New York mordi e fuggi

Bastano anche pochi giorni, se ben organizzati in anticipo, e pochi soldi, per riuscire a visitare una delle metropoli più affascinanti del mondo
Scritto da: exployt
new york mordi e fuggi
Partenza il: 02/03/2015
Ritorno il: 07/03/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Noi abbiamo viaggiato in tre ci siamo fermati solo per 4 notti in città, un’altra notte l’abbiamo trascorsa in aereo, così, in totale il viaggio è risultato 6 giorni/5 notti.

Per il volo la scelta è stata come sempre Emirates una volta provato non cambi più, è comodo e puntuale, con lo spazio per chi ha le gambe lunghe. Poiché in USA l’assistenza sanitaria costa un sacco conviene farsi un’assicurazione spese mediche, noi avevamo scelto Coverwise che è abbastanza economica, ma anche Emirates offre una buona assicurazione.

Bisogna richiedere per tempo il visto ESTA, si fa sul sito, è elettronico non serve stampare niente.

In valigia non deve mancare un adattatore per le prese e poi attenti al lucchetto che deve essere del tipo giusto.

Okkio a cosa si mette in valigia, bisogna resistere alla tentazione di portarsi del cibo in USA, anche se vai in appartamento o come noi, in residence. All’arrivo con l’aereo ti fanno fare una dichiarazione doganale e ti viene chiesto espressamente se porti cibo. Se segni “yes” ti fermano al 100% per controllarti e magari trovano qualcosa che non va; puoi anche dire una bugia e segnare “no” ma se ti fanno aprire la valigia sei nei guai. Meglio in sostanza non portare cibo, anche se confezionato, ci sono un sacco di supermarket con le nostre cose italiane e non costa poi così tanto.

Per andare dall’aeroporto JFK a Manhattan evitate accuratamente i taxi individuali perché sono carissimi e shuttle bus o taxi/pulmino condivisi perché fanno un giro enorme per lasciare le persone ai vari alberghi e fanno perdere un sacco di tempo. A noi per il pulmino, anche se avevamo prenotato dall’Italia, ci hanno fatto aspettare un’eternità prima di partire (almeno un’ora!) e oltre a spendere un bel po’ ci hanno scaricato per ultimi e inoltre non ci hanno nemmeno lasciato all’Hotel giusto! Esperienza disastrosa. Infatti al ritorno abbiamo fatto la scelta di prendere la METROPOLITANA e l’AIRTRAIN. Averlo saputo che era così semplice, l’avremmo fatto anche all’andata. L’ Airtrain viaggia 24 ore su 24 ed è un treno di superficie che collega l’aeroporto con le fermate della metro Jamaica e Howard Beach al prezzo di $5. Da queste fermate si prende la metropolitana che porterà a Manhattan. Dalla stazione Jamaica partono le linee per Manhattan Middle (E/J) mentre dalla stazione Howard Beach parte la linea A (per Brooklyn e Lower Manhattan). Il tempo di percorrenza è di circa 60 minuti per Midtown Manhattan, 65-75 minuti per Downtown Manhattan. L’Airtrain si paga sempre a parte, ma dalla fermata metro in poi si può usare già la Metrocard. Perciò se si pensa di utilizzare spesso mezzi pubblici durante il soggiorno a N.Y conviene prendere l’Airtrain all’aeroporto, poi quando si scende continuare il breve tragitto fino alla stazione della metro e quindi fare la UNILIMETED METROCARD che ha corse illimitate. Si può scegliere di farla per il numero di giorni di permanenza e quindi usarla anche per ritornare all’aeroporto ( ranne per il tratto dell’airtrain). La Metrocard si può fare alle biglietterie o anche ai distributori automatici delle stazioni Jamaica e Howard Beach in contanti o con carta di credito, anche prepagata.

La sistemazione: notte e colazione conviene cercarla ovviamente a Manhattan, ma precisamente nella zona di Time Square o comunque a Midtown, quindi non troppo a Sud e non troppo a Nord. La nostra scelta è stata il Residence Inn by Marriott New York Manhattan/ Midtown Eastside. Non è caro ed è confortevole oltre che in ottima posizione, abbastanza vicino anche alla Gran Central Station. Noi prendiamo sempre una sistemazione con angolo cottura, sia per risparmiare un po’ sui pasti fuori, sia per farci ogni tanto una bella pasta all’italiana. Bisogna stare attenti perché di Residence Inn by Mariott ce ne sono diversi a N.Y. e i taxi fanno confusione perciò bisogna essere molto chiari sull’indirizzo. Le fermate della metro più vicine sono a 4 o 5 isolati che non è una grande distanza ( 53^ strada o per la linea verde la 51^). La struttura è moderna con interni in ottime condizioni, bene anche per quanto riguarda la pulizia. La colazione è un po’ ripetitiva ma buona (anche con i waffel che ti puoi fare da solo) e abbondante.

Noi stavamo al 5^ piano, con vista sul retro (pessima vista), meglio comunque camere a in alto perché altrimenti c’è il rumore della strada. La stanza scelta da noi aveva un angolo cucina con tutto ciò che serve, frigo, fornelli padelle, perfino lo scolapasta. Il wi fi gratis è utilissimo. La Reception è sempre aperta. L’unico neo è che ti fanno pagare subito tutto appena arrivi ma il conto dettagliato te lo danno quando parti, quindi bisogna controllare bene che quello che ti addebitano sulla carta di credito all’arrivo corrisponda all’importo segnato nella prenotazione, a noi avevano addebitato di più e abbiamo dovuto contestare.

Molti viaggiatori acquistano un pass che consente di visitare un certo numero di attrazioni, ce ne sono di diversi tipi e prezzi (vedi http://www.uberti.eu/destinazioni/usa/new-york/new-york-city-pass.html). Tanti consigliano il NY pass o il City pass ma sono piuttosto cari, perciò, essendo viaggiatori in economia, noi abbiamo preso il pass chiamato GO SELECT che costa meno e lascia possibilità di gestirti come vuoi, anche se non è molto comune. Scegli tu quali attrazioni ti interessano e le aggiungi al tuo pass: se ne aggiungi almeno 4 ti fa risparmiare circa un 20% (per esempio sull’Empire State Building,il al Top of the Rock, i Bus Hop on-Hop of ma ce ne sono tantissime altre). Lo puoi ordinare on line, paghi, stampi e porti con te le stampe (c’è anche la versione MOBILE). Loro leggono il codice a barre e ti convertono la tua stampa in un biglietto.

Diversi musei siamo andati a vederli nei giorni di gratuità o a ingresso agevolato. Chiaramente nei momenti di gratuità o prezzo agevolato c’è più fila, ma non fatevi spaventare, la coda scorre veloce anche se è lunghissima. Valutate pro e contro e decidete se prendere o no un pass più costoso, che magari vi fa saltare alcune file.

Meglio verificare prima di partire quali musei sono gratis e in quali giorni e fasce orarie.

Per esempio so che al MARTEDI’ è GRATIS il MEMORIAL MUSEUM, memoriale dell’attentato alle Torri Gemelle dalle 17:00 alla chiusura (21:00) con ultimo accesso alle 19:00 e anche il Brooklyn Botanic Garden; al MERCOLEDI’ è GRATIS il Museo Ebraico, così come lo zoo di Staten Island e anche i Giardini botanici del Bronx; al VENERDI’ è GRATIS il MOMA dalle 16 alle 20 e sono gratis anche L’ACQUARIO a Coney Island e L’HISTORIC RICHMOND TOWN, villaggio ricostruito sulla storia dei primi coloni in America; alla DOMENICA sono GRATIS la Frick Collection e il Museum of the City of New York (quest’ultimo dalle 10:00 alle 12:00.).

Ci sono poi dei musei con entrata a offerta libera. Alcuni hanno l’entrata con offerta a piacere tutti i giorni, altri solo nei giorni prestabiliti. Dovete espressamente chiedere di voler pagare un prezzo diverso altrimenti vi chiederanno il prezzo intero anche nelle fasce e nelle giornate di offerta libera. Ovviamente non bisogna essere troppo tirchi nel fare l’offerta, per non far troppo brutta figura… Fra questi musei ce ne sono alcuni da vedere assolutamente: il Metropolitan Museum ( MET) e l’American Museum of Natural History, con entrata a offerta tutti i giorni e il Guggenheim Museum, con entrata a offerta il sabato dalle 17:45 alle 19:45. Per chi ha tempo c’è anche lo zoo del Bronx, che ha entrata a offerta libera al martedì tutto il giorno.

Dicono sia molto interessante il tour della Federal Reserve, la Banca centrale americana, con il museo del denaro: si viene anche portati al caveau per vedere i lingotti d’oro. L’ingresso è gratuito ma bisogna prenotare con largo anticipo sul loro sito ). NOI NON SIAMO RIUSCITI.

Anche per GROUND ZERO meglio PRENOTARE SUL LORO SITO IN ANTICIPO, altrimenti si rischia di restar fuori.

Per andare a Liberty Island ci sono varie soluzioni, in partenza da BATTERY PARK. In alcuni biglietti è incluso anche l’ingresso alla statua, ma ciò significa in pratica che puoi accedere all’area esterna intorno alla statua e al museo dell’immigrazione, non dentro la statua. Questi biglietti sono inclusi anche nel City Pass o nel New York Pass, oppure possono essere acquistati singolarmente. Però per entrare nel monumento, cioè nel piedestallo (livello 1) o nella corona (il livello più alto e con cunicoli un po’ stretti) è necessario prenotare con vari mesi di anticipo un biglietto apposito esclusivamente dal sito ufficiale (http://www.statueoflibertytickets.com). Il biglietto riporta un orario approssimativo (ARRIVARE PRIMA PER FARE LA FILA).

TUTTI I PASS, compreso il GO SELECT SE SI VUOLE, comprendono anche una crociera molto carina che porta fino alla Statua della libertà, ma si può comprare anche singolarmente. Attenti a non sbagliare porto di imbarco (a noi è successo sigh!): se la crociera è della compagnia Circle Line Cruise le imbarcazioni NON partono da Battery Park ma partono dal molo 83 che è in fondo alla 42esima strada, all’incrocio con la 12esima avenue, sul fiume l’Hudson. Ci si può arrivare col bus da Time Square con fermata proprio sulla 42. Le crociere ci sono ad orari prestabiliti, quella di 75 minuti alla Statua della Libertà, in inverno è al mattino alle 10. Alle 12 e nel primo pomeriggio partono quelle più lunghe (2 o 3 ore). Bisogna arrivare lì un po’ prima perché c’è la fila alla biglietteria ( anche se hai il pass la devi fare) e poi bisogna correre per prendere i posti laterali al piano sopra, che sono i migliori, e vengono subito occupati. Lo skyline di New York è spettacolare dalla prospettiva del fiume e poi arrivi proprio vicino alla statua della Libertà e l’imbarcazione si ferma così la si può fotografare da varie prospettive. Anche qui MEGLIO PRENOTARE IN ANTICIPO PER NON RISCHIARE DI ARRIVARE E NON TROVARE POSTO.

Noi abbiamo prenotato dall’Italia, un tour guidato, da fare a piedi, con GIANFRANCO, un ragazzo italiano che da anni vive a NY (www.gianfrancotours.it). Anche qui occorre prendersi per tempo perché spesso i suoi tour sono pieni. Noi abbiamo scelto “I 3 distretti ” : SOHO; CINATOWN E LITTLE ITALY. Se non ci fosse stato lui avremmo girato come ebeti. E’ una bella scarpinata di due ore e mezza, ma la sua parlantina fa scorrere veloce il tempo (racconta anche molti aneddoti curiosi sulle location dei film). Siamo rimasti molto soddisfatti, unico punto critico è stato decidere quanto lasciare di mancia perché NON HA TARIFFE, però lui è stato professionale e non ha discusso minimamente la somma da noi decisa.

Ovviamente inoltre tutti vanno a vedere il PONTE DI BROOKLIN Pensavamo fosse più lungo ma in realtà il ponte in sé è non lo è, solo che poi quando arrivi dall’altra parte per uscire dal camminamento pedonale devi farti un chilometro. Per fotografarlo da sotto poi abbiamo camminato ancora, giù fino all’imbarco dei traghetti, nella zona denominata con l’acronimo DUMBO.

Per CENTRAL PARK meglio noleggiare una bici, anche se girano molte carrozze e risciò a pedali. I giri in carrozza e in risciò sono abbastanza lunghi (minimo un’oretta) con qualche sosta, ma sono standard, mentre con la tua bici puoi andare dove ti pare. Ovvio che se fa freddo ed è tutto innevato bisogna trovare un’altra soluzione e sui risciò e sulle carrozze, anche se paghi abbastanza salato, almeno ti danno le coperte!

NON PERDETEVI UNA PASSEGGIATA CARATTERISTICA, la High Line: una vecchia ferrovia sopraelevata dismessa è diventata adesso un piacevole e lungo camminamento tra i grattacieli di Manhattan dove si incontrano artisti di strada, bancarelle e tanti newyorkesi.

Un’altra cosa da non perdere è una MESSA con coro GOSPEL ad Harlem. Molte chiese aprono ai turisti, con posti dedicati e regole piuttosto ferree. Noi siamo stati alla Canaan Baptist Church (132 W. 116th Street, tra la 6th av./Lenox av./Malcom X blvd. e la 7th av/Powell blvd -Subway: 2,3 alla stazione 116th st., un isolato verso ovest). La funzione domenicale è alle 10.45 ma c’è fila per entrare e all’inizio c’è anche un po’ da annoiarsi, ma quando inizia a cantare il coro è troppo forte… poi non si deve mica star lì fino alla fine. Non si paga ingresso ma è consuetudine fare un’offerta.

Altre messe aperte ai turisti: sono presso la Salem United Methodist Church in 2190 Adam Clayton Boulevard, la First Corinthian Baptist Church (1912 Adam Clayton Powell Jr), la Abyssinian Baptist Church (132 Odell Clark Place) e ce ne sono moltissime altre.

Per mangiare ci sono da tenere presenti due cose: New York è cara e NON tutti gli esercizi sono ugualmente affidabili dal punto di vista igienico-sanitario. Abbiamo anche noi mangiato spesso fuori perché eravamo in giro, lontani dal residence, e anche per riscaldarci perché faceva un freddo cane. PRIMA DI ENTRARE IN UN POSTO A MANGIARE o anche solo in un bar, meglio verificare se la locandina in vetrina ha una A, una B o una C (sono obbligati a esporla). Le lettere indicano il livello raggiunto in seguito all’ispezione sanitaria: scegliete solo A, gli altri sono livelli più bassi, sicuramente al di sotto dei nostri standard italiani.

Un salto da Ellen’s sturdust dinner (1650 Broadway) dovete farlo: è un Bar/ristorante un po’ esagerato, ma troppo forte! Un salto negli anni cinquanta, con i sedili in finta pelle rossa e le sedie cromate. Manca solo di veder spuntar fuori Fonzie dal bagno. Atmosfera vintage e camerieri sorridenti che servono e cantano pezzi di musical, pare lavorino lì per pagarsi le lezioni di canto e poi sfondare in qualche teatro a Broadway. Da provare la apple pie che è proprio come nei film. Noi abbiamo mangiato bene anche da EJ’s Luncheonette (271 3rd Avenue) e da The Flame Diner-Restaurant (893 9th Ave.), meno da Red Lobster in Times Square (caro e niente di che).

Non siamo riusciti ad andare invece in altri due posti che ci avevano consigliato: Bubby’s tribeca, 120 Hudson Street (tipico cibo americano) e Burger Joint, fra la 119 West e la 56esima strada, locale storico di NY nascosto dentro l’albergo “Le Parker Meridien” dove sembra facciano gli hamburger più buoni della città.

Per lo shopping non c’è che l’imbarazzo della scelta, dipende tutto DAL BUDGET. Ovvio che si guardano le vetrine superlusso della 5^ avenue, ma lì compra ahimè solo chi ha tasche ben fornite. Ci sono quartieri dove fare acquisti può essere conveniente, ad esempio nell’East Village ma anche a Soho. Fra i migliori mercatini vintage e chincaglieria varia c’è quello di Hell’s Kitchen (Hell’s Kitchen Flea Market). Meglio non farsi fregare dai negozi attorno a Time Square, dicono svendita ma invece i prezzi sono più cari che dalle altre parti ( esempio le All Stars). All’ingresso di Central park , fine 5^ avenue, c’è l’APPLE STORE CHE MERITA UN GIRETTO, ma per comprare un PC bisogna ordinare almeno una settimana prima la tastiera italiana.

Noi non abbiamo fatto in tempo a fare escursioni… purtroppo



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