Io sto con gli ippopotami

Come ormai è di mia consuetudine, volevo lasciare solamente dei consigli e dei suggerimenti per un viaggio in Sudafrica, terra assolutamente meravigliosa, per cui mi limiterò a dare più informazioni possibili in merito alle tappe toccate. Per prima cosa volevo dire che la compagnia aerea con la quale abbiamo volato (lufthansa) non è stata...
Scritto da: ilTarci
io sto con gli ippopotami
Partenza il: 08/09/2005
Ritorno il: 27/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Come ormai è di mia consuetudine, volevo lasciare solamente dei consigli e dei suggerimenti per un viaggio in Sudafrica, terra assolutamente meravigliosa, per cui mi limiterò a dare più informazioni possibili in merito alle tappe toccate.

Per prima cosa volevo dire che la compagnia aerea con la quale abbiamo volato (lufthansa) non è stata assolutamente delle migliori e, visto che il volo è interminabile (14 ore da francoforte), il mio consiglio sarebbe quello di prendere una compagnia con dei posti a sedere un pò più comodi (a tal proposito consiglio la British Airways). Un altra cosa che ci tengo a precisare è il fatto della guida a destra. Le uniche difficoltà che abbiamo riscontrato sono state nelle rotonde e negli incroci (cmq solo inizialmente), ma per il resto è come guidare una nostra macchina. Anche se la maggior parte delle strade sono in buone condizioni, le autostrade (per come le intendiamo noi) sono pressochè inesistenti (tranne nei pressi delle grandi città come Città del Capo, Durban e Pretoria. Se pensate, come noi, di farvi tutta la costa da Città del Capo a Jhoannesburg, sappiate che passerete delle intere giornate in auto, anche se i km da affrontare non sono poi moltissimi (a meno che non avete 1 mese a disposizione – noi avevamo 3 settimane). Sappiate inoltre che le tratte interne costano davvero poco (si possono trovare offerte della British a 50 euro – averlo saputo prima -…). Per quanto riguarda la delinquenza, sinceramente non l’abbiamo notata, contando che andavamo in giro per le città con telecamere e macchine foto in mano; leggendo Lonely Planet e Mondadori sembrava che non si poteva nemmeno uscire dall’auto… Ma andiamo con ordine: CITTÀ DEL CAPO: un soggiorno in Sudafrica NON è completo se non si visita questa favolosa città. Non manca davvero niente, ci sono splendide sistemazioni per la notte (dal gran lusso alle guest-house) e i ristoranti sono davvero ottimi (ricordo ancora una pazzesca crema di cozze…Da favola). Se volete dormire in una zona tranquilla e a 2 passi dal centro vi consiglio l’Underberg Guest House, con camere con vista sulla famosa Table Mountain. A proposito di essa, un tour sulla stessa è d’obbligo, poi la zona del porto, i centri commerciali, l’acquario, Robben Island e i giardini Kirstenbosch dove avrete modo di vedere la bellissima Protea. Meglio tenersi lontani dalle Town Ship…

PENISOLA DEL CAPO DI BUONA SPERANZA: attraverso la Chapman’s Peak Drive (una delle strade più belle del mondo) si raggiunge questa bellissima riserva naturale. Si passa per diversi vista point dove si ha il mare sulla destra e i famosi 12 apostoli sudafricani sulla sinistra, uno spettacolo da brividi. La riserva del Capo riserva una moltitudine di sorprese: per prima cosa gli animali (da una particolare specie di antilopi agli struzzi) e poi lo spettacolo del mare, che sbatte contro gli scogli. È da visitare per forza, ma attenzione ai babbuini: sono pericolosissimi. Non andate in giro con panini, patatine, biscotti e quant’altro sia commestibile, nemmeno all’interno dello zaino e chiusi, hanno un fiuto micidiale e se vi prendono di mira lanciate lo zaino o la borsa che avete alle spalle e cominciate a scappare!!!! Non è uno scherzo!!! BOULDERS: Boulders è una piccola località che si raggiunge dopo la penisola del capo. È famosissima per essere diventata una sorta di riserva per i pinguini che hanno trovato rifugio nelle sterpaglie sulla bellissima spiaggia. Se pensate di fare il bagno insieme a loro, pensateci bene, l’acqua è gelida!!! A boulders troverete anche un bel negozietto dove comprare prodotti con Alhoe (o come cavolo si scrive), un’istituzione in sudafrica.

HERMANUS: essendo il nostro autunno la stagione ideale per vedere da vicino questi cetacei, questa è stata una tappa d’obbligo e devo dire che siamo stati fortunatissimi nel vedere 2 splendidi esemplari (mamma e pargolo) direttamente dagli scogli. Vi posso assicurare che è un’esperienza irripetibile. La cittadina di Hermanus è davvero graziosa (somiglia a quella cittadina del Maine dove risiede la Signora Flechter) e in più è l’unica città al mondo dove esiste ancora una persona che va in giro con dei campanelli per annunciare l’avvistamento delle balene.

A questo punto il mio consiglio più grande è quello di tornare a Cape Town, prendere un aereo e andare a Durban . Noi abbiamo proseguito in auto fino a quella città ed in ordine siamo andati: OUTDSHOORN: capitale mondiale degli struzzi, è una cittadina che offre un indefinito numero di fattorie e migliaia di struzzi. É ottima se volete fare acquisti sul genere struzzo, ovvero: borse, penne, uova e quant’altro offre il mondo degli struzzi. Un plauso merita anche la carne di struzzo, ottima. Io, viste le ore che ci si impiega da Hermanus (circa 6 senza soste!!!), la sconsiglierei, ma se ci andate fate visita alle Cango Caves, che sono davvero bellissime e le guide che vi accompagnano durante la guida dono validissime.

WILDERNESS: già che c’eravamo sulla strada per Port Elisabeth ci siamo fermati per provare l’esperienza del “Bird Watching”. Siamo assolutamente inesperti, ma la natura offre molto in questa bellissima foresta ricca di laghi e lagune. Una sosta quindi è d’obbligo KNYSNA: la laguna è davvero bellissima, dall’alto i panorami sono stupendi, ma gran parte della cittadina è ancora in costruzione. Anche quì una sosta è consigliata, magari per uno spuntino veloce.

TSITSIKAMMA: ci siamo solo passati velocemente, la nostra tappa era l’Addo Elephant Park PORT ELISABETH: le uniche cose che ci ricordiamo di questa grande città sono le town ship, ma soprattutto le grandi onde che si scagliavono contro gli scogli, mai vista una cosa così.

ADDO ELEPHANT: il nostro primo incontro con la natura selvaggia. Il parco è molto bello, ci sono tante zone per l’osservazione di elefanti (ce ne sono a migliaia) e bufali africani. Con un pò di fortuna si possono avvistare struzzi, zebre e tartarughe giganti. Merita una visita, ma se andate già al Kruger non fermatevi.

EAST LONDON: ci siamo fermati solo per dormire dopo un’interminabile galoppata in cui i panorami erano dati soprattutto da capanne e da ragazzi che chiedevano passaggi in auto per andare a scuola o al lavoro.

DURBAN: la città è immensa, la zona degli hotel offre un bel lungomare, con negozi e bancarelle. Possibilità di visitare anche uno dei più grandi acquari africani. A Durban si possono prenotare anche le immersioni all’interno delle gabbie per l’osservazione degli squali.

SANTA LUCIA: da questa località inizia il vero viaggio all’interno della natura. Santa Lucia è davvero bella; dà su una laguna splendida, ricca di animali (Ippopotami e coccodrilli su tutti) e piena zeppa di uccelli di ogni tipo. La cittadina è composta da piccole case molto accoglienti (la maggior parte adibite ad hotel), qualche ristorantino e qualche negozio. Meriterebbe diversi giorni la permanenza. Le attività possibili sono la “crociera” sul fiume per un incontro davvero ravvicinato con ippopotami e coccodrilli, l’obbligatoria visita al parco naturale di Cape Vidal (fantastico, pieno di rinoceronti, zebre e gazzelle, con possibilità di vedere anche leopardi). La spiaggia di Cape Vidal è fenomenale, peccato che il mare sia sempre impetuoso. Alla sera gli incontri con gli ippopotami in mezzo alla strada sono piuttosto frequenti.

Vicino a questa località c’è anche Sodwana Bay bella località di mare con la barriera corallina.

SWAZILAND: meravigliosamente descritto dalla guida Lonely Planet (che tra l’altro ci ha deluso) non offre un granchè a livello naturalistico, solamente bananeti e canne da zucchero, per il resto strade sterrrate e tantissima povertà. Un pò lenti alla dogana.

KRUGER PARK: l’essenza del safari, l’apoteosi della natura, uno spettacolo indescrivibile ed emozionante. I miei consigli sono sostanzialmente questi: – evitare le riserve private che, nonostante siano impareggiabili a livello di sistemazione ed organizzazione, sono talmente piccole che sembra di stare allo zoo. Cmq la vista dei big five è assicurata – se state in uno degli organizzatissimi campi tendati all’interno del Kruger, il mio consiglio è quello di restare nella zona a sud, ricca di vegetazione, fiumi e laghi, luoghi in cui gli avvistamenti dei felini, anche se spesso difficili, sono assicurati. Io consiglio il Lower Sabie, con vista sul fiume omonimo pieno zeppo di ippopotami e coccodrilli, dotato anche di un ottimo ristorante Anche in queso caso i big five sono stati centrati e vi posso garantire che c’è molta più soddisfazione cercarseli da soli che con l’accompagnatore. Al kruger consiglio anche il safari notturno (assolutamente guidato, ma i ranger vi danno in mano le torce per scovare gli animali) e la passeggiata all’alba nel bush.

– ricordatevi il binocolo – anche se le zanzare non sono portatrici di malaria in quest zone uno zampirone e qualche repellente sono consigliati, anche se in settembre non ne abbiamo vista una.

– preventivate almeno 3 notti.

BLYDE RIVER CANYON: per raggiungere il terzo canyon più grande del mondo si attraversano paesaggi di indescrivibile bellezza. Il posto è davvero bello, soprattutto la parte più a nord, dove sono stati costruiti dei ponti sospesi tra una gola e l’altra. Anche nella prima parte però non mancano le vedute spettacolari. Consigliato un maglioncino per le prime ore del mattino.

PILMGRIM’S REST: piccolo paesino ubicato nelle vicinanze delle vecchie miniere di carbone (tra l’altro visitabile), è una specie di ricostruzione di come si viveva una volta in questa località, con case in legno, ristoranti tiici, tavernette e negozi a tema. Una specie di ambientazione del selvaggio west. Comunque merita una visita.

PRETORIA: città davvero bella, caratterizzata da lunghi viali abbelliti da innumerevoli alberi da Jacaranda. Meritano una visita il palazzo del parlamento e la casa di paul Kruger. Consiglio vivamente l’hotel Sheraton davanti al palazzo del parlamento stesso, con splendida vista sui giardini. Ottimo anche il ristorante a buffet.

JOHANNESBURG: anche se dista solo 20 Km da Pretoria ci siamo andati solo per prendere il volo di ritorno, spaventati soprattutto per colpa della Lonely Planet che sconsigliava vivamente la visita causa delinquenza. Pazienza, sarà per la prossima volta.

Comunque è un viaggio che consiglio a tutti quelli che vogliono provare l’ineguagliabile esperienza del safari. Sono certo che vi rimarrà nel cuore. Un grosso grazie alla Mush che mi ha fatto tanta compagnia soprattutto in quei giorni dove l’auto è stato il componente principale del viaggio……



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