtroppo anche qui la risposta è “fully booked” e siamo estremamente dispiaciuti perché il posto sembra carino e pulito, ma soprattutto perché la padrona è veramente una persona squisita. Ci ha indirizzato a un altro b&b, ci ha prenotato il ristorante per la sera e ci ha dato un sacco di informazioni utili per il proseguimento della vacanza…Siamo ormai decisi ad andare in Lesotho ed evitare gli xhosa, seppur con molto rammarico, ma non vogliamo andare con un’agenzia o con qualcosa di organizzato! Lorie ci indirizza all’Arum House (www.Arumhouseel.Co.Za; arumhouse@gmail.Com), dove per 650 R abbiamo una camera nuovissima e spettacolare, compresa un’abbondante colazione in una sala altrettanto bella. Non si può dire che il padrone sia dei più simpatici, ma il posto è assolutamente fantastico…Il migliore direi!!!! La sera, come ci è stato consigliato, ceniamo da Ninadeli, che offre sia piatti di carne che di pesce…Stasera ci buttiamo sulla carne, che non è niente male, peccato solo che come al solito il tutto sia affogato nella salsa…Comunque tutto molto buono!! Giovedì 7 agosto: Jamestown, Lesotho La mattina dopo facciamo una splendida colazione nella bellissima sala di Arum House e prima delle otto siamo già in viaggio…Oggi ci aspettano più di 700 km, vogliamo arrivare in Lesotho! La complicazione maggiore è quella di riuscire a raggiungere la N6…Non la troviamo indicata da nessuna parte, ma soprattutto nessuno sa da dove si prende…Ma quasi un’oretta dopo, finalmente ci riusciamo! Il viaggio è lungo, ma per fortuna la strada non è trafficata e man mano che ci spostiamo verso nord il paesaggio cambia ed è molto bello! Ci fermiamo per una pausa all’altezza di Jamestown per fare cambio guida e, mentre fa due passi, la mia dolce metà fa amicizia con una ragazza che sta aiutando una vecchietta a fare l’autostop…Tra una parola e l’altra scopriamo che è una xhosa e che Jamestown è un villaggio di xhosa! Sembra molto carina e gentile, così le chiediamo se può accompagnarci a vedere il villaggio e se può dirci qualcosa…Lei acconsente di buon grado e non solo ci fa fare un giro turistico, ma ci fa anche vedere la sua casa, ci fa conoscere la sua famiglia e, su nostra richiesta visto che siamo nel campo, ci fa vedere anche l’ospedale! Davvero una bella esperienza!!!!!! Continuiamo, più che soddisfatti, il nostro viaggio verso il Lesotho e finalmente, verso le tre e mezza siamo al “Tele Bridge”. Il confine tra il Sudafrica e il Lesotho e segnato da due sbarre di ferro e poco più…Ma il passaggio è più che controllato!!!!!! Sbrigate le pratiche burocratiche superiamo la barriera e iniziamo a respirare l’aria di questo territorio…Non c’è che dire è proprio diverso dal Sudafrica…Qui si respira la “vera africa”!!!! Il paesaggio è a dir poco spettacolare e le persone sono così sorridenti!!!! Non sappiamo dove riusciremo ad arrivare, perché la strada asfaltata è in realtà una sola e con la nostra Fiesta non possiamo sperare di avventurarci in terreni troppo ostici…Siamo già abbastanza fortunati che la gomma con la toppa non abbia ancora dato segni di cedimenti, non possiamo sfidare troppo la sorte!!!!! Verso le quattro raggiungiamo Mohale’s Hoek e, esausti dal viaggio, deciamo di cercare qui un posto dove dormire…Seguendo i consigli della lonely ci dirigiamo all’Hotel Mout Maluti, sperando di trovare posto…Il posto non sembra niente male, ma purtroppo quando chiediamo se c’è una stanza per la notte, la risposta è “fully booked”…Siamo disperati, purtroppo qui non è come in Sudafrica, costellata di b&b in ogni angolo, e le distanze sono un po’ più lunghe da percorrere e soprattutto, l’altro albergo della città è vivamente sconsigliato dalla lonely!!!!! Per fortuna giunge in nostro aiuto il padrone dell’Hotel, un simpatico signore di origine italiana che ci dice che il Malealea Lodge (www.Malealea.Com), altro posto consigliato dalla Lonely, non è così lontano, così chiama lui e ci assicura che c’è un posto per la notte e quindi partiamo a razzo verso la nostra prossima destinazione!!!!!!!! Purtroppo però quando si fa buio siamo ancora in strada, per fortuna il posto è indicato e sulla lonely c’è una descrizione dettagliata, così, al buio più completo, riusciamo a fare anche gli ultimi 7 km di sterrato e raggiungere questo posto sperduto!!!!!!!! Abituati ai confort sudafricani questo non è proprio il massimo, ma è divertente e poi…Ci mancava un po’ di sana avventura!!!!!! Ci fanno vedere il nostro bungalow, una riproduzione dei capanni basotho (tipica abitazione della zona!!!), con due lettini e ci dicono che il bagno è in comune e che la corrente viene tolta alle dieci di sera!!!!! Ci dicono inoltre di affrettarci perché la cena, sta per terminare!! La cena (così come tutti gli altri pasti) si svolgono in un grande salone con dei tavoloni…Si può dire una specie di “mensa”. L’ambiente è quello che è, ma il cibo è buono ed è comunque tutto pulito!!!! Qui si organizzano inoltre molte escursioni a cavallo o a piedi per tutti i gusti…Sappiamo che forse dovremmo rinunciare a qualche tappa, ma non abbiamo voglia di rimetterci subito in viaggio e così ci facciamo tentare da un’escursione a cavallo di due ore per la mattina seguente! Spenderemo per tutto (pernottamento, cena, colazione ed escursione) 800 R.

Venerdi 8 agosto: Lesotho, Ladysmith Alle otto stiamo già montando in sella…Non siamo cavallerizzi provetti (e se ne accorgono subito, tant’è che mi danno un cavallo più esperto…Ma anche più alto L!!!!!), ma dopo l’esperienza in Mongolia montiamo senza paura, o quasi!!!! Il paesaggio che s’incontra è a dir poco mozzafiato!!!! La stessa emozione la proviamo rifacendo con la luce la strada sterrata in macchina…La vista in alcuni punti è davvero incredibile!!!! Ci aspetta ora però un’altra giornata di viaggio…Io vorrei assolutamente andare a St Lucia e, nonostante il tempo sia tiranno, cercheremo di provarci spingendoci oggi il più vicino possibile alla nostra meta! Sulla strada ci fermiamo a Tayateyaneng, cittadina famosa per gli arazzi. Ci fermiamo prima all’Helang Basali Crafts, che purtroppo non offre una vasta scelta, e poi al Setsoto Design, decisamente molto meglio!!!!!! Purtroppo questa è la nostra ultima tappa in Lesotho…Raggiungiamo il confine di Butha-Buthe e in men che non si dica ci allontaniamo da questo squarcio di africa vera, che purtroppo non si ritrova né in Sudafrica né in Swaziland…

Riusciamo ad arrivare fino a Ladysmith prima che cali il buio più completo e lì dormiamo (su consiglio di un maratoneta che abbiamo interrotto durante la preparazione!) al Durnford’s Lodge (www.Durnfordslodge.Co.Za; info@durfordslodge.Co.Za). L’apparenza non è niente male, ma purtroppo le aspettative vengono subito deluse…La camera non è il massimo e, soprattutto non è il massimo della pulizia, la colazione è buona ma niente di che e purtroppo la sorpresa più spiacevole è al momento del pagamento del conto: quando siamo arrivati la sig.Ra ci ha detto che il costo della camera sarebbe stato intorno ai 400 R, ma poi ci fa pagare 550 R, dicendoci che la colazione non era inclusa nel prezzo…Originale per un b&b!!!!! Sabato 9 agosto e domenica 10 agosto: St Lucia Il giorno successivo riusciamo a raggiungere St Lucia, una cittadina turistica, che si rivelerà ricca di emozioni!!!! Per la prima volta in tutta la vacanza decidiamo di fermarci due notti nello stesso posto…Purtroppo anche in questo caso sarà difficilissimo trovare un posto dove dormire, nonostante il posto sia pieno di b&b! Dopo l’ennesimo “fully booked” finiamo alla Santa Lucia guest house (www.Santalucia.Co.Za; rika@santalucia.Co.Za) , un posto molto carino, ma che purtroppo è tutto pieno, ma che consiglio vivamente perché oltre a essere carino e pulito il padrone è un angelo e fa telefonate in tutta St Lucia per trovarci un posto!!!! Fortunatamente riesce a trovarci una sistemazione alla Zulani Guesthouse (www.Zulani.Co.Za; stlucia@zulani.Co.Za). Il posto è carino, la camera non è delle migliori, ma comunque è pulito e la padrona si comporta un po’ come se fosse la nostra mamma sudafricana…Una persona squisita!!!!! Insomma un posto che consigliamo senza ombra di dubbio, spendiamo 1450 R, per due notti, colazione compresa e compreso il servizio di lavanderia!!!! Finalmente la temperatura salendo al nord è più clemente, purtroppo c’è moltissimo vento…Ma comunque abbandonare la giacca a vento è sicuramente è un bel traguardo!!!!! St Lucia è una cittadina a misura d’uomo, si gira tranquillamente a piedi e le cose belle sono sicuramente l’estuario…Letteralmente pieno di ippopotami e coccodrilli, uno spettacolo veramente indescrivibile!!!! L’altra cosa bella è sicuramente Cape Vidal, oltre alla fantastica spiaggia (che purtroppo non siamo riusciti a goderci molto per il troppo vento) il parco è veramente molto bello e poi siamo così fortunati che vediamo da vicinissimo i rinoceronti neri..Che bellezza!!! Entrambe le sere ceniamo fuori…La prima sera all’Ocean Basket, una catena di ristoranti di pesce, dove si gusta del buonissimo pesce fresco, peccato solo che come al solito il gusto venga mascherato da salse e fritture (nonostante il pesce venga chiesto semplicemente alla griglia!!!), la seconda sera invece ceniamo in un posto che si trova accanto a uno dei due internet point (quello in una piazzetta), dove finalmente riusciamo a mangiare un piatto tipico sudafricano:il boerewor, assolutamente favoloso!!!!e in entrambi i casi riusciamo a cavarcela con circa 150 R a testa!!! Insomma St Lucia è un posto assolutamente da non perdere…Soprattutto perché gli ippopotami come si vedono qui (soprattutto se si ha un po’ di pazienza) non si vedono da nessun’altra parte!!! Lunedì 11 agosto: Hluhluwe-Imfolozi Park; Ezulwini Valley (Swaziland) Dopo due giorni di relax torniamo in viaggio…Sulla strada verso lo Swaziland decidiamo di fermarci all’ Hluhluwe-Imfolozi Park, sperando questa volta di incontrare un leone! Il parco è molto bello, vediamo tantissime giraffe e zebre, ma purtroppo non abbiamo molto tempo per girarlo con calma e non riusciamo a vedere nessun leone…Va beh, ci rimane ancora il Kruger!!!!! Entriamo in Swaziland dal Golela gate…E si nota subito la differenza dal Lesotho, c’è una coda mostruosa e tantissimi controlli!!! Purtroppo lo Swaziland non ci colpisce positivamente…Il paesaggio è molto simile al Sudafrica ed è tutto estremamente civilizzato!!! Tra l’altro mentre siamo alla ricerca di un posto dove dormire facciamo un incidente con una signora di colore che oltre a venirci addosso è pure scappata!!!! Dall’albergo ci consigliano di chiamare la polizia per evitare casini con l’assicurazione della macchina, cosa che non si rivelerà una buona idea perché i poliziotti ci trattano come dei delinquenti di prima categoria cercando di ricostruire l’incidente con noi sulla macchina della polizia!!!! Quella sera, esausti da tutti quegli avvenimenti (causati dal solito “fully booked” al Timbali Lodge) dormiamo al Mantega Lodge (www.Mantegalodge.Com; reservations@mantegalodge.Com), posto in cui non ci saremmo mai fermati se non avessimo fatto l’incidente, assolutamente non vale i 660 R che abbiamo speso!!!! Un po’ esausti decidiamo di prenotare l’albergo il giorno dopo a Komatipoort e di chiamare il Kruger per modificare il safari mattutino dell’Olifant con un safari serale, perché purtroppo ci siamo resi conto troppo tardi che l’Olifant e il Punda Maria sono distanti circa 200 km e quindi non vorremo fare tutto troppo di fretta se facessimo il safari alla mattina!!! Al telefono ci dicono che non ci sono problemi, neanche per il prezzo…Speriamo!!!! Martedì 12 agosto: Swaziland; Komatipoort La mattina successiva dopo essere andati a ritirare la denuncia al posto di polizia, decidiamo di andare allo Swazi Cultural Village, per farci un’idea di un villaggio Swaziland…Purtroppo è una delusione: è il classico posto costruito apposta per turisti, dove le persone che ci sono fanno solamente finta di vivere e lavorare lì e dopo un giro deludente con una guida poco vogliosa di badare a noi ci ritroviamo a vedere balletti swazi, carini ma che la gente probabilmente non fa più da centinaia di anni…Insomma, assolutamente da evitare!!! Dopo un po’ di shopping di artigianato locale ci rimettiamo in viaggio verso Komatipoort!!! Lì abbiamo prenotato il Komati River Chalets (www.Komatiriverchalets.Co.Za; komatiriverchalets@agi31.Co.Za; 480 R per una camera doppia, colazione esclusa), molto carino, tranquillo, assolutamente consigliato! La sera ceniamo al The Lion and Leopard, dove per circa 180 R gustiamo un’ottima cena a base di carne!!! Mercoledì 13 agosto, giovedì 14 agosto: Kruger National Park Beh, che dire, il Kruger è il Kruger!!!! Non si può descrivere, è veramente bello e pieno di animali…Ma questo vale soprattutto per la parte meridionale e centrale, mentre intorno al Punda Maria è più difficile vederli!!!! La delusione maggiore è il safari serale dell’Olifant (che tra l’altro aveva un prezzo inferiore rispetto a quello che avevamo pagato noi, ma i cui soldi non ci sono stati assolutamente restituiti) e l’inospitalità delle persone alla reception, soprattutto al Punda!!!! L’altra cosa negativa è che pur avendo visto due leopardi in un giorno non abbiamo visto neanche un leone..Che sfortuna!!!!! Venerdi 15 agosto: Bela-Bela Un po’ delusi dall’assenza del leone, usciamo dal Kruger…Oggi è l’ultimo giorno prima della partenza, e decidiamo di spostarci abbastanza vicino a Johannesburg, ma in un posto tranquillo. Raggiungiamo così Bela-Bela, famosa unicamente per le terme…Che non vorremo perderci per concludere con del sano relax!!!!Purtroppo però l’Aventura Spa Warmabaths non offre camere libere…Insomma non ci va bene neanche questa volta!!!! Così girovagando un po’ raggiungiamo casualmente il Chateau Larice, un posto un po’ fuori e abbastanza carino…Con enormi camere in stile vittoriano, immerse nel verde!!!!! Carino! Bela-Bela non offre molto, a parte le terme, purtroppo non riusciamo a fare neanche lo shopping dell’ultimo minuto, che quindi rimandiamo al giorno seguente…Per fortuna l’aereo è alla sera!!!!! A Bela-bela ceniamo al Greenfields Bela-Bela, dove per 170 R gustiamo una buona cena sullo stile americaneggiante, come al solito!!!!! Sabato 16 agosto: Pretoria, aeroporto di Johannesburg e ritorno a casa…

Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Pretoria per gli ultimi acquisti, non possiamo dire assolutamente di averla vista, ma l’aria che si respira è proprio quella di una cittadina tranquilla…Peccato non aver avuto il tempo di visitarla per bene!!!! Dopo quest’ultimo respiro in terra sudafricana arriviamo in aeroporto e riconsegniamo la nostra adorata macchina, in condizioni pietose, ma nessuno sembra farci molto caso, e raduniamo i regali vari pronti a tornare a casa…Purtroppo!!!!

Il viaggio è stato bello, molto, un po’ stancante visto che abbiamo fatto circa 5200 km in due settimane, quindi la cosa migliore, per chi ha solo due settimane come noi, è prendere un volo interno, per godersi anche un po’ la vacanza!!!! Assolutamente da non perdere dal nostro punto di vista sono il Kruger, St Lucia, il Lesotho e Stony Point…Veramente i gioielli di questo viaggio!!! Viaggio molto bello, ma che ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca…Quella del Sudafrica non è sicuramente la vera africa, non si sente il mal d’Africa quando si parte, è tutto troppo occidentalizzato e il pericolo è che questi aspetti dopo i mondiali saranno sicuramente enfatizzati ed è un vero peccato, perché non si riesce a godere appieno le bellezze di questo paese!!! L’altra faccia della medaglia è che un viaggio così è veramente alla portata di tutti: il Sudafrica non è per niente difficile da girare e neanche pericoloso (prestando ovviamente la giusta attenzione) e soprattutto, in questo periodo dell’anno, non c’è bisogno neanche dell’antimalarica…Con il freddo che fa non si vede neanche una zanzara!!! Il consiglio che do è che magari è meglio farsi un’idea del giro prima di partire e prenotare qualche posto dove dormire, per noi questo è stato un grande problema, soprattutto perché facendo buio presto poi è difficilissimo orientarsi!!!!!! Altre cose è meglio non svelarle (già abbiamo detto troppo)…È bello viverle sul campo!!!!!!



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