Verso Nord: Stoccolma

Tour a piedi nella capitale svedese
Scritto da: scricciolo87
verso nord: stoccolma
Partenza il: 28/04/2015
Ritorno il: 02/05/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Per motivi di studio e di lavoro era da un po’ che non viaggiavo e ne sentivo parecchio la mancanza e così ho deciso da qualche mese di prefissarmi un nuovo obiettivo: visitare almeno un posto nuovo ogni anno, partendo dall’Europa. Per me è sempre difficile scegliere, poiché sono davvero tanti i posti che mi piacerebbero vedere, quindi spesso mi ritrovo a scrivere una lista e lasciare libera scelta al mio compagno o compagna di avventure. Quest’anno sono partita con mia cugina e la meta da lei scelta è stata Stoccolma. Cinque giorni tra fine aprile e primi di maggio, dopo aver trovato un’offerta molto conveniente di volo (A+R senza bagaglio in stiva) e hotel (con colazione) su Expedia (360€ a testa).

Siamo partite la mattina del 28 aprile da Venezia Marco Polo in perfetto orario con la compagnia aerea low cost Norwegian Air. Atterrate all’aeroporto di Arlanda, la prima cosa che abbiamo fatto è stata la Stockholm Card, parecchio costosa (più di 100€) per cinque giorni, ma permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici e di saltare la coda su parecchie attrazioni. Da qui abbiamo preso il treno regionale smontando alla fermata T-Centralen che era quella del nostro hotel. Alloggiavamo presso il Best Western Hotel Bentleys al numero 77 di Drottninggatan, la strada pedonale più famosa di Stoccolma, ricca di negozi, ristoranti e bar, nel quartiere di Norrmalm. Dopo esserci rinfrescate, siamo uscite dall’hotel a metà pomeriggio per pranzare: un panino veloce (e parecchio costoso) nel bar sotto l’hotel, e poi gambe in spalla. Il nostro tour inizia! Abbiamo deciso come prima cosa di esplorare la parte nord di questo distretto, quindi abbiamo proseguito verso Nord sempre su Drottninggatan, fino a raggiungere un parco con l’Osservatorio e la biblioteca internazionale.

La prima cosa che ci ha colpito è stata la grande presenza di coppie giovanissime con minimo tre bambini a testa! E qui c’è stata subito una riflessione sul governo svedese e le agevolazioni che concede alle coppie. Digressione a parte, il nostro tour è proseguito verso la stazione della metro Odenplan con l’imponente chiesa Gustav Vasa Kyrka. La nostra meta era la visita del municipio Stadshuset, che però era chiuso! Dopo aver deciso che sarebbe stata la prima tappa del giorno successivo, e considerata l’ora tarda e la nostra stanchezza, abbiamo pensato di camminare a zonzo per la città senza meta precisa. Seconda cosa che ci ha colpito: l’enorme quantità di svedesi che fa sport! Corsa e bicicletta sembravano gli sport preferiti. La passeggiata ci ha portate verso l’Operan e poi verso Kungsträdgården, un tempo giardino reale, trasformato in seguito in giardino alla francese. Penso che questo sia il posto che mi è piaciuto di più della città e ogni volta che potevo ci passavo. Questo grande giardino ospita concerti in estate, è circondato da bar e ristoranti e qui si trova anche un fotografatissimo viale di ciliegi. Stupendo! Abbiamo poi proseguito verso Dramaten, teatro reale con una bellissima facciata in stile liberty e il Berzelii Park che ospita delle sculture in rappresentanza degli ebrei ungheresi salvati durante la Seconda Guerra Mondiale dal diplomatico svedese Raoul Wallenberg. E qui, terza cosa che ci ha colpito: la presenza di pompe per gonfiare le ruote delle biciclette ai lati della strada e il grande numero di macchine ibride.

Ormai stanche, abbiamo deciso di tornare in hotel passando nuovamente per Kungsträdgården, Sergels Torg, una gigantesca rotonda dedicata a Sergel, maestro della scultura svedese dove si trova anche un’enorme galleria commerciale sotterranea e la Kulturhuset, la casa della cultura, ed infine Drottninggatan.

29 aprile

Il giorno successivo, come prima cosa ci siamo dirette verso Stadhuset, simbolo della città, percorrendo nuovamente Drottninggatan questa volta verso Sud. Il municipio si può visitare solo con la visita guidata che dura un’oretta/un’oretta e mezza. Tra le lingue disponibili l’italiano non era incluso e quindi abbiamo optato per l’inglese. Da vedere la famosa sala blu, che non è blu ma rosso mattone, dove viene organizzato ogni anno il banchetto per la cerimonia dei Nobel, la sala dove si trova il Consiglio comunale, e la sala dorata che lascia semplicemente senza fiato! Seconda tappa della giornata: Gamla Stan. Per puro caso abbiamo assistito al cambio della guardia. Lungo ma veramente bello! Qui abbiamo visitato il Kungliga Slottet, il palazzo reale e l’armeria reale, la Cattedrale di Stoccolma Storkyrkan in stile gotico, e poi ci siamo dirette verso Stortorget, famosa piazza di Stoccolma. Qui abbiamo pranzato -o meglio fatto merenda data l’ora (erano le 16!)- presso Chokladkoppen con una tazzona di cioccolata calda e un muffin molto molto cioccolatoso! Il tutto aveva un retrogusto di cannella che non mi ha entusiasmato molto…

Dopo la sosta golosa, abbiamo visitato il Nobelmuseet. Non lo avevo incluso tra le attrazioni da visitare, ma ne è valsa veramente la pena. Il museo, ospitato nell’antico palazzo della Borsa in stile barocco, è dedicato ai vincitori del premio Nobel. Usciti dal museo il tempo non era dei migliori e così abbiamo deciso di spostarci nell’isola di Södermalm e visitare il museo Fotografiska. Dato che usciti dal museo pioveva, abbiamo scelto di concludere la nostra giornata con un giro nei sotterranei della città per ammirare i dipinti e le sculture delle fermate della metro. Per prima cosa ci siamo dirette a T-Centralen, luogo di incrocio di tutte le linee della metro. Siamo state nel grande centro commerciale Åhlens per acquistare la cena e poi siamo state a Stadion, Rådhuset, Kungsträdgården. Non stanche, abbiamo proseguito la corsa verso Rådmansgatan per raggiungere l’Hard Rock Café. Qui abbiamo visto anche la Stadsbibliotek illuminata e nonostante la stanchezza, abbiamo proseguito a piedi verso l’hotel.

30 aprile

Il terzo giorno abbiamo visitato Skeppsholmen. Partite a piedi dall’hotel, abbiamo attraversato Blasieholmstorg, piccola piazza caratterizzata da due cavalli molto simili a quelli che ci sono a P.zza San Marco a Venezia, e il Skeppsholmbron da dove si gode di una bellissima vista su Gamla Stan. Giunti nell’isola definita “delle barche” abbiamo visitato per prima cosa il Moderna Museet. E’ stato singolare trovare la stessa scultura che avevo visto a Barcellona: il ragno di Louise Bourgeois, una delle scultrici più importanti del 20° e 21° secolo. Ho trovato il museo interessante, ma incomprensibile per me, non molto amante di questo genere di arte. Questa isola ospita anche altri musei, ma noi abbiamo preferito ammirare il Paradiset, gruppo di sculture oniriche e mobili di Calder, e poi proseguire in battello verso l’isola di Djurgården. Accolte dal bellissimo luna pak Grona Lund, sfortunatamente ancora chiuso in primavera, ci siamo dirette al Vasamuseet. Consiglio di portarsi sempre in viaggio le cuffiette da collegare allo smartphone: quasi ogni museo (sicuramente il Vasa e il Nobelmuseet) possiedono la connessione Wi-Fi. Grazie al sito internet e alla password fornita dagli addetti del museo, è possibile ascoltare l’audioguida nelle diverse lingue disponibili. Questa è sicuramente un’altra cosa che ci ha colpito di questa fantastica città. Il Vasa ospita un enorme vascello in legno destinato alla famiglia reale affondato a causa di una folata di vento, ancora prima di salpare. La cosa stupefacente è che questa nave del ‘600 è stata recuperata intatta con tutti i suoi arredi. Dopo diverse ore trascorse al freddo e al buio dentro il museo, siamo tornate al sole e all’aperto per scaldarci. La nostra passeggiata ci ha portate ad ammirare l’imponenza del Nordiska Museet, la bellezza di Djurgårds Vägen e dei parchi che caratterizzano l’isola, fino al Flickorna Helin & Voltaire, caffè e pasticceria dove è possibile gustare anche ottimi panini. Luogo carino, accogliente e molto caratteristico. Unica pecca: non parlano molto l’inglese. A Djurgården non potevamo saltare la visita dello Skansen, un viaggio indietro nel tempo: ambienti rurali e urbani di differenti regioni. E qui abbiamo assistito ad un concerto in onore della festa di Valborg prevista per la sera stessa. Si tratta di un enorme falò che segna la fine dell’inverno e l’inizio della bella stagione. Da Djurgården abbiamo preso un tram che ci ha riportate a Norrmalm e per cena abbiamo scelto un café in uno dei numerosi locali ospitati in Drottninggatan. Non ancora stanche, abbiamo optato per un giretto dopo cena per ammirare Stoccolma illuminata di sera. Imperdibile, soprattutto Gamla Stan: tranquillità e luci fioche.

1 maggio

Quarto giorno: Stoccolma quasi deserta di prima mattina, animata solo dai turisti. Negozi piccoli e caratteristici chiusi, aperti invece i negozi più grandi, le catene, i centri commerciali. Dato che il tempo non era dei migliori, abbiamo trascorso la mattinata in battello (sempre incluso nella Stockholm Card) preso nei pressi del Grand Hotel: molto suggestivo. Terminato il tour e presa la metro a Kungsträdgården, ci siamo dirette nel quartiere di Östermalm. Avevamo pianificato pranzo e visita del famoso mercato coperto, idea andata in fumo poiché il mercato era chiuso. Deluse, siamo tornate nella nostra amata Gamla Stan, dove abbiamo pranzato presso il Café Kaffekoppen a Stortorget con una buona zuppa calda per riscaldarci. Nonostante l’area frizzantina, abbiamo optato per un tavolo all’aperto per poter usufruire delle morbide e soffici coperte di pile offerte dal café! Di questo quartiere ci mancava ancora una passeggiata nella turistica Västerlånggatan lungo la quale si trova anche Mårten Trotzigs gränd, il vicolo più stretto della città. Il sole ancora era alto e così ne abbiamo approfittato per le ultime due cose che ci restavano da visitare: il quartiere di Söderlmam dove abbiamo optato per una veloce e semplice camminata senza nulla in particolare da visitare e infine Riddarholmen da cui si gode di una impareggiabile vista sul municipio. Ultime foto di rito, inclusa quella con la statua che rappresenta Evert Taube, il più popolare poeta e cantore svedese, e poi di nuovo in hotel, stremate e cena a Drottninggatan.

31 maggio

Il giorno successivo, giorno della partenza, sveglia all’alba. La colazione in hotel non era ancora iniziata e la receptionist è stata così gentile da prepararci la colazione a sacco per entrambe! Sotto una Stoccolma ancora dormiente, ci siamo dirette alla metro T-Centralen collegata con la stazione dei treni. Stanche, non avevamo voglia di prendere il treno regionale incluso nella Stockholm Card, e optando per l’Arlanda Express, in 30min siamo giunte all’aeroporto.

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