“Country Roads Take us South – Road Trip nel Sud degli States”

Da Fort Lauderdale a Miami, passando per New Orleans, Memphis, Nashville, Atlanta…
Scritto da: valebra
country roads take us south - road trip nel sud degli states
Partenza il: 23/08/2015
Ritorno il: 11/09/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Quest’anno abbiamo organizzato un tour del South degli States, un viaggio da tempo sognato e che è meno battuto del classico tour dei parchi tra California e Arizona. Prenotiamo presto, a Gennaio, comprando il volo per Fort Lauderdale (a nord di Miami), a/r, meno di 500 euro con Norwegian (molto ben organizzata) con scalo a Copenhagen. Il piano è quello di partire subito diretti verso il nord ovest della Florida, attraversare l’Alabama, arrivare in Lousiana e dopo New Orleans risalire per Mississippi, Tennessee, e dopo Nashville ad est verso Georgia, poi la costa e giù fino a Miami.

La strada è molta, e per lo più fatta di Highway in mezzo al verde, con panorama spesso simile e poche cittadine attraversate, ma ogni sosta vale la pena e i posti sono più che caratteristici. Appena arrivati a Fort Lauderdale (cittadina di vacanze marine) prendiamo la macchina con Hertz (forse conviene Alamo, più economica) e dopo lunga contrattazione e 3 macchine cambiate, ci danno una Chevrolet Traverse (SUV grande ma non grandissimo) in cui entriamo noi, i nostri bagagli e ci starebbe molto altro. Importante prendere una sorta di Telepass prepagato (incluso nel prezzo) perchè qua molte autostrade si pagano a differenza della costa Ovest.

Fort Lauderdale – Tallahassee

Il primo giorno facciamo subito un tappone, di circa 800 km per arrivare a Tallahassee. Sosta a Windermere, vicino Orlando al YELLOW DOG EATS, un posticino da non perdere, vintage e molto particolare, i panini sono fantastici, consigliamo il Florida Cracker, carico di tutto (la base è il “Pulled Pork” maiale sfilacciato), con una salsa arancione buonissima!! Spendiamo circa 20 dollari a testa.

Tallahassee, la capitale della Florida, che non offre niente di particolare, è molto pulita, con casine basse, ma per lo più è una sede politica con cartelloni pubblicitari dei vari governatori. I ristoranti chiudono molto presto (come in tutte le città che troveremo), e alle 21:30 non troviamo niente per mangiare, decidiamo per il classico pub americano HOOTERS (quello delle cameriere in shorts e canotte che flirtano con i clienti) che è forse l’unico aperto, per non farci mancare un po’ di fritto e una birra.

Tallahassee – Mobile

Nella strada per Mobile facciamo tappa a Destin, e decidiamo di fare un po di shopping all’outlet SILVER SANDS, tanti negozi e molti convenienti. La cittadina di Destin, è il classico posto di mare per ricchi americani, con albergoni in riva al mare (sul golfo della Florida), e tutti locali e pubetti sulla strada. Per pranzo troviamo il SURF HUT, un localino sulla spiaggia bellissimo, mangiamo sulla terrazza vista mare, sabbia bianca, mangiamo il trio tacos, 3 tacos di pesce buonissimi! Spendiamo circa 25 dollari a testa con tacos e birra. Nella serata raggiungiamo Mobile, Alabama, cittadina coloniale con casette basse, palazzine coloniali e balconcini molto carini, doccia e giro nel centro, la zona dei pub con musica è Dauphin St, anche se molti sembrano chiusi.

Mobile – New Orleans

La mattina seguente ci mettiamo in macchina per arrivare a New Orleans, una delle tappe che desideriamo di più! La distanza non è moltissima, dunque decidiamo di fare un paio di deviazioni, una a Summerland, è una alligator farm, dove con 12 dollari per l’entrata, più altri 4 dollari a persona se si vuole un bicchiere pieno di queste palline di pesce da gettare agli alligatori come mangime, si possono vedere una lunga serie di alligatori, per quanto interessante, nulla a che vedere con l’escursione che faremo nei giorni seguenti! L’altra sosta a Fair Hope, sulla costa, vicino a Pine Beach, una cittadina di mare molto particolare e carina, e ci fermiamo al WINTZELL’S OYSTER HOUSE, il quale se siete amanti delle ostriche, consigliamo di non perdere, così come dice Man vs Food! Assaggiamo anche ostriche cotte ed abbinate con cremette varie, ma le migliori rimangono sempre le classiche, row oyster, crude e semplici! Spendiamo circa 30 dollari a testa, per ostriche, pesce gatto fritto e birre, e il locale merita una sosta perchè veramente carino e caratteristico.

Nel tardo pomeriggio arriviamo a NOLA (New Orleans, Louisiana). La sera ci dedichiamo alla Borboun St., la zona della perdizione della città, ha perso la musica jazz, e lo spirito di cui abbiamo tanto letto e sognato del posto… la strada è intrisa di persone ubriache dal pomeriggio, e di locali dove ci sono i butta dentro, la moda sono ragazze che vi propongono shots (o ti obbligano!), prendendovi la testa con le mani, mettendola in mezzo alle loro tette, prendendo poi questi 2 shots nella loro bocca e versarla nella vostra!! A donne ed uomini senza differenza!! Finito, chiedono 12 dollari! Per la cena scegliamo un altro posto consigliamo da Man vs Food, DEANIE’S, sulla Iberville St. Molto molto carino, specialità pesce, con un menu ricco, assaggiamo il panino al granchio fritto! Spesa circa 25 dollari a testa.

Il giorno dopo ci dedichiamo alla passeggiata al french quarter, e Tremè, una zona molto caratteristica: cerchiamo di non spingersi troppo all’interno, non rischiare, anche se l’apparenza non è così pessima, purtroppo di esperienze brutte ne abbiamo lette…ma non si può perdere, si respira un’aria completamente diversa, siamo gli unici turisti, ci sono solo persone del posto con i loro piccoli market, sul ciglio della strada a chiacchierare. Le case sono ancora distrutte dall’uragano e purtroppo si respira la povertà. A New Orleans non possiamo farci mancare l’escursione nelle paludi, 45 dollari a persona per la barca grande da 16 posti. E’ il costo più basso che troviamo, senza il trasporto fino al posto (in macchina in 45 minuti circa, ma consigliamo di partire con largo anticipo un’ora abbondante!). La località si chiama Lafitte, un posticino sulla costa con case molto grandi, nessun negozio o centro commerciale. L’escursione merita, dura circa un paio d’ore, e si esplorano le paludi popolate da alligatori, se ne vedono moltissimi, e sono nel loro ambiente naturale! Interessante anche perché la nostra “guida” ci riempie di aneddoti e racconti, senza dimenticare anche la sua esperienza durante l’uragano Katrina. Per pranzo rimaniamo qui, e sulla strada nel verso opposto da dove arriverete da NewOrleans, troviamo per caso un ristorantino gestito da 3 signore , il nome è BOUTTE’S, optiamo per il piatto ricco di gamberi in più modi, fritti, in salsa, in zuppa, e nelle polpette, con un assaggio di zampe di rane fritte e birra. Spesa circa 17 dollari a persona. Questa visita ci ridona un po il sorriso ed uno stato d’animo più positivo, perso un po purtroppo dalla facciata di New Orleans, turistica e persa nell’unico divertimento che sembra avere…ubriacarsi, bere shots, e tirare collanine dai balconcini nella Bourbon St. La seconda sera dunque decidiamo di spostarci di poco dal quartiere francese, su Frenchmen Street, percorrendo la strada in direzione Uptown (distanza 2 km), già pochi passi dopo la Bourbon si respira un’aria completamente diversa, le luci soffuse ed i balconcini in ferro battuto hanno un fascino meraviglioso. Mangiamo al DAT DOG, un’americanata, solo hot dog di ogni tipo e carne, con salse a più non posso ed ascoltiamo finalmente un po di musica jazz e blues nei locali più caratteristici e veri di New Orleans!

New Orleans – Memphis

Pronti per partire per andare a visitare la seconda città musicale del nostro percorso! Il viaggio è abbastanza lungo, e ci fermiamo a Jackson in Mississippi per la sosta. Arriviamo a Memphis circa alle 19, doccia ed usciamo subito alla sua scoperta! Per cena andiamo da Rendevouz, il locale più famoso per le costolette di maiale in una panatura particolare, consigliato anche da Man vs Food! Prendiamo la porzione di 9 costolette a persona….sono fantastiche! Così come il locale in se, vintage nel vero senso, rimasto così da quando ha aperto. Il cameriere, gentilissimo, ci consiglia un locale dove andare ad ascoltare musica dopo cena in una zona di Memphis, in realtà frequentata solo da gente del posto ed universitari, fuori dal centro: Lafayette un locale molto carino con musica dal vivo in cui un gruppo Swing di giovani bravissimi ci intrattiene con un bello spettacolo. Ricordate sempre di portare con voi un documento, qui e nella città in particolare, lo chiedono sempre. La mattina seguente Sun Studios: la visita costa 12 dollari e dura circa 45 minuti. E’ imperdibile per gli appassionati di musica e in particolare di RnR: una guida molto brava e simpatica vi racconterà di come Sam Philips costruì uno stduio di regisitrazione in cui mossero i primi passi molte legende del rythm and blues e del rock n roll, da BB King, a Johnny Cash, a Jerry Lee Lewis, per arrivare al re, Elvis Presley. Vi faranno vedere strumenti musicali, vestiti, macchinari, vi faranno ascoltare registrazioni dell’epoca e fare una foto col microfono in cui cantò il re! Se siete dei veri appassionati, un brivido vi correrà lungo la schiena. La visita include anche un giro in navetta in Beale St., la strada dei locali e a Graceland…purtroppo noi capitiamo nella giornata in cui il giro non è disponibile… Prendiamo la macchina ed andiamo a Graceland ugualmente, decidiamo però di vedere la casa solo da fuori, il costo della visita è abbastanza alto e leggiamo che in realtà non merita così tanto!! Decidiamo di tornare al centro e la giornata prosegue in Beale St. tra panino, birre e musica dal vivo, così come la sera!

La mattina seguente, prima di ripartire visita alla Gibson factory, dove una guida vi farà vedere dove costruiscono le chitarre storiche (per la precisione le semihollowed/semiacustiche, perchè le solid body sono costruite a Nashville, dove non è possibile fare la visita), con un processo quasi totalmente artigianale ed affascinante (anche questo consigliato soprattutto per i musicisti e gli appassionati)

Memphis – Nashville

Arriviamo a Nashville circa alle 18, per godercela in pieno, riusciamo subito ed andiamo in downtown alla ricerca di musica country! I 2 locali più carini ed anche più frequentati sono Tootsie’s & Robert’s….ci rendiamo conto subito che con il senno del poi avremmo dovuto fermarci qui per 2 notti! Al Robert’s assistiamo ad un live fantastico di un gruppo country che ci delizia e diverte con le atmosfere sul sud e ci fa urlare e battere il tempo…imperdibile! Il locale si presta a fare amicizia con chiunque, consigliatissimo. I racconti letti sembravano non parlare bene di Nashville, non che abbia chissà cosa, ma sembra molto più vera, la musica è reale, così come Memphis, non invece come New Orleans che è sembrata più incentrata sullo “sfascio alcoolico” che sulla musica, ma a volte è anche fortuna nel trovare i posti giusti.

La mattina seguente facciamo un giro in centro, negozi di musica, abbigliamento Country e stivali, museo di Johnny Cash (se siete dei veri appassionati, altrimenti i 17 dollari non valgono la pena!) E non può mancare la tappa mangereccia, sempre seguendo il nostro Adam di Man vs Food, arriviamo a Prince’s Hot chicken, pollo fritto fantastico da non piccante a piccantissimo, io l’ho provato mild, il secondo in scala dal basso, ed era piccante, ma mangiabile e buonissimo!

Nashville – Atlanta

Facciamo tappa a Lynchburg, la piccola contea del Jack Daniel’s, qui tutto ruota intorno a questo, anche se per la legge della contea, definita una “dry county” non possono vendere superalcolici! Facciamo il tour di un’ora gratuito! Da fare assolutamente! Un’altra guida competente e simpatica vi spiegherà il procedimento storico per creare il whiskey esportato in tutto il mondo. Potrete comprare delle bottiglie celebrative (ti spiegheranno ridendo che per legge possono vendere le bottiglie, e “regalarti” il contenuto) e visitare il paesino (a pochi km, forse 3) che sembra un set di un film di cowboy, e che ha piccoli negozietti che probabilmente sono il sostentamento di questa zona, oltre alla factory dove lavorano praticamente tutti gli abitanti. Ripartiamo ed arriviamo ad Atlanta sul tardi verso le 23, fatto il check in mangiamo da Subway, un panino quasi semplice serve a questo punto della vacanza! La mattina giro in macchina molto veloce ad Atlanta, che è solo una città moderna con la fabbrica della Coca Cola (che non ci attira) e viaaaa…

Atlanta – Savannah

Arriviamo a Savannah in serata, usciamo presto, ma comunque tardi per gli orari del posto… facciamo un giro in downtown, leggiamo di un locale molto carino Circa 1875, ma purtroppo la cucina è chiusa. Affamati ci imbattiamo in un pub B&D BURGERS, i panini sono favolosi! I localini qui in centro sono tutti frequentati da studenti, l’atmosfera che si respira è divertente! Ci sono diversi posti dove vedere gruppetti che suonano dal vivo senza pagare. E’ un ambiente molto hipster, con gruppi alternative rock, ma d’altronde le mode nascono in america 🙂

La mattina seguente passeggiata a Savannah, tra i suoi parchi e le case coloniali molto carine, se optate per i tours, qui ce n’è una vasta gamma, noi decidiamo per giro a piedi! A pranzo andiamo da WILKE’S HOUSE, un posto molto caratteristico, in cui a turni di due ore fanno pranzare creando tavoli di 8 persone riempiti di ogni ben di dio della cucina southern, insalatiere piene di pollo fritto, stufato, pure, verdure tipiche, polpettone, ed altri cibi. Un’occasione per fraternizzare con altri turisti. in questo viaggio incontreremo praticamente solo americani, praticamente zero italiani (se non a Miami ovviamente) e la cosa non ci dispiace più di tanto (scusate la nota polemica, ma spesso l’italiano in “vacanza” è da evitare!). La sera facciamo un salto al Saddle Bags, locale dove suonano (anche dal vivo) musica country e dove si balla la “square dance”, il classico ballo dei cowboy. La cosa interessante è che c’è un vero e proprio istruttore che spiega i passi e li fa provare, prima di iniziare il brano in cui i passi si eseguono sul serio. Molto divertente!

Savannah – Jacksonville

Il mattino seguente ripartiamo direzione Jacksonville, altro posto sulla costa. Anche qui in realtà non abbiamo molto da vedere, è una tappa “tecnica”. Così ci rilassiamo nella piscina dell’albergo (il caldo è afosissimo) e la sera andiamo in un posto particolare e veramente kitsch, il “Clark’s Fish Camp”, un ristorante costruito su una palafitta, pieno di luci e animali imbalsamati, ha anche una vasca enorme con dentro un alligatore vivo. Si può mangiare di tutto: tartaruga, serpente, alligatore, struzzo e bistecconi enormi. Non sarà il massimo, ma vale una sosta.

Jacksonville – Boca Raton

Ancora una tappa sulla costa per raggiungere Boca Raton, altra zona di villeggiatura, caratterizzata soprattutto da grandi strutture e condos sulla spiaggia (presumibilmente per ricconi). Il tempo purtroppo è brutto, così ci facciamo un aperitivo sul lungomare, una cena ad un all you can eat finto Giapponese. Come da noi, questi ristoranti sono gestiti, da cinesi, quello che ce lo fa scegliere è che qui hanno anche buffet di chele di granchioni, VERE (non quel pasticcio di pesce fritto che danno da noi), ne puoi mangiare a scoppiare! La sera torniamo nel baretto sul lungomare a farci derubare per uno jaeger (14 dollari per un dito!) ascoltando musica live (non manca mai!).

Boca Raton – Miami

Ora siamo pronti per finire il nostro tour nella città più famosa della Florida, che scopriremo subito ha i suoi pregi (un mare splendido e delle spiagge tropicali da cartolina) ma anche tanti difetti: la zona turistica è uno struscio continuo di personaggi assurdi e divertenti da vedere. Noi siamo in cerca di relax a fine viaggio e quindi ci godiamo il mare, ancora diverse belle mangiate, evitate però la zona turistica, tipo la viuzza con tutti i locali etnici che sono dozzinali ed costosissimi (Espanola Way), e tutti i negozi di trappole per turisti. Meglio trovare un qualsiasi pub o ristorantino lontano da Ocean drive, più all’interno: in america trovare un hamburger cattivo è veramente difficile, e il paragone con i nostrani “gourmet burger” che vanno tanto di moda è impietoso! Una mattina di pioggia facciamo qualche Km per completare le spese al Sawgrass Mill, mega Outlet a nord di Miami, dove rischiate di passare 8 ore senza accorgervene e di perdervi! Ma se cercate abbigliamento di marche americane a prezzi convenienti, siete in paradiso! Decidiamo di non andare nelle Keys perchè ci informiamo e leggiamo che la costa è piena di alghe portate dalle correnti in questo periodo, e dunque decidiamo che non vale la pena affrontare tutte queste miglia in più!

Ormai è ora di ripartire, ci rimane la sensazione che avremmo voluto approfondire molti posti, e ci saremmo voluti buttare di più in mezzo alle campagne del sud e respirare quell’atmosfera, ma le miglia erano veramente tante e abbiamo toccato veramente posti bellissimi. Come sempre diremo “Sarà per la prossima volta, perchè tanto torneremo!”

See ya!



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